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Rassegna alcol e guida del 3 maggio 2011

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta
 

LA SICILIA

Abuso di alcol: lezioni agli studenti
Le scuole medie di Giardini e Gaggi hanno ospitato due incontri con la Fidapa sul fenomeno diffuso tra i giovani
Messina, Martedì 03 Maggio 2011 - Da sinistra: Luppino, Trusso, Zumbo, Costanzo e Cuneo MessinaGiardini. I tragici fatti riportati dalla cronache dovute all’aumento dell’abuso dell’alcol tra i giovani, una delle principali cause di incidenti stradali mortali, atti criminosi, stupri e altri fatti di cronaca nera, continuano a preoccupare e non poco famiglie, Istituzioni, docenti e associazioni che operano nel sociale. Il pericoloso fenomeno, sempre più dilagante, è stato preso in seria considerazione anche dalla sezione locale della «Fidapa» presieduta dalla prof.ssa Antonella Zumbo, la quale, assieme al direttivo, ha deciso di dare il proprio contributo in merito a tali delicate argomentazioni accogliendo l’invito di collaborazione in un progetto scolastico inerente l’ampliamento del Pof rivoltole dal Comprensivo di Giardini Naxos.
L’istituto, presieduto dal dirigente scolastico prof. Mario Rapisarda, ha deciso di organizzare un evento per richiamare l’attenzione su questa problematica che vede coinvolti i giovani.
L’iniziativa è stata articolata in due giornate: una nella Scuola media «Luigi Capuana» di Giardini Naxos e l’altra nella sezione della Scuola media di Gaggi, dove si sono svolti due incontri con gli studenti delle terze classi sui danni provocati dall’assunzione di qualsiasi bevanda alcolica. Il tema è stato esposto dalla dott.ssa Antonella Trusso, neurologa, che ha mostrato anche una serie di video di notevole impatto emotivo sulle nefaste conseguenze dell’alcol, stimolando i ragazzi ad esporre il loro punto di vista e a rivolgerle domande sul tema.
Soddisfatta per la qualità delle relazioni e per l’interesse mostrato dai ragazzi, la presidente della sezione «Fidapa», prof.ssa Antonella Zumbo, intervenuta agli incontri assieme alle fidapine Stefania Luppino (segretaria) e Pina Cuneo (tesoriera). Altrettanta soddisfazione hanno espresso i docenti coinvolti nell’iniziativa, la prof.ssa Pina Costanzo (referente del progetto nella scuola di Gaggi) e il dirigente scolastico Mario Rapisarda il quale ha detto: «E’ auspicabile che si possano organizzare altri interventi collaborativi nei mesi a venire.Un grazie alla sezione "Fidapa" di Giardini che ha accolto con sensibilità l’invito di collaborare per la realizzazione delle due giornate. L’informazione è fondamentale e contribuisce a responsabilizzare i ragazzi».
Rosario Messina


