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Rassegna alcol e guida del 15 marzo 2011

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta
 

LETTERA ALLA REDAZIONE DELLA TRASMISSIONE LA PROVA DEL CUOCO

Spettabile Redazione,
nella puntata di ieri della vostra trasmissione c’era una persona, tal Eugenio Barbieri, che ha tenuto una dotta ed appassionata lezione sull’alcol e sui superalcolici (http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-6ecece39-cfb2-408a-b7b5-56518251dc8b.html).
Sono certo che voi conoscete lo studio del dottor Nutt, recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica "The Lancet", che ha dimostrato come l’alcol sia la droga che comporta in assoluto di gran lunga più problemi alla nostra società (http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=146918). D’altra parte basta pensare che nella nostra Italia le bevande alcoliche uccidono trentamila persone ogni anno, tutte le droghe illegali messe insieme non arrivano a mille.
Vi chiedo pertanto, per par condicio, analoghi interventi in trasmissione a proposito di eroina e crack, seconde e terze classificate.
Cordiali saluti.
Alessandro Sbarbada - Mantova

Per vedere la sezione del programma in cui parlano di alcolici: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-6ecece39-cfb2-408a-b7b5-56518251dc8b.html, per inviare le vostre osservazioni: laprovadelcuoco@rai.it,


LA NAZIONE

CAMPIONATO DI GIORNALISMO
CRONISTI IN CLASSE
L’ANALISI
Una sostanza nemica dei ragazzi
L’ALCOOL è una sostanza che può provocare uno stato di profonda alterazione psicofisica, ma allo stesso tempo è legale e socialmente accettata. Per esempio, il 60% dei giovani beve prevalentemente birra, mentre il 40% beve vino, gli aperitivi e i digestivi sono assunti dal 34% e i superalcolici dal 24% dei ragazzi in età compresa tra i 15 e i 24 anni, ma sanno a cosa vanno incontro? Dopo averlo ingerito, l’etanolo (sostanza principale dell’alcol) passa dal tubo digerente alla corrente sanguigna e viene assorbito in modo estremamente rapido, dai 15 ai 40 minuti, soprattutto a livello di del fegato e la sua presenza nel sangue è rilevabile dopo 5 minuti dall’ingestione. L’alcol è particolarmente pericoloso se ingerito a digiuno perché agisce direttamente sui neuroni. I danni colpiscono l’organismo a vari distretti: cervello, cuore, polmoni, fegato, intestino.
I rischi dovuti all’abuso dell’alcool dipendono dai seguenti fattori: età, sesso, peso, e stato di salute sono direttamente proporzionali al tasso alcolemico: 0,05% (g/l) si ha diminuzione dell’inibizione; 0,10% l’attività motoria  inizia da essere difficoltosa; 0.20% viene colpita l’area motrice del cervello; 0,30% si entra in uno stato di stupore e sbalordimento; 0,40% si rischia la narcotizzazione associata al coma; 0,60%/0,70% vengono colpiti i centri nervosi e i centri che controllano la respirazione e il battito cardiaco.

LA NAZIONE

CAMPIONATO DI GIORNALISMO
CRONISTI IN CLASSE - L’APPROFONDIMENTO ESPERTO ED ESPERIENZE VISSUTE A CONFRONTO SULLA DIPENDENZA
Faccia a faccia con il fenomeno alcolismo
LE MOLTE lacune che avevamo noi alunni riguardo all’argomento dell’alcolismo sono state risolte dalla dottoressa Alice Berti, Ricercatrice di Epidemiologia dei Servizi Sociali Integrati della Toscana.
L’alcolista è una persona con dipendenza da uso di alcolici e tutta la sua quotidianità ne subisce le conseguenze; i pericoli sono alti: disinibizione e abbassamento dell’attenzione, perdita di controllo e di memoria, aggressività.
Le persone che bevono lo fanno per dimostrare che sono forti, perché bere li fa sembrare più grandi; queste persone si possono però aiutare, dicendo loro di rivolgersi al proprio medico o ad uno psicologo.
ABBIAMO  anche raccolto la testimonianza di un ex alcolista, che ci ha raccontato come è uscito dalla sua dipendenza. Lui si trovava in Messico per una vacanza, dove si organizzavano tutti i giorni giochi, balli e spettacoli. Dopo la cena andò in teatro, dove dietro le quinte, tra una scena e l’altra, beveva tequila fino a sentirsi  male. Quella fu l’ultima volta che bevve alcolici. Infine, abbiamo posto delle domande ad una persona che ha partecipato ad incontri di ex alcolisti, in quanto nella sua famiglia c’era stato un problema di alcolismo. Per noi alunni è stata una cosa bellissima capire che questi incontri hanno aiutato una persona in difficoltà, che cercava in tutti i modi di far uscire dal tunnel dell’alcolismo chi aveva completamente perso la fiducia in se stesso e che ora ha finalmente capito che la vita non è fatta soltanto di dolori, ma anche di bei sentimenti, come se si fosse aperta una porta per intraprendere un percorso nuovo di vita.

LA NAZIONE

CAMPIONATO DI GIORNALISMO
CRONISTI IN CLASSE
Niente sogni in fondo alla bottiglia
L’inchiesta: il silenzio dell’alcol parla in tv, al cinema e in libreria
IL PROBLEMA dell’alcol è il filo conduttore di tanti romanzi, film, cartoni. Chi ha letto “Il Piccolo Principe” di A. Saint- Exupéry, ricorda la semplice e ingenua domanda (“Cosa fai?”) che il Piccolo Principe pone ad un ubriacone in compagnia di bottiglie vuote e di una collezione di bottiglie piene quasi a voler fotografare un passato senza ricordi ed un futuro senza speranza, senza affetti, fatto solo di “bottiglie”. “Perché bevi?” chiede il Piccolo Principe. “Per non dimenticare che ho vergogna, vergogna di bere”. E dopo questa confessione il silenzio, un definitivo silenzio.
E di silenzio e di solitudine si parla in un recente bestseller della letteratura scandinava “LA Principessa di ghiaccio” di C. Lackberg in cui Bengt Larisson, alcolizzato, sa benissimo il giorno in cui la sua vita ha scelto la strada dell’infelicità per colpa di un ragazza. Una ragazza, a 17 anni, c’entra sempre, ma alla fine è l’alcool ad abbracciarlo, a diventare l’amante che pretende tutto e non dà niente in cambio. E il suo futuro? Nel fondo della bottiglia.
L’alcool al cinema? In “Gioventù bruciata”, pellicola cinematografica degli anni ’50, James Dean “ribelle senza una causa” nei panni di Jim, un ragazzo diciassettenne con problemi caratteriali, viene arrestato per ubriachezza. Sarà L’alcool assieme al gruppo, agli scontri con i ragazzi del quartiere, oltre alla memorabile corsa letale con le automobili rubate in riva all’oceano che condurranno Jim al tragico finale.
Anche “Affliction”, girato nel 19997, con la regia di P. Schrader, è un film che sottolinea come l’alcool porta alla perdita delle cose importanti, dei veri valori. E’ la storia di una generazione di ragazzini cresciuti con padri mai presenti e non in grado di gestire il rapporto con il mondo perché nessuno ha insegnato loro a farlo. Soggetti incapaci di qualunque progetto, che trovano nell’alcool e nell’aggressività l’unica ragione d’essere, la sola soluzione per rapportarsi agli altri, per affrontare la vita. E nei cartoni? Chi non conosce Barney Gumble, personaggio de “ I Simpson”, ubriacone obeso, cliente preferito del barista Boe Szyslak e miglior amico di Homer fin dalle scuole superiori. Barney era un ragazzo studioso prima di cadere nel vizio dell’alcool, un vizio che gli fa perdere la lucidità e soprattutto la dignità, riducendolo a chiedere l’elemosina pur di scolarsi un altro boccale. Cerca più volte di riscattarsi ma ci ricasca sempre, da uomo ragionevole è diventato prima uno sciocco ed ora una bestia che attende solo la fine. Scusaci Barney, ma noi vogliamo vivere.

