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Rassegna alcol e guida del 19 ottobre 2010

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta

APRIAMO QUESTA RASSEGNA CON UN’ALTRA STRAGE ALCOLCORRELATA.
IL GAZZETTINO

La folle corsa del nomade: a 190 all’ora contro un’auto
Martedì 19 Ottobre 2010,

Il sangue di Paolo Caldaras, (foto in alto) ventidue anni appena e una vita già bruciata, è rappreso sullo schienale, con attorno l’inutile airbag attorcigliiato nell’abitacolo che non c’è più.
Non è facile leggere i 60 chilometri all’ora sul cruscotto della Citroen C5 targata DL482GF, che fissano l’attimo fatale in cui una tranquilla famiglia padovana è stata distrutta. L’auto era possente, non ne rimane che un’informe ammasso grigio, in un dedalo di metalli rappresi e sporchi di benzina. Basta gettare uno sguardo all’interno, lo spazio compresso, i ferri trasformati in lame letali, per capire come agli occupanti, la tranquilla famiglia Biasin di Santa Giustina in Colle, rimanessero ben poche possibilità di scampo.
Le altre due auto raccontano il pericolo scampato, la fine del mondo evitata per un soffio, la carambola pazzesca che ha lasciato i vivi increduli, attoniti. Il ragazzo chioggiotto che stava sulla Peugeot azzurra con due amici ha voluto ritornare per guardare la sua auto sfregiata sul fianco sinistro, ricordare la rasoiata tremenda che per un centimetro lo ha risparmiato. Un altro ragazzo è in ospedale con una costola rotta e la sua Ford Fiesta ha come subito un colpo di maglio, anch’essa sulla fiancata sinistra, causando il rimbalzo definitivo della Bmw assassina.
Le auto sono testimoni muti di ciò che è accaduto l’altra notte a Piove di Sacco, nella terra un tempo famosa per le impresa della Mala del Brenta. Uno zingaro ventenne, lanciato a una velocità incredibile in un budello di strada a sole due corsie delimitata dal guard-rail, si è disintegrato contro la fila d’auto che gli veniva incontro. Aveva bevuto, aveva vomitato. Solo l’esame tossicologico potrà dire se fosse sotto l’effetto di stupefacenti. Non aveva la patente che gli era stata ritirata dal prefetto di Padova un anno fa, per guida in stato di ebbrezza. Di sicuro andava a quasi 190 allora. Ha perso il controllo, mentre già i carabinieri erano sulle sue tracce, avvertiti per cellulare da chi lo aveva visto passare davanti al centro commerciale di Legnaro.
Nessuno scampo per Paolo Caldaras, parecchi precedenti per furto alle spalle, già finito per almeno tre volte in carcere, zingaro che di cognome paterno fa Hudorovic, un nome importante per quell’etnia. Ma nessuno scampo anche per gli inermi componenti della famiglia Biasin di Santa Giustina. Il figlio diciottenne Alex, una promessa del volley, è morto sul colpo, senza neanche accorgersene. Ha fatto la stessa, orrenda fine, accanto a lui, la fidanzata diciannovenne Elena Pecin. Vivi, miracolosamente, ma gravissimi, il padre Ennio Biasin di 48 anni e la moglie Cristina Lana. Stavano tornando da una partita di pallavolo, dopo aver mangiato la pizza con la squadra. I due genitori sono stati trasportati nel reparto intensivo di Padova. Un filo ancora li lega alla vita
Per un’ora il terrore ha viaggiato lungo la Statale 516. Non c’è stato inseguimento tra carabinieri e guidatore ubriaco. Ma c’è stata ugualmente una caccia all’uomo a distanza, nella notte. Perchè qualcuno ha chiamato il 112 alle 21.15. «C’è uno che guida come un pazzo!». Dal numero di targa erano risaliti alla proprietaria, Federica Hudorovic, residente nel campo nomadi di Legnaro che ha detto di aver prestato l’auto a Paolo Calderas, andato a fare un giro con il suo compagno, Manuelito Millas. I carabinieri sono anche andati sotto casa di Calderas, sperando che arrivasse. Ma mentre erano lì in attesa è arrivata la telefonata dalla centrale. Un ragazzo chiamava dalla Strada dei Vivai. Era sotto choc, era appena uscito da un’auto schiantatasi contro il guard-rail, per evitare che il folle la centrasse come un birillo. Sulla strada c’era solo la morte. Pezzi di lamiera dappertutto. Corpi irriconoscibili. I singhiozzi e il silenzio attonito davanti a tanto orrore, causato da un ragazzo che non avrebbe dovuto guidare.  Giuseppe Pietrobelli


RAPPORTO PRASSI 2009 ED IL COMMENTO DEL DOTT. EMANUELE SCAFATO
L’ARENA
Giovani, maschi, di buona cultura: l’identikit è questo
18/10/2010

Un’istruzione superiore, soldi da spendere e una preferenza per il consumo di alcol in grandi quantità da bere in una volta sola, in genere in gruppo il sabato sera.
I nuovi bevitori a rischio in Italia hanno queste caratteristiche e si differenziano dal resto della popolazione italiana che consuma alcol (56,7% del totale) perché sono giovani, uno su tre ha meno di 24 anni, sono soprattutto maschi e vivono nelle regioni del nord.
A disegnare questo identikit è il rapporto 2009 Passi (Progressi delle Aziende sanitarie per la salute in Italia), dell’Istituto superiore di sanità. «Abbiamo cominciato a parlare di binge drinking, il fenomeno per cui si assumono sei o più unità alcoliche in un’unica occasione (un’unità è pari a una lattina di birra o a un bicchiere di vino, ndr), circa dieci anni fa», dice Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio nazionale alcol dell’Istituto superiore di sanità e presidente della Società italiana di alcologia, «ma non si è còlto, nel corso degli anni, il reale pericolo dell’impatto culturale di un modello del bere che ha portato alla diffusione di questa pratica tra i giovani: una moda sostenuta in tutta Europa da verificate strategie di marketing e dalla seduzione delle pubblicità. Come dimostrato dal rapporto Rand alla Commissione europea, l’acquisto di alcol è stato reso più economico e più conveniente anche attraverso le cosidette happy hours, i pub’s crawl, i locali "drink as much as you can", fenomeni che con il bere, quello comune, moderato, non hanno nulla a che vedere».(*)
Secondo i dati, il 36% dei giovani tra i 18 e i 24 anni è considerato bevitore a rischio, mentre questa percentuale scende al 25% tra i 25 e i 34 anni, «come se con l’ingresso nel mondo del lavoro», aggiunge Scafato, «si raggiungesse una migliore consapevolezza e probabilmente anche la necessità di una maggiore responsabilità che porta a bere in maniera moderata. Per questo è necessario prevedere iniziative di prevenzione, monitorare e soprattutto intercettare precocemente il consumo rischioso dei ragazzi, vigilando attentamente almeno fino ai 24 anni, età limite al di sotto della quale si adottano comportamenti collettivi principalmente dettati dal gruppo e che, ovviamente, non hanno conseguenze di riprovazione sociale».
L’alcol, poi, secondo l’esperto «è una "gateway drug", una "droga ponte" che traghetta attraverso i suoi effetti psicotropi i giovani, prima verso la commistione di superalcolici con energy drink, per risollevarsi nel tono quando cala la prima euforia e poi alle droghe sintetiche e alla cocaina, per superare la fase down che causano queste sostanze».
Il rapporto Passi ricorda che l’impatto economico delle malattie legate all’alcol (cirrosi del fegato, diabete mellito, malattie neuropsichiatriche, problemi di salute materno-infantile) è stimato in più dell’1% del prodotto interno lordo di un Paese a medio e alto reddito.
(*)NOTA: tutto al contrario di quanto afferma l’OMS che per diminuire i consumi di alcolici propone l’aumento dei prezzi, la diminuzione della disponibilità ed il controllo della pubblicità.


ECCO LE STRATEGIE DI MARKETING E LA SEDUZIONE DELLA PUBBLICITA’ DI CUI PARLA IL DOTT. EMANUELE SCAFATO NELL’ARTICOLO PRECEDENTE:
I BARISTI  DOVREBBERO IMPARARE IL “VENDERE CONSAPEVOLE” E NON SOLO A PROMUOVERE IL “BERE CONSAPEVOLE” 
IL GAZZETTINO
LA NOVITÀ Iniziativa dei gestori del centro per i giovani che alzano il gomito
Nasce lo spritz anti-sballo
"Aperitivo Conegliano" sarà a base di prosecco, ma a basso tasso alcolico(*)
Martedì 19 Ottobre 2010,
Nasce nella terra del prosecco l’aperitivo "anti-sballo" dedicato e pensato ai giovani. Questa sera ci arà l’incontro decisivo per decidere i prosssimi passi e gli ingredienti del nuovo prodotto di cui è sicuro soltanto il nome: «Aperitivo Conegliano» e il fatto che sarà a basso contenuto alcolico (quindi a un prezzo concorrenziale).
Il summit è quello fra i gestori dei pubblici esercizi del centro città che aderiscono all’Associazione Conegliano in Cima che sono la maggior parte dei locali, ma si confida nel coinvolgimento anche di quelli dei più diversi quartieri.
Si può già anticipare che il nuovo aperitivo sarà a base di Prosecco e succhi di frutta, per mantenerlo sotto la soglia a rischio dello 0,5, senza la minima traccia di vodka o altri superalcolici, con cui si possono creare delle miscele micidiali. L’iniziativa, che si sta per concretizzare, è il risultato di una serie di incontri per metterla a punto e rientra nel Progetto Taste Life «Degusta la Vita», avviato nei mesi scorsi dal Progetto Giovani, in materia di sicurezza stradale e di abuso di alcol e altre sostanze dannose per la salute. Con «Aperitivo Conegliano» si propone alla clientela dei locali del centro cittadino una bevanda con una composizione standard e una gradazione alcolica minima, associata a stuzzichini di vario genere su cui i gestori avranno invece la possibilità di sbizzarrirsi singolarmente. Con «Aperitivo Conegliano» si è inventata una alternativa valida alla vendita dei prodotti abitualmente somministrati, senza cavalcare l’onda del proibizionismo, ma promuovendo il messaggio del bere con moderazione e consapevolezza. «Sappiamo - osserva - Rino Boscarato del Caffè Teatro - che non risolveremo del tutto il problema, perché i giovani hanno la possibilità di assumere alcol in altri contesti, ma siamo convinti che si tratti di un messaggio che è importante trasmettere». Dalle analisi del Progetto Giovani emerge che normalmente si inizia ad assaggiare e conoscere bevande alcoliche nel contesto della famiglia intorno ai 14 anni. Nell’adolescenza avanzata i giovani aumentano il contatto con l’alcol, che nelle occasioni di consumo autonomo porta ai primi episodi di ubriachezza, con il consumo di diverse bevande alcoliche di fila nello spazio di qualche ora, lontano dai pasti.
(*)Nota: fanno lo spritz antisballo con il prosecco, un’iniziativa ingannevole che i gestori si inventano per vendere di più: essendo a bassa gradazione alcolica devono berne molti di più per raggiungere lo sballo!!! 

 

I BARISTI ARETINI INVECE SI AGGIORNANO SULL’ETILOMETRO, MA SI POTREBBE PROPORRE ANCHE A LORO DELLE LEZIONI SUL VENDERE CONSAPEVOLE
CORRIERE DI AREZZO
Baristi a scuola di etilometro.
Iniziativa della Fipe Confcommercio in collaborazione con la Asl 8. Come usarlo, come spiegarne il funzionamento ai clienti.
AREZZO19.10.2010
Baristi aretini a lezione di etilometro. Questo pomeriggio, dalle ore 15 nella sede della Confcommercio in via XXV Aprile 12, gli operatori impareranno ad utilizzare gli strumenti per il test alcolimetrico e, soprattutto, a spiegarne il funzionamento in parole semplici ai loro clienti. L’iniziativa è della Fipe Confcommercio di Arezzo in collaborazione con la Asl 8 di Arezzo. “Ad un mese dall’entrata in vigore dell’obbligo di tenere a disposizione dei clienti gli etilometri - spiega il presidente dei pubblici esercizi Lucio Mearini - abbiamo pensato di fare cosa utile organizzando un seminario dal taglio molto pratico sull’uso dell’etilometro, sulle implicazioni dei risultati del test e, più in generale, sugli effetti dell’abuso di alcol. Saranno con noi gli esperti del Sert di Arezzo e gli operatori di strada dell’Associazione Dog”. "La nostra categoria - prosegue Mearini - è consapevole di avere un ruolo fondamentale nella campagna contro l’abuso di alcol e la prevenzione di incidenti stradali. Ma dobbiamo imparare a passare il messaggio in maniera corretta e, soprattutto, a gestire al meglio con i nostri clienti gli strumenti imposti dalla legge”. In questi giorni, sempre sul versante etilometri, la Confcommercio sta perfezionando alcune convenzioni con importanti società produttrici dei test, in modo da garantire prezzi di favore per il rifornimento dei locali aretini


CONSEGUENZE DEL CONSUMO DI BEVANDE ALCOLICHE
INCIDENTI STRADALI 
LA REPUBBLICA ed. Roma
Alcol, ecstasy e coca in discoteca
Poi lo schianto in auto per 4 ragazzi
Nettunense, scontro frontale: un giovane in fin di vita

di EMILIO ORLANDO
(18 ottobre 2010)
Tragedia sfiorata , per quattro ragazzi di età compresa tra i 20 ed i 25 anni all’uscita della discoteca. Quattro feriti, di cui uno in gravissime condizioni sono il bilancio dell’incidente stradale, avvenuto intorno alle 8 di ieri mattina, sulla via Nettunense al chilometro 25 e 400 nella zona Casello 45, fra i comuni di Nettuno ed Aprilia. Anche questa volta, tra le cause dell’incidente c’è un mix di alcol e sostanze stupefacenti oltre alla strada resa sdrucciolevole dalla pioggia.
Il più grave dei quattro feriti, è un giovane residente ad Anzio che era al volante della sua Fiat 500 e stava accompagnando a casa i suoi tre amici. Secondo i rilievi della polizia stradale di Albano, sembra che a causa della forte velocità e di un sorpasso azzardato su un tratto rettilineo dove però la striscia di mezzeria era continua il giovane guidatore abbia invaso la corsia opposta, scontrandosi frontalmente con una Toyota Corolla che viaggiava in direzione della Pontina.
La Fiat 500, prima di fermarsi dopo l’urto violento, all’imbocco di una cunetta, si è girata più volte su stessa. A bordo dell’altra macchina viaggiavano altre due persone che sono rimaste ferite ma in modo fortunatamente non grave.
II guidatore della Fiat 500 è stato trasportato dall’Ares 118 all’ospedale di Anzio , dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, nel tentativo di ridurre l’emorragia interna ed il grave trauma cranico, mentre gli altri sono ricoverati, negli ospedali Santa Maria Goretti di Latina ed in quello di Aprilia. Uno dei trasportati, rimasto quasi illeso dopo l’impatto, avrebbe detto alla polizia ed ai sanitari del 118 , che stavano tornando a casa dopo aver trascorso la serata in discoteca a Roma, dove tutti avevano ingoiato pasticche di ecstasy e cocaina e avevano bevuto parecchio.


IL TIRRENO
Ubriaco, finisce con lo scooter contro un palo: i vigili urbani gli fanno 2295 euro di multa 
L’episodio è avvenuto a Orzignano 
LUCIANO BARTALINI 
MARTEDÌ, 19 OTTOBRE 2010
SAN GIULIANO. Il sequestro dello scooter e una multa alquanto salata non sono bastati a smorzare la strafottente esuberanza di un albanese quarantunenne finito con lo scooter contro un palo della segnaletica stradale per il troppo alcol ingerito. L’episodio è avvenuto a Orzignano alle 20 di sabato, all’incrocio tra via Cellini e la via di Vittorio e ha impegnato oltre modo il distretto di Pontasserchio della polizia municipale per l’arroganza con cui l’uomo si è subito posto fin dalle prime battute.
Il ciclomotore sull’asfalto e l’albanese barcollante hanno attirato l’attenzione di un agente di polizia che stava passando per caso in quel tratto di strada. Subito ha avvertito i colleghi dell’accaduto che si sono precipitati sul posto accertando prima la dinamica dei fatti e poi scortando al distretto l’interessato per gli opportuni accertamenti di rito. Niente documenti, niente patente e soprattutto un atteggiamento ostile del fermato per niente intimidito dalle possibili conseguenze imputabili a quella situazione.
Dopo il primo test alcolemico risultato quattro volte sopra la norma l’uomo si è irrigidito e indispettito rifiutandosi categoricamente di sottoporsi a prove di ulteriore conferma. Tre sanzioni amministrative per complessivi 2295 euro e il sequestro dello scooter a lui intestato non l’hanno intaccato più di tanto al punto di concedersi il lusso di sbraitare pronunciando frasi incomprensibili.


LA VOCE NUOVA

Militante politico de “La Destra” ubriaco sbatte contro tre vetture e si getta in canale

19.10.10 Padova - Completamente Ubriaco alla guida di una Mercedes E 270. Panico alle 3 di dell’altra notte in pieno centro a Montegrotto, nel padovano. Lo sbronzo ha danneggiato due auto in sosta e finito la sua corsa contro una vettura Subaru. Alla vista della pattuglia dei carabinieri si è dato da alla fuga urlando “non ritiratemi la patente”. Barcollante, è caduto in un fossato pieno d’acqua e salvato prima che affoghi dai militari dell’Arma.

Il fatto è successo in via San Mauro, la strada parallela al viale della Stazione. Antonio Chioetto, 56 anni, originario di Bagnoli ma residente a Due Carrare, comune dov’era capolista nell’ultima tornata elettorale del raggruppamento “La Desta per Due Carrare”, in preda ai fumi dell’alcol stava percorrendo a bordo della sua Mercedes via San Mauro in direzione della stazione ferroviaria. Vista l’ora, con tutta probabilità l’uomo stava tentando di portarsi verso l’imbocco della nuova bretella per tornare a Due Carrare. Grosse difficoltà a tenere l’auto in strada tant’è che ha sbandato colpendo due auto in sosta: una Opel Corsa e un’Audi A4, entrambi nuove di zecca. Nel zigzagare si è scontrato poi con una Subaru. Il conducente della vettura giapponese ha chiamato i carabinieri.


