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Rassegna stampa 21/09/2004

Rassegna stampa del 20 Settembre 2004


Rassegna stampa del 20 Settembre 2004

Da "Il Secolo XIX" del 20 settembre 2004
Stangata sugli indisciplinati al Bracco
Numerose violazioni del codice rilevate da una pattuglia della Polstrada di Chiavari
Otto libretti ritirati, venticinque punti decurtati dalle patenti
Giuliano Gnocco.

Sestri Levante. Una "strage" per prevenire una strage vera. Una "strage" di punti e libretti di circolazione per prevenire quella di vite umane. Da ieri al Passo del Bracco c’è un nuovo "muro del pianto" per i motociclisti presso il chilometro 460: in quel tratto gli agenti della Polstrada di Chiavari hanno fermato venticinque centauri, a metà dei quali è stata elevata una contravvenzione. Venticinque anche i punti decurtati, otto i libretti di circolazione ritirati.
È il risultato di un servizio di pattugliamento, ormai abituale la domenica, per prevenire incidenti sulla strada del Bracco, già troppe volte teatro di tragici incidenti causati da centauri spericolati o vittime di altri motociclisti indisciplinati. Ieri una madre si è presentata in lacrime agli agenti della polizia Stradale: una moto a tutta velocità aveva rischiato di falciare la figlia.
L’opera di prevenzione ha portato al sequestro di otto libretti di circolazione di altrettante moto che non montavano marmitte originali. Dovranno ora sottoporsi ad una revisione straordinaria.
Altri quattro motociclisti sono stati puniti con la decurtazione di svariati punti perché fattisi trovare colpevoli di diverse infrazioni.
Gli agenti hanno inoltre elevato pesanti contravvenzioni a due motociclisti che viaggiavano su moto di una pulizia brillante ma con targhe sporche di fango e olio per non essere riconoscibili: i poliziotti li hanno raggiunti e multati. Quello delle targhe alzate per rendere difficoltosa l’individuazione è una delle malizie più gettonate da coloro che si presentano al Braccio con l’intenzione di lanciarsi a tutta velocità nelle curve del passo. Precauzione inutile, visto che gli agenti li hanno comunque raggiunti.
I centauri colpiti dai provvedimenti della Stradale di Chiavari provengono in larga parte dalle Regioni del Nord e Centro Italia.

Da "AudioNews" del 20 settembre 2004
54 vittime lungo le strade nel week end

54 le vittime degli incidenti nel fine settimana appena trascorso. I dati della polizia stradale parlano di 51 incidenti mortali. Le vittime sono aumentate rispetto allo scorso week end e rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Da "Sesto Potere" del 20 settembre 2004
VIABILITA’, NEL WEEK-END: -33% INCIDENTI E -39% FERITI IN AUTOSTRADA

Roma
La società Autostrade per l’Italia informa che nell’ultimo fine settimana, compreso tra venerdì 17 e domenica 19 settembre, sono diminuiti gli incidenti (-33%) ed i feriti (-39%).
Sulla rete Autostrade per l’Italia (2854 km, pari al 51 % della rete autostradale a pedaggio) gli incidenti sono stati 103 contro 155 nel corrispondente fine settimana dello scorso anno, i feriti 56 (93 nel 2003); in diminuzione anche le persone decedute, 2 rispetto a 3 dello scorso anno.

Da "TgCom" del 20 settembre 2004
Incidenti, 54 morti nel weekend
Numeri in aumento rispetto al 2003


Sono 54 le persone che hanno perso la vita nei 51 incidenti mortali avvenuti sulle strade e autostrade italiane nell’ultimo weekend estivo. I dati, rilevati da polizia stradale e carabinieri, evidenziano un aumento del fenomeno: tra venerdì 10 e domenica 12 settembre erano infatti state 41 le vittime di 38 incidenti. Nell’analogo periodo dello scorso anno (19-21 settembre 2003) si erano invece registrati 38 incidenti stradali con 42 morti.
Nello stesso weekend di due anni fa, quando cioè non era ancora entrata in vigore la patente a punti, gli incidenti mortali erano stati 45 con 46 vittime. Tra le 54 vittime, 20 avevano un’età inferiore a 30 anni.
Bilancio ben più leggero quello di Autostrade per l’Italia". Nell’ultimo fine settimana sulla rete della società sono diminuiti sia gli incidenti (-33%) che i feriti (-39%). Gli scontri sono stati 103 contro 155 nel corrispondente fine settimana dello scorso anno, mentre i feriti 56 contro i 93 del 2003. In diminuzione anche il numero dei morti: due le persone decedute rispetto alle tre dell’anno passato.

Da "Il Gazzettino" del 20 settembre 2004
STRADE PERICOLOSE
Guidava sotto gli effetti della droga, addio patente

p.p.s.