IL TIRRENO

MARTEDÌ, 15 MARZO 2011
Alcol e fumo a 100 giorni dall’esame
Il tradizionale rito della lucertolina ha lasciato il passo allo sballo
Migliaia di maturandi arrivati da tutta la Toscana e dalla Liguria hanno invaso piazza dei Miracoli

SILVIA ALONZO
PISA. Il rito della lucertola lascia il posto all’alcool e al fumo. Per amplificare il divertimento di un giorno ormai entrato nella tradizione, i migliaia di studenti maturandi che hanno affollato ieri mattina piazza dei Miracoli per celebrare i “cento giorni” dall’esame di Stato hanno scelto lo sballo.
Il consueto rito della lucertolina portafortuna sembra proprio essere un ricordo delle “vecchie generazioni”. Al suo posto, i numerosissimi liceali giunti in pellegrinaggio da tutta la Toscana e perfino dalla Liguria si sono affidati a nuove scaramanzie. Il tutto condito con una buona dose di fumo e alcool. È in questo clima di euforia che verso metà mattina si è creato qualche attimo di panico quando uno studente - sembra proprio a causa di qualche bicchierino di troppo - è stato soccorso da un’ambulanza davanti alla Cattedrale.
«Il programma di oggi? Cento giri intorno al Battistero e poi direzione mare per scrivere il voto sulla sabbia», racconta Mirco Spera, studente di ragioneria a San Miniato. Armati di ombrellini coloratissimi, i maturandi hanno sfidato il tempo “ballerino” e sono arrivati a Pisa in auto, in treno e perfino in pullman per festeggiare. A unirsi alla tradizione - per nostalgia o più semplicemente con la convinzione di passare inosservati - anche alcuni studenti universitari della vicina Facoltà di Ingegneria.
Numerose le casse di vino e di birra parcheggiate dai maturandi lungo parte del perimetro del Campo Santo Monumentale che si affaccia sul Battistero e la Cattedrale, mentre sul prato giravano indisturbate hashish e marijuana.
«La lucertola? Macché, siamo qui perché assicuriamo il nostro futuro toccando almeno cento sederi», urla insieme ai suoi compagni di classe Federico Baldini, studente dell’istituto d’arte di Lucca. Tra innocue partite a pallone sul prato che non andrebbe calpestato, una delle pratiche più gettonate per assicurarsi la promozione è proprio quella delle cento palpate. Sul fondoschiena, ovviamente, o sul seno delle ragazze.
“Blindata” e piantonata da due guardie dell’Opera primaziale, la lucertolina a due code posta sulla porta bronzea della Cattedrale non sembra più riscuotere di particolare attenzione.
«Il segreto per passare l’esame di Stato - svela Angelica Picano, studentessa livornese dell’istituto linguistico - è fare tre cose diverse per cento volte». «Noi abbiamo attaccato cento post-it numerati, toccato cento riccioli e detto cento volte una parola sfiorando qualcuno», racconta la compagna di classe, Giulia Maccanti.
Sono in pochi ad aspirare un gran voto all’esame di maturità. «Mi basta di prendere sessanta, per il futuro si vedrà», dice Benedetta Pampana, venuta in treno insieme a cinque amici da Massa Carrara. Aspettative lungimiranti? Il “secchione del gruppo” - Riccardo Rossi del liceo scientifico di Massa Carrara - rivela sottovoce di voler fare da grande «il veterinario oppure il mantenuto». Chissà se cento sederi faranno avverare i desideri di questo liceale.

