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Editoriali 07/11/2011

La scomparsa di Marco Simoncelli  non tragga in inganno. La pista rimane tutto sommato un posto sicuro
Il vero pericolo è sulle strade dove sono morti in 10 anni 14.293 motociclisti e 860.530 sono rimasti feriti

Sono 1.249 le vittime nel 2009. Già 370 i mortali nei soli week end del 2011

Foto da Corriere.it

L’improvvisa scomparsa  di Marco Simoncelli, campione del mondo di simpatia fra i campioni di motociclismo (aveva scalzato Valentino che ultimamente per le sue difficoltà aveva perso lo scettro), non deve trarre in inganno.
La pista rimane comunque il posto più sicuro del mondo per un motociclista. I motivi sono intuibili: pur con velocità medie di quasi 200 km/h e punte da 300 km/h, ci corrono i migliori piloti, bardati con le migliori protezioni, le vie di fuga non hanno piante e manufatti, ma sono fatte di decine di metri di sabbia. I soccorsi arrivano in 20 secondi e non in 20 -30 minuti. Ma soprattutto in pista c’è un fattore di valore assoluto per la sicurezza: le regole.

 

Foto da Corriere.it


In pista chi brucia il rosso alla partenza è fuori, chi entra ai box superando il limite previsto trova gli autovelox dei giudici di gara, non quelli della polizia, e sono almeno 10 secondi di stop. Quando il commissario di gara  sventola la bandiera gialla non si può sorpassare, quando sventola quella blu ci si deve far sorpassare e non ci sono storie, né ricorsi ai Giudici di Pace.
Sulla strada il discorso complessivo per i motociclisti è completamente diverso. Intanto a differenza della pista può capitare che ti venga incontro qualcuno anche dalla parte opposta. Le strade sono spesso trappole piene di buche e con micidiali guard rail per i motociclisti che causano anche record di amputazioni, le regole sono poco frequentate (non solo dai motociclisti), la distrazione è la consuetudine, la potenza e la velocità delle moto è più proporzionata ai portafogli che alle reali capacità dei conducenti e risultati sono sotto gli occhi di tutti.
In 10 anni dal 1998 al 2008 sono morti sulle strade 14.293 motociclisti e  860.520  sono rimasti feriti. Più dei dati di alcune recenti guerre.
Anche nel 2009 (ultimi dati Istat disponibili) hanno perso la vita sull’asfalto 1.249 dueruotisti motorizzati: 212 ciclomotoristi e 1.037 motociclisti.
Nel 2011 abbiamo come riferimento i soli dati degli incidenti del fine settimana rilevati dalla Polizia Stradale e dai Carabinieri (mancano quelli rilevati dalle Polizie Locali) e fino al week end di metà ottobre, secondo l’Osservatorio il Centauro-Asaps, si sono già contati 370 incidenti mortali con un incremento dell’1,5% rispetto al 2010, mentre il totale complessivo delle vittime dei fine settimana è invece in positivo calo del 12%. In alcuni week end estivi sono morti nel nostro Paese anche una quindicina di bikers,  con una drammatica punta di 25 morti  nel secondo fine settimana di luglio.
Insomma la tragedia di Marco, forse dovuta ad un insieme di strani e sfortunati elementi che hanno determinato una anomala traiettoria di ritorno nella scivolata, col trascinamento del campione fino all’incrocio col percorso di Edwards  e Valentino Rossi,  ci deve far riflettere su una pericolosità complessiva delle due ruote,  che ha bisogno di interventi mirati più  sulle strade che nelle piste.
Addio Sic campione di motociclismo e di simpatia. Lamps.

 

Forlì, lì 24 ottobre 2011
 

Giordano Biserni
Presidente Asaps

 

 

I conti ancora non tornano. E’ un massacro. In 10 anni 14.293 morti e 860.520 feriti!
Dal 2000 al 2008 i morti totali sulle strade sono calati del 33%. Per i motociclisti nessuna diminuzione. Nel 2000 le vittime fra i dueruotisti erano il 21%, nel 2008 sfiorano il 30%. Con questo trend entro il 2020 saremo al 50%

 

 

Mal di moto
Parliamo del più drammatico versante dell’incidentalità sulle strade


 

I numeri e le cause di una battaglia che continua a vederli perdenti Con moto potenti, aggressivi, non sempre esperti, spesso deboli e perdenti
Insomma i bikers

 

 

Mal di moto - Dopo un lunghissimo inverno ai primi week-end col sole è mattanza: decine di morti e numerosissimi feriti fra i motociclisti
Una tragedia stradale che negli ultimi 10 anni è costata oltre 14.000 morti 860.520 feriti fra i motociclisti
Un appello dell’Asaps
E’ l’ora di riflettere su questa assurda violenza stradale

 

 

 

 

 

Mal di moto
Parliamo del più drammatico versante dell’incidentalità sulle strade

 

 




 


 

Lunedì, 07 Novembre 2011
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