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Rassegna stampa 11/10/2004

Rassegna stampa del 10 Ottobre 2004


Rassegna stampa del 10 Ottobre 2004

Da "Brescia Oggi" del 10 ottobre 2004
DA PAVIA A LENO
Corsa contro il tempo Staffetta della Stradale salva un avvelenato


Una corsa nella notte, per portare da Pavia un siero antiveleno ad un ragazzo di Leno, intossicato per avvelenamento. Una battaglia contro il tempo vinta da 3 pattuglie della Polstrada, protagoniste della vicenda. E dopo l’impresa, i poliziotti minimizzano: "Abbiamo fatto solo il nostro dovere".

Da "Brescia Oggi" del 10 ottobre 2004
Tre pattuglie nella notte a sirene spiegate sono riuscite a trasportare in tempo da Pavia un siero-antiveleno che ha salvato un ragazzo di Leno
Polstrada, staffetta della salvezza
Giovane strappato alla morte. "Abbiamo fatto soltanto il nostro dovere"

di Franco Mondini
È stata vinta la battaglia contro il tempo, scattata venerdì sera per salvare la vita ad un ragazzo che rischiava di morire per avvelenamento. Due ore di trepidazione. Di corse tra Brescia e Pavia, dal Civile al San Matteo. Un gran lavoro, coordinato dalla Prefettura, che ha impegnato i medici del pronto soccorso, le pattuglie della polizia stradale di Brescia, Cremona, Piacenza e del Commissariato di Stradella, i medici e tecnici del centro antiveleni del San Matteo.
"Abbiamo fatto solo il nostro dovere" si schermiscono "gli angeli della notte" che hanno lavorato in simbiosi. Nessun nome sui giornali. Nessuna foto. Anonimato per tutta la squadra. Ieri mattina erano al lavoro i due agenti della polizia stradale di Brescia che l’altra notte hanno puntato verso Cremona con in auto un campione di sangue da analizzare e che hanno consegnato a chi ha fatto il secondo tratto di staffetta. Normale servizio dalle 7 alle 13 su diverse pattuglie.
Nessuno si sente eroe. Routine per gli angeli della strada, come per i medici di Brescia e Pavia che si sono fatti in quattro. In gioco c’era la vita di un 26enne di Leno che inavvertitamente aveva ingerito antigelo da una bottiglia. Un errore, non un gesto disperato assicurano in ospedale.
Al momento del ricovero al Civile - erano le 18 - la constatazione della gravità. Bisognava innanzitutto stabilire quale sostanza era stata ingerita e l’antidoto andava somministrato al ragazzo per scongiurare situazioni critiche. Ieri sera il giovane era ancora in osservazione in seconda medicina con la riserva della prognosi, ma il peggio sembra passato.
"Il pericolo è quello di problemi renali" afferma il dottor Paolo Marzollo primario del Pronto soccorso del Civile. "Per due ore medici e infermieri hanno combattuto contro il tempo sino a quando da Pavia non è giunta risposta sul da farsi. Dal San Matteo ci è stato inviato l’antidoto che già avevamo, ma non in quantità sufficiente per continuare la terapia per giorni".
Le pattuglie della polizia, in accordo con il "118" e ottenuta l’autorizzazione dalla Prefettura, fanno da staffetta a chi trasporta organi da trapiantare in altro ospedale. Scortano i medici incaricati del prelievo. Aprono la strada alle autolettighe con a bordo pazienti in condizioni critiche, partorienti. Quando un’ambulanza di Brescia si reca in un’altra città (avviene ovviamente anche il contrario), ad attenderla al casello autostradale c’è una pattuglia della stradale. Così non si perde tempo.
Ogni mese la polizia stradale di Brescia coordina tra le tre e le quattro scorte "speciali". Ogni volta è una lotta contro il tempo. Si corre con lampeggiante acceso e a sirene spiegate sul filo dei 200 orari rimanendo in contatto via radio con la centrale e i colleghi che compongono la staffetta.
Venerdì sera, mentre il ragazzo di Leno era in terapia, si è messa in moto la macchina dei soccorsi. Effettuato il prelievo di sangue, una pattuglia della Stradale di Brescia ha raggiunto il Civile e subito è partita per Cremona con la provetta mentre il centro antiveleni di Pavia veniva allertato. Il Civile è in costante collegamento con il centro antiveleni di Milano, con quello di Bergamo oltre che col San Matteo.
Da Cremona la seconda fase della corsa contro il tempo, sino a Pavia con "aggancio" delle pattuglie di Piacenza e Stradella. Accertata al San Matteo la natura dell’intossicazione e deciso come intervenire, le pattuglie hanno effettuato il percorso inverso trasportando l’antidoto vitale. A Manerbio, al casello dell’A21 una pattuglia di Brescia ha atteso che i colleghi consegnassero il referto e il farmaco da portare a Brescia. Dopo pochi minuti l’auto era al pronto soccorso. L’orologio segnava le 21.30.
Ancora presto per chiudere la giornata. E così i due agenti sono tornati sulle strade di città e provincia per garantire sicurezza, aiutare chi ha bisogno e punire, come è giusto, chi non rispetta il codice. In corpo la soddisfazione di aver salvato un ragazzo.