LA NAZIONE

POLIZIA – I CONTROLLI DELLA NOTTE
Vendeva alcol a ubriachi, barista nei guai
Cinque stranieri denunciati, uno espulso
FIRENZE - POCO dopo le otto dell’altra sera in piazza San Iacopino un romeno di 29 anni con numerosi precedenti di polizia è stato segnalato al Prefetto come assuntore di stupefacenti. Al momento del controllo della volante il rumeno ha gettato in terra un pacchetto di sigarette che conteneva 0.65 grammi di hashish e 1.41 di marijuana. E’ stato inoltre denunciato perché contravventore al provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale.
Alle 21 invece in via Palazzuolo le volanti hanno denunciato il titolare di un bar, un cinese di anni 49, per aver somministrato bevande alcoliche a cinque persone di varia nazionalità già in stato di ubriachezza manifesta. Questi sono stati sanzionati proprio per ubriachezza. La vicenda è al vaglio della divisione Polizia Amministrativa della questura per l’adozione di eventuali provvedimenti amministrativi.
Alle 23.30 e a mezzanotte e mezza, in via Palazzuolo e in via delle Porte Nuove, altre cinque persone di nazionalità marocchina e peruviana, che camminavano barcollando con delle bottiglie in mano sono stati sanzionati per ubriachezza. Nella notte, alle 3.45 in via Baracca è stata controllata un’autovettura con cinque albanesi tutti con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. Uno di loro è stato sottoposto a espulsione in quanto segnalato con provvedimento internazionale come inammissibile nel territorio dei Paesi dell’area Schengen.
am ag

IL TIRRENO

MARTEDÌ, 15 MARZO 2011
L’episodio in un parcheggio dove la giovane si era appartata con un’amica per bere prima di entrare in un locale
Sedicenne accusa: sono stata violentata
Ragazzo di 22 anni avrebbe abusato di lei completamente ubriaca L’episodio ai primi di gennaio, lunghe indagini dei carabinieri
LUCA CENTINI
PIOMBINO. Un 22enne è accusato di violenza sessuale su una ragazzina di 16 anni. Avrebbe abusato di lei, ubriaca, prima di entrare in discoteca. Un’accusa pesante, da cui dovrà difendersi un ragazzo di origini marocchine. L’episodio è accaduto l’8 gennaio, nel piazzale davanti alla Casa Rossa. I carabinieri ne hanno dato notizia solo ieri. Le indagini per ricostruire la vicenda, ancora del tutto chiara, proseguono. Il giovane è stato individuato dai carabinieri.
Il magistrato ha deciso una misura cautelare che impedisce al giovane di allontanarsi dal luogo di residenza e lasciare casa nelle ore notturne.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri doveva essere un sabato sera di divertimento, presto degenerato. Sono le 22,30. Una sedicenne della zona, (non si specifica il comune per ragioni di riservatezza) attende nel piazzale della Casa Rossa l’apertura del locale con un’amica. Sono state accompagnate in macchina dalla madre dell’amica. Sapendo di non poter bere nel locale, vista l’età, si sono portate due bottiglie di vodka, probabilmente fatte comprare da un conoscente maggiorenne in un supermercato. Si appartano nel parcheggio e iniziano a bere. Il locale è ancora chiuso, lo staff è dentro a completare i preparativi. Un sorso dopo l’altro, le due ragazzine si ubriacano. Poco dopo, non si sa se per caso o perché si erano date appuntamento, le minori incontrano altre tre persone. Tra loro il 22enne marocchino che pare la ragazzina conosca bene.
Secondo i carabinieri il giovane avvicina la 16enne ormai barcollante per la sbornia. Fingendo di volerla aiutare, la porta tra gli alberi, in un luogo appartato. Lei, ubriaca, cade. A quel punto il ragazzo abusa di lei, poi si allontana. La minore, ancora ubriaca, torna a cercare l’amica, che intanto era stata soccorsa dal 118 per la sbronza colossale. Quindi chiama la madre.
Un maresciallo dei carabinieri, presente nel locale, nota la ragazzina in difficoltà. Le chiede cosa sia accaduto. Lei farfuglia qualcosa, fatica a stare in piedi. E’ scioccata, ma la versione che accusa il 22enne esce poco dopo.
Sono due le certezze di una vicenda ancora da chiarire: la denuncia dei genitori e la conferma del rapporto, ottenuta con gli esami compiuti in ospedale. I carabinieri dicono di aver «raccolto prove inconfutabili», mentre il 4 febbraio il magistrato ha predisposto un incidente probatorio, in cui ha esaminato e confrontato la testimonianza della minore.
Secondo la difesa del giovane, rappresentata dai legali Giovanni Marconi e Samantha Poli, il rapporto sarebbe stato consenziente, ma è naturale come in ogni caso sia da considerare la possibile mancanza di un consenso valido della minore, le cui capacità di opporsi potevano essere fortemente ridotte dall’alcol. La tesi della violenza, secondo la parte civile rappresentata dall’avvocato Franco Balestrieri, uscirebbe rafforzata proprio dall’impossibilità di difendersi della ragazza, inebetita dall’alcol.

L’ARENA

MINERBE.
Automobilista di 63 anni
Investe un ventenne picchia carabiniere e finisce arrestato
Morte di Saccomanni, trovato l’autista che non lo ha soccorso
Spunta uno dei veicoli coinvolti nell’incidente del 28 febbraio in via Nazionale a Minerbe, in cui ha perso la vita l’operaio di San Pietro di Morubio Massimo Saccomani, in sella a una moto.
Dopo aver vagliato alcune videoriprese, i carabinieri di Minerbe, con i colleghi di Santa Margherita d’Adige, hanno trovato la Seat Ibiza nera che aveva effettuato, pochi secondi prima che Saccomani tamponasse una Fiat Idea, perdendo la vita, un sorpasso. Sorpasso che pare essere stato il motivo per cui la Idea aveva bruscamente frenato appena immessassi sulla regionale 10. Il ritrovamento della Ibizia, guidata da un immigrato di 24 anni, del Padovano, getta nuova luce sull’incidente anche se la dinamica, piuttosto complessa, deve ancora essere definita. L’Ibiza infatti presenta una lunga strisciata sulla fiancata sinistra provocata dalla Suzuki gialla di Saccomani. L’operaio, quindi, qualche secondo prima di tamponare la Fiat, ha avuto un contatto - e non da poco - con la Ibizia del padovano. Questo potrebbe avergli fatto perdere il controllo della moto. I carabinieri, però, per ora lo hanno denunciato solo per omissione di soccorso, senza ipotizzare l’omicidio colposo perché di sicuro c’è solo che il giovane non si è fermato quando c’è stato l’incidente mortale.
Domenica alle 20, i carabinieri di Minerbe hanno fermato e arrestato G.C., 63 anni. L’automobilista passava da via Europa in quel momento ma, poco prima, in via Delle Industrie, aveva investito un ventiduenne di Orgiano, Vicenza - che ha riportato lievi ferite - senza fermarsi per prestargli soccorso. G.C. è scappato all’alt, è stato inseguito e bloccato. Si è rifiutato di sottoporsi ai controlli - guidava in stato di ebbrezza - ed ha aggredito un carabiniere, provocandogli una frattura al braccio. È stato arrestato per omissione di soccorso, resistenza e violenza e per guida in stato di ebbrezza.

CASERTA NEWS

Prima aggredisce l’ex convivente e poi prende a pugni i militari: arrestato 39enne romeno
Casapesenna, Martedì 15 Marzo 2011 - nel corso della nottata, a Casapesenna, in via Giorgione, i carabinieri della C.i.o. dell’8° reggimento "Lazio", unitamente ai carabinieri della stazione di San Cipriano d’Aversa, hanno tratto in arresto in flagranza di reato il cittadino straniero Scripet Gheorghe, nato in Romania, il 23.04.1972, domiciliato in Casapesenna, celibe, nullafacente, poiché si e’ reso responsabile di violenza a pubblico ufficiale e violazione aggravata domicilio. Nella circostanza lo Scripet, sotto l’influenza dell’alcol, si e’ introdotto all’interno del domicilio della ex convivente, dalla quale ha avuto un filgio, minacciandola e danneggiando il mobilio dell’abitazione. La donna, che gia’ aveva subito altre aggressioni di questo tipo, ha chiamato la centrale operativa della compagnia carabinieri di casal di principe che inviava prontamente due pattuglie sul posto. I militari giunti sul posto tentavano di calmare lo Scripet che reagiva scagliandovisi contro, colpendoli con pugni e calci. Lo stesso veniva dunque immobilizzato e tratto in arresto. A seguito dell’accaduto uno dei carabinieri rimaneva contuso al volto a seguito di un colpo ricevuto. L’arrestato nella mattinata odierna condotto presso il tribunale di Aversa, e’ stato sottoposto alla misura del divieto di ritorno nel comune di Casapesenna in attesa di giudizio.