Solita "moria" di patenti, a cura degli agenti della Polizia stradale di Pordenone e Spilimbergo, nella notte tra sabato e domenica. Un servizio, quello antistragi, che continua a colpire gli automobilisti indisciplinati allo scopo di prevenire gli incidenti. Nel dettaglio, in questa occasione sono stati ritirati ben 7 documenti di guida.
Negli strali dell’alcol test e dell’Autovelox sono finite, singolarmente, tutte persone sotto i 30 anni di età. Tre patenti sono state ritirate per eccesso grave di velocità (c’era anche chi sfrecciava a 130 chilometri all’ora dove il limite era di 50), quattro per il reato di guida in stato d’ebbrezza e l’ultima per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
In quest’ultimo caso la "vittima" della verifica "sul campo" è un casarsese di 21 anni, che è stato trovato positivo alla cannabis dopo essere stato fermato a un posto di blocco nei pressi di San Vito al Tagliamento. Anche nel suo caso, come per gli "alcolici", parallelamente al ritiro del documento parte la segnalazione alla Procura della Repubblica.
L’intensificazione dell’attività di prevenzione non ha per ora scoraggiato gli automobilisti indisciplinati. In particolare continua a crescere, nel raffronto con il 2003, il numero di persone trovate alticce al volante. Una piaga che si allarga, via via, anche alle donne e ai meno giovani.

Da "Il Giornale di Brescia" del 20 settembre 2004
33 patenti ritirate da Polstrada e vigili urbani di Roncadelle
CONTROLLI NOTTURNI NELLA BASSA


In una sola notte ritirate 33 patenti, di cui 24 per guida in stato di ebbrezza e 9 per eccesso di velocità. Questo il risultato dei controlli effettuati con l’etilometro, il telelaser e il narcotest dalla mezzanotte di sabato alle 6 di ieri mattina su alcune strade della Bassa da agenti della Polizia stradale e personale della Polizia locale di Roncadelle. A Pontevico, lungo la ex Strada Statale 45bis, e a Leno, sulla ex Strada statale 668, hanno operato sei pattuglie della Polstrada (tre della sottosezione di Montichiari, e tre messe a disposizione da Desenzano, Salò e Chiari) che hanno ritirato complessivamente 26 patenti, di cui 17 per guida in stato di ebbrezza (superamento del tasso alcolem ico di 0,5 grammi per litro di sangue) e 9 per superamento di oltre 40 km/h del limite di velocità previsto. I diciassette automobilisti sorpresi in stato di ebbrezza al volante sono stati denunciati a piede libero; sono tutti di età compresa tra i 18 e i 50 anni. A sette automobilisti inoltre è stato contestato l’eccesso di velocità, con superamento del limite dai 10 ai 40 Km/h, mentre ad altri tre la guida pericolosa: per tutti contravvenzione e decurtazione di punti della patente. Ritirate infine quattro carte di circolazione per mancata revisione del veicolo. Ai controlli sono state sottoposte 260 persone a bordo di 200 veicoli. Sette infine le patenti ritirate dalla Polizia locale di Roncadelle, che ha operato alla Mandolossa sulla ex Strada S tatale 11 e sulla ex Statale 235 Orceana. Cinque quelle ritirate per guida in stato di ebbrezza, una per guida sotto l’effetto di stupefacenti, una per ebbrezza alcolica e da droga. All’automobilista trovato sotto effetto di alcol e droga al contempo sono stati tolti ben 40 punti della patente: 10 per ciascuna delle violazioni, raddoppiati perchè si trattava di neopatentato.

Da "Newspaper24" del 20 settembre 2004
Ritirate 66 patenti per guida in stato di ebbrezza

66 patenti sono state ritirate la notte scorsa in Versilia per guida in stato di ebbrezza. Lo ha reso noto la polizia stradale di Lucca, che ha compiuto i controlli insieme ai distaccamenti di Viareggio e Bagni di Lucca. L’attività rientra nell’ambito della campagna di sensibilizzazione, prevenzione e controllo "Guido con prudenza", avviata da tempo con la collaborazione di polizia stradale, gestori di sale da ballo e Ania.

Da "Il Gazzettino" del 20 settembre 2004
SULLA ROMEA
Guidano ubriachi, ritirata la patente


È finita sul ciglio della statale Romea la notte brava di sei automobilisti che, senza pensare al pericolo che correvano, si sono messi alla guida dopo avere bevuto troppo. Un’imprudenza che è costato loro il ritiro della patente, da parte degli agenti della Polizia stradale di Mestre impegnati in una delle ormai consuete operazioni di prevenzione delle "stragi del sabato sera". I sei automobilisti sono stati fermati dopo che gli strumenti della Stradale avevano rilevato il superamento dei limiti di velocità. Nel corso dei controlli è stato accertato che i sei automobilisti avevano ingerito dosi di alcol tali da ridurne i riflessi. Inevitabile, a quel punto, il ritiro della patente.
Nel corso della notte di sabato sono state 39, complessivamente, le patenti ritirate da parte della Polizia stradale.

