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Articoli 01/09/2011

L’Italia e gli omicidi stradali
Un commento è d’obbligo

 

 

Incidente simulato - foto motociclisti-incolumi.com

 

Il Ministro Maroni parla della necessità di introdurre il reato di "omicidio stradale" per gli incidenti gravi (e anche noi siamo d’accordo!) ma prendendo questo esempio (e mille altri!) dobbiamo chiederci: il reato di omicidio stradale vale solo per coloro che provocano incidenti (potendo ottenere, come solo in Italia avviene, una patente senza adeguata preparazione anzi colpevole superficialità ,  potendo viaggiare ubriachi con scarsi controlli come solo in Italia avviene, potendo riottenere patente e libertà dopo gravi reati come solo in Italia avviene) oppure: anche per coloro che pur prendendo lo stipendio per progettare, costruire e mantenere le strade in sicurezza e la sicurezza sulle strade (ingegneri, tecnici, amministratori...e anche giudici) trascurano tutte queste voci  e scaricano le loro responsabilità puntualmente sull’utente e quando non ci riescono sulla fatalità (almeno la fatalità non va in galera). Si evidenziano le cause di incidenti (velocità, ubriachezza, ma anche stanchezza e colpi di sonno anche dopo il lavoro) però ci tappiamo gli occhi di fronte alle cause di lesioni ("incoscienti" guard-rail, muri a spigolo e pali metallici rasenti alla strada) e disposti incoscientemente sulle nostre strade 10 volte più che nei Paesi  seri dove la prevenzione la fanno seriamente mentre in Italia se ne parla e basta.
Il Ministro Maroni, ha tutta la mia stima, ma per esaminare un incidente con metodo scientifico (e non partigiano) dovrebbe seguire il metodo di analisi che propongo da anni: la catena di fattori è costituita da: cause di incidenti (un colpo di sonno) e da cause di lesioni (un guard-rail già pericoloso da nuovo poi anche piegato e non rimesso in sicurezza che si è comportato come un ariete ed ha ucciso). I guard-rail "all’italiana" sono pericolosissime strutture (ma grottescamente si chiamano "barriere di sicurezza") che si comportano frequentemente per gli automobilisti anche da "gabbia" aumentando il numero e le conseguenze degli scontri frontali, inoltre si comportano come arieti (l’incidente di Kubica ne è un esempio anche se meno drammatico di quello accaduto a Consuelo) e si comportano come autentiche ghigliottine per i motociclisti (con decapitazioni ed amputazioni di arti). Tutto legalizzato! Con la nostra associazione denunciamo da anni questa vergogna ma, solo in Italia, non si vuole usare un metodo scientifico. La salute dei cittadini evidentemente sta poco a cuore alla maggior parte dei nostri politici...
ed al ministro Maroni?
La strada statale Siena-Grosseto era una strada della morte 50 anni fa ed oggi è come allora (nonostante i soldi spesi). Così è in tutta Italia ed a nessuno importa.
Ma forse i nostri politici e gli italiani preferiscono concentrarsi e lavorare per risolvere lo sciopero dei calciatori!

Dott. Marco Guidarini
Medico Traumatologo
Presidente AMI (www.motociclisti-incolumi.com)

34293

 

La lettera
Enrico Rabazzi sulla morte della nipote Consuelo Riccio
"Sulla strada un guardrail pericoloso da anni"
da Il Corriere di Siena

 

 


Di Marco Guidarini presidente AMI (Associazione Motociclisti Incolumi)
 

Giovedì, 01 Settembre 2011
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