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Giurisprudenza di Legittimità Settembre 2004

a cura di Franco Corvino

Nota: I soci Asaps, interessati a ottenere il testo delle massime qui riportate, possono richiederle all’indirizzo sede@asaps.it, indicando il proprio nome e cognome.

Giurisprudenza di Legittimità

Guida in stato di ebbrezza – Accertamento – Modalità – Indicazione
Lo stato di ebbrezza del conducente di veicolo può essere accertato e provato con qualsiasi mezzo, e non necessariamente, né unicamente, attraverso la strumentazione e la procedura indicate nell’art. 379 del regolamento di attuazione ed esecuzione del codice stradale. Ed invero, per il principio del libero convincimento per l’assenza di prove legali e per la necessità che la prova non dipenda dalla discrezionale volontà della parte interessata, il giudice può desumere lo stato di alterazione psicofisica, derivante dall’influenza dell’alcool, da qualsiasi elemento sintomatico dell’ebbrezza o dell’ubriachezza (tra cui l’ammissione del conducente, l’alterazione della deambulazione, la difficoltà del movimento, l’eloquio sconnesso, l’alito vinoso ecc.); così come può anche disattendere l’esito fornito dall’etilometro, ancorché risultante da due determinazioni del tasso alcolemico concordanti ed effettuate a intervallo di cinque minuti, sempreché del suo convincimento fornisca una motivazione logica ed esauriente. (Cass. Pen., Sez. IV, 30 luglio 2001, n. 30043). [RV1101]

Depenalizzazione – Applicazione delle sanzioni – Art. 180, ottavo comma, nuovo c.s. – Comportamento di collaborazione con l’autorità accertante – Violazione – Illecito amministrativo – Presupposti – Fattispecie in tema di invito a presentarsi presso gli uffici della polizia stradale
L’art. 180, ottavo comma c.s. sanziona non specifici comportamenti trasgressivi nella circolazione (altrimenti e particolarmente sanzionati), ma il rifiuto della condotta collaborativa dovuta dal conducente, ai fini dell’accertamento delle violazioni amministrative previste dal codice della strada, nei rapporti con gli organi della pubblica amministrazione cui spetta l’espletamento dei servizi di polizia stradale. (Nella specie, la S.C. ha cassato – e decidendo nel merito annullato l’ordinanza-ingiunzione – la decisione di merito che aveva affermato la responsabilità dell’opponente, che pur si era presentato agli uffici della polizia stradale ottemperando all’invito, in quanto non era stato in grado di esibire, oltre al certificato di conformità del ciclomotore, anche il contrassegno di pagamento della tassa di circolazione, così sostanzialmente applicando al mancato pagamento della tassa automobilistica la grave sanzione prevista per i comportamenti omissivi nei confronti dell’autorità). (Cass. Civ., Sez. I, 20 luglio 2001, n. 9924). [RV1101]

Depenalizzazione – Accertamento delle violazioni amministrative – Contestazione – Verbale – Esecutivo – Omessa opposizione – Successiva opposizione avverso la cartella esattoriale – Inammissibilità
La cartella esattoriale attiene alla fase della riscossione delle somme dovute a titolo di sanzione amministrativa pecuniaria, regolata dall’art. 27 della legge n. 689 del 1981 cui rinvia l’art. 206 c.s. (in base alle norme previste per l’esazione delle imposte dirette e cioè mediante ruolo, di cui la cartella costituisce un estratto) e presuppone perciò la formazione del titolo esecutivo alla conclusione del provvedimento sanzionatorio (il verbale di accertamento in difetto del ricorso al prefetto ovvero l’ordinanza-ingiunzione di pagamento) ed è, dunque, contro il verbale d’accertamento divenuto esecutivo che va proposta l’opposizione ex art. 22 della citata legge, non essendo il ricorso stesso più ammissibile contro la cartella esattoriale. (Cass. Civ., Sez. I, 25 maggio 2001, n. 7115). [RV1101]