IL TIRRENO

MARTEDÌ, 15 MARZO 2011
VIA PISTOIESE
Ubriachi al volante
Denunciati dalla polizia

Erano entrambi ubriachi i cinesi controllati dalla polizia mentre erano all’interno di una Citroen Picasso fermata sabato notte in via Pistoiese, ma non hanno accettato di buon grado il controllo e sono stati entrambi denunciati, il primo per guida senza patente, guida in stato di ebbrezza e resistenza, il secondo solo per resistenza. Il conducente ha 50 anni e la patente gli era già stata a febbraio per guida in stato di ebbrezza. Ha rifiutato il controllo dell’etilometro e l’auto è stata sottoposta a fermo amministrativo.

TRENTINO

Beve e guida, addio auto
Sorpreso dalla polizia stradale in via Dante
L’etilometro registra un dato superiore all’1,5

ROVERETO. Era difficile non notarlo mentre guidava a zig zag sulla centralissima via Dante attorno alle 22 di un sabato sera ben trafficato. Infatti se ne sono accorti anche i poliziotti, che lo hanno seguito e poi fermato per una immediata verifica. L’uomo al volante, un roveretano di 34 anni, è stato subito sottoposto all’etilometro, che ha rilevato un quantitativo di alcol nel sangue di gran lunga superiore al consentito. Tanto da superare la temuta soglia dell’1,5 grammi di alcol per litro di sangue: con questa percentuale, come rpevede il codice della strada, oltre all’immediato ritiro della patente, è scattato pure il sequestro del mezzo. Al trentaquattrenne senza patente non è rimasto che tornare a casa a piedi, con la triste consapevolezza di non essere più proprietario dell’auto. Unica fortuna, nel suo disastroso sabato sera: essendo residente in città, il giovane non ha dovuto disturbare nessuno per raggiungere la propria abitazione.

ASCA

MILANO: POSITIVO AL PALLONCINO, ASSOLTO PERCHE’ ERA COLLUTTORIO
Milano, 15 mar - Era risultato positivo al test alcolemico, gli era stata ritirata la patente per guida in stato di ebbrezza, ma alla fine e’ stato assolto perche’ in realta’ si era limitato a sciacquarsi la bocca con del colluttorio. E’ stata questa la sorte di un automobilista foggiano, processato con l’accusa di aver provocato un incidente dopo aver bevuto, e assolto soltanto dopo due anni di calvario giudiziario.
L’uomo, 40 anni, rugbista professionista, insegnante di educazione fisica nonche’ donatore di sangue, e’ rimasto coinvolto il 16 marzo del 2008 in un tamponamento a catena a Milano. A inchiodarlo e’ stato il cosiddetto test del palloncino, al quale e’ risultato positivo per ben due volte (0,87 grammi per litro alla prima prova e 0,92 alla seconda, contro il limite di legge di 0,5 grammi per litro). Aver assicurato agli agenti di essere da sempre astemio non e’ pero’ bastato a evitargli un decreto penale di condanna. (*)
Durante il processo e’ pero’ emerso l’uomo aveva utilizzato prima del test uno sciroppo per curare una bronchite cronica asmatica e un collutorio antibatterico per un ascesso. Decisiva e’ stata la consulenza tossicologica sui due prodotti chiesta dal suo difensore, l’avvocato Alessia Sorgato. Il risultato non lascia spazio a dubbi: un normale colluttorio e’ in grado di alterare i risultati di un test alcolemico.
fcz/SAM/SS

