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Rassegna alcol e guida del 18-19 giugno 2011

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta

L’ASAPS STA STUDIANDO L’OMICIDIO STRADALE NEL MODO OCCIDENTALE

Per firmare andare sul sito: www.omicidostradale.it

LA REPUBBLICA.IT MOTORI

L’analisi dell’omicidio stradale nel mondo occidentale
15 giugno 2011 . - L’Associazione sostenitori amici polizia stradale nel suo magazine "Il Centauro" esamina come i vari ordinamenti giuridici considerano (e giudicano) "la colpa" di chi uccide al volante
Nel numero 148 della rivista dell’Associazione sostenitori amici polizia stradale "Il Centauro", viene affrontato uno spinoso tema di grande attualità: "Omicidio stradale nel mondo occidentale
Ecco come i vari ordinamenti giuridici considerano (e giudicano) "la colpa" di chi uccide al volante".
L’Asaps ha così avviato un complesso studio e quelli pubblicati sono solo i primi risultati di un tema che sarà approfondito ampiamente anche alla luce della varie sentenze emesse in Europa e nel resto del mondo.
In questo caso, precisano all’associazione: "I paesi sui quali abbiamo incentrato la nostra ricerca sono tanti e molti stanno rivedendo proprio in questo periodo la propria legislazione interna, ma su una cosa siamo certi: molti sono arrivati prima di noi a dare una qualificazione propria all’omicidio stradale, a ritenere - cioè - che chi toglie una vita conducendo un veicolo, in conseguenza a come lo fa (guidando in maniera sconsiderata, temeraria, sotto l’effetto di alcol o sostanze o per sottrarsi alla cattura di altri reati), non possa essere sanzionato come se avesse commesso semplicemente un errore. Insomma: la soppressione di una o più persone, se avviene in conseguenza di una condotta, in questo caso la guida di un veicolo, oggettivamente preventivabile, può essere considerata solo un fatto riprovevole ed essere sanzionata in tal senso? La risposta non è facile: la pancia ci dice no! Chi uccide perché ebbro, ubriaco (cominciamo a distinguere), drogato o temerario, lo sa a che livello di rischio espone la collettività. Come dire: lo sapeva, quindi va giudicato per questo. Una cosa però è la pancia, altra è la legge e, come vedremo, l’assenza dell’elemento volitivo che distingue l’omicidio volontario è diversamente trattata nei vari ordinamenti".
Nella ricerca viene evidenziata una sostanziale differenza tra i paesi anglosassoni (ai quali si aggiungono i Paesi Bassi) che prevedono forme specifiche di reato e quelli dell’area mitteleuropea, dove invece quello stradale è giudicato come un omicidio involontario.
L’analisi passa quindi in rassegna le varie modalità di interpretazione del reato di omicidio stradale e tutti i dettagli di questo primo approfondimento sono disponibili sul sito dell’associazione (scaricabili in pdf) all’indirizzo www.asaps.it/il_centauro/rivista/2011/148/art.pag.8.pdf.
Come precisato dall’Asaps questo è solo un primo "assaggio" di quello che sarà destinato a diventare un tema caldo sul quale non mancheranno le sorprese. (m. r.)


IL BERE DEI GIOVANI DIPENDE DA NOI GENITORI

VIRGILIO.IT

Gb/ Se genitori bevono, più facile che l’adolescente si ubriachi
Il primo bicchiere a 12-13 anni, secondo mega-ricerca Inghilterra
Londra, 17 giu. (TMNews) - Se i genitori bevono molto, i figli adolescenti corrono due volte tanto il rischio di bere in modo eccessivo: lo rivela uno studio condotto in Inghilterra su 5.700 teenagers, di età compresa tra i 13 e i 16 anni.
La ricerca, realizzata dall’istituto Ipsos Mori per conto della Joseph Rowntree Foundation, una fondazione di ricerca in scienze sociali, rivela - scrive l’Independent - che un adolescente di 13-14 anni su quattro si è già ubriacato più di una volta, mentre la media è di uno su due tra i 15-16enni (52%).
Tra i 13-14enni, già il 70% ha bevuto dell’alcol, mentre la percentuale sale all’89% tra i 15-16enni. La maggior parte ha bevuto il primo bicchiere a 12-13 anni.
Chi rischia maggiormente di finire nella rete del "binge drinking" (il bere per sballarsi, ndr), sono i ragazzi lasciati senza la supervisione dei genitori. Secondo lo studio, i giovanissimi che se ne vanno in giro il sabato sera senza che i genitori sappiano dove si trovano o che guardano i film vietati ai 18 senza avere un adulto accanto, sono più inclini ad alzare il gomito: "Lo studio mostra che i genitori hanno più influenza di quello che credono sul comportamento degli adolescenti", ha commentato Claire Turner, della fondazione Joseph Rowntree. "Ciò che i genitori dicono e il loro comportamento rispetto all’alcol ha una grande influenza sul modo in cui i loro adolescenti si avvicineranno al bere", ha aggiunto.
UNA INTERESSANTE INIZIATIVA CHE LANCIA UN MESSAGGIO FORTE E CHIARO

POLITICAMENTECORRETTO.COM

Alcol bandito alla Festa bianca del 25 giugno a Tolmezzo
Redazione on 18 Giugno, 2011 01:10:00 | 27 numero letture
Tolmezzo
I giovani della Carnia mettono al bando gli alcolici dalle loro feste e lanciano la campagna “no alcol”, che sabato 25 giugno a Tolmezzo sfocerà nella prima edizione di “CjargnAlive”. Una scelta coraggiosa quella della “festa bianca” che costituisce una vera novità per l’universo giovanile della Carnia e che si terrà nel Parco cittadino situato di fronte alla piscina comunale in via Val di Gorto. A partire dalle 14.30 giochi, animazioni, laboratori e stand con almeno una quindicina di enti ed associazioni culturali e di volontariato. Poi con inizio intorno alle 16.30 via al grande concorso musicale che premierà i migliori giovani musicisti emergenti, dodici le band iscritte oltre ad una tredicesima fuori concorso.
Il messaggio della festa bianca è chiaro: non sono indispensabili gli alcolici per trascorrere una bella serata in amicizia, condivisione e serenità, lo si può fare anche in maniera più responsabile e senza alcol. Bianca in quanto completamente analcolica, nel senso che durante la manifestazione non verranno servite bevande alcoliche, parimenti tutti i componenti delle band coinvolte sono stati caldamente invitati non solo a non farne uso ma a promuovere uno stile “altro” di divertimento e di stare insieme.
Ricco, si diceva, il partenariato coinvolto, guidato da Ass n.3 “Alto Friuli” ente gestore del Servizio sociale dei Comuni della Carnia, in particolare dall’Unità funzionale Socio educativa, e dalla Cooperativa sociale Itaca, ma che vede protagonisti anche altri attori del territorio: gruppo EcoNoise, Anffas Alto Friuli, Dum, Comunità di Rinascita, Legambiente Alto Friuli, Bottega del Mondo, Centro di salute mentale, Centro don Onelio con l’associazione Peperoncino Carnia, Polisportiva Pallacanestro, Via dei Matti, Polisportiva Betania, associazione Caneva, Acat, Csv, con il sostegno esterno dell’associazione culturale Giorgio Ferigo ed il patrocinio del Comune di Tolmezzo.
Ma sono anche altre le valenze della manifestazione, a partire dall’invito lanciato tramite il concorso musicale a tutte le band emergenti del Friuli Venezia Giulia (con un’età media minore di 25 anni) a comporre una canzone legata ad almeno uno dei tre temi individuati: “territorio”, inteso non solo come Carnia o come regione, ma anche come sostenibilità ambientale, sfruttamento idrico; “universo giovanile”, origine e meta dell’iniziativa; “diversità”, valore che arricchisce, sempre.
Appendice complementare il concorso nel concorso, ovvero la singolar tenzone per la realizzazione dell’immagine grafica/logo che costituirà la copertina della compilation poi ricavata dalla registrazione dei 12 brani in gara che diventeranno un cd. Invitati tutti gli studenti delle medie inferiori e superiori di Tolmezzo. Allo scoccare della mezzanotte la premiazione del gruppo vincitore che avrà la possibilità gratuita di registrare un proprio album in uno studio di registrazione professionale.
Selezionati a partecipare al concerto-concorso i seguenti gruppi: Almanegra, Alter Eco, Anonima, Borderline, Brainless, GBU, Nobody’s Puppets, Silver il Ros & Ves, Terenzio One Man Blues, Tobias Fior, Ulisseeiciclopi, Waiting for Delivery. Special guest della serata Mig29OverDisneyland.