RITIRO DI PATENTE 
IL CORRIERE DI BOLOGNA
Alcol test, altre patenti ritirate
E un 86enne guidava contromano sui viali
18 ottobre 2010
Due donne, 19 e 25 anni, fermate con tasso alcolico molto alto in via Saffi e in via Garibaldi.
Dodici automobilisti denunciati e cinque multati per guida in stato di ebbrezza, e un ultraottantenne che si è visto ritirare la patente dopo aver percorso contromano un tratto dei viali.
Questo il bilancio dei controlli stradali dei carabinieri nel fine settimana. Complessivamente sono stati fermati oltre 70 veicoli e identificate 150 persone. Tra gli automobilisti che hanno esagerato maggiormente con l’alcol ci sono due donne: una commessa bolognese di 19 anni, controllata in via Saffi, aveva un tasso compreso tra 1,3 e 1,4 grammi/litro (il limite è 0,5); una studentessa venticinquenne di origine lucana, fermata in via Garibaldi, un tasso tra 1,2 ed 1,4 g/l. Per entrambe sono scattate la denuncia e il ritiro della patente. Stesso provvedimento per altre 10 persone, 8 italiani, un rumeno e un albanese, di età compresa tra i 22 e i 48 anni, controllati in via Stalingrado e con tassi compresi tra 0,9 e 2,11 g/l. Altre 5 persone sono state sanzionate amministrativamente, con il pagamento di multe da 500 a 2.000 euro, poiché sorprese alla guida con un tasso alcolemico più basso, ma comunque superiore al limite di legge.
I carabinieri hanno inoltre elevato diverse contravvenzioni per velocità pericolosa, revisione scaduta e mancanza di copertura assicurativa, decurtando circa 200 punti dalle patenti di guida. Tra i multati, anche un pensionato bolognese di 86 anni che domenica mattina percorreva contromano un tratto di viale Pietramellara. Oltre al ritiro, vista la violazione e l’età del conducente, i militari chiederanno per l’uomo la revisione straordinaria della patente, valida fino al 2012.


IL GAZZETTINO
Due automobilisti e un centauro ubriachi alla guida, via le patenti
Martedì 19 Ottobre 2010,
Guidava con un tasso alcolemico di 2.20 grammi/litro nel sangue quando lo hanno fermato i carabinieri della Compagnia di Cortina sulla strada statale 51 di Alemagna nel tratto fra San Vito e la Regina.
È un 36enne della zona quello che guidava ai limiti del coma etilico, con un tasso di quasi 5 volte superiore a quello consentito dalla legge, nei confronti del quale è scattata la sospensione della patente di guida e la denuncia all’autorità giudiziaria per guida sotto l’effetto dell’alcol. Fra i conducenti che nello scorso week end sono finiti nella rete tesa dai carabinieri sulle strade cadorine sono finiti anche un motociclista di 17 anni e una automobilista di 18. Fermati entrambi alle porte di Cortina, subito dopo aver consumato qualche bicchiere di troppo. Nel loro sangue l’etilometro indicava la presenza di alcol per un tasso da 1.30 a 1.40, molto superiore al consentito. Anche ai due è stata ritirata la patente ed è scattata la denuncia nei loro confronti. I controlli eseguiti dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia, che ha competenza su tutto il Cadore fino all’Alto Agordino, sotto la guida del capitano Eugenio Fatone, si sono estesi fino al Comelico e a Caprile. Ed è proprio qui che i militari hanno trovato due cittadini ucraini alla guida dei loro furgoni sprovvisti di una patente di guida valida. Entrambi sono stati denunciati all’autorità giudiziaria e i loro automezzi sottoposti a sequestro. (Si.P.)


IL TIRRENO
Addio a tre patenti e due auto 

MARTEDÌ, 19 OTTOBRE 2010
CECINA. Altre tre patenti saltate e due auto sequestrate a causa dell’alcol. Nel corso dell’ultimo fine settimana i carabinieri hanno effettuato i consueti controlli. Alla fine hanno effettuato tre contravvenzioni penali per guida in stato di ebbrezza ritirando tre patenti di guida, in quanto i conducenti (27 anni il più giovane, 40 il più vecchio) si erano posti al volante avendo ingerito bevande alcoliche. Hanno sequestrato ai fini della confisca anche due auto. In particolare agli automobilisti alla prova con l’etilometro sono stati riscontrati tassi compresi fra 1,70 e 2,30 grammi per litro. Contestualmente un giovane, sorpreso in possesso di cinque grammi di hashish, è stato segnalato alla prefettura quale consumatore di sostanze stupefacenti.


IL TIRRENO
Guida in stato di ebbrezza e musica alta: quattro denunce 
MARTEDÌ, 19 OTTOBRE 2010 
Coca in tasca, arrestato ventenne 
MONTECATINI. Droga, alcol e persino la musica al centro di una serie di interventi dei carabinieri, che hanno portato a un arresto e a quattro denunce in Valdinievole.
A finire in carcere è stato un giovane albanese, A.K di 20 anni, arrestato dai militari di Montecatini in collaborazione con quelli della Compagnia di Borgo San Lorenzo. Il ventenne è stato trovato infatti in possesso, dopo una perquisizione personale, di tre confezioni di cocaina. Il giovane è stato quindi arrestato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e associato al carcere di Pistoia, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Un bicchiere di troppo è invece costato caro a tre automobilisti, incappati nei controlli dell’etilometro. Nel corso di un posto di controllo a Montecatini i tre guidatori (uno residente a Montelupo Fiorentino e gli altri due in città), sono stati fermati mentre si trovavano alla guida delle rispettive autovetture. Tutti e tre sono risultati positivi all’alcoltest e, quindi, sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Pistoia. Contemporaneamente a tutti loro è stata ritirata la patente di guida.
Infine l’amore per la musica si è invece tradotto in una denuncia per un romeno residente a Monsummano. L’uomo è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Pistoia dai carabinieri della stazione cittadina, per il reato i disturbo del riposo delle persone. Il motivo? Il suo apparecchio stereo che l’uomo, nel corso della notte, utilizzava tranquillamente ad alto volume, senza preoccuparsi, appunto, del fatto che in quel modo disturbava la quiete pubblica.


DENUNCE
IL TIRRENO
Tribunale Alticcio alla guida 
MARTEDÌ, 19 OTTOBRE 2010
GROSSETO. Un mese di arresto e 800 euro di ammenda per M. V., 30 anni, di Grosseto, che la notte del 13 settembre 2009 venne sorpreso alla guida in stato di ebbrezza.
Il giudice Puliatti ha sospeso la pena come anche (per sei mesi) la patente. Il giovane erano stato fermato al volante di una Volkswagen Passat, sulla Scansanese, intorno alle 3,30 da una pattuglia del radiomobile dei carabinieri: era risultato positivo all’etilometro per 1,44, quando il limite di legge è 0,5.

Pm onorario Bartalini, difesa Solari.


