Martedì 23 Aprile 2024
area riservata
ASAPS.it su
Notizie brevi 06/04/2012

Biciclette
Parere positivo del Ministero delle Infrastrutture per la circolazione nei due sensi di marcia nelle strade a senso unico
Favorevole anche l'ASAPS con l'auspicio di specifici interventi per la sicurezza dei ciclisti

Foto di repertorio dalla rete

L'ASAPS esprime  il suo parere favorevole alla decisione del Ministero delle Infrastrutture di autorizzare la circolazione in  bicicletta nei due sensi di marcia nelle strade a senso unico che abbiano particolari caratteristiche. In un momento nel quale la benzina costa di più di un litro di vino proletario ben venga ogni agevolazione al risparmio di carburanti.
Secondo l'associazione  sarà però opportuno che tutta la materia della mobilità delle due ruote a pedale venga rivista con una norma a valore di legge.
Insieme alla possibilità di circolare nei due sensi di marcia nei sensi unici delle Zone 30, con l'installazione della specifica segnaletica verticale di preavviso del senso unico con il cartello aggiuntivo  di eccezione delle bici, si potrebbe esaminare anche la proposta già  sperimentata  in Francia di autorizzare la svolta a destra dei ciclisti anche col rosso  negli incroci semaforizzati.
Da valutare anche l'obbligo del casco obbligatorio almeno per i ciclisti minori.
Ricordiamo che anche nel 2010 (ultimi dati disponibili) hanno perso la vita sulle strade 265 ciclisti, come dire quasi due gruppi ci corridori del Giro d'Italia perduti sull'asfalto delle nostre strade.

Ecco i dettagli.
Il parere positivo alla circolazione in  bicicletta nei due sensi di marcia nelle strade a senso unico arriva  dalla direzione generale per la sicurezza stradale del ministero  Infrastrutture e Trasporti, accogliendo una proposta della Federazione Italiana Amici della Bicicletta. Una soluzione tecnica che può essere applicata «su strade larghe almeno 4,25 metri, in zone con limite di  30 km/h, nelle zone a traffico limitato e in assenza di traffico  pesante». Praticamente nella stragrande maggioranza dei centri urbani  delle cittá. «Siamo veramente soddisfatti e ringraziamo il ministero  per questa apertura verso la mobilitá ciclistica. Ha finalmente  prevalso il buon senso», dice Antonio Dalla Venezia, presidente della  federazione che da anni chiede di consentire, nei centri urbani, il  doppio senso di marcia nelle strade a senso unico.

«Alcuni comuni virtuosi e coraggiosi, come Reggio Emilia -  sottolinea Dalla Vecchia - hanno introdotto giá questa soluzione che  consente al ciclista di usufruire di tragitti più brevi, evitando di  seguire i sensi unici pensati esclusivamente per le auto e che portano il ciclista a fare giri molto più lunghi. Praticamente una maniera  per scoraggiare l'uso della bicicletta». La novitá si basa sulla  tesi, portata avanti dalla Fiab, secondo la quale in attesa di un  aggiornamento normativo fosse possibile promuovere la conversione di  alcuni sensi unici a doppio senso limitato alle biciclette, concedendo una direzione a tutti i veicoli e due esclusivamente alle biciclette.

In Europa la pratica è diffusa e prevede, sulla segnaletica  stradale delle vie a senso unico, l'applicazione di un cartello  integrativo con la scritta «eccetto bici». In Italia alcuni comuni  hanno giá adottato tale soluzione, ma si tratta di mosche bianche.
«Il Ministero, finalmente, dando parere favorevole alla nostra  proposta, pur con prescrizioni compatibili con i contesti urbani, di  fatto ha offerto alle amministrazioni locali un nuovo strumento a  favore del traffico ciclistico - spiega Enrico Chiarini, responsabile  area tecnica della Fiab - Ma non è tutto. L'applicazione di tale  soluzione consentirá il completamento a basso costo della rete  ciclabile urbana di molti comuni italiani e di fatto offrirá al  ciclista interessanti alterative a strade fortemente trafficate».
 
 

 

Venerdì, 06 Aprile 2012
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK