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Notizie brevi 12/12/2007

Pubblicità sulle strade fin troppo “provocante”? Serve una norma precisa

Allo studio in Lombardia un progetto di legge regionale presentato in un convegno con Sicurstrada e 118


(ASAPS) MILANO, 12 dicembre 2007 – I “maschietti” non saranno tutti d’accordo, visto che sono avvezzi a rifarsi gli occhi buttando l’occhio sui cartelloni pubblicitari: ormai, ma non ne facciamo una questione solo morale, qualsiasi prodotto viene reclamizzato a suon di rotondità femminili, seni scoperti, glutei all’aria. E le “vergogne” – così le chiamavano i nostri nonni, che di solito potevano ammirare solo qualche lembo di spalla o di caviglia – fanno bella mostra di sé sui cartelloni pubblicitari posti ai lati di ogni strada, affissi sulle fiancate di autobus e taxi, appesi su grandissimi striscioni sui viali di ogni città. Il dubbio che tanto “spettacolo” ponesse qualche serio pregiudizio alla circolazione stradale – lasciando ogni ovvietà circa la morale ad altri ben più titolati di noi a farne parola – era in realtà sorto anche a noi. A Milano un rapporto del neonato Partito Democratico è divenuto parte integrante di un progetto di legge regionale destinato proprio alla sicurezza stradale e propone – tra le altre cose – di vietare appunto esposizioni pubblicitarie entro venti metri dagli assi stradali, proprio perché certe immagini – che per propria natura sono ideate per attirare attenzione – finiscono col distrarre chi si trova alla guida divenendo fonte di rischio. Gli esperti nominati dai politici cercano ora di capire se prospettare l’adozione di un divieto solo sulle strade a scorrimento veloce o se anche il centro urbano – dove la distrazione è più comune – finirà nel mirino. L’iniziativa è stata illustrata lunedì scorso a Milano nel corso di un convegno sulla sicurezza stradale al quale ha preso parte Sicusrtrada – partner storico di Asaps in numerose iniziative – e l’associazione vittime della strada, oltre al 118. La Lombardia ha il primato assoluto di incidenti stradali (44.548 nel 2005) in Italia, a cui corrisponde anche il numero più alto di morti (750) e feriti (56.842). (ASAPS)


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Mercoledì, 12 Dicembre 2007
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