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Rassegna alcol e guida del 22-24-25 aprile 2011

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta
 

COMUNICATO STAMPA AICAT
COMUNICATO PER LA RILEVAZIONE DATI DEL 30 APRILE 2011
Cari amici, 
come ricorderete il 30 aprile prossimo, alla fine del mese di prevenzione alcologica, si conclude il 2° anno della Campagna  Nazionale per le Scuole Alcogiche Territoriali “Un Club, una Scuola”.
Lo scorso anno i dati raccolti da 37 ACAT sul territorio nazionale, pari ad oltre 700 Club, hanno dimostrato una aumento delle nuove famiglie entrate nei programmi dove le SAT sono state fatte  in base alle indicazioni della Campagna Nazionale. Questo ha portato ad un aumento, anche se contenuto, del numero dei Club in quelle ACAT, anche se ciò non dipende solo direttamente dal numero delle SAT. Il direttivo nazionale AICAT di Perugina nel giugno 2010 ha discusso quei dati e Camminando Insieme li ha pubblicati al completo e commentati.
Nel secondo anno della Campagna varie iniziative sono state condotte con alcuni corsi di formazione all’insegnamento (nella Macroarea Nord Est e Centro), alcune regioni si sono particolarmente impegnate nel diffondere le SAT (Veneto, Lombardia, Campania, Toscana, Sardegna, Friuli). Il terzo modulo è stato sviluppato soprattutto dal Progetto “Comunità che producono salute”. I due gruppi di lavoro del Progetto e della Campagna sono stati unificati per indicazione del Direttivo Nazionale AICAT.
Chiediamo, allora, a tutte le ACAT di riempire la scheda di rilevazione della Campagna Nazionale, che si può facilmente scaricare dal sito nazionale AICAT:  essa, avendo i dati disponibili, si può riempire in 15 minuti e fa le somme per proprio conto; è un impegno modesto, ma può esserci di grande aiuto per programmare il futuro, in attesa che la Banca dati nazionale produca i dati in tempo utile. Poi va spedita all’indirizzo mail di Angelo Tedioli in calce alla scheda per l’elaborazione. Prego tutti coloro che ricevono questo comunicato di inviarlo a quante più ACAT conoscono.
Vi ringrazio in anticipo per la collaborazione.
Buon lavoro !!!
Il responsabile della Campagna “Un Club, una Scuola” Beppe Corlito
Grosseto, aprile 2011


APRILE MESE DELLA PREVENZIONE ALCOLOGICA
 
LECCOPROVINCIA.IT

Il mese della prevenzione alcologica
MERCOLEDÌ 20 APRILE 2011 20:02  ASL LECCO 
Anche quest’anno si svolge a livello nazionale il mese di prevenzione alcologica che ha la finalità di evidenziare il fenomeno ed informare la popolazione sui rischi connessi al consumo di bevande alcoliche e sulle modalità di trattamento delle patologie legate al loro abuso.
Durante tutto il mese di aprile vengono organizzate iniziative per cercare di far prendere una reale coscienza sui danni, sulle conseguenze e sulle patologie derivanti dal consumo di alcol, problema che anche nella nostra zona si sta ampiamente diffondendo soprattutto tra i giovani.
Nel 2010 gli utenti con problematiche di abuso o dipendenza da alcol in carico ai Servizi nella provincia di Lecco sono stati  413 di cui 324 maschi e 89 femmine, con 129 nuovi accessi – 98 maschi e 31 femmine.
Si confermano le caratteristiche socio-demografiche e di consumo della casistica già rilevate negli anni passati relativamente al sesso (maschile), alla fascia d’età prevalente che è compresa tra i 40 e i 49 anni,  (i soggetti in carico  con età inferiore ai 30 anni sono il 7,5%), alla condizione lavorativa (occupati), alla scolarità (licenza media inferiore), ai consumi (in prevalenza vino, seguito dalla birra), mentre si è modificato lo stato civile, in quanto la percentuale degli utenti coniugati è la stessa dei celibi/nubili.
Il dato relativo alle persone inviate al Servizio da parte della – Commissione Medica Locale Patenti (CMLP)- per la violazione dell’art. 186 del Codice della Strada (Guida in stato d’ebbrezza) conferma un aumento di bevitori poco consapevoli dei rischi legati al consumo di bevande alcoliche in generale e in particolare correlato alla guida dei veicoli. Le persone inviate che hanno frequentato il gruppo “Alcol e sicurezza alla guida”  finalizzato a informare e sensibilizzare sui rischi della guida in stato d’ebbrezza sono state 465, con un incremento rispetto allo scorso anno dell’ 8,6%. Le visite per alcol in CMLP sono state il 28% del totale ed è importante evidenziare che per le visite per revisione le problematiche alcol-correlate costituiscono dal 2007 il principale motivo di visita per cui la popolazione accede alla CMLP.
Per quanto riguarda il fenomeno del consumo alcolico tra i giovani è da evidenziare che:
· i dati rilevati nelle scuole superiori della Provincia mostrano che più del 90% degli studenti ha provato alcol e l’ 80% usa alcol soprattutto durante il week-end.
· nel corso del 2010 si sono verificati diversi accessi al Pronto Soccorso di adolescenti in stato di intossicazione acuta da alcol tali da richiedere il ricovero ospedaliero ed episodi di cronaca eclatanti connessi all’abuso di sostanze alcoliche.
· i dati rilevati e la ricerca avviata dai progetti di prossimità nel nostro territorio hanno evidenziato che si stanno consolidando, soprattutto nei giovani di 18-25 anni, comportamenti più vicini ad un modello di consumo di tipo “anglosassone” basato su:
- consumo di aperitivi, cocktail e superalcolici al di fuori dei pasti, ma anche vino e birra in contesti e situazioni prevalentemente serali legati al tempo libero e al fine settimana
- attribuzione all’alcol di un valore d’uso finalizzato al divertimento anche smisurato, all’intossicazione, allo “sballo”,
- “Binge drinking”, cioè il bere più bicchieri in un’unica occasione con lo scopo di ubriacarsi, sballarsi, devastarsi
- rilevanza assunta da nuove bevande alcoliche e superalcoliche (vodka, amari, cocktail, sambuca, ecc.) fino a pochi anni fa consumate in quantità marginale.
· si sta affermando un’immagine sociale del “bevitore contestuale” che beve solo in particolari situazioni sociali, come le occasioni di socializzazione e di svago, senza che questa abitudine al consumo comprometta la vita lavorativa, sociale , di relazione, con una minore percezione del giovane come bevitore problematico che affoga i pensieri o i problemi nell’alcol
· sono ancora sottovalutati i rischi connessi all’abuso e alla dipendenza alcolica.
 “L’ASL di Lecco- commenta il direttore Generale Dott. Marco Votta - ha sempre aderito all’iniziativa del mese di prevenzione e  per quest’anno si è deciso di  proporre una riflessione  sull’aspetto alcol e guida fenomeno particolarmente attuale in questo periodo anche nella nostra provincia”.
E’ infatti in programma per venerdì 29 aprile il convegno “ Alcol e guida: fenomeno e interventi in provincia di Lecco”. L’evento si svolgerà presso l’aula Magna dell’Azienda Ospedaliera dalle 9.00 alle 13.00. Il  valore aggiunto di questo momento di riflessione sta nel fatto che è il frutto di un  lavoro di collaborazione tra Istituzioni ( in particolare con la Prefettura e il gruppo di lavoro tecnico per la sicurezza stradale)  ed altri Enti .
Il convegno è rivolto in particolare agli operatori del settore per un momento di conoscenza e confronto ma è aperto anche alla popolazione interessata.
Sarà presente Andrea Noventa , responsabile Area Prevenzione SERT ASL Bergamo, coordinatore del Gruppo Alcol e Guida della Società Italiana di Alcologia che tratterà gli aspetti epidemiologici e le azioni efficaci in questo ambito. L’ASL di Lecco illustrerà gli interventi di propria competenza in tale ambito.
LA PUBBLICITA’ DELLE BEVANDE ALCOLICHE STA AUMENTANDO SPECIALMENTE VERSO I GIOVANI E DI CONSEGUENZA C’E’ UN AUMENTO DEL CONSUMO GIOVANILE.
SAREBBE MEGLIO ELIMINARE OGNI TIPO DI PUBBLICITA’ DELLE BEVANDE ALCOLICHE.
 
WINENEWS

ALCOL & GIOVANI: IN 4 ANNI +55% PUBBLICITA’, MARKETING PREME SU WEB E GIOVANI. INVESTIMENTI PASSATI DA 169 DEL 2007 A 307 MILIONI DI EURO DEL 2010. 65 MILIONI DI EURO SOLO PER WEB
ROMA - 21 APRILE 2011, ORE 10:21
Lievitano in Italia gli investimenti pubblicitari per i prodotti alcolici. Le cifre forniscono un quadro molto chiaro: siamo passati dai 169 milioni di euro del 2007 ai 307 milioni del 2010. Tradotto in percentuale, siamo a un sonoro +55% in appena 4 anni.
 “E di questi, ben 65 milioni sono spesi in spot che viaggiano in Rete”, spiega all’Adnkronos Salute, Emanuele Scafato, direttore Osservatorio Nazionale Alcol - Centro collaboratore Oms per la ricerca e la promozione della salute su alcol e problemi alcol-correlati. “Il marketing - avverte l’esperto - sta spingendo sui giovani passando attraverso il web. Gli spot che troviamo su internet - fa riflettere - non sono certo diretti ad over 65”.
LA REPUBBLICA

L’alcol è una droga ma gli spot non lo dicono
21 aprile 2011 —   pagina 30   sezione: Commenti
Mariacarla D’Amico macarla@libero.it
HO 28 anni e vi scrivo dell’abnorme quantità (e scarsa qualità) di spot su alcolici e superalcolici. Ho notato un aumento di messaggi pubblicitari pro consumo alcolici.
Eppure a leggere e sentire giornali e telegiornali, l’alcol sembra essere una piaga sociale. Nessuno trova paradossale preoccuparsi dell’abuso dell’alcol fra i giovani e giovanissimi e non accennare nulla circa i messaggi pubblicitari con cui ci bombardano? L’alcol è una droga (basta consultare qualsiasi testo medico per mettersi paura), ed è l’unica sostanza a creare un’elevata dipendenza, ad avere effetti a dir poco devastanti e allo stesso tempo ad essere trovato, venduto o acquistato ovunque. Almeno si facesse come per le sigarette scrivendo a chiare lettere che "nuoce gravemente alla salute".
ECCO QUA: COME VOLEVASI DIMOSTRARE…
 
PANORAMA - ECONOMY

Il prosecco vale uno spot ...
22 APRILE 2011, ORE 14:41
Comunicazione. Per la prima volta il gruppo Zonin investe in pubblicità televisiva negli Usa. Perché il mercato cresce, grazie ai giovani. Eccolo in anteprima... Il Prosecco Doc Zonin Cuvée 1821, appena presentato al Vinitaly, sbarca sulla tv americana. Dal 9 maggio a fine giugno sarà trasmesso all’interno delle più famose trasmissioni di cucina italiana degli Usa (come “Molto Mario”, “Everyday Italian” e “Giada at Ho- me”) uno spot fresco e giovane che nell’idea di Francesco Zonin, 36enne executive vice president della Casa vinicola Zonin con delega alla supervisione commerciale e marketing, rispecchia questo prodotto. “Un vino giovane per giovani e non solo” osserva Zonin, che dà il volto dell’azienda e nel filmato autoprodotto dal gruppo ci mette anche la faccia. “Ottimo per l’apentivo, si sposa brillantemente con tantissimi piatti”. Il Prosecco Zonin è da tempo un fenomeno internazionale, che la maison di Gambellara, vignaioli da quasi due secoli, esporta in 70 Paesi sui cinque continenti. “Ma il mercato a più alto potenziale per questo prodotto sono proprio gli Stati Uniti, che se fino a pochi anni fa non registravano performance di rilievo, oggi regalano trend sorprendenti” dice Zonin. “Da qui la volontà di essere sempre più attivi nella promozione e fare diventare il Prosecco un punto di riferimento anche in questo Paese, come già in Germania dove siamo i numeri uno”. Del resto gli States sono da tempo il primo mercato estero di Casa Zonin, con una crescita costante. Lo sottolinea l’ultimo dei tre figli del Cavalier Gianni, Michele Zonin, 33 anni, che in azienda si occupa dell’area finanziaria, mentre il primo figlio, Domenico, è vicepresidente con delega alla supervisione tecnico-enologica. “Nel 2010 il fatturato di Zonin Usa, la controllata che acquista e distribuisce i nostri prodotti (la stessa operazione è stata fatta con Zonin UK, mentre il prossimo passo sarà il Brasile, ndr), ha toccato i 32 milioni di dollari” dice Michele Zonin. E a testimonianza della fondamentale presenza sul mercato statunitense, l’azienda è stata appena insignita, tra 1.500 fornitori di tutto il mondo, del premio “William B. Darden Award - Supplier of the Year”. L’export di Zonin, che nel 2010 del 32%, rappresenta il 60% del giro d’affari di 107 milioni (+14,5%) con 28 milioni di bottiglie. “È una tendenza generalizzata del mercato: dall’apertura delle frontiere alla sempre maggiore qualità dei prodotti, a una congiuntura che in Italia non è delle più facili, con un consumo in calo da 40 a 35 litri pro capite” dice Michele Zonin. La casa vinicola lancerà a maggio con una campagna curata da Cernuto Pizzigoni & Partners la nuova linea di vini a marchio Collezione Francesco Zonin. “Dal Merlot al Nero d’Avola, passando per il Montepulciano d’Abruzzo, i nostri vitigni attraversano tutto lo Stivale” spiega Francesco Zonin. “Così, nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia abbiamo pensato di proporre al consumatore una linea di vini con cui scoprire questo patrimonio unico nel Paese”. L’azienda ha puntato sul rapporto qualità-prezzo con un costo a bottiglia di 4-5 euro. “La Collezione sarà un’esclusiva del mercato italiano fino a fine anno, poi andrà all’estero” aggiunge Zonin. Un terzo progetto vedrà la luce direttamente negli Stati Uniti dove in estate, al One Madison Avenue di New York, aprirà il wine bar Gustavo, in joint venture con il prosciutto Principe di San Daniele Spa. “Si tratta dell’attivazione dei Qr code sul retroetichetta delle bottiglie, per aprire a tutti le tenute Zonin, con tanti contenuti originali”. Tra questi, le ricette di celebri chef americani, per preparare piatti d’autore con i vini Zonin.
Autore: Costanza Rizzacasa
L’ANGOLO DELLA GIUSTIZIA UMANA
 