VIOLENZA
IL CENTRO

Lite al bar, uomo sfregiato con un bicchiere
il Centro — 18 ottobre 2010   pagina 06   sezione: L’AQUILA

SULMONA. Stava bevendo birra in un bar del centro storico quando si è girato e ha rotto il bicchiere sul viso di un altro avventore con cui stava discutendo. Mariano Di Rocco, 48 anni di Sulmona, già protagonista di episodi analoghi è stato arrestato dai carabinieri mentre l’altro giovane, A.L.C. di 38 anni è finito in ospedale in gravissime condizioni. Oltre 150 i punti di sutura  Dopo la rissa che ha portato alla denuncia di tre giovani del comprensorio peligno, un’altra notte di violenza nella città di Ovidio. Questa volta la persona aggredita ha rischiato davvero tanto. Ancora pochi millimetri e il vetro del bicchiere mandato in frantumi avrebbe reciso la carotide e per l’uomo non ci sarebbe stato nulla da fare. Lo hanno detto i medici al termine del delicato intervento chirurgico al quale è stato sottoposto l’uomo di 38 anni subito dopo il ricovero in ospedale. Per medicare il vasto taglio che ha praticamente attraversato la faccia da sotto la bocca fin dietro l’orecchio, sono stati necessari oltre 150 punti di sutura.  L’ennesimo fatto di violenza, che si è verificato in città durante le ore notturne, riporta alla ribalta un problema, quello della sicurezza pubblica, per il quale il sindaco Fabio Federico ha chiesto l’incremento di forze dell’ordine sul territorio comunale. Episodi spesso scaturiti da un abuso dell’alcol.  E ora il primo cittadino, preoccupato dalla proporzione che sta assumendo il fenomeno, intende agire direttamente dichiarando guerra prropio all’alcol e a chi ne fa abuso.  L’ultimo grave episodio si è verificato sabato sera in un bar lungo Corso Ovidio, a pochi metri da piazza Garibaldi e a raccontarlo è direttamente il giovane rimasto ferito.  «Mi ero seduto in un angolo del bar per bere un bicchiere di birra prima di far ritorno a casa per la cena», spiega «avevo appena chiuso il telefono con mia madre per dirle che stavo rientrando quando, mi sono alzato per andare verso il bancone a posare il bicchiere. Non so cosa sia venuto in mente a quell’uomo che conosco benissimo, so soltanto che si è girato verso di me e senza dire una parola mi ha rotto il bicchiere pieno di birra in faccia, poi non ricordo più nulla. So soltanto che in ospedale, dopo l’intervento chirurgico, il medico mi ha detto che potevo considerarmi un miracolato». I segni delle profonde ferite provocate dal vetro, il giovane, li porterà per sempre con sé come del resto quel gesto inspiegabile di inaudita violenza. L’aggressore, rintracciato e arrestato dai carabinieri invece, dopo due notti in cella comparirà oggi davanti al giudice per la convalida dell’arresto.  - Claudio Lattanzio


IL GAZZETTINO
Vogliono far riaprire il bar
Rissa davanti al "Bistrò"
Martedì 19 Ottobre 2010,
(c.fo.) Il rifiuto dei titolari a riaprire il locale domenica notte è stata la causa scatenante di una rissa all’esterno del bar Bistro in via Domenico Piva. Sono passate da poco le 2.30 del mattino quando un gruppo di persone arriva davanti al locale. Si tratta di una quindicina di giovani: vogliono che il gestore riapra e dia loro da bere. Il bar è chiuso dice il titolare. Ma quelli non si danno per vinti e inveiscono, chiedendo a gran voce e con fare minaccioso di essere accontentati. Sono visibilmente sotto l’effetto dell’alcol e vogliono bere ancora. La situazione degenera, iniziano le ingiurie e gli avventori mancati tentano di malmenare i titolari. La confusione è massima, i giovani se la prendono con i tavolini esterni e li rovesciano. Intanto qualcuno ha sentito i rumori e lanciato l’allarme alle forze dell’ordine. Quando i poliziotti della Volante arrivano, in aiuto alla pattuglia dei carabinieri che è accorsa su posto, il gruppo si è appena disperso. Il titolare del bar racconta concitato quello che è accaduto, ma intanto, per il momento, è tornata la calma.


IL LAVORO DELLE FORZE DELL’ORDINE
PIAZZA GRANDE
Alcol e Drug Test dei vigili urbani in occasione della Oktoberfest. SU 65 persone controllate nessuno eccede il limite
Lunedì 18 Ottobre 2010
Teramo, La Polizia Municipale ha effettuato lo scorso fine settimana una serie di controlli nell’ambito del progetto nazionale denominato “Drugs on Street” in occasione dell’avvio della manifestazione "Oktoberfest" in corso di svolgimento nel parcheggio del nuovo stadio.
Tre sono state le pattuglie appositamente predisposte per il servizio che ha portato al controllo di 65 persone sottoposte tutte ad alcol test. Gli accertamenti (svolti tra sabato e domenica, dalle 23 alle 5 con l’ultima ora anche su Pizza Garibaldi) hanno stabilito che le persone non avevano fatto abuso di alcool e stupefacenti come stabilito dai limiti previsti per legge (da 0 a 0,5 grammi litri).
Durante l’operazione è stata ritirata però una patente risultata scaduta.
“Con questo servizio abbiamo stabilito che le persone che si sono recate alla manifestazione – ha dichiarato il comandante Franco Zaina – lo scorso fine settimana, non hanno superato e non hanno ecceduto nell’uso di alcolici o stupefacenti”.
Il progetto “Drugs on Street” è stato fortemente voluto dal Dipartimento politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di contrastare la guida in stato d’ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti, condizioni queste spesso all’origine di incidenti stradali, soprattutto nei fine settimana. I controlli che proseguiranno anche nei prossimi giorni, sono stati svolti congiuntamente dalla Polizia Municipale guidata dal comandante Franco Zaina in collaborazione con il servizio Sert della Asl diretto dal dottor Valerio Profeta.


IL TIRRENO

Sei giovani sorpresi alla guida in stato di ebbrezza 
MARIO MARTIGNONI 
MARTEDÌ, 19 OTTOBRE 2010
CARRARA. Nel corso dei servizi di fine settimana messi in atto dai carabinieri del Nucleo radiomobile del comando di Compagnia, con posti di blocco sulla via Fabbricotti, in viale Da Verrazzano, viale XX settembre e viale Galilei, sono state controllati circa 70 automezzi e oltre cento persone.
Due autovetture sono state sequestrate perché i rispettivi proprietari sono stati sorpresi alla guida in stato di ebbrezza.