Strade – Autostrade – Violazioni commesse su carreggiate, rampe e svincoli autostradali – Sanzione ex art. 176, comma diciannovesimo, c.s. – Inversione di marcia nell’area antistante il casello autostradale – Applicabilità – Esclusione – Presenza di segnale di preavviso di inizio autostrada – Irrilevanza – Equiparazione tra segnaletica di preavviso e di inizio autostrada – Esclusione
In tema di circolazione di autoveicoli, la sanzione amministrativa di cui all’art. 176, comma diciannovesimo, c.s., prevista a carico di chi abbia invertito il senso di marcia sulle carreggiate, sulle rampe e sugli svincoli autostradali, non è applicabile nel caso in cui sia stato commesso nell’area antistante il casello autostradale, che non può qualificarsi, in particolare, come svincolo, cioè come intersezione a livelli sfalsati, tale da non consentire il passaggio da una corsia di marcia all’altra. Né rileva, ai fini dell’applicabilità, nella descritta ipotesi, della sanzione di cui al citato art. 176, comma diciannovesimo, c.s., la presenza, nell’area antistante il casello, del cartello di preavviso di inizio autostrada, che non è equiparabile, agli effetti del comportamento imposto all’utente, a quello di inizio di autostrada. (Cass. Civ., Sez. I, 5 luglio 2001, n. 9059). [RV1101]

Velocità – Limiti fissi – Apparecchi rilevatori – Autovelox – Contestazione immediata – Impossibilità – Motivazione continua nel verbale di accertamento notificato – Sindacato del giudice di merito – Limiti
In tema di violazioni del codice della strada, ove non si sia proceduto a contestazione immediata dell’illecito, il giudice dell’opposizione ad ordinanza-ingiunzione legittimamente dispone l’annullamento del provvedimento sanzionatorio emesso dal prefetto allorché il verbale di accertamento notificato difetti della indicazione dei motivi che hanno reso impossibile la contestazione immediata o sia corredato di una motivazione meramente apparente, ma non può annullare il provvedimento sanzionatorio in base ad una illegittimità non desunta dall’atto, non essendo egli abilitato a censurare l’organizzazione del servizio di rilevamento delle infrazioni da parte della pubblica amministrazione. (Sulla base dell’enunciato principio, la S.C. ha cassato con rinvio la sentenza del pretore, che, in caso di sanzione per eccesso di velocità accertato mediante Autovelox, aveva ritenuto non giustificata la contestazione differita, considerando <<generico e poco credibile>> il richiamo all’impedimento dell’altro accertatore – quello non addetto alla verifica del buon funzionamento dell’apparecchiatura di rilevazione della velocità – che, secondo il verbale, era impegnato in altre contestazioni immediate della stessa violazione ad altri automobilisti). (Cass. Civ., Sez. I, 25 maggio 2001, n. 7103). [RV1101]

Pedone – Circolazione dei pedoni – Attraversamento fuori delle strisce pedonali – Precauzioni necessarie – Inosservanza – Responsabilità del pedone
Il pedone, che attraversi la strada fuori dalle strisce pedonali, provocando la fermata delle auto per consentirgli l’attraversamento, deve prestare attenzione massima, nel giungere presso la mezzeria, alle auto e moto, che si apprestino a sorpassare i veicoli fermi, a normale velocità e posizione sul piano viario, perché se, in tali circostanze, si verifica l’investimento, la colpa va impugnata unicamente al pedone. (Trib. Civ. di Roma, 10 gennaio 2001, n. 640). [RV1101]

Risarcimento del danno – Valutazione e liquidazione – Danno ad autoveicolo - C.d. riparazione antieconomica – Somma e spesa dal danneggiato per la riparazione – Importo superiore al valore commerciale ante-sinistro – Integrale rimborso – Sussistenza – Secondo comma dell’art. 2058 c.c. – Rilevanza
Il proprietario dell’autovettura danneggiata dal fatto illecito altrui ha diritto all’integrale rimborso della somma spesa per la riparazione, allorché tale importo sia ampiamente superiore al valore commerciale del bene prima del danneggiamento, dovendosi escludere che il valore ante-sinistro rilevi ai fini del secondo comma dell’art. 2058 c.c. (il quale esclude la reintegrazione in forma specifica laddove risulti eccessivamente onerosa per il debitore). (Trib. Civ. di Cremona, 21 maggio 2001, n. 158). [RV1101]

