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Rassegna stampa 11/08/2004

Rassegna stampa del 10 Agosto 2004


Rassegna stampa del 10 Agosto 2004

Da "Il Gazzettino" del 10 agosto 2004
TOTALMENTE UBRIACO, ZIGZAGAVA IN AUTOSTRADA
F.F.

VICENZA
Lo avevano promesso: "Inaspriremo i controlli sulle strade della provincia". E così è stato.
Delle 556 persone controllate nel fine settimana uno in particolare è passato subito alla ribalta della cronaca per la potenziale pericolosità del guidatore.
Domenica pomeriggio infatti gli agenti della Polizia Stradale di Vicenza, faticavano a credere a quanto stavano assistendo. I fatti: verso le 13.30 nella centrale operativa erano arrivate numerose segnalazioni da parte di automobilisti che chiedevano l’intervento di un mezzo della Polstrada per fermare un guidatore sulla A31 "Valdastico". Secondo i testimoni, l’automobilista guidava zigzagando pericolosamente da una corsia all’altra.
Immediato l’intervento degli uomini della Polstrada che sono arrivati sul posto e dopo una corsa di alcuni chilometri lo hanno raggiunto all’altezza del casello di Thiene. Fermato e sottoposto alla prova del "palloncino", è stato rilevato che era ubriaco al limite del coma etilico. Il tasso di concentrazione alcolemico nel sangue infatti si è fermato a 3,34 grammi per litro, a 4 in genere subentra appunto il coma. Visto che per legge comunque il suo valore superava di sette volte quello massimo permesso dalla legge gli agenti hanno pensato bene di bloccarlo e di "trascinarlo" in questura. Si tratta di B.B., un uomo di 45 anni residente a Mason. L’uomo di professione fa il cuoco ed è sposato. Oltre i 10 punti defalcati dalla patente, gli è stato ordinato dalla Prefettura di Vicenza di presentarsi obbligatoriamente presso la Commissione Medica locale che dovrà valutare l’opportunità dal punto di vista medico se far salire nuovamente in macchina o no il cuoco. Nel frattempo la patente del quarantacinquenne rimane sospesa fino all’esito della commissione stessa.

Da "Il Gazzettino" del 10 agosto 2004
POLSTRADA
Fra i bloccati anche tre extracomunitari con documenti di circolazione falsi, uno sottoposto a fermo giudiziario girava tranquillamente in autostrada
Week end, linea dura per gli automobilisti imprudenti
Quattordici patenti ritirate di cui 12 per guida in stato di ebbrezza, 145 infrazioni totali, 485 veicoli controllati da 33 pattuglie

Nell’ambito dei ripetuti controlli che la Polstrada di Vicenza esegue nel territorio, nel corso del fine settimana gli agenti hanno prestato particolare attenzione all’attività di contrasto agli eccessi di velocità. Anche questo week end, nonostante le raccomandazioni delle forze dell’ordine è stato segnato da episodi incresciosi ad opera di alcuni automobilisti. In particolare gli agenti della Polstrada hanno elevato 21 contravvenzione per il superamento dei limiti di velocità. Quattro di queste in particolare hanno avuto come conseguenza diretta il ritiro della patente. Nel corso del fine settimana non sono mancati nemmeno gli ubriachi al volante. In totale sono state 10 le persone fermate dagli uomini della Polstrada Berica. Complessivamente, tra venerdì sabato e domenica, sono state accertate 145 violazioni al codice della strada per un totale di 302 punti defalcati dalla patente. Non sono mancate nemmeno le denunce: gli agenti della Polstrada hanno denunciato a piede libero tre persone che viaggiavano con i documenti palesemente falsi. Si tratta di un cittadino cinese, H.J., 33 anni nato a Zhejang e residente a Prato con regolare permesso di soggiorno, ma con patente rubata dalla motorizzazione di Napoli nel 2000.
Anche un rumeno di 36 anni , residente in Spagna, dovrà rispondere per la sua patente rumena e completamente falsa. L’ultima denuncia è arrivata ad un albanese di 25 anni. K.X., residente a Vicenza nonostante fosse sottoposto a fermo giudiziario, girava tranquillamente in autostrada.