Scheda alcol
Una recente ricerca del Ministero sostiene che il consumo fuori pasto di alcol è in aumento con un 31,7% nei maschi ed un 21,3% nelle donne in un’età compresa tra gli 11 e i 24 anni. Inoltre un’indagine dell’Osservatorio nazionale Alcol Cnesps fa emergere una nuova pericolosa tendenza, il “binge-drinking”, che consiste in un’assunzione di bevande alcoliche a dismisura coinvolgendo una platea rappresentata per il 41,7% da ragazzi e per il 20,8% da ragazze al di sotto dei 18 anni. Peraltro il dilagare del consumo di alcol tra i giovani risulta essere un fenomeno che ha assunto dimensioni allarmanti in tutta Europa, dove rappresenta la prima causa di morte per i ragazzi tra i 18 e i 25 anni così come in Italia e in Friuli Venezia Giulia.
L’età di 13 anni è l’età media in cui i giovani iniziano a consumare bevande alcoliche in Italia e più specificatamente il 17,6% dei ragazzi tra gli 11 e i 15 anni ha già consumato bevande ad alto tasso alcolico. Trattasi di una percentuale tra le più alte in Europa, dove il primo bicchiere è collocato in una fascia di età compresa tra i 14-15 anni così come si evince nella Relazione al Parlamento sugli interventi realizzati dal Ministero della Salute in materia di alcol tra il 2007 e il 2009, dai cui dati si estrapola anche che il 70,7% di popolazione compresa tra i 18-24 anni consuma regolarmente bevande alcoliche.
Fabio Della Pietra Ufficio Stampa 348 8721497 Prot. 942
I TEST POSSONO SALVARE DELLE VITE UMANE

DROGHE.ADUC.IT

Test antidroghe a poliziotti. Sindacati contro, Giovanardi sorpreso
15 giugno 2011 20:03
’Dopo i tagli alle risorse, la mortificazione delle carriere, il blocco contrattuale e la penalizzazione sulla buonuscita, ora l’Amministrazione vorrebbe compensare i suoi poliziotti obbligandoli a fare i test contro la droga e l’alcol’. Lo denunciano i sindacati di polizia Siulp, Sap, Ugl polizia e Consap, che fanno sapere di aver ’rispedito al mittente questa proposta definendola vergognosa ed oltraggiosa dello spirito di abnegazione, sacrificio e della responsabilita’ dei poliziotti’(*).
’Se non fosse stato per la solennita’ del luogo e per la serieta’ professionale delle persone che costituivano la delegazione dell’Amministrazione che ieri pomeriggio si e’ incontrata con le organizzazioni sindacali - notano Siulp, Sap, Ugl e Consap - sarebbe stato facile pensare di trovarsi in una ripresa di ’Candid camera’ o peggio ancora di ’Scherzi a parte’. In 30 anni di storia della Polizia di Stato, una cosi’ oltraggiosa proposta da parte del Dipartimento veramente non l’avevamo mai registrata’.’Di fronte ai gravissimi problemi che attanagliano gli uomini e le donne della Polizia di Stato, quali ad esempio la mancanza di uniformi, la mancanza di armamento per effettuare regolarmente le esercitazioni di tiro, la mancanza di giubbotti antiproiettili - proseguono i sindacati - il Dipartimento ha ritenuto volerli premiare, e per questo chiedeva l’avallo del sindacato, sottoponendoli obbligatoriamente a dei test finalizzati a scoprire se essi fanno uso di droga o alcol. Il tutto senza avere nessun dato statistico rilevante rispetto all’intera compagine della Polizia di Stato che potesse giustificare una simile iniziativa. Una vera e propria santa inquisizione; ne’ piu’ ne’ meno’.
"Trovo sorprendente la posizione di alcuni sindacati di polizia che hanno definito vergognosa ed oltraggiosala proposta del Dipartimento della Pubblica Sicurezza di sottoporre gli agenti a test obbligatori contro l’uso di droga e l’abuso di alcol". Lo afferma Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, secondo il quale "le delicate funzioni svolte dalla Polizia, il possedere armi e la possibilita’ di farne legittimo uso, il potere di sottoporre i conducenti fermati a test antidroga e antialcol, sono tutte caratteristiche che dovrebbero vedere il sindacato in prima linea a verificare che tutti gli appartenenti alla Polizia possano svolgere questi incarichi cosi’ impegnativi evitando il rischio di comportamenti alterati dall’uso della droga o dall’abuso dell’alcol".

(*)Nota: l’alcol toglie i freni inibitori e ti rende inconsapevolmente più coraggioso, togliendoti quel tanto di prudenza che delle volte ti può salvare la vita.
ORDINANZE COMUNALI

ILMEDIANO.IT

PORTICI, DIVIETO DI SUPERALCOLICI AL GRANATELLO
Categoria: PoliticaData: 17/06/2011
L’amministrazione ha emesso un’ordinanza contro l’abuso di superalcolici in tutta la zona marittima del Granatello.
La zona del Granatello è il luogo della Città dove c’è più fermento di vita notturna. l’Amministrazione Comunale di Portici e le Forze dell’Ordine la monitorano continuamente, ma, si sa, i giovani spesso si lasciano trasportare dalla voglia di trasgressione. Il consumo di alcol tra i giovani è un fenomeno in crescita che sta assumendo proporzioni preoccupanti; la cultura del bere, oltretutto, trova un potente alleato nei media, che, con pubblicità martellanti, presentano il bere come un’esperienza piacevole, che favorisce i rapporti sociali, elimina la noia e l’ansia, distende e cancella la stanchezza.
Perlopiù l’assunzione di alcol da parte dei giovani si verifica in compagnia dei coetanei, spesso per pura emulazione; si sentono emozionalmente adulti, finendo col farsi trascinare dalla voglia “dello sballo a tutti i costi”. Così, un bicchiere tira l’altro e poi magari succedono cose spiacevoli. Nell’ottica della prevenzione dei reati, che caratterizza da sempre gli interventi dell’Amministrazione Comunale di Portici, è perciò di grande rilevanza il passo fatto dal Sindaco Enzo Cuomo, che, insieme alla Giunta, ha emesso un’ordinanza che vieta ’la vendita ed il consumo di bevande superalcoliche da parte di tutti sono vietati dalle ore 24 alle ore 7’ in tutta la zona marittima.
L’ordinanza precisa anche delle norme restrittive per gli esercenti dei locali delle altre zone della Città nei quali si effettua la vendita di alcolici e superalcolici oltre le h24,: devono avere in dotazione “un apparecchio di rilevazione del tasso alcolemico a disposizione dei clienti che desiderino verificare il proprio stato di idoneità alla guida dopo l’assunzione di alcol’, senza il quale non potranno vendere liquori e bevande comunque alcoliche. E’ auspicabile che queste misure riescano a suscitare un reale senso di responsabilità sia nei venditori che nei consumatori, insieme alla presa di coscienza che bere responsabilmente salva la vita e preserva la salute.
(Fonte Foto: Rete Internet)
Autore: Tonia Ferraro
CONSEGUENZE DEL CONSUMO DI VINO, BIRRA ED ALTRE BEVANDE ALCOLICHE