IL PICCOLO DI ALESSANDRIA

Partecipazione record al Concorso ‘Creativamente senza alcol’ 
3 maggio - Si è svolta, ieri mattina, presso il Cinema Teatro Alessandrino, la cerimonia di premiazione del Concorso “Creativamente senza alcol”, divenuto ormai un appuntamento significativo nella vita delle scuole della provincia.
13 premiati, 55 scuole partecipanti, per un totale di 132 classi. Sono questi i numeri della 5a edizione del concorso e sono numeri importanti e in crescita rispetto allo scorso anno, quando le scuole partecipanti erano state 36 e le classi 109.
Il sensibile incremento nella partecipazione segnala il favore con cui è accolta questa iniziativa, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e dai Lions Club della provincia, in collaborazione con l’Azienda Sanitaria Locale della provincia di Alessandria – Dipartimento Patologia delle Dipendenze – e con l’Ufficio Scolastico Provinciale.
Secondo uno schema ormai efficacemente collaudato, i destinatari dell’iniziativa sono gli studenti della seconda classe delle scuole medie inferiori che hanno seguito un ciclo interattivo di tre ore di lezione per ogni singola classe, condotto da esperti, con l’intervento di un professionista del settore – di norma uno psicologo – facente capo al Dipartimento Patologia delle Dipendenze dell’ASL della provincia di Alessandria.
L’impegno richiesto agli alunni consiste nella ideazione di slogan, disegni, audiovisivi incentrati sul tema dei pericoli connessi all’abuso di alcol tra i giovani. I materiali realizzati vengono esaminati da un’apposita giuria che ha prescelto i lavori più significativi.
I giovani che sono stati premiati per elaborati individuali o di classe riceveranno in premio un PC, mentre alle scuole interessate sarà consegnato un assegno dell’importo di 300 euro da utilizzare per iniziative didattiche. A tutti i partecipanti, inoltre, la Fondazione farà omaggio di alcune pubblicazioni di argomento storico, appositamente realizzate nell’anno del Centocinquantenario dell’Unità nazionale.
Alla cerimonia ha assicurato la propria partecipazione amichevole la giornalista Benedetta Parodi, che aveva già condotto le precedenti edizioni.
“Creativamente senza alcol – ha ricordato il Presidente della Fondazione, Pier Angelo Taverna – è un progetto di notevole rilievo educativo, finalizzato alla prevenzione dell’uso di alcol tra i giovanissimi. I risultati conseguiti fino ad oggi sono incoraggianti e ci spingono a proseguire sulla strada intrapresa. Nel giro di pochi anni, con la collaborazione determinante di soggetti pubblici e privati che si sono mostrati sensibili alle problematiche delle nuove generazioni, siamo convinti di aver raggiunto un buon livello di operatività e pensiamo che la nostra realtà provinciale si sia stabilmente posta all’avanguardia in un campo, quello della prevenzione, che rappresenta un ambito di impegno sociale di grande rilievo”.
Elenco dei premiati
1 - Alessia DEBANDI e Valentina ROSSI - Classe II^ D - SCUOLA MEDIA “VOCHIERI” – ALESSANDRIA 2 - Gabor GALAZZO - Classe II^  SCUOLA MEDIA “VIVALDI” – ALESSANDRIA 3 – Carlotta CREMON - Classe II^ D  SCUOLA MEDIA “VERDE” - BOSCOMARENGO  4 – Sara DISTEFANO - Classe II^ C  SCUOLA MEDIA “ALFIERI” - SPINETTA MARENGO 5 – ALBIERI, AJED, CANTAMESSA, LESNY, DIPERRI - Classe II^ L  SCUOLA MEDIA “ALIGHIERI-TREVIGI” - CASALE MONFERRATO 6 – Martina BONFANTE e Rebecca MORANDO - Classe II^ A  SCUOLA MEDIA “ BESSO” - VIGNALE MONFERRATO 7 – Riccardo FRATIS - Classe II^ C  SCUOLA MEDIA “LEONARDO DA VINCI” - ARQUATA SCRIVIA 8 – Giulia PESTARINO - Classe II^ D  SCUOLA MEDIA “DESIMONI” - CAPRIATA D’ORBA 9 – Classe II^ B SCUOLA MEDIA “BOCCARDO” - POZZOLO FORMIGARO 10 – Classe II^ A  SCUOLA MEDIA “BOCCARDO” – BASALUZZO 11 – Classe II^ ISTITUTO SANTA CATERINA “MADRI PIE” – OVADA 12 – Tommaso BRACESCHI - Classe II^ A SCUOLA MEDIA “PASCOLI” – VALENZA 13 – Classe II^ I SCUOLA MEDIA “PASCOLI - VALENZA

ASAPS

Giurisprudenza di legittimità
L’etilometro ha pieno valore probatorio anche in caso di incidente
(Cass. Pen., sez. IV, 7 aprile 2011, n. 13745)
L’accertamento con l’etilometro è in ogni caso legittimo, ed ha pieno valore probatorio, anche se effettuato dagli agenti accertatori oltre due ore dopo il sinistro stradale. E’ quanto ha stabilito la Quarta Sezione Penale della Corte di Cassazione, con la sentenza 7 aprile 2011, n. 13745 sebbene la legge disponga che il test possa essere effettuato presso una struttura sanitaria.
L’art. 186, comma 5, del codice della strada, infatti, nel prevedere che, per i conducenti che sono coinvolti in incidenti stradali e necessitano di ricovero in ospedale, l’accertamento dello stato di ebbrezza possa essere effettuato, su richiesta della Polizia Stradale, da parte delle strutture sanitarie, non stabilisce una modalità tassativa ed esclusiva di accertamento dello stato di ebbrezza in tali situazioni, e non esclude che l’accertamento possa essere effettuato anche dagli organi di polizia con l’etilometro.
Nella specie, l’imputato è stato sottoposto ad alcol test solo con l’etilometro da parte degli agenti della Polizia Stradale, oltre 2 ore dopo il fatto. Per tali ragioni la difesa sosteneva che la prova andasse considerata inutilizzabile o quanto meno nulla.
L’accertamento con l’etilometro è in ogni caso legittimo ed ha pieno valore probatorio. Secondo la Corte di Cassazione, il comma 5 dell’art. 186, C.d.S., non stabilisce una modalità tassativa ed esclusiva di accertamento dello stato di ebbrezza in tali situazioni, ma solo una facoltà attribuita alla Polizia Stradale,
essendo evidente che decidere la necessità di procedere nell’uno o nell’altro modo dipenderà dalle circostanze del singolo caso, ed il primo sarà da privilegiare ove primaria si riveli l’esigenza di assicurare la salute del guidatore rimasto coinvolto nell’incidente allorché il medesimo abbia riportato ferite.
(Nota di Simone Marani)

