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Notizie brevi 13/01/2012

Muore in servizio in un incidente stradale nel bellunese il brigadiere dei carabinieri Patrick Incardona di 42 anni
Un uomo veramente speciale, impegnato nel soccorso alpino aveva effettuato numersosi salvataggi di alpinisti in difficoltà

(ASAPS) Le notizie delle agenzie sono asciutte come i fiumi di questa stagione. Il brigadiere dei Carabinieri, Patrick Incardona, 42 anni, di stanza alla casermdi Auronzo, è morto ieri 26 settembre in un incidente stradale in servizio. Il grave sinistro è avvenuto lungo la Statale 51 di Alemagna, ad Ospitale di Cadore.

Il militare, alla guida di una Fiat 'Stilo' dell'Arma è rimasto coinvolto in uno scontro con altri due veicoli, un camion ed un'Audi A4. Nello schianto il Carabiniere ha riportato gravissime lesioni che ne hanno causato il decesso. Incardona, sposato e padre di un ragazzo di 12 anni, faceva parte del gruppo di soccorso alpino. Fino qui le scarne notizie.
Ma il brigadiere Incardona era un carabiniere veramente speciale. In servizio presso il soccorso alpino dell'Arma era stato protagonista di vari interventi anche molto pericolosi per salvare alpinisti e persone in difficoltà.
Solo una settimana fa il brigadiere aveva salvato un ventenne caduto in un precipizio e rimasto  con le gambe già penzoloni nel vuoto.
L'impresa del brigadiere Incardona è avvenuta a 2300 metri e sopra un baratro di 300 metri. Erano le 13 di una sabato di settembre quando un escursionista dà l'allarme per avvertire di un giovane in bilico su un precipizio alla Croda dei Toni.  Ecco la cronaca dell'evento dal Corriere delle Alpi.

 

 

Foto tratta dalla pagina Facebook di Patrick Incardona


Adrenalina pura a 2300 metri di quota, con tanto di «aggancio» del giovane con un moschettone a un'imbracatura «volante».   Si è alzato in volo l'elisoccorso del Suem, allertato dai carabinieri: a bordo anche il brigadiere del soccorso alpino dell'Arma, Patrick Incardona. L'elisoccorso ha così sorvolato la cima ed è riuscito solo ad avvicinarsi al costone dove si trovava il ventenne, tanto che il brigadiere è «saltato giù», dopo aver chiaramente preso qualche misura di sicurezza: ma non si poteva certamente atterrare lì nei pressi con tutto l'elisoccorso. Incardona ha dunque cercato un primo approccio con il ragazzo: farlo parlare per capire i motivi della sua difficoltà, indurlo a tornare sui suoi passi e a farsi aiutare. Dieci minuti, un quarto d'ora di dialogo che sembrano un'eternità in quei momenti concitati e dove l'adrenalina scorre nelle vene perchè in pericolo ci sono due vite, non più una.  Mentre parla Incardona piano piano guadagna qualche metro, riducendo la distanza che lo separa dal ventenne: fino ad avvicinarsi al punto da immobilizzarlo e «imbracarlo» nella migliore delle maniere che la situazione poteva permettere.  Alla fine ha assicurato l'imbragatura anche con un moschettone per caricarlo poi sull'elicottero che sorvolava la zona. Toccata terra, il ragazzo è stato trasferito all'ospedale di Auronzo.
Patrick Incardona era un vero atleta e aveva partecipato l'estate scorsa a La Pedalonga una competizione  di moutainbike di ottanta chilometri con oltre 2800 metri di dislivello, riuscendo anche a salire sul podio.
Ecco lasciateci onorare come si deve questo Carabiniere che ha dedicato il suo impegno e le sue doti atletiche per salvare la vita agli altri.
Per altro anche noi dell'Asaps abbiamo un motivo in più per piangere questa grande perdita, infatti il brigadiere Incardona era stato anche nostro socio.
Buon viaggio Patrick, forse avresti preferito lasciare la vita quel sabato quando hai salvato quel ragazzo di 20 anni su una parete. Rimarrai però sicuramente  un esempio per la tua famiglia, la tua gente i tuoi colleghi e le tante divise che in silenzio fanno ogni giorno il loro dovere su strada e fuori strada. (Asaps)
 

 

Venerdì, 13 Gennaio 2012
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