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Notizie brevi 23/03/2011

L’Italia non ama l’auto ecologica

Secondo un’indagine di Assicurazione.it le vetture eco-sostenibili guidate da privati sono ferme al 4% come due anni fa

Foto di repertorio dalla rete

(ASAPS), 23 marzo 2011- Se ne parla tanto, eppure non sembra prendere piede in Italia la moda delle auto elettriche o alimentate con combustibili alternativi.
Secondo un’analisi condotta da Assicurazione.it, il principale broker on-line italiano, nel nostro Paese le auto ecologiche guidate da privati sono ferme al 4% esattamente come due anni fa.
Quasi tutte le case automobilistiche si stanno impegnando nella realizzazione di modelli amici dell’ambiente che, però, non riescono a trovare un vero spazio nel mercato.
A frenare la diffusione delle auto eco-sostenibili sono soprattutto i costi di acquisto: si calcola infatti che per poter guidare un’auto elettrica si devono spendere in media più di 3mila euro. Meglio va con le auto ibride per le quali si riesce ad avere una buona resa anche con una spesa di poco superiore ai 20mila, cifra comunque considerevole.
Accade così che in Italia, a differenza di quanto accade nel resto d’Europa, i contributi per l’acquisto di queste vetture tardino ad arrivare e molti mezzi rimangano invenduti.
Una tendenza più positiva si registra invece nel trasporto "istituzionale"; ad oggi sono soprattutto Enti pubblici o aziende ad acquistare le auto amiche dell’ambiente.
Tra le regioni italiane con il maggior numero di privati che guidano auto amiche dell’ambiente, si piazza in testa l’Emilia Romagna (7,35%),
seguita dalle Marche (6,69%) e dal Piemonte (5,24%) che negli ultimi anni ha avviato anche importanti progetti di car e bike sharing.
Fra i fattori che incidono pesantemente sulla diffusione di questo tipo di mezzi c’è anche la scarsissima capillarità della rete di rifornimento, nonostante alcuni progetti sperimentali in atto in alcune città italiane, per poter ricaricare o rifornire veicoli alimentati con energie alternative. Poco incoraggiante anche l’atteggiamento di molte compagnie assicurative che solo in rari casi  le compagnie dirette premiano le auto meno inquinanti con tariffe più vantaggiose rispetto allo stesso modello con alimentazione diesel o benzina, mentre quasi tutte le altre riservano alle auto ecologiche tariffe più basse rispetto ai modelli diesel, ma spesso identiche di quelle alimentate a benzina. (ASAPS)

 

 

Mercoledì, 23 Marzo 2011
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