VIOLENZA

MESSAGGERO VENETO

Bottigliata in testa, barista all’ospedale
17 giugno 2011 — pagina 18 sezione: Nazionale
di Alessandra Ceschia
Minacciato e colpito da una bottigliata in testa perché si era rifiutato di servire da bere alcolici a un paio di avventori che si erano presentati al bancone già ubriachi. Un’aggressione violenta quella che ha mandato all’ospedale il titolare della pizzeria Manin mercoledì, poco prima della mezzanotte. Tutto è cominciato quando tre uomini si sono presentati nel locale e hanno ordinato da bere. Vincenzo Guarino, 48enne originario di Napoli e residente a Pasian di Prato, li ha serviti. Il terzetto, che pareva già piuttosto alterato, ha consumato quanto ordinato, quindi ha lasciato il locale. Sembrava tutto fosse finito lì, invece due dei tre uomini sono tornati poco dopo con il medesimo intento. Richieste insistenti a fronte delle quali il titolare ha opposto un secco diniego, rifiutandosi di servire loro altre bevande alcoliche. È in quel momento che uno dei due ha afferrato una bottiglia di birra che si trovava sul bancone e l’ha utilizzata come arma per assestare un colpo in testa a Vincenzo Guarino provocandogli una profonda ferita sul capo. Poi i due si sono dileguati. Stando a quando riferito da alcuni automobilisti che avevano parcheggiato le vetture lungo via Manin, mentre fuggivano i due in preda ai fumi dell’alcol avrebbero sfogato la loro rabbia prendendo a calci le portiere di due utilitarie. Sollecitata da una chiamata alla sala operativa, è arrivata un’ambulanza con il personale del 118 che ha trasportato il 48enne al Santa Maria della Misericordia. Le sue condizioni, fortunatamente, non sono gravi. Dalla questura è partita anche una volante per accertare la dinamica dei fatti. «Dalla testimonianza di uno degli avventori – spiega il dirigente dell’ufficio Claudio Deana – abbiamo potuto ottenere una descrizione sommaria dei due uomini. Dovremo anche visionare le registrazioni effettuate dalle telecamere nella zona attraverso le quali potremmo acquisire ulteriori elementi». Stando alla descrizione fornita da uno degli avventori, uno dei due individui aveva un’età compresa fra i 25 e i 30 anni, capelli lunghi e rasati ai lati, alto circa 1.70, muscoloso con un una stella tatuata sulla schiena, meno dettagliate le informazioni sull’altro uomo che, stando alle descrizioni, indossava una maglietta bianca e dei jeans. Abbastanza per avviare le ricerche della coppia che potrebbe essere chiamata a rispondere dell’accusa di lesioni aggravate e danneggiamenti.
IL MATTINO

Violenta rissa tra il gestore di un bar-pizzeria del centro storico di Ariano Irpino e due avventori
18.6.11. Vincenzo Grasso Ariano Irpino. Violenta rissa tra il gestore di un bar-pizzeria del centro storico di Ariano Irpino e due avventori: quasi totalmente distrutto l’arredamento del locale. La lite si sarebbe verificata subito dopo la mezzanotte, per il diniego del gestore, V. G. di 41 anni, originario di Tramonti, di continuare a somministrare a due clienti occasionali, R. S. di 33 anni, di Napoli, e a M. D., trentaseienne, originario della Svizzera, birra e altre bevande alcoliche. Una lite presto degenerata in rissa, con cocci di bottiglia a mo’ di arma tra le mani. Attimi di tensione e di paura tra gli avventori, fuggi-fuggi pressochè generale mentre sul posto arrivavano i finanzieri per tentare di riportare la calma e ricostruire i fatti. I due clienti occasionali, che avevano cominciato a infastidire altre persone, erano stati invitati a mettere fine al loro comportamento. Ma inutilmente. Fortunatamente una pattuglia della Guardia di Finanza di Ariano, guidata dal tenente Domenico Pirrò, si trovava non molto distante dalla pizzeria. Allertati da un altro finanziere, i militari si sono prontamente portati sul posto, trovandosi dinanzi una scena più vicina ad una ambientazione da saloon che ad un tranquillo scenario di una cittadina di provincia. Senza parlare dei danni al locale che dovranno essere quantificati con esattezza. Il gestore ed i clienti si fronteggiavano, infatti, sferrandosi calci e pugni. Altri clienti, trovandosi nell’impossibilità di uscire dalla pizzeria, si trovavano ad assistere, con il rischio di venirne coinvolti, ad una lite progressivamente degenerata dalle parole agli spintoni, ai calci, ai pugni, e poi alle bottiglie di vetro spaccate utilizzate come armi. Uno vero e proprio scenario da film western, con il tentativo di alcuni clienti di fuggire e mettersi al sicuro, cocci di vetro dappertutto, bottiglie e bicchieri in frantumi sul pavimento. L’intervento delle Fiamme Gialle ha permesso, comunque, seppur con qualche difficoltà, di ricondurre alla ragione i tre soggetti coinvolti nella rissa che, accompagnati presso gli uffici della vicina Tenenza, dopo essere stati identificati, sono stati denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ariano Irpino per l’ipotesi di reato di rissa e danneggiamento.
AGI

UBRIACO AGGREDISCE AUTOMOBILISTI E POLIZIA, ARRESTATO A PERUGIA
Perugia, 18 giu. - Un 30enne tunisino e’ stato arrestato dalla sqaudra volante della questura di Perugia per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Agli operatori del 113 sono arrivate delle segnalazioni da parte di alcuni cittadini che in localita’ Ponte Pattoli, a Perugia, si sono imbattuti in un cittadino straniero palesemente ubriaco che si lanciava al centro della strada principale nel momento in cui transitavano con le auto, invendo contro gli occupanti e cercando di colpire con violenti colpi le autovetture. La segnalazione e’ pervenuta anche da un un poliziotto che, libero dal servizio e di passaggio in quella zona, ha notato una donna a piedi inseguita dal tunisino. In attesa degli uomioni della volante, l’agente ha soccorso la signora mettendola al sicuro e intanto ha cercato di neutralizzare lo straniero. Quando e’ arrivata la polizia, il 30enne era all’interno di un parcheggio, dove stava rompendo il finestrino di una macchina parcheggiata. Dopo una breve colluttazione, nel corso della quale ha cercato di liberarsi scalciando e colpendo gli agenti, e’ stato bloccato e arrestato. (AGI) Pg1/Sep
LA SICILIA

Con un coltello ha minacciato di uccidere la sorella prima di prenderla ripetutamente a schiaffi
Sabato 18 Giugno 2011Agrigento,pagina 42e-mailprint
Con un coltello ha minacciato di uccidere la sorella prima di prenderla ripetutamente a schiaffi. Protagonista dell’episodio, Rosario Lo Verme, 34 anni disoccupato di Canicattì che è stato raggiunto da un ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Agrigento. Ad ammanettarlo sono stati ieri mattina i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Canicattì i quali erano intervenuti sul posto subito dopo la segnalazione da parte di alcune persone che avevano udito provenire da una casa che si trova nel centro cittadino delle urla disperate d’aiuto. Una pattuglia dei militari si è recata sul posto ed ha trovato la ragazza con i segni della violenza al volto. Rosario Lo Verme ha agito in preda ai fumi dell’alcool. Secondo la ricostruzione dei carabinieri che hanno inoltrato una informativa alla Procura della Repubblica di Agrigento, sembra che Rosario Lo Verme facesse abuso di sostanze alcoliche e per questo motivo in passato era stato segnalato per guida in stato d’ebbrezza con conseguente ritiro della patente ed il sequestro della vettura sulla quale si trovava. Il trentaquattrenne canicattinese subito dopo la notifica dell’ordinanza di custodia cautelare è stato accompagnato presso una comunità di Biancavilla in provincia di Catania poiché il Gip gli ha concesso gli arresti domiciliari. Nei prossimi giorni sarà sentito dal magistrato che coordina l’inchiesta alla presenza del suo legale di fiducia l’avvocato Diego Giarratana. In particolare adesso l’inchiesta della magistratura agrigentina dovrà chiarire se le violenza e le minacce ai danni dei suoi familiari sia stato un episodio sporadico oppure se già in passato Rosario Lo Verme si sia reso protagonista di aggressioni fisiche e percosse ai danni dei suoi familiari.
Carmelo Vella
IL GAZZETTINO