Da "Il Messaggero" del 10 agosto 2004
Stop alle stragi le foto di 70 giovani vittime lungo le strade
M.Cus.

In Francia per sensibilizzare sulla sicurezza stradale, da anni, si sistemano ai lati di alcune strade (particolarmente pericolose) i rottami delle auto incidentate, o si piantano croci nei luoghi di morte. Il messaggio è diretto, forte. Per alcuni è efficace, per altri esagerato. Ora anche a Formia si lancia una campagna di sensibilizzazione particolarmente d’effetto.
Da dopodomani fino al 26 agosto saranno affissi ai lati delle strade settanta stendardi con foto di ragazzi morti in incidenti d’auto. L’iniziativa è stata organizzata dall’associazione familiari e vittime della strada.
"Abbiamo scelto Formia - scrive il vicepresidente Roberto Marzella - per la sensibilità del sindaco Bartolomeo. Il sacrificio dei ragazzi e il dolore dei familiari è messo a disposizione per dare un segnale di pace sulle strade, per non correre più verso un sorriso spento o un banco di scuola vuoto e affinché le strade tornino ad essere luoghi di incontro e unione, non di morte".
La campagna di cartellonistica nasce sotto lo slogan “La vita è tua, non perderla per strada”. Nessuno spazio al fatalismo: "Dietro ad ogni incidente - spiega Marzella - ci sono sempre delle precise responsabilità che ciascuno ha il dovere morale di denunciare, ma la sfida più difficile che intendiamo accettare noi per primi è ridare dignità ai valori della vita e della salute".

Da "Il Corriere della Sera" del 10 agosto 2004
Hughes, killer in auto condannato a sei anni

Il 28enne Lee Hughes, attaccante del West Bromwich Albion, è stato condannato dal tribunale di Coventry a sei anni di prigione per aver causato la morte di un uomo in un incidente stradale nel novembre 2003. Con la sua Mercedes, Hughes invase la corsia opposta scontrandosi con una Renault, il cui occupante morì sul colpo. Hughes si presentò alla polizia solo 36 ore dopo il fatto.

Da "Il Gazzettino" del 10 agosto 2004
Attenti alle multe in Slovenia: pagate subito

Gigi Bigotti

Attenti alle multe in Slovenia: pagate subito in talleri (la moneta locale) e in contanti o finirete in carcere anche se siete cittadini europei e avete euro in tasca.
Io sono italiano e incensurato: le "vessazioni" della polizia sono di poche settimane fa. E non in un aeroporto, come sarebbe accaduto al figlio del direttore di Le Monde durante i controlli di security al Marco Polo, ma a pochi chilometri dal confine italiano. Due agenti della Polizia Stradale di Nova Gorica volevano arrestarmi perchè, in pieno giorno, circolavo con accese le luci di posizioni invece degli anabbaglianti. Sì, arrestarmi: era sabato e hanno minacciato di tenermi dietro le sbarre fino a lunedì.
Credevo fossero "vessazioni e minacce", invece dopo aver segnalato la vicenda al nostro ministero degli Esteri, ho scoperto dai carteggi intercorsi sul mio caso fra le due Diplomazie, che la legge slovena prevede il carcere per le violazioni al codice della strada che non sono pagate immediatamente e nella loro moneta (i talleri e solo contanti). Non c’è euro, carta di credito e trattato di Schengen che tenga: si deve conciliare in contanti sia l’importo e l’eventuale motivo a discolpa. Altrimenti si finisce al fresco fino a quando riapre l’ufficio del giudice.
Lo scrive - rigorosamente in sloveno - il direttore della Polizia di Nova Gorica (poche decine di metri da Gorizia) al nostro consolato di Capodistria che nel giugno scorso ha informato il ministero degli Esteri di Roma. La traduzione dell’interprete ufficiale della Farnesina (pur zoppicante in alcuni passaggi) non lascia dubbi: "Il suo ricorso contro la multa di 20mila talleri è stato trattato dal Senato composto dal Direttore della Polizia slovena, un rappresentante civile (sic!) e un sindacalista della Polizia. L’infrazione da lei commessa vìola l’art. 102 della legge sul traffico veicolare (luci accese di giorno). L’agente non le ha sequestrato i documenti (patente e libretto di circolazione) ma li ha trattenuti per poter portare avanti il procedimento".
In effetti il poliziotto mi ha solo imposto di guidare (senza documenti) fino al primo casello autostradale, uscire e raggiungere il villaggetto più vicino, far cambiare gli euro (trovando qualcuno che lo facesse), poi rientrare in autostrada e dopo una lunga gimkana raggiungerli e pagare i 20mila talleri. Anzi in quel caso la multa scendeva a 10mila talleri, beato me! Lo dice il documento spedito al nostro ministero: "Il comma 11 dell’art. 241 della legge sulle trasgressioni dispone il pagamento di metà della cifra, ma se non viene pagata sul posto la Polizia cita il multato davanti al giudice che poi sentenzia il pagamento in pieno (la lettera dice proprio così, non prende neppure in esame l’eventualità che il trasgressore possa aver ragione!)- La legge prevede l’applicazione al trasgressore residente all’estero di tutti i provvedimenti necessari (!) per assicurarne la presenza fino all’inizio dell’orario d’ufficio del Giudice".
Se è dopo un paio di giorni (Ferragosto, Natale, ecc.) peggio per voi. Attenti dunque a transitare o andare in Slovenia senza talleri: in caso di multa possono scattare le manette.
Peccato che durante la movimentata contestazione della mia infrazione una dozzina di tir siano sfrecciati sul quel tratto di strada senza luci: questa è tutta un’altra storia. Un po’ come l’Europa della moneta unica.

