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Rassegna stampa Alcol e guida del 1 gennaio 2008

A cura di Roberto Argenta e Alessandro Sbarbada

PROPOSTA OPERATIVA

Ieri sera ci è arrivato via mail questo “sfogo” di Guido Dellagiacoma.
Abbiamo deciso che le sue parole avrebbero aperto la prima rassegna stampa del 2008, in un giorno in cui non escono i giornali, in attesa della, ahinoi, solita rassegna tragica che ci ritroviamo a predisporre ogni 2 gennaio, e che domani ci costringerà ad un superlavoro.
Guido si chiedeva se sarebbe stato utile inviare questo suo scritto a qualche giornale , e a quali.
Abbiamo preso una decisione, che è una proposta operativa di inizio anno per tutti i lettori di questa rassegna, quelli che la ricevono per posta elettronica e quelli che la leggono nei vari siti che la pubblicano.

Guido mette il suo scritto a disposizione di tutti: ciascuno di voi, che naturalmente condivida il contenuto di questa lettera, è invitato ad aggiungere la sua firma e i suoi recapiti e a provvedere ad inoltrarla personalmente agli indirizzi dei giornali che conosce, locali e nazionali e, se ne conoscete, anche a qualche politico e amministratore.

E’ gradito se ne fate avere copia per conoscenza a noi.

Non lasciamo che a discutere di questo fenomeno sui giornali siano solo i gestori dei locali notturni.

Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta

Tutto sto’ casino per poter vendere alcolici dopo le due!
Ma dove siamo arrivati!

Federazioni e associazioni di categoria dei gestori dei locali notturni che chiedono al Governo di andare contro una legge dello stato italiano per poter vendere e guadagnare più soldi e tutto in barba alla salute ed alla incolumità delle persone!

Si continua a parlare di nuove povertà, di famiglie che non riescono a pagare i mutui, che non arrivano a fine mese con lo stipendio, di anziani che devono vivere con una pensione di 500 euro al mese, e loro pretendono addirittura di far cambiare una legge, che già si sta dimostrando efficace nel ridurre gli incidenti stradali, per potersi arricchire alle spalle di chi non è più in grado di intendere e di volere, perché dopo alcuni bicchieri di qualsiasi bevanda alcolica non è più il cervello che comanda ma è l’alcol!

Poverini! Promettono addirittura di fare i bravi e di garantire il “guidatore designato”!

Quando si invitavano i gestori a controllare se i ragazzini avevano più di 16 anni, ci rispondevano di non essere autorizzati a chiedere i documenti, ora però si permettono di sequestrare addirittura la patente e le chiavi della macchina. E se alla fine della serata il guidatore designato risulta ubriaco che cosa fanno? Gli ridanno le chiavi e la patente ugualmente rendendosi complici di eventuali reati?

I gestori hanno sempre sostenuto che i ragazzi arrivavano nelle discoteche già bevuti o con gli alcolici negli zainetti, quindi se si ubriacavano non era colpa loro! Come mai ora vogliono vendere alcolici anche dopo le 02.00? Se i giovani in discoteca non comperavano alcolici come mai tutto questo chiasso per togliere un divieto che non dovrebbe toccare i gestori? Se c’è tutto questo interesse a vendere alcolici anche dopo le due è segno che finora ci hanno raccontato un sacco di balle!

Ai gestori non interessa niente la salute degli avventori, interessa solo il loro guadagno!

Ed allora perché dobbiamo contrattare qualsiasi disegno di legge in materia di alcol con quelle categorie che guardano solo i propri interessi senza preoccuparsi minimamente degli interessi degli altri?

Perché, mi potrebbe rispondere qualcuno, le bevande alcoliche italiane sono quelle che tengono in piedi l’economia del paese! Non è vero, gli risponderei, perché se non ci fossero i problemi alcolcorrelati, che sono quelli provocati dalle bevande alcoliche, si risparmierebbe la stessa somma di milioni di euro guadagnata con la produzione.