Ad altri quattro giovani, di cui uno residente a Massa, due a Sarzana e il quarto nella nostra città, controllati con l’etilometro, sono stati invece riscontrati tasso alcolemici superiori al consentito per cui i militari dell’Arma hanno loro ritirato le patenti di guida mentre le vetture, non risultate di loro proprietà, sono state fermate e consegnate ai rispettive proprietari.
Altri servizi compiuti in abiti borghesi e con auto civetta, sono stati effettuati in alcune zone di Marina e di Avenza da parte dei militari del Nucleo operativo, unitamente ai colleghi delle stazioni periferiche, per combattere la criminalità, a seguito di alcuni furti avvenuti nei giorni scorsi in negozi e abitazioni.


CORRIERE DI RIETI
Alla guida ubriachi, tre denunce.

In tutto sessanta le persone controllate dai carabinieri. Un giovane di 23 anni segnalato alla prefettura come assuntore di stupefacenti.
GUIDONIA19.10.2010
Pattuglie dell’Arma lungo le principali arterie stradali del territorio comunale I militari hanno effettuato controlli per evitare incidenti e fermare i veicoli guidati in stato di alterazione
Controlli dei carabinieri lungo le strade. I militari hanno effettuato posti di controllo lungo le principali arterie della zona, come la SP48 spesso teatro di gravi incidenti. Il bilancio dell’attività è di tre denunce a piede libero per guida con un tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti, nonché sotto l’effetto di droghe. Ad uno degli automobilisti è stato riscontrato un tasso di alcol pari a 2,7 g/l, di gran lunga superiore al limite consentito dalla legge. Per i denunciati è scattato l’immediato ritiro della patente di guida e il sequestro del sequestro del veicolo. I militari hanno controllato complessivamente 40 autovetture e circa 60 persone. Sono state rilevate oltre 9 infrazioni al Codice della Strada, specialmente per eccesso di velocità e per guida senza la prevista copertura assicurativa. Inoltre, un 23enne è stato segnalato alla prefettura in quanto assuntore di sostanze stupefacenti dopo essere stato sorpreso in possesso di una modica quantità di hashish


QUOTIDIANO DEL NORD
Raffica di controlli nel week-end: 12 denunce per guida in stato di ebbrezza
Martedì 19 Ottobre 2010 11:02 Notizie - Bologna

(Sesto Potere) - Bologna - 19 ottobre 2010 Ancora controlli lungo le strade cittadine da parte dei Carabinieri della Compagnia di Bologna Centro al fine di prevenire le cosiddette "stragi del sabato sera". Nel corso delle notti di sabato e domenica i militari delle Stazioni Porta Lame e Bertalia, con l’ausilio degli etilometri in dotazione, hanno effettuato capillari controlli lungo le strade di competenza denunciando 12 persone e sanzionando amministrativamente altre 5 per aver guidato con un tasso alcolemico superiore ai limiti consentiti. In particolare, nonostante le avverse condizioni atmosferiche, le pattuglie dei Carabinieri hanno controllato oltre 70 veicoli ed identificato 150 persone, ponendo particolare attenzione al rispetto del divieto assoluto di porsi alla guida dopo aver assunto bevande alcoliche per i giovani con meno di 21 anni ed i neopatentati nei primi 3 anni dal conseguimento della patente "B". Alle ore 05.30 di domenica in via Saffi, i militari hanno controllato una commessa 19enne di Bologna, la quale, sottoposta al test dell’etilometro, è risultata positiva con un tasso alcolemico compreso tra 1,3 e 1,4 g/l. Analoga sorte è toccata ad un’altra ragazza 25enne, studentessa lucana, la quale, controllata in via Garibaldi alle ore 01.30 di domenica, ha riportato un tasso compreso tra 1,2 ed 1,4 g/l.
Per entrambe è scattata la denuncia in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza con contestuale ritiro delle rispettive patenti di guida. Inoltre, 8 italiani, un rumeno ed un albanese, di età compresa tra i 22 e i 48 anni, controllati in via Stalingrado, nella notte di sabato e sottoposti al test dell’etilometro, sono risultati positivi con tassi alcolemici compresi tra 0,9 e 2,11 g/l, e pertanto sono stati denunciati in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza con contestuale ritiro della patente di guida.
Infine, secondo le recenti previsioni normative, sono state sanzionate amministrativamente, con il pagamento della somma da 500 a 2.000 euro, 5 persone poiché sorprese alla guida di autovetture con un tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 g/l, con il conseguente ritiro di patente. Nel corso dei controlli alla circolazione stradale, sono state redatte anche numerose contravvenzioni al Codice della Strada, nei confronti di conducenti indisciplinati, per velocità pericolosa, revisione scaduta e mancanza di copertura assicurativa, decurtando circa 200 punti dalle rispettive patenti di guida. In particolare, domenica mattina, verso le 08.00, in viale Pietramellara, all’incrocio con via Bovi Campeggi, i Carabinieri hanno ritirato la patente, valida fino al 2012, ad un 86enne bolognese il quale, alla guida della propria autovettura, stava percorrendo contromano la carreggiata destinata alla circolazione al senso opposto di marcia. Per l’anziano conducente, vista la violazione, sarà richiesta la revisione straordinaria della patente di guida.


LE PREOCCUPAZIONI DI UN SINDACO
IL CENTRO
Il sindaco s’infuria e dichiara guerra all’alcol
il Centro — 18 ottobre 2010   pagina 06   sezione: L’AQUILA