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV PENALE
Sentenza 22 dicembre 2010 – 7 aprile 2011, n. 13745
Ritenuto in fatto
1. La Corte di appello di Bologna ha confermato la sentenza del Tribunale di Piacenza con la quale B.A. è stato ritenuto responsabile di aver guidato in stato di ebbrezza e condannato a 10 giorni di arresto ed Euro 200,00 di ammenda con sospensione della patente di guida per 8 mesi.
2. Ha presentato ricorso per cassazione il difensore dell’imputato deducendo inosservanza di norme giuridiche ed in particolare del comma quinto dell’art.186 che prescrive che, per i conducenti coinvolti in incidenti, l’accertamento del tasso alcolemico deve essere effettuato dalle strutture sanitarie, per assicurare che lo stesso sia effettuato con maggiori garanzie attese le conseguenze che il fatto ha sul lato del risarcimento del danno; nella specie, invece, è stato effettuato solo il test con l’etilometro. Altra violazione consiste nel fatto che l’alcoltest è stato eseguito solo alle 6,47 e alle 7,07, mentre l’incidente si era verificato alle 4,45 circa; dunque l’accertamento è stato eseguito a distanza di oltre due ore dai fatti, facendo si che il rilievo non fosse più riferibile all’attività di guida; inoltre - sostiene il ricorrente – Il B. non era rimasto sotto il controllo degli agenti ma era stato portato in ospedale dove aveva ingerito alcol. Sotto i detti profili la prova andava considerata inutilizzabile o quanto meno nulla.
Considerato in diritto
1. Il ricorso non merita accoglimento.
Come già correttamente ha osservato la Corte di appello, l’art. 186, comma 5, del codice della strada, nel prevedere che per i conducenti che sono coinvolti in incidenti stradali e necessitano di ricovero in ospedale, l’accertamento dello stato di ebbrezza possa essere effettuato, su richiesta della Polizia Stradale, da parte delle strutture sanitarie, non stabilisce una modalità tassativa ed esclusiva di accertamento dello stato di ebbrezza in tali situazioni, e non esclude che l’accertamento possa essere effettuato anche dagli organi di polizia con l’etilometro. Si tratta solo di una modalità aggiuntiva e di una facoltà attribuita alla Polizia Stradale, essendo evidente che decidere la necessità di procedere nell’uno o nell’altro modo dipenderà dalle circostanze del singolo caso, ed il primo sarà da privilegiare ove primaria si riveli l’esigenza di assicurare la salute del guidatore rimasto coinvolto nell’incidente allorché il medesimo abbia riportato ferite. L’accertamento effettuato con l’alcoltest è in ogni caso del tutto legittimo ed ha pieno valore probatorio.
Inammissibili sono poi le censure con le quali ancora in questa sede si dubita dei risultati del test e si prospetta l’eventualità che il B. abbia ingerito alcol dopo l’incidente; di tali questioni si sono già occupati il Tribunale e la Corte di appello che, con motivazione completa e del tutto logica, hanno posto in evidenza le imprecisioni contenute nel rapporto di servizio circa l’ora in cui era avvenuto l’incidente (che si dava per avvenuto un’ora prima dell’ora pacificamente accertata) e l’inattendibilità della deposizione del collega che assortamente avrebbe offerto da bere al B.. La insistita prospettazione di tali argomenti davanti a questo giudice non è consentita attesa la natura tassativa delle violazioni che possono essere dedotte come motivi di ricorso per cassazione, che escludono ogni valutazione di merito.
2. Conclusivamente il ricorso deve essere rigettato con condanna della ricorrente al pagamento delle spese processuali.
P.Q.M.
Rigetta il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali.
da Altalex

