Venerdì 19 Aprile 2024
area riservata
ASAPS.it su
Rassegna stampa 30/01/2004

Rassegna stampa del 29 Gennaio 2004

Rassegna stampa del 29 Gennaio 2004

 


Da "Quotidiano.net" del 29 gennaio 2004

Apocalisse autosole. Il racconto degli automobilisti


FIRENZE- Cinquanta centimetri di neve in due ore. Una bufera che ha spezzato l’Italia in due, intrappolando sull’Appennino tosco-emiliano migliaia di automobilisti e intere famiglie in viaggio sull’unica arteria che unisce il Nord al Sud: l’Autostrada del Sole.
Cinque camion con un assetto di gomme non regolari e sprovvisti di catene, ha poi verificato la Polstrada, si sono messi di traverso in altrettanti punti della A1 ed è scoppiato il caos: i mezzi della Società Autostrade, che fin dalla mattinata erano all’opera per prevenire i disagi, spargere il sale e pulire il fondo stradale, si sono dovuti a quel punto occupare degli uomini e non più delle corsie di marcia. Nel tardo pomeriggio, quando il quadro generale si è fatto ancor più caotico e la A1 è alle 17 stata chiusa da Casalecchio di Reno a Firenze Nord, hanno dovuto chiamare rinforzi. E ai circa 300 mezzi impiegati fino a quell’ora se ne sono aggiunti almeno altri cento di ditte private. Anche la Protezione Civile è intervenuta in forze soccorrendo gli automobilisti con viveri, coperte e bevande calde.
In fila sul valico
Nonostante le segnalazioni che avvisavano delle "code per neve" e i ripetuti appelli a non mettersi in viaggio lanciati via radio, in tanti, senza alternative, hanno imboccato l’autostrada a Nord e a Sud, per ritrovarsi poi dopo un breve tratto imbottigliati in una sorta di incubo.
In poco tempo la situazione è precipitata e si è scatenata l’apocalisse con scene di disperazione facilmente intuibili lungo la colonna di auto e camion che è arrivata a toccare i 17 chilometri sul valico: c’era gente che ha approfittato della sosta forzata per montare le catene e altri che hanno raggiunto a piedi la vicina stazione di servizio di Aglio per rifornirsi di benzina con taniche perché dovendo tenere il motore acceso per azionare il riscaldamento, rischiavano di restare a secco. Si sono registrati anche micro tamponamenti senza danni per gli occupanti delle auto. Solo verso le 20 le due corsie sono state liberate dalla neve e lentamente, con un’interminabile teoria di "stop and go", le auto hanno iniziato a defluire.
"Ci ho messo sette ore per andare da Bologna a Firenze", racconta Matteo Canè, un giovane bolognese sorpreso dalla copiosa nevicata mentre era in viaggio con un amico. "Sono stato fermo quattro ore e davanti agli occhi avevevamo soltanto un muro bianco, in certi momenti non si vedeva nulla. Poi per fortuna, seppure a passo d’uomo, siamo riusciti a rimetterci in marcia".
Il caso Fantozzi
La perturbazione, divenuta poi sempre più violenta, è iniziata verso le 10 di mattina quando il traffico in entrata sull’Autosole era di 2000 veicoli all’ora, il 35% dei quali autoarticolati e merci.
E’ già la seconda volta che mi capita una cosa del genere e se le dico come mi chiamo, sono sicuro che lei si mette a ridere", racconta affranto e rassegnato Piergiorgio Fantozzi, un pensionato di Imperia che si stava recando con la moglie nella zona del Chianti per una breve vacanza ed invece è rimasto cinque ore fermo in colonna, sotto la tormenta.
Nonostante il disagio riesce a fare ironia su se stesso e sul suo proverbiale cognome: "Evidentemente è il destino che si accanisce contro noi poveri Fantozzi, o forse sono le vacanze in Toscana che portano sfortuna: ho vissuto la stessa scena nel febbraio 1999 quando mi sono ritrovato intrappolato sotto la neve più o meno nello stesso punto. A ripensarci mi sembra incredibile, anche se quella volta le cose andarono forse peggio. Nel dubbio, però, mi sa che il prossimo anno vado sulle Dolomiti, almeno lì, se capita una cosa del genere, siamo preparati".