Depenalizzazione – Accertamento delle violazioni amministrative – Contestazione – Differita – Formalità necessarie – Carenza – Conseguenze – Inesistenza della contestazione
E’ afflitta da inesistenza la contestazione differita di una violazione di norme del codice della strada effettuata mediante la notifica di un atto diverso da uno degli originali o di una copia autenticata del verbale, che, se redatto con scrittura tradizionale, non può essere sostituito da una nota riepilogativa successivamente emessa dall’ufficio o comando da cui dipende l’organo accertatore, a nulla rilevando la facoltà prevista dall’art. 3, comma 2, D.L.vo 39/93, in combinato disposto con l’ultimo periodo dell’art. 385 Reg. nuovo c.s., di redigere atti con sistema meccanizzato ove la firma autografa venga sostituita dall’indicazione a stampo del soggetto responsabile dell’emanazione, applicabile unicamente al caso in cui l’agente accertatore si serva di un sistema meccanizzato o di elaborazione dati per redigere il verbale di accertamento dell’infrazione. (Giudice di Pace di Torino, Sez. VII, 14 maggio 2001, n. 2256). [RV1101]

Depenalizzazione – Accertamento delle violazioni amministrative – Contestazione – Verbale – Violazione di ordinanza sindacale disponente il divieto di circolazione in determinate fasce orarie e giornaliere – Riconducibilità alla tutela dell’ambiente dall’inquinamento – Opposizione – Competenza del tribunale ex. Art. 22 bis L. n. 689/81 – Sussiste
Il divieto di circolazione degli autoveicoli su tutto il territorio comunale in determinate fasce orarie e giornaliere (c.d. giovedì del polmone) disposto – visto il D.M. ambiente 21 aprile 1999, n. 163 – dal Sindaco di Torino a mezzo di ordinanza, attiene alle norme anti-inquinamento predisposte dal comune. Conseguentemente, poiché il secondo comma lettera d) dell’art. 22 bis L. n. 689/81 (così inserito dall’art. 98 D.L.vo n. 507/99) stabilisce che l’opposizione si propone davanti al tribunale quando la sanzione è stata applicata per violazione concernente disposizioni in materia di tutela dell’ambiente dall’inquinamento, deve dichiararsi l’incompetenza per materia del giudice di pace investito dell’opposizione al verbale di contestazione, elevato dalla polizia municipale per violazione della citata ordinanza sindacale. (Giudice di Pace di Torino, Sez. IV, 4 aprile 2001). [RV1101]

Pedoni – Cautele verso i pedoni – Obbligo di moderare la velocità
In tema di responsabilità da sinistri stradali, il conducente favorito dal diritto di precedenza deve comunque non abusarne, non trattandosi di un diritto assoluto e tale da consentire una condotta di guida negligente e pericolosa per gli altri utenti della strada, anche se eventualmente in colpa; ne deriva che anche nelle ipotesi in cui il semaforo verde consente la marcia, l’automobilista deve accertarsi della eventuale presenza, anche colpevole, di pedoni che si attardino nell’attraversamento. (Cass. Pen., Sez. IV, 7 dicembre 2000, n. 12789). [RV1101]

Velocità – Limiti fissi – Apparecchi rilevatori – Accertamento a mezzo di autovelox – Contestazione immediata – Obbligo – Insussistenza
In tema di violazioni del codice della strada, non costituisce obbligo imprescindibile dei verbalizzanti procedere alla contestazione immediata della contravvenzione nel caso in cui, ai sensi dell’art. 384 lett. E) Reg. esec., l’accertamento della violazione avvenga per mezzo di appositi apparecchi di rilevamento che consentono la determinazione dell’illecito in tempo successivo (accertamento a mezzo Autovelox della violazione dei limiti di velocità). (Cass. Civ., Sez. I, 28 agosto 2001, n. 11293). [RV1201]