SULMONA. «Si tratta di fenomeni legati all’abuso di alcol che va vietato soprattutto ai minorenni. Se non ci rendiamo conto di questo non andremo da nessuna parte». Per il sindaco Fabio Federico è necessario avviare una efficace campagna contro gli alcolici che sono la causa di tutte le situazioni violente che si registrano in città. «Risse, feriti, danneggiamenti ed episodi vandalici sono tutti figli dell’alcol. Le scuole dovrebbero avviare un programma specifico per educare i giovani a capire gli effetti devastanti che provoca l’alcol, a volte peggiori di quelli che dà l’assunzione di stupefacenti».  Anche il Comune farà la sua parte avviando una serrata campagna contro l’uso e l’abuso degli alcolici, sia sulla stampa che sulle emittenti televisive. «Non solo», prosegue il dindaco, «avvieremo dei controlli mirati per verificare se i locali rispettano i nuovi orari di chiusura. Per chi sgarra non ci saranno sconti perché sono proprio loro che vendendo alcolici anche a quelle persone che sono ubriache, provocano le situazioni di violenza». Il sindaco punta poi il dito contro i genitori che permettono ai propri figli minorenni di ubriacarsi sistematicamente. «L’altra mattina, quando c’è stata la manifestazione degli studenti contro la legge Gelmini ho assistito a episodi davvero sconvolgenti», conclude Federico, «alcuni ragazzi già dalle 10 di mattina bevevano birre a ripetizione. Non serve aumentare la presenza delle forze dell’ordine in città se poi permettiamo ai nostri figli comportamenti così sbagliati e pericolosi». (c.l.)
STANDO ALLE ULTIME STATISTICHE SEMBRA CHE LE RAGAZZE STIANO PER RAGGIUNGERE IL CONSUMO DEI MASCHI E DI CONSEGUENZA IN AVVENIRE AVREMMO L’UGUAGLIANZA ANCHE NEI PROBLEMI CON L’ALCOL.


DROGHE.ADUC
USA - Alcool e dipendenza: un problema essenzialmente maschile
18 ottobre 2010 19:02
La dipendenza da alcol e’ un problema prevalentemente maschile: gli uomini hanno addirittura il doppio di probabilita’ di diventare alcolisti rispetto alle donne, ma fino ad oggi le cause biologiche di questa differenza cosi’ eclatante non erano state scoperte. Ora uno studio pubblicato in Biological Psychiatry risolve il mistero: e’ la dopamina il fattore che differenzia cosi’ tanto uomini e donne nell’attrazione verso la bottiglia. I ricercatori della Columbia University e di Yale hanno studiato un gruppo di ’bevitori’ in eta’ universitaria, sia maschi che femmine: dopo aver consumato una bevanda alcolica e una analcolica, ogni partecipante ha subito una tomografia ad emissione di positroni (PET), una tecnica di imaging in grado di misurare la quantita’ di dopamina rilasciata dopo il consumo di alcol. La dopamina ha molteplici funzioni nel cervello, ma e’ importante in questo contesto per i suoi effetti piacevoli, quando viene rilasciata a seguito di esperienze "gratificanti" come il sesso o la droga. Gli studiosi hanno scoperto che gli uomini avevano un rilascio di dopamina maggiore rispetto alle donne. Questo aumento e’ stato trovato nel corpo striato ventrale, un’area del cervello fortemente associata con il piacere, il rafforzamento e la formazione della dipendenza. "Negli uomini, il rilascio di dopamina ha anche avuto una piu’ forte associazione con gli effetti soggettivamente positivi dell’intossicazione da alcol", ha spiegato Nina Urban, autore di riferimento per questo studio. "Cio’ puo’ contribuire a rafforzare le proprieta’ dell’alcol e il rischio della formazione dell’abitudine". Un altra importante scoperta di questo studio, osserva Anissa Abi-Dargham, principale autore di questo progetto, e’ il progressivo declino della quantita’ di dopamina rilasciata a causa dell’alcol dopo ripetuti episodi di pesante consumo di alcolici. "Questo spiega perche’ a lungo andare gli alcolisti provano assuefazione e sentono l’esigenza di aumentare le dosi. Questi risultati indicano che la capacita’ dell’alcol di stimolare il rilascio di dopamina puo’ svolgere un ruolo importante e complesso nei suoi effetti gratificanti e quindi nell’indurre all’abuso negli uomini.

Questa identificazione di un meccanismo neurochimico in vivo che potrebbe aiutare a spiegare la differenza sessuale nell’alcolismo e’ un grande passo in avanti nella ricerca ma anche nelle possibili terapie contro l’alcolismo".
IN ITALIA OGNI GIORNO VERSO MEZZOGIORNO E TRENTA C’E’ QUALCUNO CHE BEVE IN DIRETTA MA NON SUCCEDE NIENTE! ED E’ PROPRIO RAI UNO CHE TRASMETTE LA NOTIZIA…


RAI1

Finlandia, giornalista beve in diretta: licenziato
domenica, 17 ottobre 2010
Un popolare anchorman fa ironia durante il tg sui limiti di alcol nel suo Paese. Ma lo scherzo non è piaciuto.
FINLANDIA - Licenziato per un "cicchetto" in diretta. Un popolare giornalista finlandese ha perso il posto per aver bevuto birra durante l’edizione serale del tg: è stato solo uno scherzo, ha spiegato lui, ma il gesto non è piaciuto alla dirigenza, che ha licenziato l’anchorman.
LO SCHERZO. Kimmo Wilska era il conduttore del  la versione inglese del telegiornale di Yle, network finlandese. In una delle edizioni, il giornalista ha lanciato un servizio su alcuni locali chiusi per aver violato le severissime leggi finlandesi in materia di somministrazione di alcolici. Finito il servizio, il giornalista ha ironizzato facendo vedere una bottiglia vuota. Stava bevendo? E’ stato uno scherzo? Per quando Wilska abbia cercato di sdrammatizzare, la dirigenza del network è stata irremovibile. E l’ha licenziato. Ma ai finlandesi lo scherzo è piaciuto, tanto che su facebook oltre cinquantamila persone ne sono diventate fan.


UN APPELLO AI GENITORI
LA GAZZETTA DI MODENA

Nizzoli: droghe e sballo, attenti agli amici dei figli
la Gazzetta di Modena — 18 ottobre 2010   pagina 13   sezione: PROVINCIA