Da "Il Mattino" del 10 agosto 2004
MA È SEMPRE STRAGE DI GIOVANI
Meno sangue sulle strade delle vacanze


Roma. Il grande assalto alle località di villeggiatura, in pratica si è concluso. Ed è stato meno tragico dell’anno scorso il bilancio dell’ultimo week-end: 39 le vittime. La settimana precedente è andata peggio quando i morti sono stati 61. Il bilancio è per certi versi confortante se raffrontato con quello dello stesso eek-end del 2003 quando si contarono 44 vittime. Sulla rete autostradale che ha sopportato il maggior traffico per gli spostamenti verso le località rivierasche o verso Austria e Francia c’è stato un solo incidente mortale. La diminuzione delle vittime di incidenti non ha però riguardato i giovani. Il più grave domenica notte sulla statale Romea, in Veneto, dove quattro ragazzi sono morti e altri due sono rimasti feriti, in uno scontro che ha coinvolto tre mezzi, tra cui un camion. Quattro giovani morti alla periferia di Brescia in un altro incidente. Le vittime viaggiavano su una Peugeot 106 e stavano tornando a Trieste da Pesaro. La loro auto si è scontrata con un Tir coinvolgendo un’altra auto su cui si trovavano due giovani olandesi, uno rimasto ferito e l’altro deceduto.

Da "La Città di Salerno" del 10 agosto 2004
Movida senza alcool e droga
A Capaccio l’altro modo di vivere la notte

Raffaele Barlotti .


CAPACCIO
L’associazione sportiva e culturale ’’Art’è’’ di Paestum, con il patrocinio dell’assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo del comune di Capaccio e la collaborazione della sezione di Salerno della Polizia Stradale, presenta questa sera in piazza Santini a Capaccio Scalo la manifestazione ’’No Alcool _ No droga: Vivere la discoteca’’. Un’occasione nata per sensibilizzare soprattutto i giovani sul modo corretto di divertirsi nei locali notturni evitando l’uso di sostanze stupefacenti o l’abuso di bevande alcoliche, i cui effetti portano spesso nel corso dei fine settimana al verificarsi sulle strade di gravi incidenti automobilistici che contribuiscono a creare quel fenomeno tristemente conosciuto come ’’stragi del sabato sera’’. A partire dalle ore 21.30, oltre a rappresentanti del mondo istituzionale e delle forze dell’ordine, questa sera si ritroveranno in piazza a Capaccio Scalo diversi deejays operanti in alcune delle più note discoteche della provincia di Salerno, con lo scopo di far divertire tutti i presenti a suon di musica ma anche e soprattutto invitarli appunto a vivere meglio il momento del divertimento. Prevista anche la distribuzione di biglietti di ingresso gratuiti per le discoteche che parteciperanno all’iniziativa a coloro i quali si sottoporranno e dimostreranno di non essere positivi ai test anti-alcool che saranno effettuati presso speciali postazioni appositamente allestite per l’occasione da parte della polizia stradale.

