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Notizie brevi 15/02/2012

Polizia nigeriana a scuola a Cesena
In arrivo 20 ufficiali

Il corso si svolgera’ presso il centro di formazione della Polizia di Stato e avra’ una durata di circa un mese e riguarderà ‘best practice’ delle autorita’ italiane nel contrasto al traffico di esseri umani e all’immigrazione illegale

Cesena - Lezioni italiane per 20 ufficiali della polizia nigeriana che, nelle prossime settimane, saranno a Cesena per un corso di specializzazione su immigrazione e controllo delle frontiere organizzato dal ministero dell’Interno. Il corso si svolgera’ presso il centro di formazione della Polizia di Stato e avra’ una durata di circa un mese, durante il quale i 20 ufficiali seguiranno lezioni e seminari sulle ‘best practice’ delle autorita’ italiane nel contrasto al traffico di esseri umani e all’immigrazione illegale. L’iniziativa si inserisce nell’accordo di cooperazione in materia siglato nel 2009 ad Abuja tra i vertici della polizia italiana e nigeriana.
Prima di partire per l’Italia, gli ufficiali sono stati ricevuti dall’ambasciatore italiano ad Abuja, Roberto Colamine’, in una cerimonia alla presenza dei vertici della polizia locale e di rappresentanti del ministero degli Esteri italiano. Nel suo intervento, l’ambasciatore ha ricordato le recenti iniziative congiunte tra i due Paesi nel contrasto all’immigrazione clandestina, tra cui il corso di formazione, terminato lo scorso 3 febbraio, organizzato al centro di addestramento della Guardia di Finanza di Orvieto e finanziato dalla Farnesina in favore di 20 ufficiali nigeriani.
L’ambasciatore ha anche ricordato come l’impegno italiano nella lotta al traffico di esseri umani potra’ contare presto su una nuova struttura: si tratta del National Coordination Centre, che sara’ inaugurato dopodomani a Roma presso la direzione centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere del Viminale, alla presenza fra l’altro di ufficiali nigeriani. Grazie al nuovo istituto, che si avvarra’ dell’impegno congiunto di Polizia di Stato, Marina Militare, Guardia di Finanza, Arma dei Carabinieri e Corpo delle Capitanerie di Porto, anche i Paesi terzi “potranno essere repentinamente informati e sensibilizzati, al fine di contrastare sempre piu’ efficacemente le attivita’ criminali connesse al traffico di esseri umani”.
 

 


da ilrestodelcarlino.it

 

 

 

Mercoledì, 15 Febbraio 2012
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