TRENTINO

Sbronzi al volante? Alle 8 di sera della domenica
Indagine sugli incidenti causati da guidatori che hanno alzato il gomito
TRENTO. La maggior parte degli incidenti legati all’alcol, cioè causati dallo stato di ebbrezza del guidatore, avviene nelle prime ore della sera, tra le 20 e 21. E’ forse il dato più inatteso uscito dall’ultima indagine sui problemi alcolcorrelati condotta dall’Azienda sanitaria secondo il modello Passi. L’attenta osservazione del fenomeno che, soprattutto in Trentino, è molto marcato ha dunque messo in evidenza che molto spesso si eccede con l’alcol ancora prima di cominciare la serata. Negli ultimi otto anni presi in considerazione ben 57 incidenti sono avvenuti in quella specifica fascia oraria, culmine di un crescendo che comincia già alle 17 con 39 incidenti. L’altro picco si verifica poi in piena notte, fra le 2 e le 3 quando tendenzialmente si torna a casa. Qui gli incidenti nella serie sotto indagine sono 49. Meno sorprendente, invece, scoprire qual è il giorno “preferito” di chi guida alterato dall’alcol per fare incidenti: è la domenica che con 147 incidenti supera di pochissimo il sabato (141). Le motivazioni sono evidenti, corroborate anche dal dato del lunedì: il primo giorno di lavoro della settimana conta solo 52 incidenti per alcol. I numeri cominciano ad impennarsi dal giovedì. Curioso anche notare l’andamento mensile. Settembre (41) e maggio (42) sono i mesi nei quali avvengono meno incidenti. Qui è già più difficile fare considerazioni. Sarà la mitezza del clima di due mesi favorevoli o sarà forse il caso, ma tant’è. Più facile invece spiegare perché è dicembre il mese in cui si registrano più schianti con guidatori ubriachi. Il mese delle feste negli ultimi otto anni ne ha registrati 76. (*)
 A questo punto diventa interessante dare un’occhiata alla serie storica che vede una costante riduzione di incidenti alcol correlati, anche se sempre troppi. Dalle punte registrate nel 2003 e 2004 di 18 incidenti in un mese si è arrivati alle pochissime unità dell’anno scorso (a marzo per esempio un solo incidente). Gli esperti statistici mettono in relazione questa diminuzione con i numerosi interventi repressivi previsti dalle varie leggi: dalla patente a punti al ritiro della patente fino alla confisca del mezzo. Va poi rilevato un aumento dei controlli, ma sta prendendo piede anche una maggiore consapevolezza del pericolo che si corre guidando alticci. Dal 2002 al 2010 in Trentino sono stati registrati 625 incidenti per guida in stato di ebbrezza con 917 feriti e 24 morti. Al volante, molto spesso, i giovani. La classe di età più coinvolta in incidenti è quella tra i 23 e i 28 anni, seguita da quella dai 18 ai 23. Nell’85 per cento dei casi il conducente è un maschio.
 Se la preoccupazione maggiore è dunque legata all’abuso di alcol da parte dei giovani, fa paura l’indagine che ha coinvolto i preadolescenti. Il 78% dei quindicenni trentini ha dichiarato di aver consumato alcolici e il 43 per cento di consumarne regolarmente, il 2,38 per cento addirittura tutti i giorni. Il 30 per cento è arrivato pure alla sbronza.

(*) Nota: secondo i dati di questa indagine il rischio maggiore per guida in stato di ebbrezza lo corriamo nelle prime ore serali e durante le feste. Le recenti innovazioni del codice della strada hanno previsto sanzioni più pesanti nelle ore notturne e la deroga al limite orario di vendita di alcolici a Capodanno e a Ferragosto. Appunto! 