Da "Corriere Romagna" del 29 gennaio 2004

 

Auto rubate, stroncata una gang
Smt


CESENA- Un deposito adibito alla custodia di automobili rubate. All’interno, lo scorso 12 gennaio, gli agenti di polizia stradale impegnati nell’indagine, ne hanno rinvenute ben sette, semi nuove e di grossa cilindrata: tutte nascoste all’interno di un capannone in zona Ponte Cucco, nei pressi di San Giorgio di Cesena. Si tratta di un traffico illecito all’interno del quale, con ogni probabilità, le automobili provento di furto venivano "clonate" grazie a telai regolari di altre vetture in regola, e infine riciclate. La destinazione del mercato è senz’altro diretta all’est Europeo. La recente scoperta, partendo dalla messa in luce del capannone, è stata portata a segno dagli agenti del Caps di Cesena, qualche settimana fa, hanno lavorato in collaborazione con i vigili di Quartiere della prima circoscrizione coordinati da Paolo Zamagni. Gli investigatori del Caps hanno capito subito che si trovavano di fronte ad un mercato illecito sulle automobili rubate. L’ipotesi si è poi confermata, dopo una serie di controlli effettuati in tutta la regione, e delle numerose denunce di furto collegate al traffico illecito. Per il momento, la polizia stradale ha fornito tre indagati alla Procura, indicati come responsabili del malfatto.Il sospetto che in seguito ha dato luogo alle indagini, era stato sollevato da un controllo anagrafico che i vigili urbani aveva fatto in passato. L’input è pertanto arrivato da un irregolarità del documento. Dopo lunghe attività investigative, gli agenti, nella serata dello scorso 12 gennaio, sono arrivati alla scoperta del capannone, sito in via Calabria. La struttura pare appartenga ad un complesso di appartamenti, un tempo abitati da extracomunitari (estranei ai fatti). Perquisito il locale, sono state rinvenute vetture risultate rubate, quali: una Audi A4 1900, una Punto S, una Volkswagen Lupo, una Mitsubishi L200, un Ducato Fiat, una Pajero Mitsubishi e un Ulisse Fiat. Cinque di queste sono emerse ancora da "clonare", mentre due risultavano già codificate con telaio regolare. Valore complessivo dei mezzi, circa 140mila euro. La tecnica usata è quella solita: rubare un auto in ottime condizioni per poi cambiare il numero di telaio. Gli viene apposto quello di un auto identifica per modello, cilindrata e colore, ma che non è rubata. Il tutto finalizzato alla ricettazione, al riciclaggio e, pertanto, al falso. Le vetture ritrovate in via Calabria pare siano oggetti di furti perpetrati tra Rimini e Forlì. Al vaglio, resteranno per ora le posizioni dei tre indagati in merito alla vicenda.


Da "Il Messaggero" del 29 gennaio 2004

GIUBBOTTI SALVAVITA


Umbria - Scatta dal primo aprile l’obbligo di avere in auto giubbotti o bretelle riflettenti, di colore arancione, rosso o giallo, utili per evitare incidenti e investimenti.
Attenzione però che il giubbotto che si acquista sia omologato: deve recare infatti il marchio europeo "CE" e la dicitura "UNI EN 471" che attesta la conformità alle regole di circolazione stradale europee.
Per chi dimentica di indossare giubbotti o bretelle riflettenti in caso di fermata fuori dai centri abitati, è prevista una multa da 33 a 157 euro e la detrazione di due punti dalla patente.


Da "Il Messaggero" del 29 gennaio 2004

Camionisti in balìa della banda dei Tir .

Un uomo e una donna sequestrati e rapinati dell’intero carico di vestiti.

I due sono stati abbandonati all’alba sull’A14 nei pressi del casello di Pesaro, analogie con il colpo avvenuto a Santo Stefano


