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2012 Primo Semestrale , Report ,... 27/03/2012

La sicurezza dei bambini non è uno scherzo che fa sorridere
La cifra degli incidenti richiama alla massima attenzione

Già 12 bambini vittime di incidenti stradali nel 2012 e 173 feriti

di Luca Galeotti
Foto di repertorio dalla rete

(ASAPS) Non sono Matusalemme ma abbastanza “maturo” da poter dire “ai miei tempi”.
Ai miei tempi sul pianale del lunotto posteriore della macchina mettevano quegli animaletti (di solito cagnolini soli o in coppia) che con un gioco di snodi e contrappesi scuotevano la testa: dicevano “no” in curva e “sì” nei dossi… se nella curva c’erano irregolarità del terreno avvivavano ad essere dubbiosi con un improponibile “sì e no”
Ricordo che stavo nel mezzo dei due sedili anteriori (quando ero solo e mi sentivo padrone della macchina) potevo farlo, allora, perché non c’erano seggiolini e cinture di sicurezza, neppure davanti dove mio padre con la sua camicia bianca e la sua sigaretta in bocca guidava fischiettando suonando nelle curve quasi ad augurarsi l’arrivo di una macchina che difficilmente si incrociava.
Stavo lì nel mezzo, dicevo, e guardavo quei cagnolini sul pianale della macchina davanti e, immancabilmente, dopo un po’ dovevo far fermare tutti per andare fuori a liberare il mio mal d’auto.

 

Dopo la premessa personale ricordo che sul pianale ho visto sciarpe della squadra del cuore, a volte ingiallite dalla lunga esposizione o nuove di zecca se appartenenti a colori che vincono poco. E poi cuscini ricamati dalla nonna, fiori finti per arrivare a led luminosi con i nomi dei fidanzatini.
Ma quello che si vede in questa fotografia è davvero un reperto assolutamente unico per la mia esperienza e, se da una parte posso sinceramente affermare che mi fa sorridere, indossati i “ragionevoli” panni di chi pensa un poco alla sicurezza, mi sono venuti i brividi alla schiena.
Facendo le debite scremature su un episodio che, magari, sarà stato costruito da una comitiva di famiglie in fila per un fine settimana al mare, senz’altro il bambino (vogliamo sperare) avrà solo posato per farsi immortalare, vogliamo però approfittare della foto e del lungo preambolo per ricordare l’importanza della sicurezza dei bambini in automobile.

 

Le cifre del 2011 parlano di 541 incidenti significativi in cui sono stati coinvolti dei minori di 13 anni con 65 vittime (16 stranieri) e 625 feriti.
In autostrada 41 gli episodi di incidenti con coinvolgimento di bambini con 13 morti e 364 feriti, nei centri urbani 336 con 27 decessi e 364 feriti, sulle strade statali e provinciali 128 episodi con 20 morti e 162 feriti.
Ma il dato più significativo sul quale chiamiamo ad una riflessione è quello che 45 di quei 65 bambini che nel 2011 hanno perso la vita sulle strade, pari al 69%, erano trasportati!! Così come 348 dei 625 feriti.
Numeri impressionanti che denotano un fatto saliente: i bambini sono la parte fragile in caso di incidente in auto che può anche non assumere le caratteristiche della estrema gravità ma risultare fatale per dei fisici ancora non formati, leggeri e passibili di traumi importantissimi soprattutto se non “aiutati” da tutte le protezioni passive ormai obbligatorie.
Un aggiornamento di queste statistiche, che tutti ci augureremmo non dover mai più fare per non presentare tabelle con tanti “zeri”, ci presenta per i primi mesi del 2012 la seguente scena:
146 episodi con 12 vittime (2 straniere) e 173 feriti, 6 incidenti si sono verificati in autostrada provocando 11 feriti e fortunatamente nessun morto. Nei centri urbani 74 episodi con 6 decessi e 85 feriti, sulle strade provinciali 48 incidenti con 6 morti e 54 feriti.
Tra i bambini coinvolti come trasportati si sono verificati 6 decessi e 105 ferimenti.

 

Questo a pochi giorni dalla conclusione del primo trimestre dell’anno e se guardassimo ai fatti come regola matematica di numeri e statistiche, potremmo sperare che il trend annuale subisca un calo. Ma purtroppo sappiamo bene che così non è in quanto la parte peggiore determinata dagli esodi e dall’estate che favorisce gli spostamenti deve ancora arrivare, mentre è indubbio il calo dovuto al fatto che nei primi mesi dell’anno l’Italia intera si è fermata per giorni causa le abbondanti nevicate.
Detti i numeri passiamo alle raccomandazioni che, ovviamente, sono sempre le solite: attenersi alle regole che, in questo caso, parlano chiaro.
L’Asaps da tempo si è interessata al caso intervenendo anche con proprie pubblicazioni come l’opuscolo “La sicurezza dei bambini in auto e sulla strada” dove sono riportate le regole fondamentali per viaggiare sicuri con i nostri piccoli.

 

A conclusione, per “rinfrescare” la memoria a noi genitori (o nonni!!), riportiamo solo alcuni passi del suddetto opuscolo che dovrebbe essere messo nella tasca laterale dello sportello assieme ai CD dei cantanti preferiti.
“Ogni anno, in Italia, quasi 100 bambini perdono la vita in incidenti stradali, molti mentre sono trasportati a bordo dei veicoli, non assicurati dagli appositi sistemi di ritenuta. Le gravi conseguenze prodotte da questi incidenti ai piccoli occupanti dei veicoli, nella maggior parte dei casi potrebbero essere evitate con il corretto utilizzo dei sistemi di ritenuta. Il costante e scrupoloso rispetto delle norme del Codice della Strada può salvare la vita di moltissimi bambini.
Già un urto alla velocità di 15 hm/h senza seggiolini può avere conseguenze letali per un bimbo, infatti il non uso o l’utilizzo inappropriato porta ad un aumento di 7 volte del rischio di lesioni gravi o mortali. Un urto alla velocità di 50 km/h senza seggiolino, provoca dei danni ai bambini paragonabili ad una caduta accidentale da 10 metri di altezza (terzo piano di un palazzo)”.

 

Preservare i nostri figli o i nostri nipoti da questi rischi non deve essere sentito come una imposizione dettata dal Codice della Strada, ma come un dovere imposto dalla nostra coscienza civile di genitori e nonni.
Prestando la massima attenzione quando in auto sale il “passeggero principe”, quello che necessita di tutte le cure ed attenzioni, possiamo davvero far crollare questi impressionanti numeri e, soprattutto, far salire la considerazione che, comunque, abbiamo fatto tutto il necessario per il bene dei nostri cari.
Al bambino appisolato sul pianale della macchina ferma in coda diciamo che la foto è venuta bene; può ritornare sul sedile e allacciarsi la cintura. Al genitore raccomandiamo prudenza, un’occhiata al sedile posteriore e … buon viaggio! (ASAPS)

 





 

Martedì, 27 Marzo 2012
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