Ecco cosa chiederei all’anno nuovo per ridurre un po’ di sofferenze alcolcorrelate:

- lo zero assoluto di alcolemia per guidare tutti gli autoveicoli e motoveicoli

- che vengano raggiunti i due milioni e mezzo di controlli stradali con l’etilometro ogni anno

- omicidio colposo per gli incidenti stradali mortali provocati con qualsiasi grado di alcolemia

- revoca definitiva della patente a chi provoca un incidente mortale guidando in stato di ebbrezza e a tutti coloro che vengano trovati recidivi a guidare in stato di ebbrezza

- reclusione da un anno a cinque anni e ritiro della patente da tre a dieci anni a seconda della gravità dell’incidente stradale con feriti

- reclusione da uno a tre mesi e ritiro della patente per tre anni a chi viene sorpreso a guidare con alcolemia diversa dallo zero assoluto

- chiusura di tutti gli esercizi pubblici alle due

- vietato vendere e somministrare alcolici dalle due alle undici del mattino su tutto il territorio italiano, pena la revoca della licenza

- vietato vendere e somministrare alcolici ai minori di anni 18 su tutto il territorio italiano pena la revoca della licenza

- più controlli agli esercizi pubblici che vendono alcolici

… e quant’altro possa essere utile per ridurre gli omicidi, i suicidi, le violenze sessuali, fisiche, psichiche, le invalidità, le lesioni permanenti, le lesioni personali, i danneggiamenti, le liti, i ricoveri ospedalieri, le giornate di lavoro perse, il dolore, le lacrime… provocati dal consumo di bevande alcoliche!

Buon anno!
Guido Dellagiacoma

via Mazzini 6 - 38037 PREDAZZO (TN)
Tel. 339 6863412
e-mail: guidodella@libero.it


REPUBBLICA.IT

Puoi essere ubriaco fradicio, andare a 200 orari, sorpassare in curva, non avere la patente e ammazzare un paio di persone. Basta fermarsi e mettersi a disposizione della polizia e non si è mai passibile di arresto
Impossibile arrestare il pirata Grave "buco" legislativo

di VINCENZO BORGOMEO
Fantastica Italia: puoi essere ubriaco fradicio, andare a 200 orari, sorpassare in curva, non avere la patente e ammazzare un paio di persone. Basta fermarsi e mettersi a disposizione della polizia e non si è mai passibile di arresto. Succede solo da noi: per una cosa del genere in tutti gli altri paesi della Ue c’è l’arresto immediato per omicidio colposo.
Alla Polizia, con amarezza, dicono che da noi il delitto perfetto si fa al volante perché così si può uccidere come si vuole e non si paga mai. Siamo insomma di fronte all’ennesimo vuoto legislativo perché in Italia l’ipotesi di arresto facoltativo prevista dal 589 CP in questi casi non scatta per la specifica previsione esimente dell’art189/8° CdS (Comportamento in caso di incidente - Articolo sulla pirateria stradale).
Insomma in questi casi l’ipotesi di omicidio volontario non regge e per arrestare un pirata della strada servirebbe una modifica legislativa.
Detto questo è davvero di magra consolazione constatare che i dati degli incidenti stradali del fine settimana sono in netto miglioramento dopo l’introduzione della famosa legge 160. Ossia: -9% i sinistri, -21% le vittime (-28% i morti di notte).
"Secondo una nostra analisi - spiegano all’Asaps, associazione amici polizia stradale, confrontando i dati degli incidenti stradali del fine settimana nei primi 9 mesi del 2007 rispetto allo stesso periodo del 2006 e confrontandoli con le 11 settimane del trimestre ottobre - dicembre 2007 (dopo l’entrata in vigore della legge 160 fino al 16 dicembre), si può constatare che gli incidenti sono passati da un -6% a -9%, i morti sono passati da -4,6% nei primi 9 mesi a -21,7% nelle settimane di ottobre-dicembre, i feriti da -4,4% a -11,5%".


