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News 18/10/2007

Roma - Precipita elicottero della Polizia di Stato

Morti i due piloti, Giovanni Liguori, dirigente del Reparto Volo di Pratica di Mare e l’Ispettore Capo Eliano Falivene: ancora ignote la cause della sciagura
L’elenco delle tragedie dei velivoli della Polizia di Stato

Nella foto di Repubblica, i resti del 206 caduto

(ASAPS) ROMA, 17 ottobre 2007 – Il dirigente del Reparto Volo della Polizia di Stato di Pratica di Mare, Giovanni Liguori, e l’Ispettore Capo Eliano Falivene, equipaggio di un elicottero AB206, sono morti nel pomeriggio di ieri (16 ottobre) nei pressi di Pomezia (Roma), dopo essere precipitati. La sciagura è avvenuta in una zona particolarmente accidentata, non lontano da via Solfatare, tanto che i soccorritori hanno dovuto faticare non poco per giungere sul luogo dello schianto. Alcuni testimoni, gli stessi che hanno dato l’allarme, hanno parlato di uno schianto dopo aver visto l’apparecchio venire giù come un sasso. Un guasto meccanico improvviso, che non ha dato tempo ai piloti di avvertire la torre di controllo, ed che ha impedito loro di tentare un atterraggio di emergenza. Giovanni Liguori è morto sul colpo, mentre Eliano Falivene era stato estratto dai resti del velivolo ancora in vita: intubato e stabilizzato sul posto, è deceduto poco dopo essere giunto al Gemelli. Sul posto si sono recati gli stessi uomini di Liguori, che insieme al prefetto Luciano Rosini, direttore centrale delle Specialità della Polizia di Stato (Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e dei Reparti Speciali), hanno cercato di trarre i primi elementi per chiarire le cause della tragedia. Le poche notizie che ci sono per giunte, parlano di un volo di addestramento: una routine per i due veterani del Servizio Aereo, che vantavano ognuno 15 anni di pilotaggio. La struttura di Pratica di Mare conta su tutte le tipologie di aeromobili della Polizia di Stato: quattro AB206, quattro AB212, quattro A109, ben 6 aerei Piaggio P68 Observer ed un Piaggio P180. I vertici della Polizia hanno già chiarito che l’elicottero, nonostante la sua età, era stato appena ritirato dalla revisione periodica alla quale tutti i velivoli vengono sottoposti, e che precedenti missioni regolarmente portate a termine non avevano evidenziato alcuna anomalia. Dunque, si tratterebbe di una fatalità. Il Servizio Aereo della Polizia di Stato ha pagato un altissimo tributo di sangue, per garantire un adeguato servizio di assistenza alle forze operative a terra: vigilanza stradale, ordine pubblico, operazioni di controllo del territorio o di polizia giudiziaria, senza dimenticare le operazioni di soccorso a persona (alpino e marittimo) o di controllo delle frontiere. L’anno nero è stato il 2005, che ha visto la morte di 5 poliziotti con le alette da pilota o specialista: una vittima in Sardegna, durante un atterraggio di emergenza di un elicottero 206, uno specialista in Piemonte, nel corso di un intervento sempre con lo stesso tipo di elicottero, e tre uomini di Pescara, precipitati in mare con un aereo P68.
Il 31 marzo 2005 a Bonnanaro (Nuoro), cade il “POLI 41”, questa la sigla radio dell’AB206 del VII Reparto Volo di Abbasanta (Oristano), celebre per l’addestramento fornito ai NOCS: muore lo specialista di bordo, l’assistente capo Gualtiero Gessa, 36 anni, di Maracalagonis (Cagliari). Sopravvivono i piloti Roldano Ceccarelli, 44 anni, ed Andrea Marroni, di 33, entrambi di Roma. Anche in questo caso, il Viminale chiarì che l’apparecchio aveva superato i voli di collaudo al termine dei lavori di manutenzione programmata ed era rientrato da pochi giorni in servizio. È vero che tutti gli elicotteri, non solo quelli delle Forze di Polizia che affrontano un’intesa attività per l’addestramento intensivo dei reparti speciali, sono sottoposti a normali cicli di manutenzione ordinaria e straordinaria, che prevedono la sostituzione delle varie parti dopo un numero di ore di volo prestabilito. Ma è vero anche che quel velivolo aveva quasi trent’anni di età, e che la Polizia non ottiene nuovi apparecchi da oltre un ventennio.
Il 20 Aprile 2005, in provincia di Verbania, l’ispettore Capo Francesco Santoro, viene ucciso dalla pala dell’elicottero che aveva appena pilotato. Il caduto stava trasportando un magistrato ed i colleghi della Polizia Scientifica in alta montagna, dove era stato scoperto il cadavere di un uomo. L’elicottero era al terzo viaggio e si trovava fermo su un prato a motore acceso quando, al momento del reimbarco una delle pali del velivolo investì l’ispettore, uccidendolo sul colpo.
L’11 maggio 2005 a Pescara, un bimotore P68 Observer precipita nelle acque dell’Adriatico, davanti alle coste abruzzesi: muoiono l’ispettore superiore Maurizio Formisano, brindisino residente a Pescara, l’assistente pilota Fabrizio Di Giambattista, di Roma, e l’agente scelto Valerio Valentini, di Ascoli Piceno.
Lo staff forlivese dell’Asaps, a nome di tutti i soci del sodalizio, non può che stringersi attorno alle famiglie ed ai colleghi dei caduti. (ASAPS)


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Giovedì, 18 Ottobre 2007
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