Il tragico sinistro di Trapani nel quale due bambini hanno perso la vita in un incidente che noi consideriamo comunque una strage del sabato sera (orario e alcol), ripropone due aspetti drammaticamente significativi, l’incidentalità che coinvolge bambini e la guida di mezzi potenti da parte dei giovani conducenti. A questo proposito ricordiamo che il limite di potenza per i giovani nei primi tre anni di patente scatterà dal prossimo 9 febbraio e solo per coloro che conseguiranno la licenza di guida da quella data in poi. L’Asaps ha elaborato i dati del più angoscioso dei suoi Osservatori, quello degli incidenti con bambini coinvolti nel 2010. L’Osservatorio il Centauro-Asaps non ha la pretesa di avere raccolto tutti gli eventi, ma certamente i più gravi attraverso le notizie delle agenzie di stampa e quelle raccolte dai propri 600 referenti sparsi sul territorio nazionale e comunicate alla sede di Forlì. Secondo i dati Istat, che sono però del 2009, i bambini vittime di incidenti stradali (in questo caso calcolati però fino all’età di 14 anni), furono 71, di cui 41 maschi e 30 femmine. Non rimane che un appello alla saggezza degli adulti in quanto un bambino sulla strada non è mai colpevole, lo ripeteremo all’infinito, in questi casi c’è sempre una negligenza o un comportamento sbagliato di un adulto (alcol, velocità, telefonino, mancato o erroneo utilizzo dei seggiolini). Velocità prudente e particolarmente moderata in prossimità delle scuole, e uso regolare dei seggiolini per bambini, adeguati alla loro età, sono gli elementi fondamentali. Ricordiamo sempre, per convincerci alla prudenza, che quel bambino sulla strada potrebbe essere nostro figlio o nostro nipote.
Forlì 16.1.2011
Giordano Biserni |
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