FANO- Sequestrati, malmenati e rapinati: per ore, due camionisti di Bergamo, un uomo e una donna, sono rimasti in balia della banda dei Tir tornata in azione in grande stile nel tratto pesarese dell’A14. Giusto un mese fa, la sera di Santo Stefano, altri due autotrasportatori marchigiani erano stati depredati del carico in autostrada restando ostaggio dei rapinatori. E adesso l’incubo si rinnova. Diverse le analogie fra i due colpi: innanzitutto il "bottino", ovvero il carico del camion. Si tratta di vestiti - capi di abbigliamento, maglioni, pantaloni, giubbotti - per decine di migliaia di euro, segno che i malviventi sono specializzati e agiscono su commissione. Inoltre la gang entra in azione lungo il tratto dell’A14 fra Ancona e Cesena, ma con appoggi e complici locali: nel primo caso il Tir era stato "alleggerito" in un luogo sicuro, probabilmente in un capannone della zona industriale di Pesaro o Fano, comunque nei pressi del casello dell’A14, invece l’altra notte l’autotreno probabilmente è uscito al casello di Marotta e da lì ha raggiunto un rifugio sicuro nella zona artigianale ai confini delle province di Pesaro e Ancona. Sicuramente il Tir, che proveniva dalla Lombardia ed era diretto a sud, è stato tallonato per diversi chilometri prima che i rapinatori stabilissero il momento giusto assaltarlo. Il blitz, nella notte fra martedì e mercoledì è scattato, nella zona Cesena. Tre o forse quattro persone, a bordo di una Alfa 156 hanno bloccato il mezzo pesante, immobilizzando i due conducenti a bordo. L’ uomo sarebbe stato anche picchiato e colpito più volte alla testa per indurlo a non opporre resistenza. Poi i due ostaggi sono stati legati e imbavagliati mentre i rapinatori prendevano la guida del camion e lo conducevano fino al luogo stabilito per sacheggiarlo del carico. Sia l’uomo che la donna non hanno saputo indicare per quanto tempo siano rimasti in balìa della banda: solo, a un certo punto, si sono accorti che il Tir, dopo essere ripartito, si è di nuovo fermato e questa volta definitivamente. In realtà i malviventi erano rientrati in A14 e avevano abbandonato camion e ostaggi nel parcheggio dell’area di servizio Foglia Est a due chilometri dal casello di Pesaro (l’altra volta erano stati lasciati sulla statale 16 a Fosso Sejore a metà strada fra Pesaro e Fano). I due sono stati ritrovati all’alba di ieri, a bordo del loro automezzo, ma del carico più nessuna traccia. Le indagini sono affidate alla polizia autostradale di Fano.


Da "Il Mattino" del 29 gennaio 2004

Guida autocarro fuorilegge: arrestato

ROCCO COLOMBO

SALA CONSILINA
Arrestato mentre era alla guida di un autocarro di provenienza illecita. Nella rete degli agenti della polstrada di Sala Consilina, coordinata dal comandante Pasquale D’Amelio, è finito un autotrasportatore di Teggiano, Vittorio Marmo di 75 anni. L’automezzo, che viaggiava con telaio palesemente abraso e con targa falsa, è stato sequestrato, mentre per l’anziano autotrasportatore si sono aperte le porte del carcere di via Gioberti a Sala Consilina, con l’accusa di ricettazione. L’operazione di ieri mattina condotta in porto dagli agenti della Polizia stradale nel campo della attività legate alla ricettazione è solo l’ultima di una lunga serie, per fronteggiare una vera e propria piaga su cui le Forze dell’ordine del Vallo di Diano sono impegnate da tempo. Secondo l’ultimo rapporto redatto dalla polstrada di Sala Consilina, infatti, nel Vallo sarebbero moltissime le automobili di provenienza illecita, tanto da indurre gli stessi agenti a rafforzare i posti di blocco, nel tentativo di prevenire e reprimere reati del genere. Nella stessa giornata di ieri, coadiuvati dai loro colleghi del Centro Operativo Autostradale, gli uomini coordinati dal sostituto commissario D’Amelio hanno denunciato ben sei automobilisti per guida in stato di ebbrezza, mentre altri sette sono stati fermati per eccesso di velocità sul pericoloso tratto autostradale che collega Contursi con Buonabitacolo. A tutti, inoltre, sono stati tolti ben cinque punti dalla patente. Continua senza sosta il controllo della polstrada, anche sulla pericolosa arteria della Salerno-Reggio Calabria, dove spesso si verificano gravi sciagure, causate anche dall’inosservanza delle elementari regole di guida.


Da "La Gazzetta del Mezzogiorno" del 29 gennaio 2004

Giovane di Lagonegro
Ruba due auto ma alla fine finisce in manette
 

p. perc.
Lagonegro - Ruba due macchine ma alla fine gli va male perché viene arrestato. Luca D’A., 21 anni, di Lagonegro ruba una Peugeot 205 in sosta davanti ad un bar di Lagonegro e fugge sull’A 3 Salerno - Reggio Calabria direzione Salerno.
Ma giunto all’altezza di Polla ha un incidente e si da alla fuga nei terreni circostanti.
Fa perdere le proprie tracce e giunto nel centro abitato di Polla ruba la seconda auto Suzuki Vitara immettendosi nuovamente in autostrada ma viene fermato e arrestato tra Battipaglia e Salerno dalla Polstrada di Eboli che nel frattempo aveva ricevuto la segnalazione dai colleghi di Sala Consilina.

