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Rassegna stampa 23/03/2004

Rassegna stampa del 22 Marzo 2004

Rassegna stampa del 22 Marzo 2004

 

Da "Ansa" del 22 marzo 2004

MENO FERITI SU STRADE NEL WEEK END
Diminuiti anche incidenti su rete autostrade


ROMA
In calo del 16% gli incidenti e del 45% i feriti sulla rete Autostrade nell’ultimo week end rispetto al 2003. Lo rende noto la stessa società. In particolare, sulla rete di Autostrade per l’Italia (2.854 chilometri, pari al 51% delle rete autostradale a pedaggio) gli incidenti sono stati 116 contro i 138 del corrispondente fine settimana dello scorso anno, i feriti 54 (98 nel 2003) e invariato il numero dei morti (una vittima).


Da "Corriere Romagna" del 22 marzo 2004
   

Ubriaco: schianto e tre agenti feriti


CESENA - Dopo essere uscito praticamente illeso da uno spaventoso incidente, ha aggredito tre agenti della polizia stradale, spedendoli in ospedale, e ha sfasciato un’ambulanza. Uno schianto e una reazione dettata anche dal fatto che, secondo le analisi poi effettuate al Bufalini, aveva nel sangue un tasso d’alcol superiore di cinque volte alla norma. E’ stato arrestato nella notte tra sabato e domenica, poco dopo la mezzanotte, un cittadino di origine rumena e residente da qualche tempo a Ravenna. L’uomo stava viaggiando sull’E454 in direzione Sud, verso Roma. Giunto nel tratto della superstrada che attraversa il territorio di Cesena, ha perso il controllo della sua Alfa 156 e si è ribaltato più volte sulla carreggiata. L’Alfa è rimasta sulla corsia, una situazione che ha costretto le forze dell’ordine a chiudere al transito quel tratto di E45 per consentire il recupero dell’auto e per ripulire l’asfalto dai rottami persi durante il volo. Sul posto si ono portati gli agenti della polizia stradale di San Piero e una pattuglia di colleghi da Forlì. Con loro anche i vigili del fuoco e due ambulanze del 118 dell’ospedale Bufalini. L’uomo, un 34enne, non ha riportato conseguenze nel capottamento. quando gli agenti hanno chiesto spiegazioni sullo schianto, sono stati aggrediti. Tre sono stati feriti e curati in pronto soccorso. L’uomo poi ha sfasciato una delle ambulanze. Una serie di reazioni che hanno portato all’arresto. Dalle analisi del sangue il suo tasso alcolemico è risultato di 2.23. Questa mattina il 34enne risponderà della notte brava davanti al giudice.


Da "Avanti" del 22 marzo 2004
   

“Il nostro intento è fermare le stragi che si ripetono ogni fine settimana”

Ern.Ses.