LASTAMPA.IT

Alla base dell’omicidio una lite famigliare
VARANA DI SERRAMAZZONI (MODENA)
Un ragazzo di 24 anni, Marcello Casadei, ha ucciso il padre Giuseppe, nella notte, attorno alle due, a Varana di Serramazzoni, sull’Appennino modenese. Secondo la prima ricostruzione dei carabinieri il ragazzo, dopo una lite con il padre, lo avrebbe prima preso a pugni e calci, poi gli avrebbe rotto la testa con una sedia. Giuseppe Casadei, 64 anni, sarebbe morto poco dopo essere stato soccorso. Il giovane è stato arrestato per omicidio volontario aggravato.
Il giovane, operaio di 24 anni stava tornando a casa poco prima delle due insieme al fratello e al fidanzato della sorella dopo aver partecipato ad una festa di Capodanno. Forse un pò alticcio, si è messo a litigare con il padre, davanti ai fratelli ed alla madre. Lo ha preso a pugni e calci, poi ha preso una sedia e gliel’ha spaccata in testa. Un colpo che è stato fatale per l’uomo. Giuseppe Casadei è stato soccorso dal 118 ed è cominciata la corsa verso l’ospedale modenese di Baggiovara, ma è morto durante il tragitto. Quando i carabinieri sono arrivati nella casa, vi hanno trovato, sconvolti, tutti i componenti della famiglia ed hanno arrestato Marcello Casadei con l’accusa di omicidio volontario aggravato.


ALICE.IT

CAPODANNO/ CUNEO, 18ENNE UCCIDE 29ENNE E 16ENNE A COLTELLATE
A Racconigi festa finisce in tragedia: l’omicida arrestato

Milano, 1 gen. (Apcom) - Un diciottenne ha ucciso a coltellate un 29enne e un 16enne al culmine di una violenta lite per motivi passionali durante una festa di Capodanno a Racconigi, in provincia di Cuneo. Il giovane, A.A., incensurato di Genova, è stato arrestato dai carabinieri.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, nell’appartamento del muratore 29enne Michele Boeti in via Primaldo Cassiano 5 a Racconigi, erano arrivati insieme per festeggiare il capodanno il 16enne albanese clandestino A.I., l’omicida e una sua amica genovese di 20 anni.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, intorno alle 3.30 di questa mattina, dopo una serie di pesanti apprezzamenti fatti dal padrone di casa e dal giovanissimo albanese nei confronti della ragazza, il diciottenne avrebbe perso la testa e dopo aver afferrato un coltellaccio da cucina ha colpito i due. Boeti, colpito al torace, è morto quasi subito, mentre il minorenne, ferito all’addome è morto poco dopo all’ospedale di Savigliano dove era stato ricoverato.
A dare l’allarme è stata la ragazza. Sul posto sono arrivate le ambulanze e i carabinieri che hanno fermato il giovane. In questi minuti l’omicida sta per essere trasferito nel carcere di Saluzzo (Cuneo), dove sarà interrogato dal magistrato.
A quanto si apprende sul luogo del delitto non è stata trovata droga, e si presume dunque che durante il festeggiamento del Capodanno i giovani si siano limitati a bere alcolici, ma la conferma definitiva verrà dall’autopsia che si dovrebbe tenere domani. L’esame autoptico insieme con gli interrogatori dell’omicida e della ragazza, probabile testimone oculare, servirà anche a chiarire l’esatta dinamica del duplice delitto.
Un altro punto da chiarire è il rapporto tra l’omicida e il 16enne albanese che, clandestino sul territorio italiano, fu affidato a un centro di accoglienza socioassistenziale di Genova, ma che poi, a quanto pare, si era reso irreperibile da circa un anno.


ANSA

Gb: alcolismo in aumento
Cinquecento persone al giorno all’ospedale per sbronze

LONDRA, 31 DIC - Ricoveri per alcolismo in aumento in Inghilterra: cinquecento persone al giorno finiscono all’ospedale in seguito a colossali sbronze. Negli ultimi due anni i ricoveri sono aumentati di un terzo, secondo i dati riportati dal ’Daily Telegraph’ che attribuisce l’aggravamento della piaga all’allentamento delle leggi sul consumo di vino, birra e liquori. L’anno scorso nella sola Inghilterra (non contando quindi Galles, Scozia e Irlanda del nord) 6.517 persone sono morte alcolizzate.


DAL FORUM AIFVS – VITTIMESTRADA.ORG

http://www.vittimestrada.org/UGF/viewtopic.php?lng=it&id=9&t_id=4&pagina=1

Aprile 2007: Nei pressi di Ascoli Piceno un giovane zingaro, Marco Ahmetovich, ubriaco alla guida di un furgone uccide quattro ragazzi. Viene immediatamente arrestato e condannato anche su pressione dell’opinione pubblica e di chiassosi gruppi fascisti a sei anni di carcere (il PM ne aveva chiesti poco più di quattro). Quando gli vengono concessi i previsti arresti domiciliari e qualcuno tenta di sfruttare la tragedia per far soldi si scatena una tempesta mediatica che suscita il dolore e la giustissima indignazione dei parenti.
Dicembre 2007: A Bergamo un giovane che presumo italiano forse padano, M.R., ubriaco alla guida di un SUV uccide tre persone. Viene denunciato a piede libero, gli viene tolta la patente e se ne torna tranquillamente a casa. Sicuramente non sarà condannato a sei anni ma molto meno e sicuramente non farà un giorno di galera. Magari quanto prima gli sarà restituita la patente, il SUV aspetta.

Nessuno manifesta davanti al tribunale, nessuno si scandalizza, nessuno va in TV, Mastella non manda ispettori, neanche il nome sul giornale, ma solo le iniziali perché i giornali devono essere rispettosi della legge (la privacy è la privacy cribbio ! e poi uno che guida un Cherokee potrebbe avere una famiglia ricca e importante, vai a sapere)
Per i parenti delle vittime credo che cambi poco sapere che chi ha ucciso un proprio caro sia un clandestino, un rom, oppure un brillante laureato o un socio del circolo della Caccia, per tutti gli altri sarebbe importante sapere che chi commette questi atti viene punito duramente e vedere che la condanna è di esempio ad altri perchè evitino di guidare ubriachi.
Ho sempre pensato che il padre di Ahmetovic avesse ragione quando affermava che se il figlio fosse stato un italiano la condanna sarebbe stata più mite, questa è la conferma che avesse ragione nel dire quelle parole.
Premesso che non ho alcuna simpatia per Ahmetovic e per chi pensa di sfruttare la tragedia di Appignano per tirar su qualche Euro, dico però che non è possibile assistere a questa ingiustizia standosene zitti.


WWW.PARKINSON.IT

Mancanza di dopamina e rapporto inverso tra dipendenza (fumo, consumo di alcool) e parkinsonismo
I dati suggeriscono che il fumo non sia protettivo

E’ stato riscontrata una riduzione del rischio per malattia di Parkinson non solo nei fumatori, ma anche nei forti consumatori di alcool e caffè in uno studio epidemiologico in cui 7000 soggetti sono stati seguiti per 10 anni in Olanda. Secondo l’Autore, la riduzione della incidenza di malattia di Parkinson in questi soggetti è dovuta alla presenza di un livello più elevato di dopamina nel loro cervello. La dopamina è un neurotrasmettitore connesso a comportamenti associati ad abuso di sostanze ed alla ricerca di novità. Questi dati confutano la ipotesi che il fumo sia protettivo.


© asaps.it
Mercoledì, 02 Gennaio 2008
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