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Notizie brevi 15/03/2012

I tagliandi della patente non verranno più recapitati tramite posta per mancanza di fondi
Per la crisi arriva il fai da te dei rinnovi e cambi di residenza del documento di guida
Chi va all’estero potrà richiedere il duplicato (a sue spese!)

Foto archivio Asaps

(ASAPS) La crisi c’è eccome! E non è solo percepita come la calura estiva che attanaglia la gola, questa è reale si ramifica in tutte le direzioni come un’erba infestante che pregiudica qualsiasi raccolto.
Pesa sulle tasche dei cittadini, sui giovani in cerca di lavoro, sui pensionati e, a pioggia, su tutta la società.
Pesa anche sullo Stato, se è vero che in questi giorni è arrivata una circolare del Ministero dei Trasporti (n° 6878 del 9 marzo 2012) che spiega in parole semplici che non ci sono più le possibilità economiche per spedire a casa, tramite il servizio postale, i tagliandi delle patenti per i rinnovi, i cambi di residenza o per la decurtazione di punti a seguito di infrazioni.


Il testo recita: “Come è noto a codesti Uffici, da qualche tempo l’erogazione del servizio di postalizzazione dei tagliandi relativi al rinnovo di validità della patente di guida, all’annotazione sulla stessa dell’avvenuto cambio di residenza, nonché di comunicazione dell’avvenuta decurtazione di punteggio, è sospeso a causa dell’indisponibilità delle necessarie risorse finanziarie. Sono altresì noti i disagi che ciò arreca all’utenza, che legittimamente reclama l’erogazione di un servizio che questa Amministrazione - per causa di forza maggiore e fino all’assegnazione di nuove risorse - non è allo stato in grado di corrispondere”.
Viva la sincerità! Senza tanti giri di parole si ammette la mancanza di soldi e si chiede la disponibilità (un’altra volta) dei cittadini ad “arrangiarsi”.
Per quanto concerne i punti della patente la Circolare suggerisce di andare sul sito internet e di stampare il punteggio del proprio documento, sempre che si abbia a disposizione un computer che, se nella società moderna è diventato comune come una macchinetta per il caffè, altrettanto fruibile non è per anziani e famiglie a basso reddito.
Per andare all’estero, invece, è pronta un’altra soluzione sempre, ovviamente, con spese a carico del cittadino: il duplicato della patente.


Questo recita la circolare:
Con riferimento a tali procedure, la prima delle quali ha particolare rilevanza in caso di circolazione al di fuori del territorio nazionale, non esiste documentazione alternativa a quella dell'emissione del rispettivo tagliando, che di fatto è emesso dal sistema informatico del CED ancorché non consegnato all'indirizzo di residenza del titolare della patente per le ragioni esposte in premessa. Pertanto - qualora a giudizio dell'utente, sussistano ragioni di necessità e/o urgenza che non gli consentano di attendere la consegna dei predetti tagliandi ma richiedano la regolarizzazione della patente di guida a mezzo dell'annotazione di quanto su indicato - non residua altra soluzione che procedere all'emissione di un duplicato di patente. Pertanto, a fronte di rituale richiesta, codesti Uffici - previo accesso al sistema informatico e verifica la registrazione del dato relativo al rinnovo di validità ovvero all’annotazione del cambio di residenza - procederanno, con ogni sollecitudine possibile, all'emissione del duplicato richiesto aggiornato all'esito delle predette registrazioni. Si specifica che, in tal caso, saranno dall'utente dovuti gli importi di diritti e tariffe previsti dalla legislazione vigente".


Il cittadino dovrà pagare quello che gli sarebbe spettato di diritto visto che all’atto del rinnovo della patente lo stesso deve versare la cifra di 9 euro per costi che prevedono anche la spedizione del tagliando.
Un dettaglio non secondario: ma da tutto questo non deriveranno anche problemi nei controlli su strada da parte delle forze di polizia che dovranno approfondire se una patente è veramente scaduta o no, che si potranno trovare di fronte a due residenze diverse fra la carta di circolazione e la patente, nonostante che il conducente abbia fatto tutto quanto doveva? Una situazione a dir poco imbarazzante.
Non è certamente una situazione sulla quale scherzare o fare ironia, la disarmante sincerità con la quale si avverte la comunità della mancanza di fondi fa riflettere. Vogliamo soltanto far presente che, come al solito, è sempre l’anello più debole ad essere sollecitato dalle tensioni e sono sempre i cittadini che alla fine devono arrangiarsi ed andare al portafogli.
Certo che se questa è semplificazione...! (ASAPS)

 


Leggi la circolare

 

 

 

 

 

 

Giovedì, 15 Marzo 2012
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