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Notizie brevi 22/02/2012

Il traffico stradale richiede la massima concentrazione
Studio dell’upi sugli effetti della disattenzione e della distrazione al volante
 

Chi guida nel traffico stradale deve prestare la massima attenzione. Non è sempre facile, perché le fonti di distrazione sono tante. Infatti molti incidenti della circolazione sono dovuti proprio alla disattenzione. In uno studio l’upi fornisce cifre sull’incidentalità, analizza il fenomeno della disattenzione e della distrazione sotto il profilo psicologico e presenta possibili misure.


La disattenzione e la distrazione sono la prima causa di incidenti stradali. Nel 2010 questi due fattori sono stati corresponsabili di almeno il 26 percento di tutti gli incidenti gravi e mortali (1189 feriti gravi e 68 morti in cifre assolute). Nell’ultimo decennio la proporzione rispetto all’incidentalità globale è rimasta relativamente costante (da un quarto fino a quasi un terzo). È quanto emerge dall’analisi condotta dall’upi – Ufficio prevenzione infortuni.


Nel caso concreto è spesso difficile individuare il fattore di distrazione che ha causato l’incidente. Spesso si possono soltanto avanzare ipotesi o basarsi sulle dichiarazioni dei testimoni. Dagli incidenti registrati dalla polizia risulta che nel 2010 16 persone sono rimaste gravemente ferite e altre 2 sono decedute perché usavano il cellulare mentre guidavano. Il numero effettivo dovrebbe comunque essere nettamente più alto. Diversi studi rilevano infatti che telefonare al volante fa aumentare notevolmente il rischio di incidenti gravi. Tale rischio è quasi quintuplicato con il cellulare (uso vietato in Svizzera) e quadruplicato con il vivavoce (uso consentito). Visto il rischio comunque elevato di quest’ultimo dispositivo, l’upi sconsiglia di utilizzarlo al volante. Tra le fonti di distrazione, soprattutto per i giovani conducenti, figurano anche i passeggeri che possono influenzare il comportamento di guida.


Gli automobilisti non sono sufficientemente consapevoli di quanto la disattenzione e la distrazione causate in particolare dall’uso del vivavoce possano essere pericolose. Per questo è importante dare particolare importanza a questo tema e trattarlo approfonditamente nei corsi di scuola guida. Si rileva peraltro che scrivere qualsiasi tipo di messaggi (SMS, twitter ecc.) mentre si guida è estremamente pericoloso, poiché questa attività richiede, oltre all’attenzione visiva, anche quella mentale e motoria. A questo riguardo sono imprescindibili misure severe e rigorose, da concretizzare intensificando i controlli di polizia e le campagne di sensibilizzazione.


Anche gli stimoli esterni possono distogliere l’attenzione dalla guida. In tal senso occorre ridurre al minimo le pubblicità stradali e cercare soluzioni al problema della «giungla dei cartelli stradali». Anche la tecnologia può rivelarsi utile per ovviare alle conseguenze della distrazione al volante. Si pensi ad esempio alla visualizzazione di informazioni di guida (velocità, navigazione) direttamente sul parabrezza, ai comandi al volante per l’autoradio e il lettore CD e ai sistemi di assistenza alla guida, che hanno lo scopo di prevenire le collisioni.


Al link http://www.upi.ch/Italian/media/Pagine/2012_02_21.aspx sono disponibili il foglio informativo «Unaufmerksamkeit und Ablenkung» e le pagine del rapporto SINUS dedicate a questo tema.
Per maggiori informazioni: Ufficio Media upi, tel. +41 31 390 21 16, www.upi.ch

 

Mercoledì, 22 Febbraio 2012
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