Il marito ubriaco tenta di strozzarla: lei chiama il 113
Sabato 18 Giugno 2011,
SAN VENDEMIANO - (er.be.) Il marito torna a casa ubriaco e tenta di strozzarla. Lei, in preda al panico, chiama il 113. Alla fine i medici del Pronto soccorso le diagnosticano lesioni guaribili in dieci giorni. Ancora un litigio violento tanto da sfociare in percosse tra una coppia di 50enni di San Vendemiano. L’ultimo episodio è avvenuto giovedì sera in viale di Puglia dove il marito, rientrato a casa e annebbiato dall’alcol in corpo, ha iniziato a picchiare la moglie. Colpi alle braccia e al volto e infine le mani strette attorno al collo: poi lui allenta la presa e se ne esce di casa. La moglie, terrorizzata, chiama la Polizia: a terra ci sono vetri infranti e cocci, sul suo corpo i segni evidenti delle percosse subite. Costretta a ricorrere alle cure dei medici, le diagnosticano delle contusioni guaribili in una decina di giorni. E sempre giovedì sera, numerosi bicchieri di troppo sono stati la causa di un altro litigio questa volta tra una coppia di trentenni romeni a Bagnolo di San Pietro di Feletto. Lui, rientrato a casa per l’ennesima volta ubriaco ha iniziato ad insultare la convivente per poi sbattere porte e finestre per farsi valere e impaurire la donna. Lei, terrorizzata non ha potuto far altro che chiedere aiuto alla Polizia che è intervenuta sul posto.
DENUNCE

IL CORRIERE ADRIATICO

Arrestato giovane marocchino ubriaco
Prende a calci le auto
18.6.11 - Falconara Voleva prendere un pacchetto di sigarette da un distributore automatico ma il troppo alcol che aveva in corpo non gli ha consentito di farcela così, un marocchino di 36 anni, ha iniziato a dare in escandescenza e, in preda ai fumi alcolici, ha iniziato a prendere a calci e a pugni alcune auto in sosta nei pressi della stazione ferroviaria. Auto che sono state danneggiate seriamente. L’episodio è accaduto giovedì sera, intorno alle 20.30. Alcuni cittadini hanno chiamato il 112. Sul posto è intervenuta una pattuglia dei carabinieri. I militari dell’arma si sono così avvicinati all’extracomunitario, già noto per episodi simili, che però non ha voluto saperne di placarsi ed è stato quindi immobilizzato e arrestato con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. Ieri mattina il processo per direttissima, l’arresto è stato convalidato e l’udienza si svolgerà a settembre.
INCIDENTI

IL GAZZETTINO

Sbronzo si schianta con l’auto dell’amico
Sabato 18 Giugno 2011,
SAN FIOR Patente sospesa per 2 anni. Il 46 enne rischia una multa di 6mila euro
Ubriaco alla guida della Citroen C2 dell’amico centra un’Audi A4 che proviene dal senso opposto. Pauroso incidente stradale quello avvenuto la notte scorsa poco prima della mezzanotte lungo la Ss13 Pontebbana, in prossimità del bar San Martino a San Fior.
A causare lo schianto sarebbe stata la Citroen C2 proveniente da Conegliano e diretta a Pordenone condotta da un macedone 46enne residente a Santa Lucia di Piave. Stando ai primi rilievi sembra che la Citroen abbia sterzato improvvisamente a sinistra per immettersi in via Antonio Gardin senza accorgersi dell’arrivo di un’Audi A4 condotta da un albanese che viaggiava nel senso di marcia opposto.
L’Audi è stata centrata dalla Citroen finendo a contro una ringhiera e un palo. Fortunatamente non si è rilevato alcun ferito anche se i danni alle auto erano evidenti. Per la Citroen concentrati sul paraurti anteriore, mentre per l’Audi su entrambe le fiancate. Sul posto, per eseguire i rilievi e ricostruire la dinamica esatta del sinistro sono intervenuti i carabinieri di Conegliano.
Per il macedone alla guida è scattato il controllo alcolimetrico che ha rivelato un tasso d’alcol nel sangue pari a 2,96 g/l, quasi cinque volte superiore al massimo previsto dal Codice della strada di 0,5g/l. Per il 46enne è scattata una denuncia penale, la sospensione della patente fino a 2 anni, rischia una multa fino a 6mila euro e l’arresto fino a 6 mesi. Pene che potrebbe veder raddoppiare per aver causato un incidente stradale. L’automobile di proprietà di un amico è stata rimossa dal carro attrezzi. Il fratello del proprietario del mezzo che si trovava in auto al momento dell’impatto, non era idoneo alla guida.
INIZIATIVE DI INFORMAZIONE E DI PREVENZIONE

LA NUOVA VENEZIA

Torna «Off limits» contro l’abuso di alcol
17 giugno 2011 — pagina 36 sezione: Provincia
JESOLO. «Off Limits», torna il progetto per sensibilizzare i giovani ai problemi e le conseguenze dell’abuso di alcolici e droga. Intanto l’Asl 10 rilancia Jesolo sicura con le autoambulanze sulle piazze pronte per soccorrere eventuali emergenze, e allo stesso tempo per informare i ragazzi sui rischi che corrono con una vita dissoluta che mette in pericolo loro e gli altri. Ieri mattina, in occasione della presentazione del progetto da parte di Comune e Asl 10, l’amara scoperta rivelata dagli operatori del Sert, ovvero che il territorio del litorale e del Veneto Orientale ha la media più alta tra i giovani che hanno vissuto l’esperienza della prima ubriacatura da alcol: 15 anni. I più grandi, spesso, anche dopo che sono stati pizzicati ubriachi alla guida con l’alcoltest, non modificano le loro abitudini. Ieri, oltre al sindaco Francesco Calzavara e all’assessore alle politiche giovanili Donatella Regazzo, sono arrivati a Jesolo anche il primario del pronto soccorso Franco Laterza ed il suo braccio destro, il dottor Fausto De Ferra, da anni a bordo dell’autoambulanza che gira per il litorale assieme al valente personale infermieristico e garantisce assistenza e informazione ai giovani.
Gli operatori del Sert sono pronti. Stasera scatta Jesolo Sicura, con l’autoambulanza ed il personale nelle piazze. Si parte con piazza Mazzini, quindi Marconi, Aurora e Brescia. Gli operatori di «Off Limits», con il personale del Sert coordinato da Tiziano Sartor, saranno dunque nei locali della notte, vale a dire Muretto, poi Marina Club, K-club o ex King’s e Vanilla. I gestori hanno visto di buon grado la presenza del personale del Sert che ormai si è integrato al mondo della notte, tanto da attendere addirittura le prime luci dell’alba con i ragazzi. Distribuiranno materiale informativo per tutta la notte, mettendo a disposizione gli alcoltest e parlando con i giovani sugli effetti di alcol e sostanze, aiutandoli a trascorrere quell’arco temporale necessario prima di mettersi alla guida dopo una una notte in pista. Una pausa che può salvare tante vite. (g.ca.)
ANALIZZIAMO ANCHE NOI CHE COSA PUO’ REALMENTE CAPITARE A CHI CONSUMA IL VINO, LA BIRRA E LE ALTRE BEVANDE CHE CONTENGONO ALCOL.