 «Prestiamo attenzione alle compagnie che i nostri figli frequentano»: è in sintesi il messaggio del dottor Umberto Nizzoli del Ceis di Modena e direttore della rivista “Personalità/Dipendenze”, che interviene sul caso di Enrico Rumolo, il 19enne di Carpi ucciso da un mix di alcol e droghe sintetiche.  «La madre di Enrico Rumolo - dice il dottor Nizzoli - sostiene che suo figlio aveva tanti amici e che tutti gli volevano bene; ovviamente non posso intervenire su questa concreta situazione. Ma in generale storie come questa ci fanno riflettere. Giustificandosi con il “così fanno tutti”, molti genitori si limitano a prendere atto dei comportamenti dei figli. Raramente hanno idea di cosa facciano davvero, di quali linguaggi e stili sia composto il gruppo di amici che frequentano. Quasi mai poi, se si eccettuano molti stereotipi su alcol o eroina, sanno di droghe legali e illegali. Così accade che cadano dalle nuvole quando succede un incidente. Perchè queste storie emergono praticamente solo dopo un incidente? Perchè si era perso il piacere del dialogo e della condivisione domestica. Purtroppo questa separazione riguarda anche gli altri educatori che interagiscono coi ragazzi. Se ci fosse dialogo scoprirebbero che in molti contesti i consumi di sostanze sono elevatissimi. Fanno parte di un modo di divertirsi e di vivere nell’eccesso. Scoprirebbero che queste condotte a volte sono impulsive ma spesso sono il modo per sentire di esserci. Scoprirebbero che certi momenti di aggregazione del gruppo sono finalizzati allo sballo individuale. Dove la voglia di emergere, di farsi vedere va di pari passo con la paura del giudizio degli altri. Ragazzi che crescono senza adulti che li accompagnino e li guidino. Ragazzi soli in un mondo di sollecitazioni assordanti e zeppe di rischi che si vedono solo quando arriva il dramma. C’è bisogno di una rinnovata attenzione e competenza degli adulti e dei genitori per fronteggiare questa emergenza educativa. Ne abbiamo parlato al Collegio San Carlo pochi giorni fa. Il 5 novembre prossimo parleremo, insieme a Loverso di Palermo, di gruppi a rischio e di gruppi che curano».


INIZIATIVE DI INFORMAZIONE E PREVENZIONE
MESSAGGERO VENETO
Alcolisti anonimi, una serata dedicata all educazione sanitaria
Messaggero Veneto — 18 ottobre 2010   pagina 13   sezione: NAZIONALE

VARMO. Serata di educazione sanitaria con il Gruppo “Sorriso” di Varmo, con la collaborazione degli alcolisti anonimi di Villa Bianca Codroipo, che ha organizzato una riunione informativa aperta a tutti dal titolo “L’alcol ti ha teso una trappola? Se vuoi, una soluzione esiste!”. La riunione si è svolta venerdì nella palestra comunale in via Giovanni Da Udine a Varmo. Ad aprire la serata i sindaci di Varmo Sergio Michelin e di Codroipo Vittorino Boem, i quali hanno portato i saluti ufficiali delle rispettive amministrazioni comunali. Breve intervento anche da parte del consigliere comunale Sara Chittaro. Giorgio Soardo, epatologo all’ospedale di Udine, ha sviluppato la tematica: “Le problematiche mediche del consumo cronico di alcol”. Da 20 anni con la sua equipe collabora con A.A: “Siamo stati i primi a portare l’argomento alcol all’interno dell’università”. In Italia sono in trattamento da abuso da alcol 20 mila persone. Il Fvg appare ai primi posti per assunzione e per mortalità. Si nota l’aumento di uso di alcol da parte delle donne e il cambiamento nel modo dell’assunzione; non più a pasto. Nei giovani, l’abuso di alcolici si interseca con l’utilizzo di altre sostanze. «È una piaga sociale! Bisogna fare prevenzione». Il coordinatore di area Fausto insieme all’amico Pino hanno spiegato il concetto di Alcolisti Anonimi. Hanno portato le loro testimonianze sia il Gruppo familiare AL-ANON, sia i gruppi di A.A. Storie diverse e tutte toccanti. "Sorriso" si riunisce di venerdì dalle 20.30. Le riunioni settimanali sono dedicate agli alcolisti mentre ogni primo venerdì del mese la riunione è aperta a tutti.(*) Per info: 338/9538798. Monia Andri
(*)Nota: l’altro giorno ho proposto “porte aperte al club” senza sapere che gli A.A. già facevano qualcosa di simile.


MESSAGGERO VENETO
A lezione contro fumo e alcol
Messaggero Veneto — 18 ottobre 2010   pagina 08   sezione: PORDENONE

FIUME VENETO. La prevenzione alimentare e la lotta al tabagismo e all’alcolismo entrano nelle scuole del comune: la bozza del progetto è stata discussa dal sindaco Lorenzo Cella e dagli assessori Dino Mascarin e Roberta Visintin insieme con i medici e pediatri del territorio – tra i quali anche il dottor D’Agostino, incaricato dalle scuole – e i referenti della sezione fiumana dell’Avis, Gianni Marson e Massimo Zanin. L’idea è quella di proporre l’inserimento di lezioni specifiche che spieghino ai ragazzi i pericoli derivanti dall’abuso di alcol, le conseguenze deleterie sull’organismo causate dal fumo e l’importanza di seguire una alimentazione corretta ed equilibrata, soprattutto nell’età dello sviluppo. A completare il quadro delle lezioni “speciali” vi sono anche gli insegnamenti per spiegare ai ragazzi l’affettività e avvicinarli al dono del sangue. Questi percorsi formativi coinvolgeranno unicamente i ragazzi delle scuole medie del territorio mentre, per quanto riguarda i bambini delle elementari, la proposta verterà sull’inserimento di lezioni nelle quali verrà spiegato il corpo umano. Dopo aver fatto compilare un questionario agli interessati, il passo successivo spetterà ai medici di base per stilare i contenuti del programma delle lezioni. Sempre sul fronte della prevenzione a scuola, l’amministrazione comunale sta inoltre programmando lezioni e dimostrazioni sulla sicurezza sulle strade, a cura del comandante dei vigili urbani. (c.l.)


IL CORRIERE ADRIATICO
Polizia stradale a scuola
19.10.10 Montegiorgio Educazione stradale ieri al liceo scientifico di Montegiorgio. Presenti il Dirigente la Sezione Polizia Stradale di Ascoli Piceno, il Comandante il Distaccamento Polizia Stradale di Fermo e personale della Polstrada.
La giornata con gli studenti rientra in una serie di incontri organizzati dall’Adoc, dall’Aci e con la partecipazione del Compartimento Polizia Stradale Marche e che interesserà tutte le province della Regione.
Ieri mattina, dinanzi a circa 300 ragazzi, sono stati trattati i temi della guida in stato di ebbrezza, dei riflessi sui guidatori, dell’influenza sul fenomeno dell’incidentalità stradale, e sulle conseguenze giuridiche che tale stato comporta. La partecipazione degli studenti è stata notevole, soprattutto per le classi maggiori, dove già vi sono molti patentati. Tante sono state le richieste e le domande poste agli intervenuti a testimonianza che l’educazione stradale è un tema che fa sempre presa tra i più giovani.

 

Mercoledì, 20 Ottobre 2010
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