Da "La Città" del 29 gennaio 2004

Arrestato dopo un folle inseguimento
Ventunenne di Lagonegro ruba due autovetture
Preso dalla Stradale di Eboli sull’A3 a Battipaglia (re.pro.)
Rocambolesco inseguimento ieri pomeriggio da parte degli agenti della Polizia Stradale della sottosezione di Eboli. Dopo aver intercettato una Vitara Suzuki, poi risultata rubata a Polla qualche ora prima, hanno a lungo inseguito e poi tratto in arresto un Luca D.A., 21 anni, originario di Lagonegro, in fuga lungo il tratto nord dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria dopo aver messo a segno due furti d’auto in poche ore. Luca D.A. ha infatti prima rubato una Peugeot 205 a Lagonegro, dove risiede, e subito dopo a bordo della stessa si è dato alla fuga percorrendo l’A3 in direzione Salerno fino all’uscita di Polla: qui il ventunenne ,quasi certamente a causa della velocità sostenuta, è andato a schiantarsi prima contro le barriere di protezione e poi contro un’altra auto che transitava nello stesso senso di marcia. Tra lo stupore generale e incurante di cosa fosse accaduto, il giovane senza dare spiegazioni ha scavalcato la recinzione che delimita l’autostrada e si è dato alla fuga attraverso i campi della zona facendo perdere le sue tracce. Sul posto è intervenuta la Polstrada di Sala Consilina, che ha provveduto ai primi rilievi accertando immediatamente che l’auto abbandonata risultava rubata a Lagonegro poche ore prima. Intanto Luca D.A,, in preda al panico, è riuscito a impossessarsi di un’altra auto parcheggiata nei pressi dell’uscita di Polla, una Suzuki Vitara, ed ha così ripreso la sua folle corsa sull’autostrada in direzione Salerno. All’altezza di Battipaglia, è stato intercettato da una pattuglia della Polstrada di Eboli, formata dagli assistenti capo Angelo Lucia e Valentino Baldi e dall’assistente Massimo Fortunato, che si è subito messa alle costole del fuggitivo. L’inseguimento è durato alcuni chilometri, fino a quando gli agenti con un’azione da manuale sono riusciti a bloccare e ad arrestare il ventunenne tra Battipaglia e Pontecagnano. Non è il primo caso del genere, e solo grazie alla meticolosità e alla professionalità degli agenti della Polstrada si è evitato il coinvolgimento di altre autovetture in transito, come accade nel caso dell’arresto del serial killer di Teramo: in quell’occasione ci fu purtroppo una sparatoria in autostrada fortunatamente senza danni alle persone. Gli agenti riuscirono infatti a centrare con precisione i pneumatici posteriori dell’auto.

Da "La Città" del 29 gennaio 2004

La Stradale ha stilato il bilancio per il 2003
Denunciato un imprenditore Guidava un autocarro illegale con il telaio risultato abraso

Lucia Giallorenzo

Teggiano - Fermato e denunciato dai poliziotti per ricettazione l’imprenditore di Teggiano V.M.. L’uomo era alla guida di un autocarro di provenienza illecita. La viabilità ordinaria ed autostradale è tra le attenzioni maggiori della Sottosezione di polizia stradale di Sala Consilina al comando di Pasquale D’Amelio. Nell’anno appena trascorso sono state impegnate 2586 pattuglie, di cui 470 per l’attività infortunistica stradale. Il fenomeno della ricettazione di veicoli non sfugge all’occhio attento degli agenti che a seguito di accertamenti tecnici sull’autocarro condotto dall’imprenditore di Teggiano hanno evidenziato la provenienza furtiva del veicolo. Tra gli elementi importanti vi è stato il confronto della targa rilasciata in epoca antecedente rispetto all’anno d’immatricolazione del veicolo. L’autocarro aveva non solo il telaio abraso in modo doloso tanto da non essere letto con facilità, ma anche una certa superficialità nell’abbinamento targa e serie di costruzione, cosa che ha permesso di assicurare alla giustizia V.M. e recuperare il veicolo che successivamente sarà riconsegnato al legittimo proprietario. La Sottosezione di polizia stradale ha stilato il bilancio dell’anno scorso. Nel 2003 ha proceduto a sequestri amministrativi e penali a seguito di controlli effettuati a 63 attività commerciali di cui autocarrozzerie, autofficine, officine di elettrauto e rivendite di veicoli, nonché contestazioni per un importo complessivo di 97.000 euro ed ancora 3242 contesti per violazione al codice della strada. Quindi non solo i veicoli in transito, ma anche le rivendite degli stessi sono scrupolosamente controllate dai poliziotti. Lo scorso anno gli agenti inoltre, hanno arrestato 6 persone e denunciate a piede libero 52, nonché 17 per guida in stato di ebbrezza e 2 per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e psicotrope ed ancora 7 denunce amministrative sempre per uso di sostanze stupefacenti con sequestro di 43,5 grammi di sostanza stupefacente. Nel 2003 sono stati rilevati 470 incidenti stradali, nella stragrande maggioranza, avvenuti in ambito autostradale che hanno causato lesioni personali a 220 utenti.

Venerdì, 30 Gennaio 2004
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK