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Notizie brevi 06/11/2010

Firenze, scatta l’operazione “Torpedone”
Nel mirino della Polizia Stradale della Toscana i ladri di autobus turistici, tutti moldavi, che rubavano pullman e li riciclavano nel loro paese d’origine

10 in carcere, recuperati due bus e numerose autovetture. Sequestrati anche motori rubati e refurtiva

La conferenza stampa di presentazione dell’operazione

(ANSA) FIRENZE, 6 novembre 2010 – Da anni bande di ladri provenienti dai paesi dell’est, si sono specializzate nel furto di autobus turistici: dall’alba di giovedì, però, un’altra associazione per delinquere – composta da ex militari e specialisti del settore, stavolta di origine moldava – è stata stroncata dalla Polizia Stradale di Firenze, la cui Squadra di Polizia Giudiziaria ha sferrato un secondo durissimo colpo, nel giro di qualche settimana, alla malavita organizzata: con la collaborazione dei colleghi di Prato, Roma e Treviso, infatti, gli investigatori del Sostituto Commissario Giampaolo Buzzoni, che comanda la PG regionale, sono entrati in azione alle prime luci del 4 novembre, dando esecuzione all’operazione “Torpedone”, notificando 10 mandati di cattura, spiccati dal Tribunale di Prato su richiesta del Sostituto Procuratore Sergio Affronte, nei confronti di altrettanti uomini, quasi tutti moldavi. Le indagini erano scattate nel pieno dell’estate, quando da un parcheggio di Calenzano e del vicino capoluogo furono rubati tre pullman turistici: due di essi vennero recuperati nelle ore successive ai colpi, ma la trappola era pronta a scattare. Infatti, dopo una prima mandata di arresti scattata a Montecatini Terme nei confronti di un commando composto da italiani e serbi, la Specialità fiorentina aveva pronta una strategia operativa per la cui riuscita sono risultate decisive la partecipazione del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica e del Nucleo di PG presso Autostrade per l’Italia, composto da uomini della Stradale. Le attività esterne e quelle tecniche hanno consentito di chiudere il cerchio attorno a un agguerrito gruppo composto da ex militari moldavi, delinquenti abituali, che – oltre ai pullman – hanno dimostrato di non disdegnare nessun aspetto criminale: dal riciclaggio di veicoli ai furti di camion e mezzi agricoli. Tutto quello che potevano arraffare, finiva nelle loro mire, tanto che in poco più di un mese di intercettazioni, gli investigatori sono letteralmente impazziti nel tentativo (riuscito) di sventare colpi su colpi e arrivare a identificare tutti i componenti del sodalizio, che aveva stabilito la propria base operativa a Pomezia (Roma). Qui, presso alcuni luoghi sicuri, i veicoli rubati venivano ripuliti, corredati di falsa documentazione moldava e poi esportati all’estero, prevalentemente in Moldavia: nel corso dell’operazione sono stati sequestrati 2 autobus e 4 autovetture. Il gruppo riusciva a muoversi su tutto il territorio del Nord Est italiano, dove poteva godere dell’appoggio di alcuni connazionali, tutti arrestati o denunciati: nel corso dell’irruzione sono state recuperate una Maserati e un’Aston Martin rubate, motori di Porsche, Mercedes e di altre auto di prestigio, tutti proventi di furto. Nel corso della perquisizione è stato rinvenuto anche parte di un carico trafugato a Pomezia insieme a un tir. La banda è accusata anche del furto di tre autobus, avvenuti in provincia di Lucca e a Roma. Nel dicembre 2008 un’interrogazione bipartisan presentata al ministro dell’Interno aveva sollevato il problema del furto di pullman turistici: nel biennio 2006/2008, secondo le informazioni fornite dagli operatori del settore, erano stati rubati in Italia ben 1.500 pullman, del valore medio di 150mila euro. Nel mirino, proprio il Nord Est del paese. L’interrogazione attribuiva alla criminalità moldava un ruolo di primo piano in questo “fenomeno criminale grave per le sue dimensioni e inquietante per le sue ramificazioni internazionali” e chiedeva al Ministro dell’Interno di potenziare la capacità offensiva della Polizia Stradale. Con lo scenario che si è appena aperto, forse, è ora di dare seguito all’interrogazione, firmata dall’onorevole Paolo De Castro, all’epoca senatore del PD, e dell’onorevole Filippo Saltamartini, senatore del PDL. I particolari sono stati illustrati in una conferenza stampa presso l’ufficio del procuratore capo di Prato, Pietro Tony, alla quale hanno partecipato il nuovo dirigente regionale della Polizia Stradale, Vincenzo Feltrinelli, e il comandante della Squadra di PG Giampaolo Buzzoni. (ASAPS)

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Sabato, 06 Novembre 2010
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