ROMA - Chi non mostra tentennamenti sulla necessità e sulla bontà della legge all’esame della Camera è Carlo Giovanardi, ministro per i Rapporti con il Parlamento, che del disegno di legge governativo è un po’ il "padre". "Le devo, innanzitutto, dire - esordisce il ministro nell’intervista concessaci - che le uniche reazioni negative vengono dai gestori dei locali. I sondaggi di varie società hanno rilevato una quasi totalità (l’81 per cento) di adesione dell’opinione pubblica al nostro disegno di legge. E poi si sono dichiarati favorevoli i medici, gli Amici della polizia stradale, l’Associazione degli infortunati, quella dei genitori, i lavoratori autonomi dello spettacolo, la Cisl, le Acli, e tanti altri ancora". Da dove vengono, allora, gli ostacoli? "I guai cominciano, a livello parlamentare, dove c’è un’azione - legittima - di lobby furibonda dei gestori dei locali. Quello che però è incomprensibile, dal mio punto di vista, è che il testo che va ora in Parlamento sostanzialmente corrisponde agli accordi che il Silb aveva ripetutamente sottoscritto con vari governi, l’ultimo nel ’99 con gli allora ministri di centrosinistra Bindi, Iervolino e Turco". Qual è la base comune di questi accordi e del testo ora in esame? "Il nostro disegno di legge prevede che alle 4 del mattino, d’estate, e alle 3 negli altri mesi cessino la musica e il ballo, pur rimanendo aperti i locali per chi desidera intrattenersi mangiando e assumendo bevande non alcoliche. Altro punto rilevante è che dalle 2 alle 6 del mattino viene posto il divieto di consumare alcolici e superalcolici. Inoltre si prevede, un’ora prima della chiusura dei locali un’attenuazione della musica e dei rumori per evitare che i giovani affrontino ’rintronati’ strade e autostrade, con tutte le drammatiche conseguenze che sono ben note". Dove si concentrano le contestazioni? "I gestori ci contestano tutto: per la cessazione della musica alle 4 del mattino, che chiamano ’coprifuoco’, ci accusano di ’oscurantismo’. Tenga presente che non staremmo a discutere queste norme se non ci fossero 600 ragazzi dai 18 ai 25 anni che ogni anno muoiono di venerdì e sabato notte, con un’incidenza di mortalità tripla alle 5 del mattino del sabato e della domenica rispetto a tutte le altre ore degli altri giorni della settimana, dove ci sono 2 morti ogni 100 incidenti. Lì, invece, ci sono 7 morti ogni 100 incidenti". Una vera strage… "I gestori ora contestano anche i dati: negano la realtà delle ’stragi del sabato sera’. Fanno un’operazione devo dire squallidissima osservando che alle 6 del pomeriggio ci sono più morti. Bella scoperta! Se si considerano non i dati assoluti ma in relazione ai milioni di auto che circolano a quell’ora. Quel che occorre considerare è il tasso di pericolosità e di mortalità del venerdì e del sabato notte, oltre che la tipologia degli incidenti: a livello scientifico si parla di ’mortalità e traumatologia del sabato sera’; sono incidenti disastrosi, che avvengono all’alba, che non lasciano segni di frenata, non c’è traccia di reazione del conducente. Anche a 50 all’ora, in queste condizioni, impattando un platano o un muro ci si disintegra. Il tutto è collegato al sonno, alla stanchezza, molte volte all’impasticcamento". Perché non si punta soprattutto sull’educazione e sulla prevenzione, piuttosto che ai divieti ed alle restrizioni? "Guardi che sono almeno dieci anni che vedo gli enti pubblici spendere somme ingenti per campagne di sensibilizzazione. Ricorderà, ad esempio, quella di Toscani "Quattro pirla in meno"? A che sono servite? A zero. Ma lei la farebbe una campagna pubblicitaria diretta ai camionisti e che puntasse al loro buon cuore perché non eccedessero le prescritte 8 ore di guida o, semmai, una diretta ai motociclisti chiedendo loro, se vogliono, di mettere il casco? Obblighi, divieti e repressione allora sono necessari? "Non è tanto un problema di polizia. Se un gestore di un locale mi dice che alle 4 del mattino ad un ragazzo che gli chiede un whisky glielo dà tranquillamente, tanto fuori non è un problema suo: deve occuparsene la polizia…" Ci sembra di capire che lei scarta la possibilità di un coinvolgimento dei gestori e degli operatori dei locali notturni. "Consideri che noi, come Presidenza del Consiglio, abbiamo intrapreso una campagna promozionale, ’Accorcia la notte, allunga la vita’ - che si è avvalsa della disponibilità di personalità di spicco del mondo dello spettacolo e dello sport -, proprio per venire incontro alle richieste dei gestori dei locali. E la campagna è partita con la loro adesione. Ora sono loro ad incitare i ragazzi ad inviare SMS di protesta con lo slogan ’Allunga la notte’". Allora, signor Ministro, con i gestori dei locali notturni è lotta muro contro muro? "Purtroppo, ma devo sottolineare che l’altra associazione, l’Asso intrattenimento, aderente a Confindustria, ha mostrato di essere disponibile ad una collaborazione costruttiva".


Da "Il Giornale di Brescia" del 22 marzo 2004
   

In Valle "saltano" 18 patenti
CONTROLLI DELLA POLIZIA STRADALE CON L’ETILOMETRO
(g.s.)


