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Articoli 26/09/2011

Psicologia e sicurezza stradale
Il ruolo essenziale dello psicologo nella formazione del futuro automobilista

di Eleonora Busi

Molti di voi probabilmente si staranno chiedendo il significato dell'accostamento tra queste due parole, tra psicologia e sicurezza stradale... e questo è davvero un male!!  E' credenza comune ancora oggi, in Italia, vedere la figura dello psicologo come “quello che cura i matti”, invece le cose stanno decisamente in modo diverso.(!) Oggi questa professione è talmente estesa e variegata che diversi sono i modi e i termini per definirla, ma si può cercare di riassumere il ruolo di questa figura come un esperto degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi le attività di consulenza, sostegno e terapia. Gli ambiti in cui queste professionalità possono essere applicate sono molteplici: dalla scuola, alla coppia, dalle comunità terapeutiche alle comunità di persone (gli abitanti di un quartiere di una città), dalle famiglie al singolo individuo e via via in diversi aspetti della vita quotidiana, fino alla più recente Psicologia del Traffico. Questa si riferisce allo “studio del comportamento degli utenti della strada e ai processi psicologici ad esso sottostanti” (Rotherngatter, 1997, 223). Ma questo ampio settore può trovare diversi ambiti di specializzazione tra cui la “psicologia della sicurezza stradale”, principalmente dedicata allo studio della relazione tra comportamenti ed incidenti stradali e le relative azioni di prevenzione. Le misure per garantire la sicurezza alla guida hanno come obiettivo la riduzione del numero e delle conseguenze degli incidenti veicolari attraverso un approccio multidisciplinare che prevede l'utilizzo della tecnologia, di leggi adeguate e il miglioramento delle infrastrutture.

 

Chi si occupa di Psicologia Viaria studia e cerca di modificare, tentando di migliorarlo, il comportamento di chi si trova alla guida di un veicolo, comportamento che vi ricordo essere il frutto di atteggiamenti, abitudini, caratteristiche di personalità e motivazioni personali che vanno a comporre quello che viene definito il “fattore umano” nella relazione veicolo-strada. Altre aree di competenza della psicologia del Traffico sono la ricerca e l'intervento su Mobilità, i trasporti ed l'innovazione tecnologica; la progettazione e la realizzazione ergonomica di veicoli; la valutazione e la diagnosi psicologica e riabilitazione; psicologia del trasporto aereo e ferroviario.   Questa scienza però non ha vita facile! L' Italia purtroppo non è ancora al passo con gli standard Europei e Americani, dove psicologi e forze dell'ordine lavorano insieme al fine di incentivare la sicurezza sulle strade, nonostante il numero alto di utenti che potrebbero fruire di questo importante servizio: i bambini, che fin da piccoli possono sviluppare comportamenti corretti in merito alla sicurezza, per essere guidatori migliori un domani, gli adolescenti e i neo patentati, che spesso attualmente coincidono grazie al “patentino”, e ancora i conducenti professionisti, gli insegnanti delle scuole e delle scuole guida, le forze dell'ordine, ecc.. A livello regionale le iniziative in merito stanno aumentando e prendendo sempre più piede negli ultimi anni, ma ancora poco è stato fatto per questa scienza in costante espansione.  Non ultimo aspetto, ma che purtroppo non è stato ancora pienamente contemplato, il maggiore contributo che lo psicologo del traffico potrebbe dare anche nella formulazione delle Leggi del Codice Stradale. Il particolare riferimento è fatto all'art. 119 del Codice, che si riferisce ai "requisiti fisici e psichici per il conseguimento della patente di guida" dove l'aspetto psicologico è si contemplato ma solo nelle forme più estreme di problematica, quando una patologia è già conclamata, e non al momento del conseguimento della patente, per valutare se il soggetto che si troverà al volante è incline a particolari comportamenti lesivi o addirittura se in esso è presente una forma latente di un qualche disturbo psichico che possa scatenarsi magari proprio in una situazione su strada. In questo lo psicologo del traffico può essere efficace sia come supporto per la stesura legislativa, ma prima ancora nella spiegazione del perché un tale controllo sarebbe necessario e auspicabile al pari forse della visita medica che verifica che siano presenti le capacità fisiche idonee alla guida. Da qui l'importanza della presenza dello psicologo anche nella scuola guida, così da poter contribuire, più nello specifico, all'educazione stradale dell'individuo.

Lunedì, 26 Settembre 2011
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