CORRIERE DEL VENETO – PADOVA

Alcol nel sangue, via la multa Il codice non prevede i centesimi
Il giudice: il tasso di 0,57 non basta per essere sanzionati
Venerdì 22 Aprile, 2011
PADOVA — La storia, a volte, è soltanto questione di centesimi. Lo sa bene un avvocato trentenne di Padova, Federico Gallana, che per far «scagionare» un proprio assistito, sorpreso alla guida dell’auto con un tasso alcolemico di 0,57 grammi per litro di sangue (il massimo stabilito dal codice della strada è di 0,5 grammi per litro), è riuscito a dimostrare al giudice di pace che in realtà, siccome la norma nulla dice a proposito della seconda cifra decimale del tasso in questione, la sanzione non dovrebbe essere comminata. L’intuizione del professionista, all’apparenza molto semplice, è stata però ritenuta valida dal tribunale di Padova, che l’ha accolta in pieno. E ora è destinata a fare scuola. Tutto è cominciato lo scorso 4 dicembre, quando un automobilista è stato fermato da una pattuglia dei carabinieri a Padova, in via Sant’Eufemia, pieno centro città. I militari, utilizzando un semplice etilometro, hanno riscontrato nel guidatore un tasso alcolemico di 0,57 grammi per litro. E per questo lo hanno sanzionato con una multa di 500 euro, a cui seguita la sospensione della patente. E’ stato a quel punto che l’uomo si è rivolto al legale. L’avvocato ha iniziato a studiare la pratica partendo dalla lettera del codice. Che dice: è sanzionato il guidatore «qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 0,5 e non superiore a 0,8 grammi per litro» . Nulla, però, a proposito dei centesimi(*). Gallana, nel suo ricorso, dunque, è partito proprio da questo. «Se il legislatore— sostiene — avesse inteso ricomprendere nella fattispecie vietata anche tutte quelle condotte riconducibili ad un accertamento del tasso compreso tra lo 0,51 e lo 0,59 l’avrebbe detto. Avrebbe scritto: 0,50. C’è una bella differenza. Così stando le cose, invece, la prima condotta punibile è 0,6» . Nel ricorso, presentato davanti al giudice di pace di Padova, l’avvocato precisa: «E’ davvero inattaccabile il ragionamento logico e giuridico che si propone, non essendo verosimile che il legislatore non abbia pensato all’equivoco che si poteva generare limitando il campo di applicazione del divieto allo 0,5 ed essendo altrettanto pacifico che bastava poco, se lo si voleva e se l’intenzione era quella per eliminare qualsiasi dubbio in origine, sostituendo il limite invalicabile in 0,50» . Ha concluso dunque l’avvocato. «Circolare con un tasso di 0,57 non è espressamente preveduto quale condotta vietata, perché se così fosse il limite indicato non sarebbe 0,50 ma 0,50. Il che non è — prosegue Gallana —. E in ogni caso, anche a volersi considerare una svista del legislatore, tale svista non può ricadere sull’ignaro e incolpevole cittadino» . Di fronte a questa obiezione di principio il giudice, nel caso specifico la dottoressa Valeria Raudino, non ha potuto fare altro che dare ragione al ricorrente. «Il ricorso è fondato e va accolto — scrive il giudice di pace nelle motivazioni, che sono state depositate lo scorso 15 aprile —. Il legislatore infatti ha indicato tassativamente le fasce di tasso alcolemico che implicano lo stato di ebbrezza e i valori di soglia con esclusivo riferimento ai decimi, e non anche ai centesimi di litro. Ragion per cui si deve ritenere che i centesimi di litro non abbiano rilievo e che, pertanto, nella fattispecie in esame, poiché nessuna delle due misurazioni fatte raggiungeva il valore riferito alla condotta punibile di 0,6 grammi per litro il fatto non doveva essere qualificato» . Il giudice ha così tolto la multa all’automobilista e gli ha restituito la patente. In Italia è la prima volta che succede. Ma la storia, come si sa, è soltanto questione di centesimi. Giovanni Viafora
 
(*)Nota: sembra una barzelletta ma è una… triste realtà!
ANCORA SULLE ORDINANZE DEI SINDACI
 
CORRIERE DEL VENETO - TREVISO

Lavori «forzati» , tutti pazzi per l’ordinanza anti-alcol
Venerdì 22 Aprile, 2011- MEDUNA — Fa discutere l’ordinanza del sindaco di Meduna di Livenza che propone di obbligare ai lavori socialmente utili i minori di 16 anni pizzicati a bere alcolici. E se il capo della procura di Treviso la boccia come «illegittima» , molti amministratori della provincia si stanno invece interessando per proporla nei propri comuni. «Ho i miei dubbi che la materia possa essere regolata da ordinanze sindacali» , così il procuratore Antonio Fojadelli ieri è intervenuto sull’ordinanza di Meduna. «Sui lavori socialmente utili, poi, ho ulteriori dubbi: quella di commutare una sanzione pecuniaria in qualcosa di diverso è una prerogativa che può avere solo il giudice, non è prevista per l’autorità amministrativa» . Il capo dei pm trevigiani poi parla di «evidenti profili di illegittimità» e ribadisce che «il sindaco non può introdurre figure di reato» . Ma Marica Fantuz non ha nessuna intenzione di fare retromarcia, anzi ha già pensato ad un escamotage in caso la prefettura bocci l’ordinanza che prevede per i genitori dei minori, in alternativa alla multa, la possibilità di farli lavorare per il Comune: «Queste decisioni -spiega il primo cittadino di Meduna -, non riguardano tanto la sicurezza quanto la salute pubblica e visto che, come sindaco, ho la competenza di ufficiale sanitario inserirò il provvedimento nel regolamento di polizia municipale e la porterò in consiglio comunale» . Una linea chiara quella di Fantuz, sostenuta in questa battaglia anche dal consenso di colleghi amministratori: «Moltissimi sindaci -conclude -, mi hanno chiesto copia della delibera per esaminarla con le rispettive giunte e adottarla. Significa che il problema è sentito e che questa può essere una soluzione» . Il procuratore ha espresso posizione analoga anche su un’altra ordinanza, quella firmata da Guido Lio, sindaco di Segusino, che vuole vietare gli ingressi dei nordafricani «senza risorse, alloggio o lavoro» nel proprio Comune. «Non sono strade percorribili» , chiude Fojadelli. Milvana Citter Mauro Pigozzo
INIZIATIVE DI INFORMAZIONE E PREVENZIONE DA CUI SI POSSONO TRARRE DELLE IDEE
 
GIOCONEWS.IT

“Giochi, gocce e goccetti”: via alla campagna di prevenzione della Regione Lazio
Scritto da Vincenzo Giacometti
Giovedì 21 Aprile 2011 13:34
Non solo alcol e psicofarmaci. Nella campagna di prevenzione promossa dall’Assessorato alle politiche sociale e della famiglia della Regione Lazio c’è anche una precisa sezione dedicata al “gioco d’azzardo compulsivo”. Il progetto “TrentaSessanta” avviato in questi giorni è stato affidato dalla Regione alle cooperative sociali romane Parsec e Il Cammino che – insieme all’associazione Alea e all’agenzia di comunicazione Cube Advertising – realizzeranno la campagna “Giochi Gocce e Goccetti.it”, con l’obiettivo di “prevenire e contrastare le dipendenze, promuovendo stili di vita salutari”. Target dell’iniziativa: donne e uomini di età compresa tra i 30 e i 60 anni.
Il progetto mira a raggiungere 2 milioni di persone attraverso una campagna articolata in 15 tappe che toccheranno tutte le province del Lazio. Oggi, giovedì 21 aprile, “Giochi Gocce e Goccetti.it” fa tappa a Roma, ai Fori Imperiali e a Testaccio, dove operatori specializzati sono pronti a dare informazioni nei gazebo allestiti per l’occasione. Vengono inoltre predisposte postazioni web e distribuiti gadget. Chi volesse, inoltre, può diventare testimonial della campagna, facendosi scattare una foto.
IL PROGETTO - Il progetto consiste in una campagna di sensibilizzazione sul tema delle dipendenza “legali” cioè alcolismo, gioco d’azzardo e dipendenza da psicofarmaci.
La campagna è indirizzata in particolar modo alle persone residenti nella regione Lazio d’età compresa dai trenta ai sessanta anni, fascia maggiormente coinvolta in questo tipo di dipendenze.
La campagna si articola sul web e sul territorio della regione Lazio.
L’attività sul web, oltre alla realizzazione di questo sito, prevede la diffusione di messaggi pubblicitari di sensibilizzazione, indirizzati alla popolazione target, diffusi tramite il maggiore motore di ricerca: Google; il maggiore portale di condivisione video: Youtube; ed il social network più utilizzato nel nostro Paese: Facebook.
La campagna sarà presente in eventi quali fiere e feste patronali ed in luoghi come ippodromi e sale giochi; il calendario delle nostre uscite con orari e luoghi è messo a disposizione, per chi abbia voglia di incontrarci, nella sezione news del sito internet.
Il messaggio che la campagna intende diffondere è che il consumo di alcol, di psicofarmaci o la passione per il gioco sono attività che possono far parte della vita di chiunque, costituendo delle risorse per una vita sana e soddisfacente. Allo stesso tempo tali comportamenti possono arrivare a costituire dei problemi o diventare dipendenze, in quel caso è quanto mai necessario saper riconoscere il problema, in noi stessi o in chi ci sta intorno e rivolgersi ai servizi predisposti a trattare questo tipo di problematiche. A tale scopo viene fornita una vasta mappatura di servizi ad hoc presenti sul territorio della regione Lazio corredata di indirizzi e recapiti.
L’ECO DI BERGAMO