Depenalizzazione – Accertamento delle violazioni amministrative – Poteri della polizia municipale – Limiti – Ambito territoriale – Necessità dell’autorizzazione del prefetto – Esclusione
Rientra nei compiti della polizia municipale, e non necessita, perciò, dell’autorizzazione del prefetto, l’accertamento dell’infrazione al c.s. consumata in territorio comunale, anche se fuori del centro abitato, poiché le disposizioni del c.s., che attribuiscono al Ministero dell’interno il potere di coordinamento dei servizi di polizia stradale non sottraggono le relative competenze ai comuni, ai quali sono attribuite, dall’art. 18 del D.P.R. n. 616 del 1977, le funzioni relative alla materia della polizia locale urbana e rurale che si svolgono nell’ambito del territorio comunale. (Cass. Civ., Sez. I, 22 agosto 2001, n. 11183). [RV1201]

Autotrasporto – Obbligo di cronotachigrafo – Mancato funzionamento per omesso inserimento dei fogli – Corrispondente sanzione – Responsabilità del proprietario del veicolo – Contenuto

In tema di messa in circolazione di veicoli provvisti di cronotachigrafo e dei relativi fogli di registrazione (art. 8 della legge n. 132 del 1987), il proprietario del veicolo è tenuto al controllo dell’esatto funzionamento del menzionato apparecchio misuratore della velocità al momento dell’immissione del mezzo sulla strada pubblica e non è esonerato dalla corrispondente sanzione per il solo fatto di avere fornito i fogli di misurazione al conducente e di avergli comunicato, anche ripetutamente, la necessità di inserire gli stessi nel cronotachigrafo per farlo funzionare. (Cass.Civ., Sez. I, 20 luglio 2001, n. 9918). [RV1201]

Velocità – Limiti fissi – Apparecchi rilevatori – Violazione dei limiti di velocità – Accertamento – Risultanza delle apposite apparecchiature – Fonti di prova – Configurabilità
L’efficacia probatoria dello strumento rilevatore di velocità dei veicoli (Autovelox) perdura sino a quando risultino accertati nel caso concreto, sulla base di circostanze allegate dall’opponente e debitamente provate, inconvenienti ostativi al regolare funzionamento dello strumento stesso.(Cass. Civ., Sez. I, 12 luglio 2001, n. 9441). [RV1201]

Atti amministrativi – Forma – Autografia della sottoscrizione – Limiti – Fattispecie in tema di ordinanza-ingiunzione
L’autografia della sottoscrizione non è configurabile come requisito di esistenza giuridica dell’atto amministrativo notificato allorché, dallo stesso contesto dell’atto, sia possibile accertare l’attribuibilità dell’atto stesso a chi deve esserne l’autore, salva la facoltà dell’interessato di chiedere al giudice l’accertamento in ordine alla sussistenza, sull’originale del documento notificato, della sottoscrizione del soggetto autorizzato a formare l’atto amministrativo. (Fattispecie in tema di ordinanza-ingiunzione irrogativi di sanzione amministrativa). (Cass. Civ., Sez. I, 12 luglio 2001, n. 9441. [RV1201]

Depenalizzazione – Ordinanza-ingiunzione – Autorità competente all’emissione – Prefetto – Delega al vice prefetto – Legittimità – Requisiti – Delega espressa – Necessità

L’art. 18 della legge 24 novembre 1981, n. 689 non vieta al prefetto la possibilità di attribuire, con delega espressa, ad organi del proprio ufficio, e specificamente al vice prefetto, la funzione di emettere l’ordinanza-ingiunzione per violazioni del codice della strada). (Cass. Civ., Sez. I, 12 luglio 2001, n. 9441). [RV1201]

