(ASAPS) CLIO (MICHIGAN, USA), 19 novembre 2007 – Il camion
era impantanato poco fuori il ciglio della strada e, per dare una mano al
conducente a togliersi d’impiccio, il poliziotto della Highway Patrol è sceso
dall’auto di servizio affacciandosi alla cabina. La sorpresa è stata davvero
grande, quando ha visto che al volante non c’era proprio lo stereotipo del
“camionista”: al suo posto c’era invece un bambini di nemmeno 13 anni, con gli
occhi un po’ stralunati. Al posto del passeggero, c’era invece il padre, lui sì
autista davvero, ubriaco fradicio, che si è giustificato con l’uomo di legge
dicendo che aveva bevuto troppo per guidare e che allora, per evitare
incidenti, aveva fatto guidare il figlio. Pensava di averle sentite tutte, il
sergente di pattuglia, ma proprio mentre stava per contattare la centrale per
farsi mandare rinforzi, il giovane conducente ha detto la sua. Avrebbe fatto
meglio a tacere, però, perché l’aver tentato di giustificarsi con il
poliziotto, ammettendo di aver bevuto eccessivamente a sua volta, e di essersi
messo al volante solo per ubbidire al genitori, gli è costato caro. Il padre,
41 anni, è stato immediatamente arrestato per aver messo in pericolo il figlio
e gli altri, mentre il giovanotto dovrà presentarsi davanti al giudice per
rispondere di guida senza patente ed in stato di ebbrezza. Alla fine, questo è
il colmo, rischia più lui del padre. (ASAPS) |
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