Ormai si "viaggia" su una media di venti patenti ritirate per guida in stato di ebbrezza ogni fine settimana. Protagonisti della grave infrazione - che può mettere seriamente in pericolo la propria e l’altrui incolumità - sono quasi tutti giovani che tornano a casa da discoteche o da locali notturni. In questo week-end i controlli con l’etilometro sono stati effettuati in Valcamonica, in territorio di Esine, lungo la statale 42 del Tonale. Ad operare, dalla mezzanotte di sabato alle 6 di ieri, sono state quattro pattuglie della Polizia stradale, due di Brescia e due del distaccamento di Darfo Boario. Nel corso del servizio sono state ritirate diciotto patenti per guida in stato di ebbrezza, poiché ai conducenti dei veicoli, di età compresa tra i 20 ed i 32 anni, per lo più bresciani, è stata rilevata una presenza nel sangue di sostanze alcoliche superiore a quella consentita dal Codice della strada. Ora spetta alla Prefettura di Brescia stabilire, in base alla gravità dell’infrazione commessa, il periodo di sospensione del documento di guida. Durante il servizio sono state elevate anche tre contravvenzioni per velocità pericolosa e due per non aver allacciato le cinture di sicurezza. Complessivamente sono stati controllati cinquanta veicoli ed identificate una sessantina di persone. La Polizia stradale proseguirà comunque anche nei prossimi fine settimana i controlli con l’etilometro lungo le principali e più trafficate arterie della nostra provincia.


Da "Il Gazzettino" del 22 marzo 2004
   

Maxirissa nell’autogrill dopo la discoteca, sei arresti


Bergamo - Sei giovani delle province di Milano e di Varese sono stati arrestati per rissa aggravata dalla polizia stradale del distaccamento di Seriate (Bergamo) dopo aver preso parte a una maxirissa lungo l’autostrada. All’alba di ieri pattuglie della stradale sono dovute intervenire all’area di servizio Brembo sull’autostrada tra Bergamo e Milano perché due gruppetti di giovani si stavano picchiando di santa ragione.
Tutti provenivano da discoteche del bresciano dove già avevano avuto vivaci discussioni. Sulla strada del rientro a casa i due gruppi si sono trovati all’autogrill Brembo e si è scatenata la rissa a colpi di bastone e di cinghie dei pantaloni. Gli agenti della stradale hanno bloccato nell’area di servizio due giovani mentre gli altri si erano già allontanati con le vetture. Quattro di essi però sono stati raggiunti poco dopo in autostrada e accompagnati alla caserma di Seriate.Durante gli accertamenti una ragazza, che a sua volta era stata accompagnata in caserma per accertamenti, una volta tornata libera ha raccolto un sasso appuntito e ha danneggiato la carrozzeria dell’auto di uno dei rivali. Dei sei arrestati, di età variante tra i 21 e i 24 anni, due abitano in provincia di Varese e gli altri Rho, Desio e Busnate. I sei verranno processati oggi in tribunale a Bergamo.


Da "La Provincia di Cremona" del 22 marzo 2004
   

Sabato notte: la città osservata speciale.
In azione cinque pattuglie del commissariato, polizia stradale e vigili urbani
Controlli: un arresto per resistenza e patenti ritirate

(glv)

Un arresto al bar Longoni, due incidenti rilevati, cinquanta persone identificate, quindici contravvenzioni per infrazione al codice della strada, comprese una patente ritirata per guida in stato d’ebbrezza ed una carta di circolazione requisita per mancata revisione. Questi i dati della prima operazione del Piano Coordinato di Controllo del Territorio, scattato dalle 21 all’una di notte di sabato. Al comando delle operazioni Daniel Segre, dirigente del commissariato di via Maccallè, che promuove senza riserve l’iniziativa di prevenzione. "Si è conclusa con successo la prima di una lunga serie di operazioni coordinate di controllo, che presto ripeteremo con orari più flessibili. Positiva l’idea del coordinamento delle forze, che ha visto impegnate due volanti, una pattuglia della stradale ed una della polizia municipale. Il piano di coordinamento è molto efficace e permette una seria prevenzione. In futuro, simili operazioni verranno sicuramente ripetute". Chiamata d’urgenza, alle 23.45 la task force è intervenuta al bar Longoni di via De Gasperi per calmare l’esuberanza etilica di un egiziano di 44 anni. Avvicinato dalle forze dell’ordine per essere riaccompagnato alla casa d’accoglienza per tossicodipendenti che lo ospita, in un paese del circondario, l’uomo ha perso le staffe e ha cercato di scappare colpendo gli agenti con calci e pugni. Bloccato con molta difficoltà, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale.