Da "La Sicilia" del 10 agosto 2004
controlli della polstrada.
Tempi duri per chi occupa le corsie d’emergenza prima del casello
I soliti "furbi" sull’A18, ritirate 17 patenti

Salvatore Pernic

Tempi duri per i soliti "furbi" che scorazzano sull’A18. Soprattutto per quelli che s’impadroniscono delle corsie d’emergenza a ridosso del casello autostradale di S. Gregorio. Solo domenica scorsa, gli agenti della Polstrada hanno beccato 17 furbetti che ci hanno rimesso la patente.
Gli agenti, infatti, appostati alla fine del rettilineo che conduce ai caselli, li hanno sorpresi ritirandogli il documento "rosa" e infliggendo una multa salatissima. E’ il dato più netto di una domenica bestiale lungo la Me-Ct, che ha visto faticare non poco le pattuglie della Polstrada per tenere a bada gli immancabili indisciplinati della strada. Loro, gli agenti, nonostante un organico ridotto rispetto alla pianta organica (32 poliziotti, invece dei 43 previsti), ce l’hanno messa tutta per arginare le inevitabili "falle" di una giornata trafficatissima come quella dell’8 agosto.
C’è un dato ufficiale che fa riflettere. La Polstrada, pur non dotata del dono dell’ubiquità, ha elevato verbali per ben 45 infrazioni al Codice della strada, con una decurtazione totale di 202 punti dalle patenti.
Due tipi d’infrazione su tutti. L’uso del telefonino senza il "viva voce" e il mancato allaccio delle cinture di sicurezza. Due obblighi già previsti in città, ma che in autostrada è da sciocchi non rispettare. Eppure c’è chi ancora se ne infischia della cintura di sicurezza sfrecciando magari a 130 all’ora, guidando anche con una sola mano, mentre l’altra è "impegnata" con il telefonino. Già vengono i brividi a pensare quanti altri automobilisti, non beccati dalla Polstrada, staranno leggendo queste righe. Torniamo a quei 17 "furbi" che ci hanno rimesso la patente.
Oggi forse staranno meditando se non era meglio sorbirsi quella fila (o abbonarsi al telepass per chi la domenica fa la gita fuori porta), piuttosto che invadere la corsia d’emergenza e ritrovarsi oggi senza patente. Certo, anche loro avranno diritto di lamentarsi. Quelle file chilometriche sono pazzesche per chi torna a casa e non vede l’ora di scendere dall’auto. Vero, ma non è un alibi che regge. Piange poi il cuore vedere quella striscia d’asfalto ornata di giallo semivuota, che inutilmente aspetta a braccia aperte il "popolo" del telepass. Ma qualcuno, vedendola davanti a se, già ci fa un pensierino: "Prima o poi mi abbono...".

Da "Sesto Potere" del 10 agosto 2004
PATENTE A PUNTI: CONSUMATORI CONTROLLANO CORSI DI RECUPERO NELLE AUTOSCUOLE

Forlì
Il Codacons appoggia l’intervento del Ministro Lunardi in merito ai punti patente e ai corsi di recupero effettuati nelle autoscuole.
I punti patente non possono essere regalati così come non possono essere venduti a caro prezzo – afferma il Presidente Codacons Carlo Rienzi – Per questo è indispensabile effettuare dei controlli costanti sull’operato delle autoscuole, verificando i metodi adottati e le procedure seguite per i corsi e per il recupero dei punti patente.
Operazioni di controllo che per il Codacons devono essere effettuate dalle associazioni dei consumatori. A tal fine il Codacons proporrà al Ministro Lunardi un progetto per assegnare all’Intesaconsumatori le verifiche sulle autoscuole e sulla serietà dei corsi di recupero onde evitare situazioni anomale e dannose per i cittadini anche sotto il profilo della sicurezza stradale, che non è certo garantita con punti patente rilasciati con troppa facilità.
Mercoledì, 11 Agosto 2004
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