VINO.BLOGOSFERE.IT

Vino e seduzione: meno male che Bacco c’è!
18.6.11
Tra valori positivi della civiltà del bere e gli eccessi malefici dell’alcolismo,(*) il vino ha da sempre fatto parte della storia dell’umanità e, la seduzione, forza sottile ed inebriante che ci spinge verso l’altro, gode di un ruolo importante nel gioco della degustazione .
Impariamo ad ascoltare i nostri sensi ed a lasciarci andare alle sensazioni che nascono dentro di noi. Psicologicamente il vino assolve svariate funzioni:
Partiamo dal vino seduttivo(**). Ebbene, il vino ha la grande capacità di creare uno stato intermedio fra la coscienza e l’inconscio. Ovidio, infatti, 20secoli fa suggeriva il vino come strumento di conquista. Due ricette sicure: "Scrivi per lei sulla tavola, con un poco di vino qualche parola lusinghiera oppure prendi la coppa che lei sfiorò con le labbra e dove lei ha bevuto e bevi anche tu..."
Difendo l’idea che il vino faccia meglio alla donna che al all’uomo; piccola rivoluzione storica, poiché la donna per secoli è stata esclusa dal consumo di vino, a meno che non fosse una cortigiana. Prima c’era Mirandolina, la Traviata che bevevano. Oggi è la donna la vera protagonista nella scelta dei vini. Nell’uomo, invece, l’alcool è un solvente del Super IO, perché aumenta il desiderio.."Sine Cerere e Bacco friget Venus"!!!
Il vino non può non essere disinibente(***): il vino toglie le inibizioni e mette di buon umore. Disinibisce altre volte e diventa il pretesto per quei comportamenti che il soggetto non oserebbe mai assumere. Il problema è definire il giusto limite. Pascoli diceva:"ha tre grappoli la vite, bevi del primo il limpido piacere, bevi dell’altro l’oblio breve, e più non bere che sonno è il terzo".
Il vino è sempre stato sin dall’antica Grecia conviviale(****). L’idea di mangiare da soli era, infatti, per i Greci, impensabile. Ancor oggi si sottolinea con il brindisi il valore della convivialità.
Personalmente mi ritrovo nell’accezione di Baudelaire di vino creativo:"Non ci deve essere moderazione. Bisogna quindi essere abri di tutto, di vino, di poesia, di passioni trasgressive. Niente come il vino è, perciò, in grado di creare quello stato di euforia, di controllata follia, di evasione necessaria alla creazione".
E per terminare, anche se non in allegria, esiste il vino consolatorio(*****), rifugio contro la tristezza della vita. Antidepressivo o sonnifero, comunque dolce rispetto al’amaro della vita!.
In definitiva e, a detta del grande saggio Seneca:"Vi darò un filtro senza pozioni, senza erbe, senza alcuna magia o stregoneria. Se desiderate essere amati, amate!!"

(*)Nota: ricordiamoci che il vino porta all’alcolismo!
(**)Nota: molti stupri vengono commessi da persone che hanno bevuto alcolici come il vino, la birra ed altre bevande alcoliche.
(***)Nota: il vino toglie sì le inibizioni ma rende violente le persone: basta leggere le nostre rassegne per accertarsene.
(****)Nota: siamo strani noi umani, brindiamo con il vino che contiene una sostanza, l’alcol, che provoca, solo in Italia, 30.000 morti all’anno!
(*****)Nota: consumare il vino per consolarsi porta direttamente all’alcolismo!
SI PARLA DI CORRETTA INFORMAZIONE MA POI VEDIAMO CHE…

CORRIERE DELLA SERA.IT

Da noi non si consigliano cibi e sostanze protettive contro il cancro. Perché?
Umberto Veronesi: «Scarsa educazione e cultura della prevenzione. Una sana alimentazione è fondamentale»
Ho notato che in molti Paesi, come gli Stati Uniti, i malati di cancro seguono spesso terapie naturali parallele a quelle convenzionali come la chemio. Anzi, spesso sono gli stessi oncologi a dare le «dritte» su un nuovo stile di vita e di alimentazione e sugli integratori naturali da utilizzare. Se è vero che le terapie naturali, e certe sostanze contenute nei cibi, hanno reali capacità protettive nei confronti del cancro, perché da noi non vengono quasi mai consigliate? E fino a dove arriva il loro potere preventivo-curativo, ovviamente nel campo dell’oncologia?

Risponde
Umberto Veronesi
Direttore scientifico Ieo, Istituto Europeo Oncologia, Milano
Non è vero, come lei scrive nella sua lettera, che queste sostanze - a parte gli integratori, la cui efficacia protettiva non è stata provata - non sono consigliate in Italia. Il problema vero è un altro: l’educazione alla salute e la cultura della prevenzione non sono sufficientemente radicate nel nostro Paese. Probabilmente esiste una fascia di popolazione in Italia molto cosciente e informata in questo campo, ma l’educazione fa fatica a uscire da questa élite piuttosto ristretta. Le forti campagne di prevenzione, e in particolare di educazione alimentare, evidentemente ancora non sono riuscite a incidere sui comportamenti su vasta scala. Bisogna quindi continuare a sviluppare l’azione di informazione e di educazione utilizzando tutti gli strumenti possibili, perché la certezza scientifica dell’efficacia preventiva e curativa di alcuni alimenti è fuori di dubbio. Quindi l’alimentazione corretta è il modo più semplice per evitare di ammalarsi.
Per dare una valutazione di questa efficacia, come lei chiede, si può partire da un dato generale, che conferma che il 30 per cento dei tumori è legato all’alimentazione. Bisogna poi specificare che questo 30 per cento non è applicabile indistintamente a tutte le forme tumorali: esistono tumori molto sensibili al fattore alimentazione, come quelli del colon, altri per i quali non è stata osservata alcuna connessione. Oggi sappiamo che esistono molecole protettive per tipi specifici di tumore: per esempio, il licopene contenuto nei pomodori protegge dal cancro della prostata; l’indolo-tre- carbinolo contenuto nelle crucifere protegge dal cancro del seno; la catechina presente nelle foglie del tè contribuisce a proteggere dal tumore alla pelle, al colon, al polmone, al seno e alla prostata; il resveratrolo contenuto nell’uva e nel vino rosso protegge da diversi tipi di tumori.(*)
Dobbiamo poi sempre ricordare che l’assunzione di sostanze protettive è uno dei fattori della dieta corretta, che prevede anche dei cibi da evitare, o da ridurre, come la carne, e che in generale per l’alimentazione vale la regola della frugalità. Insomma, mangiare poco rimane la prima regola per un’ alimentazione corretta. E non dimentichiamo che il «come» (ovvero il «quanto») e il «cosa» mangiamo sono a loro volta solo due dei comportamenti corretti per prevenire l’insorgere di patologie: infatti è inutile che ci alimentiamo bene, che non esageriamo con le quantità, se poi fumiamo, non facciamo alcun tipo di attività fisica o ci esponiamo a sostanze cancerogene.
Umberto Veronesi

(*)Nota: L’alcol contenuto nel vino è una ben nota sostanza cancerogena, strano che il dottor Umberto Veronesi non ne tenga conto!!!

Rassegna alcol e guida del 19 giugno 2011

GUARDATE QUANTE FESTE E QUANTE DISCUSSIONI SULLA VENDITA DELLE BEVANDE ALCOLICHE.
L’UNICA TRISTE REALTA’ E’ IL FRUTTO DI QUESTE FESTE: LE ASSOCIAZIONI CON QUALCHE EURO IN PIU’ A SCAPITO DELLA SALUTE E DELLA INTEGRITA’ FISICA DELLE PERSONE.

