L’Emilia Romagna, sul fronte dei furti d’auto, dice qualcosa in più rispetto al trend nazionale: pur restando l’ottava regione in Italia su questo fronte, il volume dei colpi è in costante diminuzione dal 2000 (7.535 eventi), con la sola eccezione del 2005, anno nel quale una fortissima recrudescenza generalizzata del fenomeno si è manifestata a livello nazionale, con 7.307 denunce sporte presso gli uffici di polizia emiliano-romagnoli. Non si è tornati al dato migliore di sempre, quello del 2004 (5780 furti), ma il calo si traduce in 956 colpi in meno, fermandosi a 6.351 furti nel 2006. Decisamente non male, se si considera che il dato nazionale si ferma a -9,1% (171.293 furti nel 2006 contro i 188.540 registrati nel 2005). Nel 2000, erano stati denunciati 222.872 furti. Lo dicono i dati nazionali ufficiali del Ministero dell’Interno, rielaborati dall’Asaps, suddivisi anche per provincia e per categoria di veicoli, oggetto di un’inchiesta pubblicata sull’ultimo numero de Il Centauro, organo ufficiale dell’Asaps. Migliora anche la situazione sul fronte del recupero dei veicoli rubati, frutto sia di operazioni di PG mirate che di singole operazioni di polizia giudiziaria portate a termine dalle varie FFPP nel corso della normale attività di controllo del territorio. “Nel corso del 2006 – dice Giordano Biserni, presidente dell’Asaps – i veicoli rinvenuti in Emilia Romagna sono stati 4.825, il 76% del totale, contro i 4.753 del 2005. Si tratta di una delle percentuali più consistenti a livello nazionale (dove i rinvenimenti si fermano al 53,5%). Su questo fronte dobbiamo spezzare una lancia in favore delle forze di polizia, che lavorano con costanza a combattere un settore nel quale la criminalità organizzata è profondamente radicato. Ad oggi – aggiunge Biserni – in Emilia Romagna, sparisce un’auto ogni 660 abitanti. In Campania il rapporto è di 1:188”. Analizzando i dati in relazione alle province, Bologna mantiene il primato della fenomenologia, in considerazione della grandezza della propria area metropolitana e della posizione strategica sullo scacchiere viario nazionale: 2.272 furti denunciati del 2006 (1.640, invece, i veicoli rinvenuti). Il capoluogo registra comunque un netto miglioramento: -25,4% rispetto al 2005, quando i furti erano stati 3.046. Al secondo posto troviamo Modena, con 1.440 reati consumati: si tratta di un dato in controtendenza, con 146 denunce in più che significano un aumento dell’11,3%, ma 1.182 veicoli sono stati poi rinvenuti. La terza provincia è Rimini, dove nel 2006 sono state denunciate 521 sparizioni, -4,8% rispetto al 2005 (547 eventi), con 391 rinvenimenti, seguita da Ravenna, città nella quale i furti sono stati 437 (-18,2% rispetto ai 534 eventi rilevati nel 2005), ai quali si oppongono 320 recuperi. La sesta provincia in graduatoria è Forlì-Cesena, che evidenzia 425 sparizioni (-6,4%) e 335 rinvenimenti, mentre la piazza successiva è occupata da Ferrara: nella provincia estense i reati di questo tipo commessi nel 2006 sono stati 335, “È ovvio – commenta il presidente dell’Asaps – che la regione risenta della sua centralità rispetto ai principali assi viari del Paese: l’A1, l’A22, l’A13, l’A14 e l’A15, senza considerare tutte le altre autostrade e la presenza di luoghi di forte interesse industriale e turistico. C’è, insomma, una serie di luoghi di fortissimo interesse per la criminalità organizzata che si occupa di questo settore illecito, che analizziamo nel dettaglio nella nostra inchiesta giornalistica”. L’inchiesta pubblicata su Il Centauro, analizza il fenomeno su tutti i fronti, entrando nel merito delle singole categorie di veicoli, ed illustrando portata e gestione di una delle maggiori attività illecite delle organizzazioni criminali, appannaggio quasi esclusivo della camorra campana. Leggi l’inchiesta de il Centauro sui furti di veicoli in
Italia
|
|
|
© asaps.it |