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Le tabelle Asaps - Gli spazi di frenata
Secondo la tipologia del veicolo e secondo le condizioni della strada

Dall’Agenda della sicurezza stradale Asaps 2011

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Foto archivio Asaps

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(Asaps) La distanza di sicurezza è una misura che deve rispondere a precise regole della fisica. Non si scappa! Eppure molti la interpretano a modo loro. Poi arrivano le sorprese, specie quando c’è nebbia. Con conseguenti schianti contro i paraurti delle vetture che ci precedono.
Facciamo un esempio se abbiamo una visibilità di 70-80 metri e viaggiamo a 130 km/h andremo sicuramente a tamponare al primo rallentamento. Perché? Semplice da spiegare.
Partiamo da un tempo di reazione che per una persona media è di 1 secondo (un giovane magari ha un tempo di reazione inferiore, ma l’anziano lo ha superiore), il che significa che a 130 km/h in quel secondo percorreremo ben 36 metri, poi ce ne serviranno altri 93 se la strada è asciutta, per un totale di metri 129, e addirittura 130 se la strada è bagnata totale metri 166. E parliamo di auto, per moto e camion ci vogliono spazi ancora maggiori. E’ quindi evidente che con una visibilità di 70-80 metri andremo sicuramente a tamponare.
Idem se abbasseremo la velocità ai modesti 100 km/h perché ce ne serviranno 28 per il tempo di reazione di un secondo e altri 55 per lo spazio di frenata con strada asciutta, totale 83 metri. Con strada bagnata ne serviranno invece 77, totale 105. Quindi? Quindi tamponeremo sicuramente anche in questo caso.
Peggio ancora per i Tir. A 100 km/h (che non potrebbero fare, ma che spesso fanno eccome) serviranno 109 metri con strada asciutta e 138 con strada bagnata. Provate ad immaginare le conseguenze in caso di tamponamento da parte di uno di questi bestioni.
E ora fatevi tutti i vostri conti con le varie velocità, i tempi di reazione e gli spazi di frenata, con le tabelle tratte dall’Agenda della sicurezza stradale 2011 dell’Asaps.

Spazi di frenata in base al tipo di strada

Spazi di frenata in base al tipo di veicolo su strada asciutta e con strada bagnata

© asaps.it
Sabato, 26 Febbraio 2011
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