Da "Il Tempo" del 22 marzo 2004
   

Commissario Basettoni arresta Paperino.

di FEDERICA VALLI NEO

Cosi si potrebbe ricostruire con un sola frase ciò che è accaduto ieri a Giovanni Tigani, detto "Paperino", conosciuto dalle forze dell’ordine e legato alla Banda della Magliana, che è stato fermato dal sostituto Commissario Guido Martino, mentre camminava con la sua auto sulla corsia d’emergenza del A/24, l’Aquila-Roma.
Ieri pomeriggio i poliziotti della stradale di Roma Est hanno notato quella Nissan Micra, che viaggiava come un "missile" sulla corsia d’emergenza, adibita al transito dei mezzi di soccorso.
Il Tigani, poco più che cinquantenne, fermato nei pressi della caserma della Finanza di Tor Sapienza, dagli agenti della Stradale di Roma Est, dopo un lungo inseguimento, doveva essere agli arresti domiciliari nella sua abitazione.
Fermato è stato portato negli ufficio della Polstrada di Lunghezza: per lui è scattato l’immediato ritiro della patente, tolti 10 punti e si sono aperte le porte del carcere. Stamani verrà processato per direttissima per evasione.


Da "La Sicilia" del 22 marzo 2004
   

Rivoluzione in discoteca
Nuovi orari e stop all’alcol: la nuova legge approda in Parlamento, e si preannuncia battaglia nonostante i consensi trasversali. Verso un inserimento graduale?


Roma - Per il disegno di legge sulle discoteche proposto dal governo che limita l’orario di apertura dei locali notturni, si avvicina il momento del redde rationem. Il testo, che sin dal momento della sua presentazione è stato oggetto di numerose polemiche, approda da oggi pomeriggio nell’aula della Camera e tutto lascia prevedere un cammino accidentato. Se, infatti, in queste settimane si è sviluppato un consenso trasversale sulla necessità di sensibilizzare i giovani a tenere comportamenti che evitino le cosiddette stragi del sabato sera, altrettanto trasversale è lo schieramento di chi si oppone ad interventi proibizionistici. Con posizioni contrarie quindi anche all’interno dei partiti della maggioranza.
E non mancano le obiezioni tecniche sollevate durante l’iter del provvedimento in commissione. Solo la commissione Lavoro infatti ha dato un nulla osta senza limiti, mentre le altre hanno subordinato il parere favorevole a osservazioni e condizioni.
Sono stati così messi in risalto i rischi a livello di maggiori oneri finanziari per lo Stato e di minori entrate fiscali per il venir meno, ad esempio, delle imposte sulla pubblicità degli alcolici. E in riferimento a quest’ultimo aspetto sono stati anche evidenziati i danni che potrebbero derivare rispetto "alla promozione delle tradizioni enogastronomiche e vinicole delle varie aree del Paese". E non si è mancato di sottolineare l’opportunità che le nuove norme entrino in vigore in modo graduale, per consentirei necessari interventi di adeguamento degli esercizi interessati.
Rilievi di cui in qualche misura si è già tenuto conto, con la previsione ad esempio di una specifica disposizione in base alla quale dalla legge "non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica".
In ogni caso si tratta ancora dei preliminari e la vera partita si inizierà in Aula. Stamani si svolgerà la discussione generale, dalla quale dovrebbero cominciare ad emergere i vari orientamenti dei partiti. Da domani invece potrebbero iniziare le votazioni su pregiudiziali ed emendamenti che ancora però non sono stati presentati.
Orario di chiusura dei locali e disciplina della somministrazione, del consumo e della vendita di alcolici e superalcolici rimangono i punti più controversi. Il testo licenziato dalla commissione Affari costituzionali prevede per le discoteche la chiusura alle 4 a giugno, luglio e agosto e alle 3 negli altri mesi dell’anno. Nessun limite per la notte di San Silvestro, per quella di ferragosto e per quelle di giovedì, sabato e martedì grasso. Gli obblighi di chiusura poi non valgono nelle isole dove è vietata la circolazione delle auto.
Un’ora prima del fermo alle danze scatterà il divieto di vendere e consumare bevande alcoliche e superalcoliche, che inoltre fuori delle discoteche non potranno essere vendute, somministrate e consumate dalle 11 di sera alle 8 di mattina.
No assoluto alla consegna di alcolici e superalcolici ai minori di 16 anni e a chi si trovi "in manifeste condizioni di evidente deficienza psichica", con arresto fino ad un anno per chi non rispetta il divieto. Stop ai messaggi pubblicitari che promuovano il consumo di alcolici e superalcolici e a quelli che associno l’uso di queste bevande ad eventi musicali e ad avvenimenti sportivi.
Tornando all’interno delle discoteche, il mancato rispetto degli orari di chiusura potrà essere punito con sanzioni amministrative dai 3000 ai 15000 euro. Ministeri della Salute e del Lavoro dovranno poi fissare i limiti per la diminuzione graduale del livello della musica nell’ora che precede la fine delle attività; per l’uso dei fumogeni e delle luci (con divieto di quelle a intermittenza un’ora prima della chiusura); per i livelli di temperatura massima, di ricambi dell’aria e di tassi di anidride carbonica.
I questori potranno stabilire il divieto di accesso nei locali da ballo per soggetti condannati per reati relativi alle norme sulla tossicodipendenza, mentre nelle scuole dovranno essere previste lezioni sulla sicurezza stradale e sui rischi derivanti dall’assunzione di bevande alcoliche e stupefacenti.
E’ previsto infine un monitoraggio sull’efficacia reale della legge. Il ministero della Salute dovrà infatti raccogliere dati per verificare se la chiusura anticipata delle discoteche avrà avuto effetti reali sulla diminuzione delle cosiddette stragi del sabato sera.


