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(ASAPS)
LONDRA – Se avete la tendenza di tenere il gomito alticcio,
allora farete bene a non bazzicare – al volante – la
terra d’Oltremanica. Mario Capranica, il bravissimo corrispondente
Rai dalla capitale inglese, ci aveva anche avvertito, spiegandoci
che nelle carceri reali ci sono più trasgressori al codice
della strada che ladri e assassini. L’ultima dimostrazione,
è quella che ci viene dalla vicenda di Jermaine Pennant,
giocatore del Birmingham City, che era stato arrestato esattamente
un mese fa (1 marzo) per guida in stato di ebbrezza.
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Dopo
un processo per direttissima, lo sportivo si è fatto un
mese di galera, ma la pena è ancora ben lungi dall’essere
stata espiata: mancano infatti altri 60 giorni a chiudere il conto
con la legge, e nel frattempo – per buona condotta –
i magistrati hanno deciso di concedere al bomber che aveva militato
anche nell’Arsenal una seconda chance. Ma… giusto per
ricordare al vivace calciatore che resta un osservato speciale,
prima di rispedirlo a casa con il pesante fagotto, gli hanno messo
al polso un bracciale elettronico, che servirà a localizzarlo
e ad identificarlo al primo istante. Viene da sorridere, a pensare
che in Italia non lo si mette nemmeno al serial killer in permesso
premio… Ma tant’è: ora, il 22enne dovrà
rigare dritto, perché in caso di recidiva, il bracciale
potrebbe lasciare il posto ad una bella palla al piede, ma di
ferro, e di una nuova maglia… a scacchi! (ASAPS).
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