VIRGILIO NOTIZIE

Droga/20enne morto, Giovanardi: sindaci si assumano responsabilità
La tragedia durante una maratona musicale a Pisa
È ancora polemica sulla vicenda del 20enne morto a Ponsacco, dopo un malore in discoteca, il sottosegretario alle politiche antidroga Carlo Giovanardi, bacchetta infatti i sindaci, invitandoli a "non fare scelte irresponsabili". Il giovane è deceduto domenica mattina all’ospedale Lotti di Pontedera dopo essere stato colto da un malore mentre stava partecipando alla no stop di 12 ore, organizzata dalla discoteca Dress code ex Insomnia, di Ponsacco. Secondo le analisi tossicologiche avrebbe assunto un mix letale di ecstasy e oppiacei. "È ora che politici e amministratori si assumano le proprie responsabilità per quanto riguarda il triste stillicidio di giovani vittime per l’alcol e la droga in concomitanza con il fine settimana", dichiara Giovanardi, sottolineando: "È avvilente apprendere che il sindaco di Ponsacco di Pisa aveva autorizzato la discoteca ex Insomnia ad un evento intitolato ’Mezzanotte - Mezzogiorno’, per un’assurda maratona musicale di 12 ore consecutive". "Mentre la legge nazionale in vigore - aggiunge il sottosegretario - proibisce la somministrazione di alcolici dalle 3 alle 6 del mattino, amministratori disinvolti creano le condizioni per intossicazioni da alcol e droga, la cui circolazione è certamente facilitata dalle modalità con cui viene organizzato l’evento". "Come Dipartimento antidroga - conclude Giovanardi - facciamo appello alle autorità per il rigoroso controllo dello stop alla somministrazione dell’alcol alle 3 di notte e ai sindaci perché non autorizzino manifestazioni con orari tali da svuotare di ogni significato la normativa nazionale".

CORRIERE DELLA SERA

“I ragazzi arrivano all’una”. Le lunghe notti dello sballo: vodka, pillole e “botellòn” ... Gli after-hour...
03 Maggio 2011 - Questa storia di ballare per ore col sostegno di sostanze di ogni tipo nasce alla fine degli anni 80, in Inghilterra e negli Stati Uniti, i famosi “rave party”, nessun limite di tempo, di alcool o droghe. Ma i “rave” in Italia sono sempre più ostacolati, da comunità locali e autorità. Così, tutto sì sposta nelle discoteche, ma anche qui, la polizia all’esterno e i buttafuori dentro - com’era a Ponsacco dalla mezzanotte di sabato a mezzogiorno di domenica - non sono sufficienti ad allontanare le tragedie. L’isola di Ibiza era celebre per le danze sulla spiaggia sotto il sole. Ma da tre anni ormai laggiù si apre alle 22 e si chiude alle 6: decisione del Conseil Insular per interrompere il flusso della vendita e assunzione di droghe. Palliativi. Non è il numero di ore che frena il fenomeno. A Barcellona ci sono discoteche che tirano avanti fino alle tre del pomeriggio, a Londra i gestori possono pagare per aprire più a lungo, a Berlino certi locali accolgono il sabato sera e mandano via tutti il lunedì mattina. Il problema è l’associazione della martellante musica house, techno con le droghe. E ogni fisico reagisce in modo diverso. L’ultimo capodanno, in un locale di Bologna le ambulanze del 118 sono intervenute per 28 volte, per giovanotti attorno ai venti. Il problema è il desiderio di annientamento prolungato. Le discoteche fanno serate house ogni tanto e sugli orari le differenze sono molte. A Roma alle 4 e mezza più o meno si dovrebbe chiudere, al Cocoricò di Riccione ogni tanto possono proseguire fino a mezzodì. In tutta Italia si dovrebbe smettere di servire alcoolici alle 2. “A Roma - dice Giancarlino, storico gestore del Goa - c’è questa moda di andare in discoteca tardissimo. Apriamo alle 22, ma prima dell’una non arriva nessuno. I ragazzi vanno nei locali del centro storico e vengono qui che già hanno bevuto e tirato cocaina o preso sostanze sintetiche”. Racconta Giancarlino che nel suo locale ci sono misure contro il consumo, come i “bagni custoditi”, o la vigilanza per ogni passaggio di mano. Non entra chi non abbia diciotto anni. Ma passaggi e consumi possono avvenire prima, appunto, o fuori: “C’è questa tecnica spagnola del “botellòn”. Con sette euro si compra una bottiglia di vodka, si aggiunge acqua tonica o Red Bull e si tiene tutto in macchina. Si esce e si entra...”. In Spagna ogni uscita e reingresso viene fatta pagare. L’alcool ben s’accoppia con la cocaina, diventata accessibile (30-40 euro al grammo). Poi c’è l’Mdma (metilenediossimetanfetamina) comunemente chiamata ecstasy e, molto in crescita, la Ketamina, un anestetico per cavalli che simula il distacco della testa dal corpo, si può sniffare con soli dieci euro al grammo. In molti casi si butta dentro un po’ tutto quanto ed è questo che genera “cocktail micidiali”. Così, in una specie di roulette russa, Aldo Valentini Pallotto è l’ultimo ragazzo che interrompe bruscamente la sua vita per aver scelto una serata di lunga alienazione dalla realtà. Ma nel giugno 1996 mori di ecstasy a Venturina (Livorno) Ferdinando Bardini, 19 anni, e nel 2000, a Cesenatico, Cristian Mesa, 20 anni, e nell’agosto 2004 Vanessa Tarquini a Misano Monte (Rimini), dopo una notte non stop. Aprile 2008, muore Kristel Marcarini, 19 anni, sciatrice, dopo aver preso una pasticca in discoteca, a Orio al Serio. E ci sono tante altre croci. In Emilia Romagna, dieci anni fa, due pulmini si fermavano davanti alle discoteche e i ragazzi potevano chiedere di analizzare le sostanze che stavano per assumere. Almeno per sapere. L’esperimento fu bocciato: “Istigazione al consumo”. La questione di fondo resta: perché passare notti e giorni così? (*)  
Autore: Andrea Garibaldi