Otto candeline per Artway
Creatività nei locali dei giovani
21 aprile 2011 Cultura e Spettacoli
Anche quest’anno riparte «Artway», la manifestazione promossa dal Comune di Bergamo e dalle associazioni dei commercianti in collaborazione con Asl di Bergamo
Più aiuti a minori e famiglie Al via un nuovo servizio
L’assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Bergamo, in collaborazione con Ascom e Confesercenti e con il patrocinio dell’Asl di Bergamo, promuove l’ottava edizione di Artway, la rassegna che porta l’espressività giovanile direttamente nei locali ad alta frequentazione giovanile.
L’obiettivo è animare le serate attraverso la realizzazione di progetti che promuovano stili di vita e di aggregazione consapevoli al motto di «No alcol, si party!», in un’ottica di prevenzione al consumo di alcolici. Artway 2011-2012, pur mantenendo la consueta e virtuosa formula di collaborazione che si basa sull’incontro tra i giovani artisti e i locali della città, si presenta in una veste rinnovata.
Al posto delle due sezioni annuali (primaverile ed autunnale), che hanno contraddistinto la rassegna nelle ultime edizioni, il nuovo format prevede un unico cartellone che accompagnerà il divertimento dei giovani da ottobre a maggio, attraverso l’introduzione di una «serata Artway» al giovedì, in linea con il meccanismo di rivitalizzazione del tessuto urbano nelle ore serali proposto durante l’estate dall’Amministrazione Comunale.
Come di consueto la selezione delle proposte avverrà tramite bando pubblico: uno rivolto ai giovani artisti under 30 che vorranno presentare i loro progetti artistici, che potranno spaziare dalla musica dal vivo – rigorosamente acustica – all’esposizione di opere pittoriche, passando da performance teatrali e videoinstallazioni (scadenza venerdì 15 luglio); l’altro rivolto a bar e locali di Bergamo che vorranno ospitare la manifestazione, con l’impegno di sensibilizzare i giovani relativamente alle tematiche dell’abuso di alcol e di proporre il drink analcolico Artway a 3€ (scadenza venerdì 27 maggio).
ORGANIZZARE I DISCOBUS SIGNIFICA AVVALLARE LO SBALLO
 
IL CORRIERE ADRIATICO

Discobus, il sabato sicuro piace ai giovani(*)
Successo dell’iniziativa per il divertimento senza rischi: in cantiere la quinta edizione(**)
22.4.11 - Pesaro Si è chiusa la quarta edizione del “Discobus” il servizio che permette ai giovani pesaresi e non solo di raggiungere in tranquillità e sicurezza le principali discoteche della Riviera. Un servizio cresciuto nei consensi e nell’apprezzamento di anno in anno grazie al Comune, ad Adriabus e all’associazione culturale che ha ideato il progetto, la Royal Eventi. “Il Discobus ha raggiunto il suo scopo – ha dichiarato l’assessore alla sicurezza Riccardo Pascucci – pertanto stiamo pensando già alla quinta edizione. Non solo viene usato da neopatentati ma anche da chi ha qualche anno in più. Si è rivelato comodo, sicuro e sempre più apprezzato”. In questa quarta edizione si sono registrate ben 2950 presenze che hanno utilizzato il servizio che salgono a 4146 includendo nel conteggio anche le occasioni speciali come la festa dei 100 giorni con picchi di 701 persone registrate il 9 marzo 2011 e ben 14 pullman utilizzati. Non solo Pesaro, da due anni il servizio è apprezzato e utilizzato anche dal comune di Fano. “Anche da noi l’iniziativa ha riscosso subito successo - spiega Luca Serfilippi assessore alle politiche giovanili del Comune di Fano – io stesso anni fa ho perso un amico per colpa di un incidente stradale e grazie al Discobus certe disgrazie si possono evitare. Molti giovani questo lo hanno capito”. Il servizio è particolarmente apprezzato anche dalla polizia municipale. “Noi abbiamo sempre espresso parere favorevole per l’iniziativa – afferma il comandante della Municipale Gianni Galdenzi – la quale, assieme ad altre, diminuisce il rischio di incidenti stradali dovuti specialmente alla guida in stato di ebbrezza alcolica”. La stessa municipale ha comunque intensificato i controlli su strada grazie alle strumentazioni specifiche (etilometri, precursori e altro) ma ha anche lavorato sul piano della prevenzione “Abbiamo svolto campagne di sensibilizzazione sul territorio del Pian del Bruscolo e a Pesaro volte a educare i giovani a guidare in maniera responsabile”.  Luca Senesi,
 
(*)Nota: piace sicuramente perché possono bere fino a… sballare!
(**)Nota: non è vero che è senza rischi: consumare qualsiasi quantità di una bevanda alcolica è sempre un rischio!!!
UN ALCOLTEST BLOCCA MOTORE
 
MOTORI.TUTTOGRATIS

Alcol test obbligatorio prima di accendere l’auto: presto anche in Italia?
Pubblicato da Simonluca Pini il 21/04/2011 in: Codice della Strada, Sicurezza
La Svezia dichiara guerra all’alcol. A partire dal 2012 l’etilometro blocca motore – battezzato Alcol Lock – diventerà di serie su tutte le auto nuove vendute in Svezia. Il nuovo Alcol test blocca motore potrebbe però arrivare a breve anche in Italia: la Commissione Europea sta studiando le modalità per introdurre l’Alcolock in tutti i 27 paesi della Ue.
Il funzionamento è molto semplice: il guidatore dovrà soffiare nell’etilometro prima di accendere(*) l’automobile; se il suo tasso alcolemico sarà superiore al limite di legge, l’alcolock bloccherà l’avviamento del mezzo, impedendo così all’automobilista di guidare sotto l’effetto dell’alcol.
Siete favorevoli a questo nuovo sistema di prevenzione?
Vi è mai capitato di mettervi al volante avendo il dubbio di avere un livello di alcol nel sangue superiore ai 0.5 grammi consentiti dal codice della strada? Entro due anni potreste avere la risposta definitiva a questa domanda grazie al sistema Alcolock presente su tutte le auto nuove vendute in Europa.
Seguendo l’esempio della Svezia, la Comunità Europea è al lavoro per rendere obbligatorio l’etilometro legato all’accensione del veicolo: senza alcol nel sangue l’automobile parte altrimenti bisogna cedere il volante o, peggio ancora, chiamare un taxi.
Oltre alla Svezia anche il governo tedesco è pronto a presentare un progetto di legge per l’introduzione dello stesso Alcolock su tutte le auto nuove. Pensato per gli automobilisti che hanno perduto la patente a causa di guida in stato di ebrezza e per chi vuole guadagnare punti persi a causa dell’alcol, il nuovo sistema costerà circa 1000 euro e avrà le dimensioni di un navigatore satellitare. L’utilizzo del nuovo sistema, in caso di introduzione sulle auto nuove, sarà a discrezione dell’automobilista: il ministero dei Trasporti non vuole imporre imporre un ulteriore costo per gli utenti della strada astemi o che non guidano mai dopo aver bevuto anche solo un bicchiere di birra.
 
(*)Nota: e se soffia qualcun altro?
L’ANGOLO DELLA SCIENZA
 
VIVEREMACERATA.IT

Scoperta la possibilità di trattare il problema dell’alcolismo con farmaci antidiabetici
22.4.11
Farmaci antidiabetici per curare l’alcolismo: è questo quanto scoperto da uno studio condotto dal gruppo di ricerca coordinato dal prof. Roberto Ciccocioppo della Scuola del farmaco e dei Prodotti della Salute di Unicam, e realizzato in collaborazione con l’azienda farmaceutica americana Omeros ed i ricercatori americani del National Institute of Health (NIH/NIAAA), guidati dal Dr Markus Heilig.
Il trattamento con Pioglitazone, un farmaco comunemente utilizzato nella terapia antidiabetica ha infatti, dimostrato efficacia nel trattamento della dipendenza da alcol. Lo studio, appena  pubblicato dalla prestigiosa rivista americana “Biological Psychiatry”, ha dimostrato che ratti geneticamente selezionati per la loro innata predisposizione ad abusare alcol se trattati con questo farmaco antidiabetico, il Pioglitazone, bevono meno, mostrano una riduzione dei sintomi astinenziali e manifestano una riduzione delle ricadute. Il lavoro dimostra per la prima volta come l’attivazione di una particolare classe di recettori nucleari, i PPARgamma, noti per il loro ruolo nella regolazione delle attività metaboliche del tessuto lipidico, si traduca nella riduzione della dipendenza da farmaci per effetti diretti sul cervello.
“Il nostro gruppo di ricerca – dichiara il prof. Ciccocioppo - ha intuito già da qualche anno il ruolo dei recettori PPARgamma nella dipendenza alcolica. Questo lavoro in particolare è stato oggetto della tesi di dottorato di una giovane collaboratrice, la dott.ssa Serena Stopponi. Ora, grazie anche alla collaborazione con il National Institutes on Drug Abuse (NIDA), che è l’organismo governativo americano che si occupa dello sviluppo delle terapie per la tossicodipendenza, e con la Omeros siamo riusciti a comprendere alcuni dei meccanismi attraverso cui questi recettori intervengono nel regolare vari aspetti della dipendenza da alcol.”
“L’aspetto importante da sottolineare – prosegue il prof. Ciccocioppo – è che il pioglitazone è un farmaco di comprovata sicurezza, perché già in commercio da anni. Non sarà dunque necessario aspettare i classici 13/14 anni prima di vedere una molecola passare dal laboratorio al bancone della farmacia, e ciò potrebbe dunque far sì che in tempi molto rapidi la sperimentazione possa essere fatta anche sull’uomo. La presenza nel team di ricerca del Dott. Somaini, responsabile del SERT di Cossato (ASL di Biella) e dell’azienda farmaceutica Omeros riflettono l’interesse clinico per i risultati  fino ad ora ottenuti. Nei prossimi anni, in collaborazione con la Omeros e con il dott. Somaini puntiamo a sperimentare il pioglitazone in clinica. Studi preliminari condotti su pochi pazienti hanno fino ad ora dato risultati molto incoraggianti”.
Questa nuova classe di farmaci potrebbe essere assai utile non solo per il trattamento dell’alcolismo, ma anche per la terapia di altre forme di dipendenza. “Negli Stati Uniti il NIDA – conclude il prof. Ciccocioppo – ha già dato il via ad uno studio clinico pilota su pazienti abusatori di oppiacei e i dati finora ottenuti sembrano essere molto interessanti anche se non sufficienti a dimostrarne la reale efficacia nell’uomo. Siamo comunque molto fiduciosi e speranzosi che questa classe di farmaci possa diventare un nuovo strumento per aiutare chi soffre di queste patologie”.
Il nuovo riconoscimento della comunità scientifica internazionale alla Scuola del farmaco e dei prodotti della salute” di Unicam, premia l’impegno pluriennale del Prof. Ciccocioppo e dei suoi collaboratori, che da anni si occupano dello sviluppo di nuovi farmaci contro le dipendenze, in particolare l’alcolismo.
dall’Università di Camerino
www.unicam.it
ANCORA UNA VOLTA IL GUADAGNO DEGLI ESERCENTI E’ PIU’ IMPORTANTE DELLA SALUTE
 
LA PROVINCIA PAVESE

Alcol in strada, due ore in più
Mercoledì, venerdì e sabato i bar posso vendere birra fino all’una
di Stefano Romano
21.4.2011 - PAVIA. Le maglie dell’ordinanza anti-alcol si allargano, c’è più tempo per la movida notturna: il regolamento di polizia urbana è stato modificato in aula e ora consente ai bar di vendere bottiglie da asporto fino all’una. Le nuove regole per i locali e per i giovani che li frequentano sono il frutto di una mediazione complicata. Lo scorso ottobre il sindaco aveva firmato l’ordinanza che, dalle 23 alle 7 del mattino successivo, impone ai locali di «somministrare bevande o alimenti solo se consumati all’interno dei locali».
L’ordinanza aveva lo scopo di evitare che, soprattutto nei fine settimana, il centro storico si traformasse in una sorta di festa mobile con schiamazzi e abbandono di bottiglie e rifiuti lungo strade e piazze. La scorsa settimana l’ordinanza è stata inserita nel regolamento di polizia urbana per metterla al riparo da eventuali bocciature dopo che la Cassazione aveva a sua volta bocciato il decreto Maroni che aveva dato ai sindaci il potere di firmare provvedimenti di questo tipo. Ieri sera il passaggio finale: il regolamento è entrato in consiglio già a maglie allargate con la possibilità per i locali di vendere bevande fino a mezzanotte, e ne è uscito ancor più permissivo. I locali potranno vendere bevande anche a chi le consuma in strada fino a mezzanotte il lunedì, martedì, giovedì e domenica, mentre il mercoledì, il venerdì e il sabato la vendita sarà libera fino all’una di notte.
I tre giorni sono stati scelti considerando le abitudini dei pavesi: il mercoledì è tradizionalmente serata di uscita per gli universitari, venerdì e sabato sono week end.
L’emendamento che ha ampliato gli orari di vendita fuori dai bar è stato proposto dai gruppi del Pd e di Democrazia e solidarietà e accettato dalla maggioranza: alla fine della serata, l’opposizione si è astenuta "benevolmente" facendo passare il regolamento. L’Ascom è soddisfatta: «E’ un provvedimento importante per gli esercenti in un periodo di crisi», commenta Pietro Ferretti della giunta Ascom. Simone Feder, esperto di dipendenze della Casa del Giovane, non demonizza la possibilità di vendere alcol fino a tardi ma avverte: «L’importante è la coerenza. I divieti vanno fatti rispettare se si vuole essere credibili».
IL LAVORO DELLE FORZE DELL’ORDINE
 
IL GRECALE

Lucera: nella notte controllo straordinario del territorio
venerdì 22 aprile 2011 14:37:48
di  Redazione
LUCERA - Durante la notte tra mercoledì 20 e giovedì 21 aprile, i carabineri della Compagnia di Lucera hanno eseguito nel centro cittadino un servizio straordinario di controllo del territorio, impiegando complessivamente 14 militari e 6 automezzi. Nel corso del servizio, che ha consentito la cinturazione dell’intera città per precludere possibili vie di fuga a malintenzionati, è stato svolto un servizio antidroga con la segnalazione alla Prefettura di 3 giovani lucerini controllati in diversi punti della città e trovati in possesso di sostanza stupefacente (hashish e cocaina).
Inoltre, sono stati effettuati numerosi controlli con l’utilizzo dell’etilometro ed una persona è stata deferita alla locale Procura della Repubblica in quanto trovata alla guida in stato di ebbrezza alcoolica. (*) Il servizio rientra in un piano di intensificazione di controlli e che l’Arma territoriale sta espletando nel contesto lucerino. (Red/Fg03)
 
(*)Note: droga batte alcol 3 a 1
CONSEGUENZE DEL CONSUMO DI VINO, BIRRA ED ALTRE BEVANDE ALCOLICHE
 
IL TIRRENO

Spintonano i poliziotti sei mesi a due fratelli
21 aprile 2011 —   pagina 02   sezione: Montecatini
PIEVE. Hanno patteggiato 6 mesi per resistenza a pubblico ufficiale due fratelli peruviani denunciati dopo aver spintonato i poliziotti intervenuti per sedare una litigio in strada nel quale erano coinvolto numerosi sudamericani. Juan Carlos Deza Cisneros di 34 anni e il fratello Victor Orlando, di 38, la notte del 13 settembre 2009 in via Empolese furono fermati da due agenti chiamati per una rissa all’aperto favorita dall’alcol circolato durante una festa tra peruviani. All’arrivo della polizia ci fu una fuga generale. Gli agenti riuscirono a bloccare i due fratelli che reagirono scontrandosi con i poliziotti a cui non volevano dare le generalità.
Di qui la denuncia e il processo chiuso con un patteggiamento in tribunale a Monsummano.  P.B.
CORRIERE DEL VENETO – VICENZA

Ubriaco in bici, denunciato insegnante
Venerdì 22 Aprile, 2011 VICENZA — In sella alla sua bici stava seminando il panico tra gli automobilisti. Praticamente incapace di condurre la sua due ruote stava percorrendo, intorno alla mezzanotte di ieri, via Legione Antonini invadendo entrambe le carreggiate costringendo così le auto in transito ad un pericoloso zig zag per evitarlo. Non c’è voluto molto per capire che quell’uomo era di certo in preda ai fumi dell’alcol, e così alla questura è arrivata la segnalazione di un ciclista alticcio che stava facendo di tutto per essere investito. Sul posto si è precipitata una pattuglia delle volanti che in pochi minuti ha intercettato l’uomo. Dopo qualche spiegazione agli agenti questi ultimi hanno sottoposto il ciclista al test alcolemico, e per due volte l’etilometro ha registrato una soglia superiore al 1,50 grammi/litro (il limite ammesso è dello 0,50) arrivando a segnare al secondo tentativo 1,67 g/l, tre volte sopra il limite consentito. Ma la sorpresa gli agenti l’hanno avuta quando il 36enne ha esibito i documenti che sono stati inseriti nel database della questura. L’uomo infatti è un insegnante attivo in una scuola primaria della città, da ieri chiusa per le vacanza Pasquali, e per di più con alcuni precedenti specifici. Per lui, anche se su una bicicletta, è scattata la denuncia per guida in stato d’ebbrezza aggravata visto che il tasso riscontrato supera l’ 1,5. Per di più ora rischia anche la sospensione della patente visto che nel 2009 è entrata in vigore una modifica al codice della strada che ha previsto per chi guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche anche in bici la decurtazione dei punti delle patente, fino alla sospensione. Non è la prima volta che in città viene pizzicato un ciclista ubriaco. Di casi, anche grazie all’inasprimento della norma, ne sono stati registrati parecchi. Di questi uno è arrivato anche nelle aule di tribunale e riguarda un immigrato bulgaro di 40 anni, difeso dall’avvocato Teresa Ferrante, che era stato fermato dalla polizia municipale in sella alla sua mountain bike con tasso alcolemico pari a 2,04. La sentenza è prevista per il prossimo 10 ottobre. T. Q.

Rassegna alcol e guida del 24 aprile 2011

APRILE MESE DELLA PREVENZIONE ALCOLOGICA


LA GAZZETTA DI MODENA

Pavullo. Una conferenza contro l’abuso di alcol
23 aprile 2011 —   pagina 27   sezione: Provincia
PAVULLO. Anche il Distretto 5 dell’Ausl, con sede a Pavullo, partecipa al mese della prevenzione alcologica. L’iniziativa si chiama “Alcol: non si uno di famiglia” ed è in collaborazione con l’associazione “Tutti per Pavullo”. Dopo la giornata di ieri, appuntamento al 29 aprile: in centro confronto sui temi della dipendenza dall’alcol. Nei bar e nei ristoranti che aderiscono al progetto e che espongono la locandina dell’iniziativa, saranno proposti aperitivi e cene alle famiglie, con un menu privo di alcol. Sarà anche offerto un gadget con una foto di famiglia nella quale l’alcol è escluso. Ad ogni famiglia sarà offerto un pasto gratuito per bambino per far comprendere come la famiglia giochi un ruolo fondamentale nell’educare i giovani ad un corretto rapporto con l’alcol e come il consumo responsabile si insegni anche con il buon esempio.


COMUNICATO STAMPA AICAT

COMUNICATO PER LA RILEVAZIONE DATI DEL 30 APRILE 2011
Cari amici,
come ricorderete il 30 aprile prossimo, alla fine del mese di prevenzione alcologica, si conclude il 2° anno della Campagna  Nazionale per le Scuole Alcogiche Territoriali “Un Club, una Scuola”.
Lo scorso anno i dati raccolti da 37 ACAT sul territorio nazionale, pari ad oltre 700 Club, hanno dimostrato una aumento delle nuove famiglie entrate nei programmi dove le SAT sono state fatte  in base alle indicazioni della Campagna Nazionale. Questo ha portato ad un aumento, anche se contenuto, del numero dei Club in quelle ACAT, anche se ciò non dipende solo direttamente dal numero delle SAT. Il direttivo nazionale AICAT di Perugina nel giugno 2010 ha discusso quei dati e Camminando Insieme li ha pubblicati al completo e commentati.
Nel secondo anno della Campagna varie iniziative sono state condotte con alcuni corsi di formazione all’insegnamento (nella Macroarea Nord Est e Centro), alcune regioni si sono particolarmente impegnate nel diffondere le SAT (Veneto, Lombardia, Campania, Toscana, Sardegna, Friuli). Il terzo modulo è stato sviluppato soprattutto dal Progetto “Comunità che producono salute”. I due gruppi di lavoro del Progetto e della Campagna sono stati unificati per indicazione del Direttivo Nazionale AICAT.
Chiediamo, allora, a tutte le ACAT di riempire la scheda di rilevazione della Campagna Nazionale, che si può facilmente scaricare dal sito nazionale AICAT:  essa, avendo i dati disponibili, si può riempire in 15 minuti e fa le somme per proprio conto; è un impegno modesto, ma può esserci di grande aiuto per programmare il futuro, in attesa che la Banca dati nazionale produca i dati in tempo utile. Poi va spedita all’indirizzo mail di Angelo Tedioli in calce alla scheda per l’elaborazione. Prego tutti coloro che ricevono questo comunicato di inviarlo a quante più ACAT conoscono.
Vi ringrazio in anticipo per la collaborazione.
Buon lavoro !!!
Il responsabile della Campagna “Un Club, una Scuola” Beppe Corlito
Grosseto, aprile 2011

Il Trentino ha le montagne più belle del mondo, laghi e laghetti spettacolari, paesaggi da favola, sociale efficientissimo, festivals di tutte le specie, mercatini, fiere, mostre, musei… e vogliono promuovere il turismo enologico?
Il vino contiene alcol che è una delle peggiori droghe(*).
Vogliono pubblicizzare il Trentino come produttore di una droga che provoca, solo in Italia, 20.000 morti(**) all’anno?