IL TIRRENO

BavieraFest, tanta birra ma anche suoni e cucina tedesca
Da stasera fino al 26, a Porta a Terra
Orchestre tipiche e anche un’area giochi riservata ai bambini
VENERDÌ, 17 GIUGNO 2011
LIVORNO. Stasera alle ore 20, ci sarà lo stappo della prima “Botte della birra Herrnbrau” prodotta appositamente in questi giorni per la festa di Livorno, dando così il via alla prima edizione del “BavieraFest Livorno 2011”. Il BavieraFest è un progetto itinerante che nel 2011 toccherà sei città tra cui appunto Livorno. La manifestazione Bavierafest punta sulla particolarità ed originalità del prodotto offerto, i visitatori trovano infatti un’atmosfera che richiama e ricalca il famoso Oktoberfest di Monaco: la cucina degli Chef “Franziska e Cristian” con stinco di maiale, salsicce di Norimberga, affettati e formaggi bavaresi, strudel, il famoso e ricercato “Brezel gigante” (il pane bavarese), due coinvolgenti ed entusiasmanti orchestre tipiche, per finire con la grande birreria bavarese “Herrnbrau”di Ingolstadt una cittadina 80 km a Nord di Monaco di Baviera.
Le birre Herrnbrau proposte al BavieraFest sono: la “Tradition” Birra Bionda Speciale 5,6 % vol tradizionale birra speciale per le feste; la “Weisse” Birra di Frumento 5,4 % vol.; la “Dunkel” Birra Scura 5,2 % vol birra scura.
Le orchestre che si alterneranno sul palco del Bavierafest Livorno sono: i “Mikola Band” un orchestra di quattro elementi dal 17 al 21 giugno; i “Alpenvagabond” un orchestra di sei elementi dal 22 al 26 giugno. I due gruppi proporranno il repertorio classico di musica bavarese, alternato a successi internazionali con molti intermezzi di animazione con il pubblico. Annessa alla festa è prevista un’area giochi per bambini.
Il BavieraFest Livorno 2011, si svolgerà nel piazzale di “Porta a terra” (di fronte al Pala Algida) da stasera a domenica 26 giugno, con apertura alle ore 19.
TUTTI IN SCENA Spettacolo di varietà con premiazioni del Concorso Fotografico Teagrando. Sketch, canto, ballo, musica e altro... con gli artisti della ‘Fucina dell’Arte’ e i loro ospiti. Al Centro artistico Grattacielo, via del Platano 6 domenica ore 18.30. Ingresso euro 8. Soci associazione euro 5. Per prenotazioni 331-3658626; 333-9378760.

IL TIRRENO

Notte bianca, attesi in migliaia
Spettacoli da Vignole al centro. Vietata la vendita di bevande in vetro dalle 21
MARTA QUILICI
17 GIUGNO 2011
QUARRATA. Attese 10 mila persone domani per la Notte bianca a Quarrata. 19 postazioni di intrattenimento tra Vignole, viale Montalbano, zona stadio, area Poste e il centro. Musica e spettacoli a partire dalle 22.30 fino a tarda notte, stand, musica e negozi aperti, per un programma che vuole diventare un appuntamento fisso per Quarrata.
Gli organizzatori (Pro Loco, commercianti quarratini e Comune di Quarrata) prevedono che sulle strade di Quarrata si potranno riversare dalle 10 alle 15 mila persone provenienti anche da fuori provincia. Grande attenzione, dunque, per la sicurezza, rigidi vincoli per la somministrazione e vendita di alcolici e due postazioni di soccorso in centro e in Violina.
Spettacoli. La movida partirà da Vignole con una postazione di ballo liscio e una di karaoke. In via Montalbano, musica live all’altezza dei Cinque Sensi, musica anni ’70 e ’80 all’altezza del Mobil Travel, karaoke all’incrocio con via Europa e, nei pressi di via della Madonna, musica live e gruppi rock. Giovani musicisti quarratini al parcheggio della Bcc di Masiano con musica dal vivo e cover di Elisa. In piazza Risorgimento il palco centrale ospiterà una cover band di Ligabue. In piazza Fabbri, concerto di batterie e musica dal vivo fino alle una di notte, a cui seguirà la musica dei dj. In piazza Aldo Moro, altro stand di musica anni ’70 e ’80 con la proiezione di immagini di quegli anni.
In piazza Pertini altra postazione di ballo liscio, musica latinoamericana in piazza della Vittoria, musiche latinoamericane ed esibizioni hip hop in zona stadio. In piazza Giovanni XXIII (zona Poste) ci sarà invece la musica balcanica anch’essa tutta da ballare. In via Tintoretto, altri spettacoli di intrattenimento, al Mollungo calcetto no-stop a partire dalle 17 e al River Pub serata disco a ingresso libero.
Bambini. In piazza della Costituzione saranno allestiti giochi e gonfiabili, e a partire dal pomeriggio spettacolini al Polo Tecnologico dove i genitori potranno lasciare i propri figli per girare liberi tra negozi e stand.
Sicurezza. Dalle 21 sarà vietato vendere superalcolici e qualunque bevanda, anche non alcolica, in contenitore di vetro. Dopo la mezzanotte sarà vietato vendere alcolici e somministrare i superalcolici. Per la somministrazione degli alcolici di minor gradazione (birra e vino ad esempio) il tempo limite è per le 4 del mattino, ora di conclusione della Notte Bianca.(*)
Saranno installate due postazioni mediche di soccorso (con Cri, Misericordia, Vab) in zona Violina e in centro (ex Lenzi) e 5 autoambulanze saranno pronte a partire. Dalle 22 alle 5 sarà attiva anche la sala di protezione civile. Alle 6 il Cis inizierà la ripulitura della città.
Viabilità. Le zone interessate dalla festa saranno chiuse al traffico e in altre sarà vietata la sosta dei veicoli. Oltre ai soliti parcheggi, saranno aperte un’area di sosta in via Torino e una in via Marco Polo. Gli organizzatori invitano tutti i residenti e i partecipanti a partecipare in un clima di conciliazione reciproca. A presentare il programma della Notte bianca, ieri mattina, Leo Terziani della Pro Loco, il vicesindaco Marco Mazzanti, e per i commercianti, Rita Mustacchio, Alessio Toccafondi e altri.

(*)Note: chi rispetterà questo caos di norme?

IL TIRRENO

Notte blu, il giallo dell’alcol
Il prefetto vieta la vendita di liquori. Poi fa retromarcia
RINO BUCCI
SABATO, 18 GIUGNO 2011
CECINA. Le parti in causa cercano di ridimensionare la portata del documento. Alla fine chi parteciperà alla Notte blu di stasera si divertirà. Dopotutto è una festa. Ma non c’è dubbio che quel provvedimento partito dalla prefettura ieri mattina e destinato a tutti i soggetti coinvolti nel mega-party livornese, un po’ di scompiglio l’ha generato. E lascia ancora spazio a qualche perplessità o meglio a interpretazioni.
Il comunicato. «Per prevenire situazioni pregiudizievoli per l’ordine e per la sicurezza pubblica riconducibili all’uso eccessivo di alcolici e superalcolici - si legge - il prefetto Domenico Mannino, con provvedimento del 16 giugno 2011, ha disposto il divieto di vendita di bevande superalcoliche ed il divieto di vendita per asporto, in forma sia fissa che ambulante, di bevande alcoliche».
Chi ha letto la nota stampa l’ha subito interpretata più o meno così: durante la serata scordatevi i superalcolici (drinks da 21 gandi in su), sono concessi gli alcolici ma solo se consumati sul posto.
Preoccupazione. I primi a opporsi al provvedimento sono stati gli organizzatori degli eventi; loro guadagnano sulle bevute.(*) «Eravamo pronti a fermare il beach party - spiega Mario Vitone, uno degli ideatori - abbiamo saputo del documento solo alla vigilia della Notte blu: un fulmine a ciel sereno. Allestire una festa e poi riempirla di divieti è una contraddizione. Anche perché riguarda tutta la provincia, dai chioschi ai grandi palchi. Per fortuna è stata fatta chiarezza».
Dietrofront o quasi. Allertato dagli organizzatori, l’assessore provinciale Paolo Pacini si è interessato con il prefetto. «È vero, c’è stato un problema di interpretazione - spiega Pacini - ma tutto è a posto. Le bevande sia alcoliche che superalcoliche verranno vendute dagli esercizi pubblici. È vietato solo l’asporto»(**). Per capirsi: non è possibile entrare in un bar o in un supermercato e portarsi via una bottiglia di whisky per scolarsela all’aperto. «È chiaro l’intento - continua Pacini - si vogliono limitare espisodi pericolosi». L’assessore precisa anche che verrà pubblicato un altro documento a scanso di equivoci. Su questo punto però lo scenario diventa fumoso visto che la prefettura per voce del vicario Girolamo Bonfissuto precisa che «non ci sarà nessun altro comunicato, non ce n’è bisogno. La vendita di bevande alcoliche e superalcoliche sarà concessa. È vietato invece l’asporto». Sulla parola chiarezza è stata fatta, sul testo restano le interpretazioni.

(*)Nota: a scapito della salute degli altri!
(**)Nota: come se le bevande alcoliche vendute negli esercizi pubblici non combinassero guai!!!

ECCO COME VANNO A FINIRE NORMALMENTE LE FESTE

IL TIRRENO

Pronto soccorso invaso dagli ubriachi
Numerosi anche i giovani rimasti feriti a colpi di bottiglia
CANDIDA VIRGONE
SABATO, 18 GIUGNO 2011
PISA. «La Luminara è diventata una condanna a morte». È perplesso il direttore del Deu, Massimo Santini. Perché anche quest’anno, la notte dedicata ad uno degli spettacoli più incantevoli si è trasformata nella sagra dell’ubriaco e nel trionfo della rissa facile. Quarantadue i servizi che hanno impegnato il 118, al 99% dedicati ad ebbrezza alcolica. Solo due si salvavano: uno riguardava una signora che si è sentita male in casa, un’altro una caduta. Per il resto si è trattato di solenni ubriacature e ferite. «La salute è un diritto - ha proseguito il direttore del Deu di Cisanello - ma in questi casi il soccorso diventa una molestia. È andata molto meglio dell’anno scorso, ma solo perché siamo passati da locali angusti ad una logistica più efficiente. Anche le bagarre nelle sale d’aspetto, che pure ci sono state, sono state stemperate dagli spazi più ampi. E non è tutto: al pronto soccorso è arrivata una trentina di persone, ma una decina di queste, forse perché si rendono conto che vomitare qui o a casa loro è lo stesso, se ne sono andate. Il problema però è che fanno statistica. E dieci accessi che in una sera se ne vanno, tradotto in numeri, non significa che non avevano bisogno, ma può anche voler dire che non hanno trovato risposta alle loro esigenze. Insomma un danno sul danno».
Diversi i feriti, per lo più a bottigliate, in particolare quattro tunisini che se le sono date di santa ragione in piazza delle Vettovaglie, spariti, come di rito, all’arrivo di polizia e carabinieri, ma riapparsi al pronto soccorso. Ferito anche qualche altro partecipante alla festa per botte varie in libertà, e perfino due bancarellai, davanti alla chiesa di San Michele in Borgo, che avevano litigato per questioni di spazio dopo aver alzato troppo il gomito. Una trentina di accessi, dunque, concentrati fra mezzanotte e le sei, sui 270 della notte, al pronto soccorso a Cisanello, in linea con la media stagionale.
Novanta i vigili urbani al lavoro dal pomeriggio alla notte, supportati da una decina di ausiliari del traffico. Significativo anche il sostegno al 118 di Pubblica assistenza, Misericordia e Croce Rossa, coordinate dall’ufficio di protezione civile del Comune, per assicurare l’assistenza sanitaria: in servizio 19 ambulanze, due gomoni per il pattugliamento dell’Arno e un container di primo soccorso.
Il centro era ridotto ad una pattumiera, in pratica perché, secondo i calcoli di Palazzo Gambacorti, la Luminara avrebbe attirato quasi centocinquantamila persone, gran parte delle quali avrebbero lasciato a terra carte, avanzi di cibo e bevute, in particolare bottiglie rotte. Una situazione che ha richiesto una sorta di task force per pulire: 47 persone dall’alba di ieri, 45 mezzi in azione (sei spazzatrici, tre macchine compattatrici - una grande e due piccole - 12 furgoni, 22 motocarri, una lavastrade e una macchina per la sanificazione di strade e vicoli) per portare via la bellezza di 180 quintali di rifiuti. A metà mattinata era già finito il lavoro in centro, sui lungarni, in piazza dei Miracoli, sull’asse Borgo Stretto-Corso Italia-piazza Vittorio, via Santa Maria, via Roma, piazza dei Cavalieri.
Altri sei operai, muniti di altrettanti motocarri e di una macchina lavastrade, sono rimasti in servizio fino a tarda sera per pulire i vicoli ed il dopo-regata di ieri.

AREZZO NOTIZIE

Sbornie pre Giostra: ragazzine all’ospedale per abuso di alcol
SABATO 18 GIUGNO 2011 08:51 REDAZIONE
Il turno nelle notti delle cene propiziatorie è sempre difficile al 118. I soccorritori questa notte, in varie parti della città, hanno aiutato ragazzi e ragazze crollati a causa dell’eccesso di alcol. Dieci i casi, tutti i pazienti avevano tra i 15 e 17 anni, due di loro sono ragazzine straniere di 15 e 16 anni. Per nessuno dei giovani, soprattutto femmine, dopo le cure al pronto soccorso, si è reso necessario il ricovero.

Commenti

Comanducci 0
E’ una grande vergogna per l’intera città!
L’indifferenza - nei fatti - dei dirigenti rionali e delle autorità
viene ad assumere così, indiscutibilmen te, i tratti della complicità.
Sabato 18 Giugno 2011, 16:31

IL PERA 0
Ma i genitori di questi ragazzi, come li educano i loro figlioli???
Sabato 18 Giugno 2011, 20:30
eufemio.merendini 0
E’ sempre stato così... briachi fradici le sere prima della giostra a zonzo per la città complici la vendita a fiumi di birra ed alcolici nei quartieri e poi a seguire, briachi fradici la sera della giostra dove, se tutto va bene, dalla piazza partono sempre un paio di ambulanze per il Sandonato. Ma i baracchini di legno che vendono birra nelle piazze dei quartieri, la chiedono l’età del consumatore, prima di cedere alcolici, come vorrebbe la legge!?
Sabato 18 Giugno 2011, 20:42

mauro70 0
ci vorrebbe un po’ piu’ responsabilita’ da parte dei ristoratori a non dare alcolici e superalcolici ai minorenni
Domenica 19 Giugno 2011, 05:02

IL PICCOLO

Registrati diversi episodi di ubriachezza molesta.
Un quindicenne soccorso dal 118
Festa del vino, la mongolfiera dà forfait
18 giugno 2011 — pagina 20
La tanto attesa mongolfiera, alla fine, non s’è vista. Nonostante ciò la Festa del vino ha ugualmente riscontrato un grande successo di pubblico, nei giorni scorsi, tant’è che i chioschi sono stati letteralmente presi d’assalto e i banconieri hanno avuto il loro bel daffare nel gestire le consumazioni. Il rovescio della medaglia è che, nonostante gli appelli degli organizzatori, pure nel corso di quest’edizione si sono registrati diversi episodi di ubriachezza molesta tra i più giovani. L’altra notte un minorenne, intossicato dall’alcol, è arrivato, accompagnato dagli amici, al Pronto soccorso di Monfalcone con il volto tumefatto ed escoriazioni agli arti superiori, conseguenza di una rissa con alcuni coetanei. Il ragazzo è stato medicato dagli operatori sanitari e quindi dimesso. Stesso scenario il giorno dell’inaugurazione: un quindicenne quasi in coma etilico è stato soccorso dal 118. L’auspicio è che tali fatti non abbiano a riproporsi nel week-end. Qualche disagio, mercoledì e giovedì, pure nell’utilizzo dei wc chimici, risultati ben presto inagibili. E purtroppo, dopo una certa ora, i più incivili hanno scambiato le vie del centro per un vespasiano pubblico. Disservizi a parte, la festa continuerà stasera con la graditissima iniziativa della maxi-tombola bisiaca in piazza: tremila euro di montepremi (ore 22.30). In caso di maltempo l’estrazione verrà rinviata a domani, con le stesse modalità. Dalle 18 il raduno bandistico e, a seguire, l’esibizione di zumba e breakdance. Domani dalle ore 16 alle 24 mercatino degli hobbies e dell’artigiano. (t.c.)

