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Posta 07/02/2011

La Posta

Da il Centauro n. 145

Cordoglio e solidarietà
Le parole di un automobilista dopo l’assurda morte del sovrintendente Maria Teresa Marcucci

Buona sera dott. Biserni, questa mattina ho ascoltato il suo intervento su isoradio, e mi ha colpito molto il racconto dell’incidente assurdo che è costato la vita a quella brava agente a La Spezia. Ovviamente non la conoscevo, ma tramite Lei colgo l’occasione per porgere il mio cordoglio alla famiglia della poveretta. Per rendere omaggio a quanti, ogni giorno orgogliosi della divisa che indossano, rischiano la vita per far viaggiare sicuri noi automobilisti, desidero raccontare, in breve, un episodio che mi è accaduto di recente (l’ho anche riassunto in un sms stamattina, ma la Falcetti non ha fatto in tempo a leggerlo). Viaggiavo di notte alla volta della capitale, proveniente dalla toscana, mi trovavo nel tratto dell’A1 tra Fabro ed Orvieto (per chi lo conosce sa che è molto tortuoso, con tornanti e contro tornanti), quando vengo raggiunto e superato da una pattuglia della stradale, la quale si pone sulla mezzeria e gradualmente diminuisce la velocità fino a farci procedere (nella perplessità generale) a passo d’uomo per circa 800 m, ad un tratto arresta del tutto la marcia, scende un agente che percorre qualche metro a piedi, pochi secondi dopo riappare dall’oscurità trascinando di peso una grossa carcassa di una ruota di camion, la quale giaceva in corsia di sorpasso ed in curva! Per un attimo mi è mancato il fiato, perché ho realizzato che in quelle condizioni di visibilità ed in quella ubicazione NON AVREI POTUTO EVITARLA IN ALCUN MODO, e non oso immaginare dove o come sarei finito!! Ed è grazie all’intervento di quegl’ANGELI CUSTODI IN DIVISA se adesso lo sto raccontando! Onore alla memoria dei caduti in divisa. Con rispetto ed ammirazione.
Gianluca Faudale

 

Barletta (BA)
In ricordo di Maria Teresa Marcocci
Cari Amici, a mente fredda, se così possiamo dire, mi sono salite in mente alcune considerazioni in merito alla scomparsa della Cara Teresa. Impotentemente ho vissuto in prima persona la stessa situazione dei colleghi di La Spezia per ben 3 volte, e vi assicuro non è assolutamente un esperienza semplice da raccontare. Ho visto morire Salvatore Mirabella volato giù da un Viadotto senza le protezioni, sulla Fiano San Cesareo quando prestavo servizio a Roma Nord. Ho visto morire l’Isp. Antonio Ursini investito sulla A1 da un diplomatico italiano, e per ultimo ho assistito alla morte del Collega Tommaso Capossele senza contare l’investimento per fortuna senza gravi conseguenze dell’A.C. Sabino Lenoci nei pressi dello stadio di Bari. E’ triste dirlo ed ammetterlo, anche se penso che morte sia una cosa terrificante in ogni caso,e non ci possono essere distinzioni specie per chi muore lavorando, sia esso operaio, muratore o altro. Invece, e mi auguro che sia solo una mia impressione, ma ci sono morti di seria A e di serie B. Purtroppo noi della STRADALE facciamo parte di quelli di serie B. Ho aspettato oggi a scrivere questo sfogo, perchè volutamente ho atteso che si svolgessero i funerali della cara Teresa. Come immaginavo. Il nostro Capo, il nostro Ministro, quelli che portano in televisione i numeri del nostro lavoro non erano presenti, fatta eccezione per il Dott. Sgalla (stradalino puro) ed il direttore dei servizi. Teresa per fortuna aveva nel suo reparto e in tutte le persone che la conoscevano e le volevano bene la vera “presenza” nella funzione religiosa. Teresa sarà ricordata per quello che era e i messaggi nel Blog Asaps ne sono un chiaro esempio, lei non ha bisogno dei nostri burocrati che in queste occasioni fanno solo dei bei discorsi e spesso dimenticano il nome del collega (cosa avvenuta in presenza di molti colleghi) e che deve essere suggerito dal funzionario di turno. Ho provato a vedere sui vari canali satellitari e sentire per radio quanti notiziari comunicavano il triste evento che ci ha colpito. Scandaloso ne ha parlato per un breve servizio il TG2 e poi nulla. Qualche notizia si poteva apprendere sul canale satellitare Liguria News e sul nostro sito. Poi il nulla. Anche il nostro amico Caprino, persona molto informata anche dal nostro servizio e nostro collaboratore, ne è venuto a conoscenza dopo una mia telefonata. E questo la dice lunga. Scusate il mio sfogo e scusate se sono stato poco comprensibile, ma la lettera l’ho scritta cosi come le sensazioni che sentivo nel mio cuore. Colgo l’occasione per rinnovare le più sincere condoglianze alla famiglia di Teresa e un caro fraterno abbraccio a Lorena Mandato e a tutti i colleghi che della stradale di La Spezia e a tutte le persone che le hanno voluto bene. Ciao Teresa.
Ciro Caggiani Referente ASAPS Sott.ne Polstrada Barletta, (BA)
 

Lunedì, 07 Febbraio 2011
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