Un’immagine significativa: ragazze in scooter
passano davanti ad un manifesto affisso ad Ho Ci Minh (archivio)
(ASAPS) HANOI (VIETNAM), 28
dicembre 2007 – In Vietnam, la stragrande maggioranza dei decessi su strada,
avviene nei confronti di ciclomotoristi e motociclisti, che sovente non usano
il casco. In quello stato, i centauri in circolazione sono oltre 21milioni, con
un trend di crescita che supera il 15% annuo. Nel corso del 2006, come già
pubblicato su queste stesse pagine, il 75% degli incidenti stradali ha visto
coinvolti veicoli a dueruote ed il 74% delle patologie riscontrate riguarda il
trauma cranico. Come dire: solo l’1% dei mototiclicti non ha sbattuto la testa…
Alla fine, il bollettino è catastrofico: le fonti ufficiali parlano di 11mila
vittime centinaia di migliaia di feriti: un’ecatombe, che la stessa banca
Mondiale – che opera in Vietnam con un programma in intesa col governo – ha più
volte definito “genocidio”. Recentemente, il governo di Hanoi ha emanato un
nuovo codice stradale, che prevede l’obbligo di indossare del casco su tutte le
strade del paese, dopo una prima sperimentazione eseguita nel solo distretto
della capitale ed una seconda verifica sulle strade nazionali. A partire dallo
scorso 15 dicembre, dunque, il nuovo CDS è legge, che le forze di polizia si
sforzano di far rispettare rigorosamente. Così tanto, che il colpo d’occhio in
città come la stessa capitale Hanoi o come Ho Chi Minh, è letteralmente
cambiato: il 99% dei centauri viaggia col casco in testa. Un’immagine che,
l’agenzia di stampa vietnamita non manca di sottolineare, fornisce un’idea
completamente diversa del paese: migliaia di caschi, ognuno diverso dall’altro
per forma e colore, proprio nel luogo dove nessuno sembrava volerlo indossare,
per colpa del caldo eccessivo e della scarsa sensibilità. Le campagne di
comunicazione hanno funzionato, i messaggi sembrano essere arrivati a
destinazione ed i regali anche. Molte aziende e compagnie si sono dimostrate
eccezionalmente sensibili, regalando nella sola Ho Chi Minh 12mila caschi ai
centauri più poveri. il paese aspetta ora dicembre 2008 per tirare le somme.
(ASAPS) |
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