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Rassegna stampa Alcol e guida del 10 ottobre 2007

A cura di Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta

IL GAZZETTINO (Treviso)

Nasce l’associazione mondiale dei Club alcolisti in trattamento

Sarà firmato proprio a Udine, città dalla quale l’approccio del prof. Vladimir Hudolin ha avuto le prime esperienze e si è poi diffuso a livello nazionale ed internazionale, l’atto costitutivo del Wacat, l’Associazione mondiale dei Club degli alcolisti in trattamento. L’assemblea costitutiva - alla quale parteciperanno rappresentanti provenienti da oltre 30 Paesi del mondo - si terrà nel Salone del Parlamento del Castello di Udine il 17 e 18 ottobre. Oltre ai delegati delle diverse nazioni, è attesa la presenza di rappresentanti dell’Organizzazione mondiale della Sanità e di delegazioni di associazioni affiliate. Nell’occasione si svolgerà anche un workshop sulle esperienze di trattamento aperto ai volontari e agli operatori del Friuli Venezia Giulia.
Fra i principali obiettivi futuri, la Wacat avrà quello di servire gli interessi ed i bisogni dei membri dei Club degli alcolisti in trattamento, di assicurare che - soprattutto in quelle aree del mondo in cui i problemi alcolcorrelati sono in aumento - via sia un aiuto ed un supporto per la formazione e l’aggiornamento dei membri di Club, e di assicurare che la terminologia, la metodologia e la formazione siano coerenti ed omogenei in tutto il mondo, fornendo un servizio a questo riguardo. L’associazione favorirà inoltre lo sviluppo di forum internazionali sui problemi alcolcorrelati, anche attraverso l’organizzazione di incontri, lo scambio di informazioni e pubblicazioni, collaborando con istituzioni nazionali ed internazionali, servizi pubblici e comunità locali, sempre allo scopo di ridurre i problemi alcolcorrelati.


L’ECO DI BERGAMO 

Alcolici vietati nei locali, ma sulle strade si beve ancora
Vietata la vendita degli alcolici dopo le 2 nei locali notturni che offrono intrattenimento musicale e possibilità di ballare: è appena entrato in vigore il nuovo provvedimento per la sicurezza stradale e dopo qualche giorno, nel primo sabato da «coprifuoco alcolico», le discoteche della Bergamasca si sono adeguate. Ma basta fare un breve viaggio lungo le strade più trafficate di notte, più frequentate dagli amanti delle discoteche per scoprire che trovare alcolici è un gioco da ragazzi: affollatissimi i chioschi lungo la Villa d’Almè-Dalmine e nella zona tra Osio, Dalmine, Caravaggio e Zingonia. Così come non è difficile trovare bar che, spegnendo la musica e non fornendo alcun «intrattenimento musicale», continuano, anche dopo le 2, a vendere birra e vodka. Intanto tra i responsabili (*) dei locali notturni cresce la protesta: «Queste norme sono contraddittorie. Le discoteche non possono vendere alcol, ma altri locali aperti di notte invece sì».
(*) Nota: l’italiano è una lingua che ha molti termini ambigui.


L’ECO DI BERGAMO

Coprifuoco alcolico, ma dopo le 2 si beve ancora

Viaggio sulle strade battute dal «popolo del sabato sera»: la nuova legge per la sicurezza è un business per i chioschi In discoteca si rispetta lo stop alle bevande, ma è un gioco da ragazzi trovare un punto di ristoro con birra e cocktail La notte corre veloce e passa oltre la nuova legge sulla sicurezza stradale: se da un lato, infatti, nelle discoteche più rinomate della Bergamasca si smette di vendere alcolici a partire dalle due di notte, dall’altro non è una «missione impossibile» trovare una bottiglia di birra e in qualche caso bere un bicchiere di vodka anche oltre l’orario del coprifuoco alcolico indicato dal legislatore. I venditori ambulanti, con i loro camioncini trasformati in punti vendita, invadono le strade più trafficate. Ma non è tutto, come suggerisce Angelo Zibetti, presidente provinciale del Sindacato locali da ballo-Ascom e titolare della discoteca Studio Zeta di Caravaggio: «La legge, a causa di una modifica introdotta al Senato, parla di divieto di somministrare alcolici dopo le due nei cosiddetti locali di intrattenimento. Ebbene, significa che un semplice bar con musica soffusa, che per esempio non utilizza alcun dee-jay e non ha piste da ballo, potrebbe continuare a vendere alcolici anche dopo le due. È un’assurdità».

