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Articoli 24/01/2012

Le ausiliarietà e sussidiarietà di oggi nei servizi di polizia stradale e la probabile estensione nel futuro

di Giuseppe Franco
Foto di repertorio - archivio Asaps

La messe è molta ma gli operai sono pochi, con queste parole Gesù si rivolse ai suoi discepoli per indicare la smisurata opera di evangelizzazione che li attendeva.
Con tutto il rispetto e fatte le debite proporzioni, si potrebbe ricorrere a questa frase per indicare la genesi delle varie forme di ausiliarietà e di sussidiarietà nei servizi di polizia stradale che si sono affermate negli ultimi tre lustri e che, probabilmente, saranno in futuro oggetto di ulteriore estensione. Gli operai sono nel nostro caso i soggetti elencati all’articolo 12 del C.d.S., ai quali è attribuito l’espletamento dei servizi di polizia stradale di cui all’articolo 11 del Codice medesimo.

Se ad una prima lettura gli operai possono apparire tanti,  forse anche troppi, ad una più accurata analisi ed esaminando i diversi livelli di funzione e l’ambito territoriale di riferimento (es. soggetti  a competenza nazionale e incondizionata quali Polizia stradale, Arma dei carabinieri, ecc. e quelli cui compete l'esecuzione solo di alcune attività o in un territorio circoscritto quali Polizia locale, Polizia provinciale, funzionari MIT, ANAS, ecc.) vediamo che in effetti i soggetti preposti a tali servizi non sono poi molti.

 

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Martedì, 24 Gennaio 2012
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