(*) Nota: l’attenzione non va posta solamente alle feste trasgressive e alternative. Le tradizionalissime sagre enologiche e le apprezzate feste della birra fanno sicuramente più danni.

L’OPINIONE

03 Maggio 2011 -
I DATI PARLANO CHIARO E LASCIANO SBIGOTTITI
Aggredire gli agenti è una moda
di Gianluca Perticone - Purtroppo le statistiche parlano chiaro: il numero delle aggressioni subìte dai tutori dell’Ordine che effettuano controlli su strada sta assumendo proporzioni al limite del concepibile. Si parla di una media di sei aggressioni al giorno (nel 2010 sono stati registrati 2079 episodi) da parte di automobilisti beccati ‘in flagrante’ e che non hanno reagito granché bene nei confronti di chi stava loro contestando l’infrazione.
Gli inquietanti numeri sono stati resi pubblici all’indomani dell’assalto a colpi di bastoni, calci e pugni subìto da due carabinieri da parte di quattro partecipanti (in preda ad alcool e droga) ad un rave party nel grossetano. E sono cifre che non possono che lasciare sbalorditi.
Ad esempio si scopre che il 30% degli aggressori sono ubriachi (di cui il 10% sotto l’effetto di stupefacenti), il 34,5% degli attacchi viene da stranieri. Il 25% utilizza armi improprie (bastoni, bottiglie, ombrelli, o la stessa vettura) per attaccare gli agenti. Sono i Carabinieri a sopportare il maggior numero di ‘attacchi’ (50,3%), seguiti in questa non invidiabile classifica dalla Polizia di Stato (37,4%), dalla Polizia Locale (10,8%) a sua volta seguita da altri pubblici ufficiali (7,4%).
E, visto che ci siamo, riportiamo anche la suddivisione territoriale dei 2079 episodi: 728 sono avvenuti al nord (35%), 533 al centro (25,6%) e 818 al sud 39,3%. Al di là delle statistiche, si ha l’impressione (che sembra essere piuttosto fondata) che una parte consistente dei conducenti di mezzi (e non solo) non riesca proprio ad accettare le imposizioni, l’osservanza delle regole ed il rispetto verso chi quelle regole è designato a farle rispettare.
Se un tutore dell’Ordine viene aggredito, vuol dire che non si rispetta (e quindi si considera lecito ‘attaccare’) lo Stato che esso rappresenta: con l’aggressione alla divisa, di fatto, si assalgono le Istituzioni rappresentate da quell’uniforme e questo non può essere tollerabile.
Non crediamo che sia soltanto un problema di droga, alcool, patenti e sicurezza stradale: l’aggressione ad un pubblico ufficiale è diventata, purtroppo, quasi una ‘moda’, un gesto che dovrebbe dimostrare la voglia di ribellione contro lo Stato, contro il potere e chi lo rappresenta.
Un sasso, un bastone, o più semplicemente un insulto, contro una divisa rappresenta un oltraggio contro le Istituzioni: l’eccesso di tolleranza significherebbe assecondare atteggiamenti sovversivi che sono tali con o senza gli effetti della bevanda alcolica o dell’allucinogeno. E’ reato e per questo deve essere severamente punito: senza se e senza ma.