Da "La Sicilia" del 10 ottobre 2004
Polstrada
Doppie pattuglie per prevenire infrazioni e incidenti


Il compartimento della Polstrada di Catania tra ieri e oggi ha "allertato" i suoi agenti, molti dei quali in moto, per controllare le strade catanesi, specialmente la statale per Siracusa, dove si registrano troppe infrazioni. La Stradale sta adoperando tutti i misuratori di velocità, fissi e mobili, di giorno e di notte, in autostrada e sulle statali per Caltagirone, Randazzo, Paternò ed Adrano, nonché sulla tangenziale e sull’Asse dei servizi, dove nelle ore di punta ci sarà la "doppia pattuglia". I mezzi pesanti non possono circolare soltanto nella giornata di oggi, domenica, dalle 8 alle 22. Ogni notizia, relativa alla transitabilità, potrà essere attinta chiamando i centralini della stessa Polstrada (095/547212). Per le emergenze telefonare al "113".
Da "Il Messaggero" del 10 ottobre 2004
RUBA UN’AUTO, PRESO

FERMIGNANO
Ruba un’auto, si mette in viaggio per tornare a casa ma fa una sosta all’autogrill e viene catturato.
E’ successo l’altra sera nell’area di servizio Metauro Ovest, sulla carreggiata sud dell’A14. Intorno alle 22.30 gli agenti della polizia stradale della sottosezione autostradale di Fano hanno fermato per un controllo un trentenne foggiano, L.R. L’auto su cui viaggiava, un’Audi A2, era stata rubata intorno alle 19.30 a Fermignano. Probabilmente il presunto ladro stava rientrando in Puglia ma è caduto dritto nelle mani dei poliziotti. Il giovane è stato arrestato con l’accusa di furto.

Da "Corriere Romagna" del 10 ottobre 2004
Vigile “originale” ma ferma la Polizia

Forlì
Ha fermato una macchina della Polizia stradale con una paletta autentica, di quelle in uso alle forze dell’ordine. Un operaio 29enne, G.M., nativo della provincia di Catanzaro, dipendente di una ditta palermitana che deve tracciare per conto dell’Anas le righe segnaletiche sulla Statale 67, è stato denunciato per ricettazione. Ieri pomeriggio il giovane, a pochi chilometri dal Muraglione, stava regolando il traffico sulla strada, quando si è trovato a fermare la macchina della Polizia stradale di Rocca con una paletta “sospetta”. A un controllo degli agenti, infatti, il segnalatore è risultato un autentico pezzo delle forze dell’ordine, proveniente dalla Polizia municipale di un paese in provincia di Bergamo. Il giovane non ha saputo dare spiegazione del perchè fosse in possesso di quell’oggetto.


Lunedì, 11 Ottobre 2004
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