Da "L’Arena" del 20 settembre 2004
"Non bastano i controlli, serve testa"
Il comandante della polizia stradale invita a viaggiare con prudenza rispettando i limiti

a.v.

È stata un’estate nera per gli appassionati delle due ruote, funestata da incidenti stradali, soprattutto mortali, con vittime sia tra gli scooteristi che tra i motociclisti. Eppure i controlli ci sono stati, quasi 1500 tra luglio e agosto soltanto, con una media di 24 pattuglie al giorno, 720 al mese. La polizia stradale veronese è stata impegnata a redigere verbali, fare viabilità, rilevare incidenti, avvisare familiari a casa che all’appello sarebbe mancato qualcuno per sempre.
Un lavoro pesante, sotto il sole cocente, con l’asfalto che butta fuori ancor più calore. Ma tanto impegno non è bastato a evitare morti.
"Sono tre i fattori che scolasticamente determinano un incidente", spiega il comandante della polizia stradale veronese Vincenzio Diaferia, "l’uomo, il veicolo, la strada. Per mettere le strade in sicurezza ci sono lavori continui, i veicoli hanno tecnologie avanzate, bisogna invece ancora lavorare molto sull’uomo. Noi possiamo fare migliaia di controlli, sanzionare, togliere punti dalle patenti. Ma se un motociclista o un automobilista vogliono correre, mettendo così a rischio la loro vita e l’altrui, possiamo fare poco per evitarlo".
Il comandante Diaferia non è d’accordo con chi sostiene che è cessato l’effetto deterrente della patente a punti, entrata in vigore in giugno 2003.
"Chi sostiene che quest’anno non è servita da deterrente sbaglia. È vero, ci sono stati più incidente rispetto al 2003, ma meno rispetto al 2002. Quindi l’effetto c’è ancora. Era impensabile che togliere punti bastasse a non far accadere incidenti in assoluto. Se così fosse sarebbe stato criminale non applicarla prima. Purtroppo non basta. C’è inoltre chi è sempre convinto che nonostante multe e sanzioni ne può uscire, quindi commette infrazioni e poi fa ricorsi in prefettura, al giudice di pace. E per un eccesso di garantismo, alle volte riesce a vincere il ricorso", conclude Diaferia, "così è pronto a rimettersi in strada con lo stesso atteggiamento".
A fine novembre verranno rese note le cifre nazionali degli incidenti stradali, a conclusione di una campagna di sensibilizzazione che è stata fatta in collaborazione con il fotografo Oliviero Toscani, che è anche l’autore del calendario 2005 della polizia.
Con le persone morte ieri salgono a 35 le vittime di incidenti stradali. Molto spesso per quanto riguarda i motociclisti si tratta di fuoriuscite di strada autonome, le cui cause restano incomprensibili, se non giustificate da eccessi di velocità. Ma a fermare le lancette della vita sono spesso anche le disattenzioni altrui e le violazioni al codice della strada.
A morire sulle moto sono spesso persone giovani, perché è una passione che si coltiva nella maggior parte dei casi prima dei 45/50 anni, quando magari si vende l’ultima moto compagna di tanti viaggi.

Da "Il Corriere della Sera" del 20 settembre 2004
Il codice della strada "non scritto"

Dopo la riunificazione del 1989, il divario tra le due Germanie apparve in tutta la sua ampiezza. Quarant’anni di separazione avevano diviso usi e costumi del paese, dal cibo all’educazione stradale. Una curiosa battaglia riguardò anzi proprio la forma dell’omino luminoso raffigurato sui semafori. Infatti, i tedeschi orientali rimproverarono gli occidentali d’aver sostituito la silhouette impiegata sotto il regime comunista. Questo per dire l’importanza che il traffico può rivestire sul piano simbolico. Vivere in una città implica un complesso sistema di priorità ispirato al rispetto reciproco. Nei paesi mediterranei vige però lo strapotere dell’automobilista. Ciò spiega le difficoltà di tanti pedoni stranieri in Italia: per "parlare" la lingua della nostra circolazione, essi devono adottare comportamenti assai diversi dai propri. Certo, benché taciute e sottintese, anche le nostre regole funzionano, ma in modo meno chiaro di quelle scritte. Come nel bridge, la licitazione risulta assai sofisticata. Se l’auto punta il pedone, è perché si aspetta che questi avanzi, secondo una logica ferrea e condivisa. Perciò, chi ignora questo ritmo implicito, fugge, si blocca o arranca nel terrore, domandandosi perché mai un paese dell’Unione europea si ostini a non seguire il codice della strada.
Martedì, 21 Settembre 2004
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