CORRIERE DELLA SERA – FORUM NUTRIZIONE

Lunedì, 02 Maggio 2011 
Gravidanza e alcol
Buongiorno dottore,
come lei insegna l’alcol in gravidanza è dannoso, sempre e comunque e in qualsiasi quantità, ma...
Se l’alcol viene assunto le prime 2 settimane di gravidanza, a volte anche in quantità "considerevoli" (causa feste di Pasqua e compleanni) quali gravi danni potrebbe aver subito il futuro piccolo?
La domanda sorge a causa di una gravidanza inconsapevole e ritenuta impossibile (assunzione di pillola senza errori ormai da 2 anni).
Grazie per il suo tempo
Preoccupatissima

Risponde Andrea Ghiselli
Fa bene ad essere preoccupata, ma non lo sia più di tanto. E’ infatti abbastanza presto per lo sviluppo del sistema nervoso del neonato e probabilmente danni non dovrebbero esserci stati. Ovviamente da oggi in poi basta però.

CORRIERE DELLA SERA – FORUM NUTRIZIONE

Lunedì, 02 Maggio 2011 
Sidro di mele
Ho trovato in archivio un vecchio post sul sidro di mele. Anche se qui non va più di moda a me piace molto, ma non quello irlandese (che è alcolico come la birra), bensì quello dolce della Normandia, che ha "solo" il 2,5% di alcohol. Non ha proprio nessuna proprietà benefica? Tipo antiossidanti & co? Premetto che ne berrò max 1 litro al mese e non tutto in una volta; altro alcohol non ne bevo perchè non mi piace. Grazie.
Micia

Risponde Andrea Ghiselli 
Ma lasci stare gli antiossidanti. Le piace? Lo beva. Con estrema moderazione esattamente come sta facendo. Un litro al mese significa 20 grammi di alcol al mese...che sono nemmeno due unità alcoliche...insomma va bene se le piace, non se insegue qualche magia al suo interno

LA SICILIA

Polstrada denuncia sei persone per guida sotto alcol e droga
Enna, Martedì 03 Maggio 2011 - Tre automobilisti denunziati perché alla guida in stato di ebbrezza, tre per detenzione di sostanze stupefacenti e uno per essere alla guida di un’auto rubata. Sono stati questi i risultati degli agenti della polizia stradale del comando provinciale e dei distaccamenti di Catenanuova e Nicosia, coordinati dal dirigente Fabio D’Amore, nel fine settimana, che ha coinciso con la festività del 1° maggio e della festività di San Filippo di Aidone, è stata impegnata nella attività di prevenzione e nell’accertamento di infrazioni connesse alla violazione di norme del Codice della strada. Nonostante il maltempo abbia scoraggiato i vacanzieri, sabato e domenica, 22 pattuglie della Polizia Stradale sono state impiegate sull’autostrada Catania-Palermo e sulla strade statali più trafficate, in particolare nella zona del parco Ronza, presso la selva pergusina e lungo il tratto di strada (statali 117 bis e 288) che collega il capoluogo al comune di Aidone, interessato dal pellegrinaggio di fedeli per le celebrazioni in onore del patrono San Filippo.
Inoltre, nell’ambito del contrasto dell’uso di alcol e stupefacenti, sono stati 105 i conducenti sottoposti a controllo, di cui 85 mediante l’utilizzo dell’etilometro; di questi, 3 persone sono risultate positive e quindi sanzionate per guida in stato di ebbrezza, mentre 4 persone sono state denunciate all’autorità giudiziaria, di cui 3 per detenzione di sostanze stupefacenti ed una per ricettazione di un veicolo rubato. Inoltre sono state contestate complessivamente 35 infrazioni al Codice della strada, che hanno determinato il ritiro di 3 patenti di guida e di una carta di circolazione. E’ stato anche garantito un costante pattugliamento del tratto viario di competenza, che ha permesso di prestare soccorso a 4 automobilisti in difficoltà veicoli; infine si sono registrati 2 incidenti stradali con soli danni alle auto.
F. g.

IL GAZZETTINO (Venezia)

Ubriaco alla guida dell’auto e non ha mai preso la patente 
Martedì 3 Maggio 2011 - La scorsa notte in via Camporese la polizia è intervenuta perchè una macchina era finita contro un palo. Gli agenti delle volanti hanno identificato l’autista per un giovane veneziano di 24 anni, privo di patente e già sottoposto al regime degli arresti domiciliari. Da segnalare anche l’ennesima rissa in strada nei pressi della stazione feroviaria. All’arrivo delle Volanti però, gli stranieri si erano oramai allontanati. Un cittadino tunisino, rintracciato nelle vicinanze con una ferita ad una mano, è stato soccorso da un’unità medica giunta sul posto.

IL TIRRENO

MARTEDÌ, 03 MAGGIO 2011
In stato di ebbrezza finisce contro un’auto in sosta 
PIOMBINO.  Quando ha perso il controllo dell’auto il tasso di alcol che aveva nel sangue superava di quasi tre volte il limite. La sua auto, nel centro abitato di San Vincenzo, la notte scorsa è andata fuori corsia, finendo la sua corsa contro un’altra auto in sosta.
L’automobilista è rimasto illeso, ma dalla prova con l’etilometro è emerso che aveva tasso alcolemico di 1.38. Per l’uomo, 50enne di Padova, è scattata la denuncia penale, aggravata dal sinistro, con le relative sanzioni e il ritiro della patente di guida.

ANSA

Spagna, incidente auto a Marcos Alonso
El Pais: difensore Bolton guidava con tasso alcool proibito
MADRID, 3 MAG - Marcos Alonso, difensore spagnolo del Bolton (club di Premier League), ha causato un incidente a Madrid nel quale uno dei passeggeri a bordo della sua auto è morto. Secondo El Pais on line, Alonso guidava con un tasso di alcool nel sangue di 0,45 grammi, contro lo 0,25 autorizzato. Il giocatore 20enne ha perso il controllo dell’auto finendo contro un muro. Un passeggero è morto e tre sono rimasti feriti in modo grave. Ferite lievi per Alonso, che potrebbe essere incriminato per omicidio colposo.

WINENEWS

“LE BEVANDE ALCOLICHE NELLA DIETA MEDITERRANEA E NELLO STILE DI VITA ITALIANO”: L’ACCADEMIA ITALIANA DELLA VITE E DEL VINO NE DISCUTE IL 10-11 GIUGNO (SIENA, CERTOSA DI PONTIGNANO)
Roma, 03 Maggio 2011 - Dopo che la dieta mediterranea è entrata a far parte del Patrimonio Unesco, molte sono state le iniziative volte a celebrare questo stile di vita. Come si fa a parlare di dieta mediterranea senza annoverare il vino come parte fondamentale di essa? L’Accademia Italiana della Vite e del Vino ha cercato di ovviare a questo problema proponendo una discussione il 10 e 11 giugno alla Certosa di Pontignano, con un convegno di livello internazionale su “Le bevande alcoliche nella Dieta Mediterranea e nello Stile di Vita Italiano”. (*)
L’Accademia Italiana della Vite e del Vino, costituita il 30 Luglio 1949 su proposta del Comitato Nazionale Vitivinicolo, propone questo convegno perchè, proprio per statuto, ha come scopo la promozione di studi, ricerche e dibattiti sui principali problemi della viticoltura, della microbiologia enologica e dell’enologia, compreso l’insegnamento a differenti livelli. E, inoltre, di organizzare seminari o letture, tenute dagli accademici o da altri personaggi, per il miglioramento della viticoltura e lo sviluppo dell’enologia.

(*) Nota: se dalla dieta mediterranea togliessimo gli alcolici, avremmo quasi trenta mila morti in meno all’anno. Nessun altro alimento, sostanza o farmaco ha questa potenzialità.

IL RESTO DEL CARLINO (Bologna)

Alla guida ubriaco e senza patente Ucraino di 29 anni bloccato dagli agenti
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CORRIERE DEL VENETO (Ed. Treviso)

Alcol a minori: barista denunciata Ritirate 4 patenti, auto confiscata

 

 

 

Mercoledì, 04 Maggio 2011
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