IL CORRIERE ADRIATICO

Baby ubriachi nel parco, arriva la polizia
Due ragazzini soccorsi a Villa Beer ai limiti del coma etilico. Avvertiti i genitori
19.6.11 .- Ancona - Li hanno trovati seduti sul prato con le gambe incrociate accanto a una panchina di Villa Beer, completamente ubriachi quasi al limite del coma etilico.
Due ragazzini, uno di 13 e l’altro di 15 anni, entrambi di Ancona, se la ricorderanno a lungo la bravata di ieri. Forse volevano imitare i ragazzi più grandi o forse volevano solo provare sulla propria pelle che cosa vuol dire ubriacarsi. Fatto sta che prima di rimettere mano a una bottiglia di alcol i due molto probabilmente ci penseranno a lungo.
Erano circa le 12.45 di ieri quando alla questura è arrivata la segnalazione di un passante che passeggiando nel parco di Villa Beer poco prima dell’ora di pranzo non ha potuto non notare i due ragazzini stravolti che barcollando si erano stesi a terra accanto a una panchina, vicino alle altalene e ai giochi dei bimbi più piccoli. Il passante era piuttosto preoccupato, perché i due sembravano molto giovani e le loro condizioni sembravano decisamente alterate. Tutto faceva pensare a un abuso di alcol, anche se in così tenere età.
Una Volante della polizia è arrivata immediatamente sul posto e quando gli agenti, diretti dalla dottoressa Cinzia Nicolini, sono giunti al parco non hanno faticato a riconoscere i ragazzini, completamente ubriachi che cercavano di smaltire “la sbornia” stendendosi o sedendosi sul prato. I due si sarebbero scolati due bottiglie di vodka ed erano semi-storditi, quasi al limite del coma etilico, ma ancora in grado di farfugliare qualche scusa. Tanto che ai poliziotti hanno raccontato di aver bevuto solo “qualcosa”, e non due intere bottiglie di vodka, cercando di nascondere le prove della mattinata passata a scolarsi alcolici in quantità esagerate anche per un adulto.
Gli agenti delle Volanti hanno caricato in auto i due ragazzini anconetani e li hanno portati al pronto soccorso dell’ospedale regionale di Torrette. Qui i due sono stati soccorsi dai medici, che hanno constato il notevole stato di ebbrezza.
“Ma no - hanno spiegato i ragazzini - abbiamo solo bevuto qualcosa, niente di che”. Eppure i due erano semi-storditi e i poliziotti non hanno potuto fare a meno di portarli in ospedale per le cure del caso.
Gli agenti hanno poi avvertito i genitori dei ragazzi, che increduli sono andati subito in ospedale per vedere che cosa fosse successo. I ragazzi si sono ripresi, sono stati riconsegnati ai rispettivi genitori e la polizia si è limitata a una segnalazione, per questa volta. Ma sarà difficile che dopo quest’esperienza i due ritocchino ancora anche una sola goccia di alcol.
Con le forze dell’ordine, dunque, i ragazzini se la sono cavata con una segnalazione. Il peggio ora sarà a casa, quando i due si saranno ripresi dalla bevuta e e dovranno affrontare la ben più dura lezione di mamma e papà, che molto probabilmente stavolta non la faranno passare come una bravata. leila ben salah,

CONSEGUENZE DEL CONSUMO DI VINO. BIRRA ED ALTRE BEVANDE ALCOLICHE

IL TIRRENO

Fuggono dal controllo e finiscono nel fosso
Inseguimento all’alba, conducente positivo ad alcol e cannabis
F.LAZ.
DOMENICA, 19 GIUGNO 2011
GROSSETO. Quando alla 4,30 del mattino hanno intravisto il muso della pattuglia dei carabinieri fare capolino da uno slargo della statale devono aver pensato agli alcolici che avevano ingurgitato durante la notte, e pure a quella canna fumata qualche ora o qualche giorno prima. Così hanno visto bene di girare l’auto per cercare evitare il controllo.
Il loro tentativo di salvare patente e fedina pedale, è durato solo un paio di chilometri. Il tempo di vedere la sagoma della gazzella mettersi al loro inseguimento e accellerare a tal punto da mandare fuori giri la Smart sulla quale viaggiavano prima di finire la loro corsa nel canale scorriacque che costeggia la statale della Trappola, la strada che collega Marina di Grosseto alla città.
«Gli abbiamo visti cambiare palesemente strada - raccontano i militari - per sfuggire al controllo. Così ci siamo messi all’inseguimento della Smart che, però, nel giro di pochi secondi, è uscita fuori strada in una specie di fiumiciattolo profondo un paio di metri. Per fortuna sono riusciti ad uscire dall’auto in tempo».
I due sono stati portati in pronto soccorso da altrettante ambulanze del 118. Il risultato della bravata per i due grossetani di 35 e 29 anni, quest’ultimo alla guida dell’auto, è stata una notte in ospedale dopo la quale sono stati dimessi rispettivamente con un policontusioni facciali con prognosi di dieci giorni mentre al secondo è stata riscontrata la frattura di una vertebra giudicata guaribile in un mese.
Sul conducente, sottoposto agli esami per verificare il tasso alcolemico, è stato riscontrato un livello pari a 2, 24 g/l, quasi quattro volte quello consentito. Il ventinovenne, dipendete dell’Asl 9, è stato trovato positivo anche ai cannabinoidi anche se questo non significa che ne avesse fatto uso nelle ore precendenti agli esami.
I controlli sanitari hanno portato i carabinieri a sequestrare l’auto e ritirare la patente. Quando i militari hanno chiesto spiegazioni sul loro comportamento, i due amici avrebbero risposto «di non aver visto la pattuglia e di stare tornando soltanto a casa dopo una notte passata in giro».
Quello avvenuto lungo la strada della Trappola è solo l’episodio più significativo dei controlli alla circolazione stradale durante il fine settimana da parte dei carabinieri della Compagnia di Grosseto. Posti di blocco sono stati piazzati a Castiglione della Pescaia, Punta Ala, e appunto a Principina Mare.
«L’esito dei controlli - spiegano i militari - non è stato poi così negativo, considerato che su trentacinque conducenti sottoposti al test dell’etilometro solamente due sono risultati positivi: un operaio ventenne grossetano con un tasso pari a 1,70 ed il ventinoveenne che ha cercato di fuggire al controllo».

AREZZO NOTIZIE

Caos in centro ad Arezzo: botte tra ubriachi, uno finisce all’ospedale
SABATO 18 GIUGNO 2011 18:17 MATTIA CIALINI
L’alcol era scorso abbondante per tutto il pomeriggio ed è bastata una futile scintilla per far divampare le fiamme. Un’incomprensibile furia si è impossessata di due uomini di origine rumena che alle 17 ai Bastioni, in centro ad Arezzo, se le sono date di santa ragione.
Uno scontro senza esclusione di colpi, anche se - pare – non a mano armata. All’inizio sembrava quasi una rissa, in realtà i soggetti coinvolti erano soltanto due. Per dividerli è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine: sul posto sono sopraggiunti Polizia e Carabinieri. Tra i due litiganti uno ha avuto la peggio ed è stato portato al Pronto soccorso: le sue condizioni non sono gravi.
Com

Lunedì, 20 Giugno 2011
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