Velocità – Limiti fissi – Contestazione immediata – Impossibilità – Differenti ipotesi – Accertamento della impossibilità – Contenuto
In relazione all’art. 384 del Regolamento d’esecuzione del codice della strada (il quale identifica alcuni casi d’impossibilità della contestazione immediata, comprendendo tra questi l’accertamento della violazione dei limiti di velocità attraverso appositi apparecchi di rilevamento) va distinta l’ipotesi in cui la rilevazione dell’illecito sia stata effettuata con apparecchiatura che la consenta solo in tempo successivo ovvero dopo che il veicolo sia già a distanza dal posto d’accertamento, da quella, prevista in via alternativa, che il veicolo sia stato nell’impossibilità d’esser fermato in tempo utile e nei modi regolamentari. In questa ultima ipotesi la suddetta impossibilità dev’essere valutata esclusivamente in relazione al servizio di vigilanza così come organizzato dall’amministrazione e quale risulta dalla motivazione del verbale d’accertamento che, nel caso di utilizzazione di apparecchiature diverse da quelle menzionate nella prima parte dell’art. 384, lett. E, del citato regolamento, deve obbligatoriamente indicare le ragioni della mancata contestazione immediata. (Cass. Civ., Sez. I, 12 luglio 2001, n. 9438). [RV1201]

Depenalizzazione – Applicazione delle sanzioni – Contestazione- Immediata – Necessità – Condizioni e limiti – Omissione - Conseguenze – Fattispecie
In tema di violazioni di norme del codice della strada, qualora il giudice dell’opposizione (o il prefetto) ragionevolmente ritengano, con prudente apprezzamento, che la contestazione immediata – del cui difetto l’interessato si sia espressamente doluto – sarebbe stata, in concreto, possibile in relazione alla circostanza del caso (e tenuto conto del principio di economicità dell’azione amministrativa) e che tale contestazione non sia stata, ciononostante, effettuata (in violazione dell’obbligo imposto all’agente accertatore dall’art. 200 c.s.), possono legittimamente procedere all’annullamento del verbale di accertamento della violazione così contestata. (Nella specie, la S.C. ha, peraltro, escluso che la mancata contestazione immediata potesse esser causa di annullamento del provvedimento sanzionatorio impugnato, dacché, dal verbale di contestazione, risultava espressamente indicata la circostanza che l’apparecchiatura elettronica di rilevamento della velocità consentiva la determinazione dell’illecito soltanto dopo che il veicolo era a distanza dal posto di accertamento, ricorrendo, per l’effetto, una delle ipotesi di cui all’art. 384 del Regolamento di esecuzione del c.s.). (Cass. Civ., Sez. I, 28 giugno 2001, n. 8869). [RV1201]

Velocità – Limiti fissi – Apparecchi rilevatori – Contestazione immediata – Obbligo – Condizioni e limiti – Fattispecie
In tema di circolazione stradale, la violazione dei limiti di velocità rilevata con apposite apparecchiature elettroniche (c.d. Autovelox) deve essere contestata immediatamente al trasgressore, salva indicazione dei motivi che abbiano reso impossibile tale contestazione, giusta disposto dell’art. 201 c.s. con la conseguenza che all’autorità giudiziaria deve ritenersi demandato un mero controllo di legittimità dei provvedimenti sanzionatori (con eventuale rilevazione della carenza dei requisiti di legge), ma non anche la facoltà di interferire nelle scelte tecniche e di organizzazione del servizio di rilevazione ed accertamento delle violazioni, potendo, per l’effetto, annullare i verbali nel solo caso di omessa od apparente indicazione dei motivi della mancata contestazione diretta, ma non anche a censurare o l’organizzazione del servizio che, da tale indicazione, risulti, ovvero la scelta concreta dei mezzi di rilevazione – salvo a chiarire in qual modo le inefficienze della P.A. abbiano leso i diritti di difesa del presunto autore della violazione -. (Nell’affermare il principio di diritto di cui in massima, la S.C. ha, così, cassato la sentenza del giudice di merito che aveva sindacato la scelta della P.A. di utilizzare un apparecchio di rilevazione che, a causa delle interferenze dovute al passaggio di altri veicoli, non consentiva una contestazione immediata dell’infrazione, come puntualmente indicato dall’autorità procedente nel verbale di contravvenzione inviato successivamente al trasgressore). (Cass. Civ., Sez. I, 22 giugno 2001, n. 8528). [RV1201]



Giovedì, 30 Settembre 2004
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