(*) Nota: io non ci credo. L’uso di un collutorio può dare una positività all’etilometro, sono sufficienti venti minuti però perché l’eventuale alcol presente in bocca sparisca. L’etilometro, nel dare l’esito, calcola automaticamente il rapporto tra alcol presente nell’espirato e l’alcolemia; uno su duemilacento, cioè per ogni parte di alcol presente nell’espirato si calcola ce ne siano duemilacento nel sangue. L’alcol eventualmente presente in bocca non proveniente dall’espirato darebbe dei valori spropositati. È già altamente improbabile che la presenza di alcol in bocca dia dei risultati compresi nella scala misurazione dell’etilometro, ed è impossibile che due misurazioni effettuate a distanza di almeno cinque minuti diano dei valori simili.

MARKETPRESS

MERCATO DEL VINO: FRENA ANCHE LA GRANDE DISTRIBUZIONE
Martedì 15 Marzo 2011 - Calano le vendite del vino confezionato, ma crescono i vini a denominazione d’origine di fascia alta – L’anteprima della ricerca di Symphonyiri per Vinitaly 2011 Chianti e Lambrusco i vini più venduti nei supermercati – Pignoletto, Inzolia e Falanghina i vini emergenti Anche le vendite di vino nei supermercati nel 2010 risentono della contrazione dei consumi e confermano le difficoltà dell’intero mercato nazionale del vino. E’ quanto emerge dall’anteprima dell’indagine sulle vendite di vino nella Grande Distribuzione realizzata dall’istituto di ricerca Symphonyiri Group per conto di Veronafiere, che verrà presentata a Vinitaly (Verona 7-11 aprile 2011, www.Vinitaly.com). Il dato totale delle vendite del vino confezionato (vino in bottiglia, da tavola e a denominazione d’origine, e vino brik) nel 2010 rispetto all’anno precedente è negativo, facendo segnare – 0,9% a volume (+ 0,4% a valore), vedi tabella 1 allegata. Crescono, invece, le vendite delle bottiglie da 0,75 l. A denominazione d’origine (Doc, Docg e Igt) che aumentano del 2,3% a volume ( e del 3% a valore). Ancor più significativo l’aumento delle vendite delle bottiglie a denominazione d’origine della fascia di prezzo da 6 euro in su, che mettono a segno un + 11,2% a volume ( e + 10,8% a valore). “I dati sulle vendite di vino nella Grande Distribuzione non sono positivi – ha commentato Virgilio Romano Client Services Director di Symphonyiri Group – possiamo parlare di una battuta di arresto rispetto alle speranze di fine 2009, ma lo scenario macroeconomico non ha aiutato. Va sottolineata, tuttavia, l’ottima performance dei vini a denominazione d’origine, specie quelli di fascia alta, a conferma della crescita registrata negli ultimi anni: gli italiani acquistano sempre più anche il vino di qualità nella distribuzione moderna, preferendo questo canale distributivo rispetto ad altri, e non rinunciano al piacere dell’acquisto dei vini tipici e di nicchia”. Ma la Grande Distribuzione può giocare un ruolo positivo per aiutare le cantine a superare l’attuale momento di stallo del mercato nazionale? Se ne parlerà nel convegno “Dalla vigna allo scaffale” che Veronafiere ha organizzato a Vinitaly l’8 aprile, cui parteciperanno esperti, produttori e distributori e dove Symphonyiri presenterà la sua ricerca completa. La ricerca di Symphonyiri Group per Vinitaly indica anche quali sono stati i vini a denominazione d’origine più acquistati dagli italiani nel 2010 nel canale della Gdo, che è largamente il canale più consistente con più del 60% delle vendite totali del mercato. Le classifiche, realizzate incrociando i dati relativi a tipologia di vino e territorio per i vini a denominazione d’origine in bottiglia, vedono il Chianti ed il Lambrusco dividersi il podio, col Chianti che vende di più a valore (più di 54 milioni di euro) ed il Lambrusco che vende di più a volume (più di 14 milioni di litri). Seguono il Nero d’Avola ed il Montepulciano d’Abruzzo (vedi tabella 2). Interessanti novità si affacciano nella classifica dei vini “emergenti”, cioè quei vini col maggior tasso di crescita nel 2010 rispetto al 2009: al primo posto il Pignoletto con + 24,8%, seguito dal “multi regionale” Syrah (+ 18,7%) e dal siciliano Inzolia (+ 16%). Va notato che compaiono in questa speciale classifica, assai indicativa per individuare i trend di consumo, vini che non erano in questa classifica l’anno scorso come Aglianico, Vernaccia, Cirò e Valpolicella