Fuori strada all’altezza di Marrubiu: ventiduenne in prognosi riservata
Sulla 131 una strage di patenti
La polizia ferma un’auto a 182 chilometri orari

Nicola Pinna

Ha premuto tanto sull’acceleratore che la velocità della sua Mercedes, in men che non si dica, ha raggiunto quota 182 chilometri orari. La sua andatura, però, non è sfuggita all’occhio elettronico della polizia stradale. E così, mentre percorreva la Statale 131, all’altezza di Marrubiu, il frettoloso automobilista cagliaritano è stato immortalato dall’autovelox. Immediate sono scattate le sanzioni: patente ritirata, 340 euro di multa e ben 10 punti sottratti. "È stato davvero un record - ha commentato il comandante della Stradale, Giulio Marongiu - Non ci era mai capitato di fermare qualcuno che procedeva ad un’andatura così elevata". In tutto il fine settimana, durante il quale gli agenti hanno predisposto una serie di controlli straordinari, sono state ritirate cinque patenti per eccesso di velocità. Un’altra invece per guida in stato di ebbrezza. "Abbiamo notato che l’informazione stavolta ha avuto il suo effetto positivo - ha aggiunto il comandante Marongiu - Gli automobilisti erano avvertiti della nostra presenza lungo la 131 e hanno rispettato maggiormente i limiti di velocità e le altre regole". Oltre al classico autovelox le strade della provincia, sabato e domenica, sono state presidiate anche dal più moderno telelaser, strumento che stabilisce la velocità degli automezzi ad una distanza massima di 900 metri. Massima attenzione al rispetto dei limiti di velocità, dunque. Lungo la Statale 131, in nessun caso, è possibile superare i 90 chilometri orari, come stabilito dal codice della strada, che classifica la strada come una extraurbana secondaria. "Da nessuna parte è specificato che il limite massimo è di 90 - sbotta Gabriele Tore - Ero convinto che si potesse arrivare a 110, come nelle superstrade, e ora devo pagare una multa di oltre 130 euro. Sarebbe utile sistemare qualche cartello che ricordi che non è possibile superare i 90". La patente a punti, comunque, sembra avere avuto qualche effetto positivo. Prima di mettersi al volante ad esempio quasi tutti, pare, indossano le cinture.
Intanto, intorno alle due di ieri, gli uomini della Stradale sono dovuti intervenire a Marrubiu per un grave incidente stradale. Alla periferia del centro abitato, un giovane di Tanca Marchesa, G. A. di 22 anni, che era alla guida di una Renault Clio, ha perso il controllo del mezzo mentre affrontava una curva. La vettura è quindi uscita fuori strada e il conducente, che indossava la cintura di sicurezza, ha riportato un trauma toracico e addominale e diverse fratture. Trasportato d’urgenza al San Martino di Oristano è ora ricoverato in rianimazione in prognosi riservata. Il passeggero, invece, L. F. di 23 anni di Tanca Marchesa, se la caverà con 25 giorni di cure.

 
Martedì, 23 Marzo 2004
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