IL TRENTINO

Turismo e vino senza manfrine
ALBERTO FAUSTINI
DOMENICA, 24 APRILE 2011
Non sarà una sorpresa degna dell’uovo di Pasqua, ma fa bene al Trentino, l’ampio dibattito che s’è aperto sul turismo. E non è brutta cosa che, proprio negli stessi giorni, si discuta anche del presente e del futuro di un altro settore - quello del vino - che sulla carta sembra forte, ma che alla resa dei conti si rivela inesorabilmente più debole del previsto e ricco di veleni.
Non si tratta di dire che si stava meglio quando si stava peggio. Né di immaginarsi soluzioni incredibili. Si tratta di rimettere il marchio “Trentino” al centro del ragionamento sul futuro. L’assessore Mellarini, che encomiabilmente ha difeso la struttura e invitato all’ottimismo, è il responsabile della filiera che va dall’agricoltura alla promozione. Dev’essere dunque lui il regista: il primo a costruire un percorso nuovo, che tenga conto degli errori ma anche delle intuizioni di questi ultimo anni. Ed è sempre lui a dover ridare slancio ad un mondo del vino che più che di consulte (peraltro annunciate e mai decollate) o di pool di saggi nominati col bilancino - per non far torto ai vari mondi, ma anche per non prendere posizioni nette e per non dover mai decidere qualcosa di definitivo - ha bisogno di qualcuno che pigi sull’acceleratore senza fondere il motore: gli altri non aspettano e con le nostre divisioni si resta indietro, come il Vinitaly ha ad esempio efficacemente dimostrato a chi ha voluto andare al di là di un’analisi superficiale. San Pedron salverà tutti? Speriamo. Ma santa Provincia, come detto, deve guardare oltre. E se ad esempio il direttore generale di Trentino Marketing all’interno della struttura c’è, lo si nomini senza tante manfrine...
Ha comunque ragione Giorgio Lunelli quando dice - nell’intervista rilasciata oggi a Chiara Bert - che è un errore collegare il marketing solo al turismo: al Trentino, terra di valori ancor prima che di magnifici luoghi, serve un brand riconoscibile, un’immagine a tutto campo. In sintonia con l’idea che questo marchio ha da tempo lasciato nella gente, ben al di là delle campagne promozionali.
L’urgenza delle decisioni rende oggettivamente il percorso più delicato, ma permette anche di liberarsi del mantello delle ambiguità per (ri)lanciare un territorio che troppe volte viene guardato con invidia e gelosia (chiedete a Zaia e a Tremonti, senza andare lontani) e che deve invece giocare tutte le sue carte per tornare ad essere qualcosa di unico, di riconoscibile, d’inconfondibile. Potrebbe essere davvero la sorpresa di Pasqua. Auguri.

(*)Nota: Riporto cosa scrive in proposito il portale di prevenzione anti-dipendenza Centro Narconon l’Albatros:
Con il termine alcolici si raggruppano tutte le sostanze che contengono alcol etilico: vino, birra, superalcolici.
L’alcol è farmacologicamente una droga che, secondo le dosi, ha effetti euforizzanti, disinibitori, stimolanti o calmanti. Inoltre se assunto a lungo dà dipendenza.
La sindrome di astinenza è più drammatica di quella dell’eroina. Negli stadi iniziali si manifesta con il tremore delle mani, nei casi estremi si hanno delirio e convulsioni (delirium tremens).
L’intossicazione da alcol (ubriachezza) provoca mancata coordinazione dei movimenti, lentezza dei riflessi, difficoltà a parlare, e soprattutto tendenza all’aggressività. Secondo le ricerche eseguite in tutti i paesi l’alcol fra tutte le droghe è quella che provoca il più alto livello di violenza verso sé stessi e verso gli altri.

(**)Nota: Una ricerca dell’Institut National du Cancer francese dimostra che anche un consumo moderato di bevande alcoliche aumenta il rischio di sviluppare il cancro. E anche il «classico» bicchiere di vino al giorno può far lievitare il pericolo dal nove al 168 per cento. Le prove arrivano, in particolare, da un rapporto internazionale del 2007 che ha esaminato più di settemila studi scientifici, evidenziando un legame forte tra le bevande alcoliche e l’insorgenza di tumori. Secondo i risultati circa il 10,8 per cento di tutti i casi di cancro negli uomini e il 4,5 per cento di quelli nelle donne sono dovuti all’alcol.

30 MILIONI DI EURO, SOLDI PUBBLICI, PER FINANZIARE UN PRODOTTO PERDENTE.(*)

TRENTINO

Il futuro adesso è nelle mani dei quattro saggi
La Provincia pensa a contributi per 30 milioni di euro da concedere attraverso mutui agevolati
DOMENICA, 24 APRILE 2011
TRENTO. Il mondo del vino trentino vive una fase di cambiamenti e di trepidazioni. Dopo che l’assessore Tiziano Mellarini aveva annunciato la composizione della futura Consulta del vino, organismo che sarebbe stato chiamato a gestire e applicare il piano dell’Istituto agrario di San Michele, i vignaioli privati, che in Trentino sono un’ottantina, sono insorti. A non piacere soprattutto la sproporzione tra i rappresentanti del mondo cooperativo, che avrebbero dovuto essere sei, e l’unico esponente previsto per i privati. I vignaioli hanno scelto la linea dura, anzi durissima. Non solo hanno bocciato la proposta di composizione, ma hanno anche annunciato di voler disertare la Mostra dei vini, in calendario per i primi di maggio. Così si è venuto a creare un clima di veleni. Alcuni vignaioli che, comunque, hanno annunciato di voler partecipare hanno ricevuto lettere anonime e minacce. Le polemiche si sono innalzate. Così, Mellarini ha deciso il gran dietrofront. La Consulta è andata in soffitta. Al suo posto quattro saggi, tra i quali Emilio Pedron, consulente della Cooperazione che aveva studiato il piano di rilancio del settore per conto di via Segantini. Adesso si cercherà una strada. La Provincia, che aveva messo in preventivo di aiutare il settore in difficoltà con 50 milioni di euro, pensa adesso a contributi per 30 milioni da concedere attraverso mutui agevolati. Adesso, però, dipenderà tutto dalle indicazioni che i quattro saggi daranno. Il piano di San Michele ipotizzava una riduzione delle rese e un potenziamento della qualità. Ora si tratta di vedere, nel concreto, quale soluzione sarà scelta e come si cercherà di perseguirla a breve.

(*)Nota: IL VINO E’ UN PRODOTTO PERDENTE
E’ stata costruita intorno al vino l’immagine di un prodotto vincente.
Non vogliamo qui discutere i rischi per la salute e la sicurezza, e nemmeno i costi in sofferenza umana legati a questa bevanda.
Ci interessa questa volta esaminare la questione vino dal punto di vista dell’immagine e del commercio.
Il vino è un prodotto che gode di una protezione mediatica senza uguali.
Pensiamo alle trasmissioni televisive, radiofoniche, agli spazi sui giornali, che promuovono questa bevanda con rubriche curate da sommelier, da enologi, senza nemmeno farsi pagare quelli che, a tutti gli effetti, sono spazi pubblicitari.
Pensiamo alle frequenti manipolazioni della scienza per fini commerciali, con i mille articoli inneggianti a presunte qualità salutistiche del vino, basati a volte su teorie molto discusse e discutibili, più spesso su presupposti scientificamente letteralmente insignificanti.
Proviamo ad analizzare, con questi presupposti, l’andamento del "prodotto vino" nel nostro paese.
Nel 1975 in Italia si consumavano più di 100 litri pro capite ogni anno.
Trent’anni dopo i consumi erano più che dimezzati, passati a meno di 50 litri/anno pro capite.
Quale altro prodotto, a fronte di un tale investimento promozionale, ha ottenuto in Italia risultati commerciali tanto fallimentari?
Oggi si spende una enorme quantità di denaro pubblico per sostenere il vino.
Pensiamo alle "Città del Vino" e ai loro investimenti, alle amministrazioni locali con le loro "Strade del vino" (che troppo spesso scorre sull’asfalto misto a sangue…), ai "percorsi enoturistici".
Pensiamo agli investimenti delle regioni, a quelli del Ministero delle Politiche Agricole.
Distruggere la sovrapproduzione di vino europeo costa un miliardo di euro l’anno. La Comunità Europea, anche con intenti moralizzatori, destinerà sovvenzioni via via decrescenti abolendole definitivamente a partire dal 2011. Ha dato inoltre indicazione che nei prossimi tre anni vengano estirpati in Europa 175.000 ettari di vigneto, 68.000 dei quali a carico dell’Italia.
Un sacco di soldi pubblici investiti, per salvare l’economia disastrata del vino, per cercare di mantenere la sua immagine vincente.
I risultati?
L’abbiamo visto, crollo dei consumi, immense quantità di vino prodotto ed invenduto, che nessuno sa più dove mettere.
Dati recenti attestano che le vendite di vino in Italia nell’ultimo anno ancora sono calate, di un ulteriore 8,4 per cento.
Non che a noi personalmente dispiaccia: l’Organizzazione Mondiale della Sanità ci insegna che diminuire i consumi è l’unica strategia veramente efficace per diminuire le sofferenze legate al bere.
Secondo dati del Ministero della Salute, il vino da solo è responsabile in Italia di più problemi alcol correlati di tutte le altre bevande alcoliche messe insieme.
Però ci chiediamo: quanto tempo, e quanto pubblico denaro sprecato, ancora occorreranno per cominciare a capire che il vino non è affatto un prodotto vincente, e per cominciare a investire il nostro denaro verso prodotti che abbiano davvero un futuro, e che magari non comportino rischi per la salute ed il benessere di chi li consuma?
Roberto Argenta – robargen@fastwebnet.it
Alessandro Sbarbada – alessandro.sbarbada@fastwebnet.it

ECCO UN CHIARO ESEMPIO DI COME VENGONO GESTITI MALE I SOLDI PUBBLICI

TRENTINO

Nel piano giovani le Dolomiti di Lego
23 aprile 2011 —   pagina 38   sezione: Provincia
VAL DI FASSA. Corsi di teatro, musica, giornalismo, cooperazione, sicurezza in montagna, prevenzione dell’abuso di alcol, educazione civica, ma anche di creazione di un plastico delle Dolomiti fassane con il lego. Ecco i 14 progetti promossi dal Piano Giovani di Fassa “La Risola” per il 2011. Iniziative studiate per i ragazzi da ragazzi, per lo più studenti rappresentanti dei comuni fassani che compongono il tavolo di lavoro del Piano insieme con delegati della scuola, la referente tecnica Susanna Chiocchetti e a quella istituzionale Lara Brunel, assessore alle politiche sociali di Canazei. Un gruppo che si è impegnato per la realizzazione di attività che approfondiscono la conoscenza del territorio e della cultura locale, ma che quest’anno è rimasto in parte deluso per l’eccessiva burocrazia sia per una certa difficoltà nella concessione dei finanziamenti da parte della Provincia(*). Al Piano giovani di Fassa, infatti, sono stati destinati 37 mila euro, il 41% dei fondi invece che il 50% come in passato (il 20% è a carico dei comuni, il 30% è raccolto con iscrizioni alle iniziative e sponsor). «Ci siamo trovati un po’ in difficoltà - spiega Lara Brunel - sia nella presentazione dei progetti, con i ragazzi messi alla prova dalla compilazione di documenti complicati, sia per i minori finanziamenti provinciali». Info: www.larisola.com. (e.s.)

(*) Nota: Per il mondo del vino ci sono 30 milioni di Euro, per i giovani, e ci diciamo tutti preoccupati per il loro futuro, ci sono difficoltà per finanziare i loro progetti.

SE C’E’ UN BOOM DI CHIAMATE CI SARA’ ANCHE UN BOOM DI BEVUTE!

TRENTINO

Taxi, boom di chiamate dopo i party
Beltrami: «Per un rientro in sicurezza, ci telefonano da tutta la valle»
ALDO PASQUAZZO
DOMENICA, 24 APRILE 2011
VALLE DEL CHIESE. Il rischio di farsi beccare al volante con un bicchiere di troppo bevuto fa crescere i rientri a casa in taxi. Dalla discoteca Zangola di Madonna di Campiglio, al Firi di Storo, al Dylan’s di Darzo o anche dalla vicina Lombardia l’utenza aumenta per i taxisti di valle, che, al prezzo di 5 euro, offrono la possibilità di varcare la soglia di casa senza rischi e senza patemi. E, se qualcuno chiama da più lontano ancora, non fa differenza: gli chauffeur non si fanno cogliere impreparati. In una manciata di minuti arrivano. Per facilitare l’utenza, poi, quasi tutti i gestori hanno memorizzato i loro recapiti.
Luca Beltrami, contitolare dell’agenzia Eridio Viaggi e gestore di una rimessa a Storo (nella foto a destra), traccia il bilancio dell’iniziativa: «Gli automobilisti si sono adeguati. A una certa ora chiamano al cellulare per prenotare il ritorno facendosi trovare sotto l’insegna del locale. C’è anche chi prima di congedarsi ti lascia un caffè pagato». A volte Beltrami, che dispone pure di diversi pullman, è in giro per l’Europa e deve affidarsi al collega e amico Davide Grassi di Lodrone. «Un’impennata di richieste - aggiunge il taxista - la si riscontra nei fine settimana, quando a gruppi si esce per una cena in qualche locale sulla riviera gardesana e si infittiscono feste di classe o studentesche e la Zangola è una tappa quasi obbligata. Arriviamo in poco più di mezz’ora e con altri 35-40 minuti si rincasa in modo da tranquillizzare familiari e gestori dei locali».
«In rimessa - assicura Beltrami - dispongo di dieci mezzi, pullman compresi. Abbiamo richieste anche da comitive e, se non basta un mezzo, si aggiunge una seconda vettura in modo da esaurire la richiesta. Poi, in estate, porto e riporto persone lungo le coste adriatiche o tirreniche fino alla soglia dell’albergo. Mi chiamano anche le famiglie e il costo della corsa è inferiore a quello del biglietto del treno. Di recente, due amici hanno deciso all’ultimo di passare un fine settimana a Praga. Mi hanno chiamato il venerdì sera e all’ora di pranzo del sabato già eravamo in quella capitale per l’aperitivo».

CONSEGUENZE DEL CONSUMO DI VINO, BIRRA ED ALTRI ALCOLICI

TIRRENO

Torna a casa ubriaco e picchia la moglie
DOMENICA, 24 APRILE 2011
PISA. Un marocchino di 55 anni, residente in città, ha picchiato la moglie connazionale con una tale violenza che le ha procurato la frattura di una costola, un trauma cranico e numerose contusioni. La donna, medicata al pronto soccorso, è stata giudicata guaribile in oltre venti giorni per cui scatterà automaticamente la denuncia.
L’uomo era rientrato a casa nel tardo pomeriggio di mercoledì in stato confusionale dovuto all’abuso di alcol. La donna ha avuto la forza di chiamare i carabinieri che giunti nell’abitazione si sono subito resi di quanto era accaduto e delle condizioni in cui versava la donna. Quindi, è stata fatta intervenire subito un’ambulanza, mentre scatterà la denuncia nei confronti del marito.

IL TIRRENO

Danneggia dieci auto, minore denunciato
Sorpreso dalla polizia i

Martedì, 26 Aprile 2011
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