WINENEWS

Ragusa - 15 Marzo 2011
GIOVANI, NEW MEDIA E PSICOLOGI PER LA COMUNICAZIONE DEL VINO DI DOMANI. LO DICE ATTILIO SCIENZA, TRA I MASSIMI ESPERTI DEL MONDO DI BACCO. “SERVE UN APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE ALLA COMUNICAZIONE, E AVERE FIDUCIA NELLA FORZA DEI GIOVANI”
Al vino di domani servono psicologi, giovani e new media per comunicare in maniera profonda, con messaggi nuovi, al consumatore del futuro. Ecco, in sintesi, il pensiero di Attilio Scienza tra i massimi esperti del mondo di Bacco (ed è professore ordinario all’Università di Milano, ndr), raccontato a Ragusa, nell’evento internazionale “Sicilia en primeur”.
 “In tutti questi anni ci siamo parlati addosso, nei convegni di viticoltura, enologia e marketing che fossero, i concetti era molto ridondanti. Ora è il momento di attingere ad altre discipline scientifiche che sono rimaste un po’ fuori dalla comunicazione enologica - spiega a WineNews - prodotti “laterali” ma che possono dare un grandissimo aiuto a comunicare il vino. Ad esempio, tutte le esperienze di psicologi o comunicatori che partono da conoscenze antropologiche o di cultura materiale, possono essere benissimo utilizzate con le nuove tecnologie e gli strumenti moderni della comunicazione che i giovani sono bravissimi a far funzionare, che sono reti neurali prima ancora che elettroniche, per capire cosa vuole il consumatore nel suo stato profondo, perché oggi lo conosciamo solo a livello superficiale.
Uno psicologo può aiutarci a dire “quel consumatore vuole quel prodotto”, e a spostarci in quella direzione, comunicando con brand, segnali e messaggi che colpiscano i suoi punti sensibili e aiutarlo a scegliere”. Ma per fare tutto questo serve un cambio di mentalità: “noi siamo eredi di una cultura verticale, conosciamo poche cose ma le abbiamo approfondite.
I giovani, invece, vogliono una cultura orizzontale, conoscere tante cose anche in maniera più superficiale, però il futuro è quello di realizzare relazioni tra queste cose. E questo è possibile con strategie di comunicazione moderne che utilizzino le 4 formule fondamentali: la lettura, il suono, la visione e l’interazione. Ovvero, tutti i mezzi di connettività attuali. Per questo è importante per le aziende assumere giovani e giovanissimi che facciano questa comunicazione, che parlino il linguaggio dei loro coetanei, è una rivoluzione che non può essere affidata ai cinquantenni. Per questo alle aziende dico: assumete giovani e giovanissimi, daranno una nuova linfa, un nuovo messaggio a quello che sarà il pubblico di domani, che non è più raggiungibile con slogan di passato come territorio, storia, tradizione, cultura. Sono cose che a loro suonano come cose di scuola, non piacevoli. Diamogli dei messaggi diversi, con questi nuovi mezzi di comunicazione”.

LA GAZZETTA DI PARMA

Litiga con la ragazza, beve, si schianta e picchia i poliziotti

IL CENTRO

Picchia i poliziotti dopo l’alcoltest
Ubriaco in auto, il lavoro come pena. la provincia dice sì

Corriere del Veneto (Ed. Vicenza)

Ubriaco investe un ragazzo e poi fugge con l’auto carabinieri fermano un 63enne veronese

IL GAZZETTINO (Venezia)

Picchia la moglie davanti alla figlia

 

 

 

Mercoledì, 16 Marzo 2011
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