Un’assurdità che corrisponde alla verità della notte, quella tra sabato e ieri, e mette un po’ a repentaglio, almeno sul punto specifico della somministrazione di alcolici, la credibilità della legge 160 del 2 ottobre. Alle tre di notte la Villa d’Almè-Dalmine, nei pressi di Curno, sembra ancora più trafficata di quanto avviene durante le giornate lavorative. Sulla destra della carreggiata, in direzione Villa d’Almè, il titolare di un punto vendita ambulante sorride compiaciuto. Di fronte al suo «locale» molti extracomunitari, soprattutto rumeni: panino e birra in mano. Ma è quando molti ventenni iniziano a uscire da un disco pub che si affaccia su un piazzale dall’altro lato della carreggiata che gli affari dell’ambulante aumentano ancora di più: i ragazzi escono dal locale notturno dopo un’ora, o forse due, di ballo. Tutti pronti a continuare la notte brava e tutti con una gran sete: così, se non si può acquistare più nulla al disco pub, si passa dall’ambulante. E da lì, i ventenni ripartono. Le due sono passate da un pezzo. A quanto pare si tratta di un copione: lungo l’ex statale 525, tra Osio Sopra e Osio Sotto, un altro venditore di panini, birre e alcolici lungo la strada, è quasi stupito. Solitamente il suo commercio attorno alle due e mezza si esaurisce. Stanotte non è così, perché chi esce da una notissima discoteca a poche centinaia di metri passa da lui, mangia un panino, beve una birra e magari si porta una bottiglia in macchina, come avviene per due giovanotti del Milanese.Stop alla musica, non alla vodka C’è da chiedersi cosa sia cambiato: la nuova legge voluta dal ministro Bianchi e ben accolta anche dall’opposizione parlamentare è in vigore da giovedì. Le discoteche la rispettano, non c’è che dire, qualcuna sta già mettendo a disposizione i cosiddetti precursori, quei tubicini di plastica che consentono un test veloce del proprio stato di ebbrezza. Ma fuori l’alcol scorre e tutta la zona a Sud-Est di Bergamo, tra Villa d’Almè-Dalmine ed ex statale 525 non è certo un esempio confortante. I città tutti i locali di intrattenimento dovrebbero chiudere alle 2. Prima di arrivare a Curno, però, ne abbiamo trovato uno aperto, in pieno centro, circa 15 minuti dopo il presunto orario di coprifuoco obbligatorio imposto dal Comune. Nulla di male, tra poco le serrande saranno abbassate. Ma anche alle 2,15 è possibile ordinare una vodka e berla alla svelta. Il problema, però, non riguarda solo chi sfora di poco l’orario oppure i venditori ambulanti. Come ha spiegato il presidente dei titolari dei locali da ballo resta la possibilità, per molti bar che magari hanno appena spento la musica, di continuare a vendere alcolici. E così avviene soprattutto nella zona tra Treviglio e Caravaggio, dove c’è anche lo Studio Zeta. Lì un noto pub-ristorante vende birra anche dopo le tre. Funzionerà davvero il coprifuoco alcolico contro le stragi del sabato sera? Armando Di Ladro


L’ECO DI BERGAMO

Il kit «antiubriachezza» sarà in farmacia

E mentre nascono le polemiche sull’utilità delle nuove norme che vietano gli alcolici nelle discoteche e locali di intrattenimento dopo le 2 di notte, il kit per l’autocontrollo sul livello di alcol, utile anche per sedersi con sicurezza alla guida dopo avere bevuto, potrebbero arrivare presto in farmacia. Lo ha annunciato il ministro della Salute Livia Turco: l’obiettivo, all’interno del programma del Governo «Guadagnare in Salute», è quello di raggiungere un accordo fra farmacie e produttori. Gli incidenti mortali collegati all’alcol sono la prima causa di morte tra i giovani, ha spiegato il ministro, e «l’abuso di alcol veicola l’uso di droghe. Non è giusto porre questo come uno dei problemi fondamentali di sanità pubblica?». Per il ministro «bisogna informare sui rischi che sono connessi al consumo e soprattutto all’abuso di alcol perché c’è una crescita e, quando parliamo di abuso, intendiamo anche il consumo di alcol al di fuori dei pasti, tante volte in modo sostitutivo a questi». «Penso – ha aggiunto – con l’Organizzazione mondiale della Sanità, che sia giusto vietare la vendita di superalcolici fino a 18 anni». Il ministro della Salute ha ricordato che il dicastero sta «definendo un gruppo tecnico che si occupi di elaborare etichette che aiutino a consumare in modo responsabile gli alcolici». E quindi, all’interno di questa serie di iniziative di prevenzione, informazione ma soprattutto di «responsabilizzazione» in particolare delle fasce più giovani delle popolazioni rientrerebbe il progetto di arrivare a distribuire nelle farmacie un kit per misurare il proprio livello di alcol nel sangue: potrebbe diventare, l’uso di questo kit, anche una forma di autodiagnosi che aiuti a responsabilizzarsi, in particolare prima di mettersi al volante. Per il ministro Livia Turco, inoltre, è necessario sollecitare tutti a una forma di responsabilità, e tra questi ci sono le aziende che producono alcolici e superalcolici. Plauso all’iniziativa della Turco dal deputato di Alleanza nazionale, Gianni Alemanno, che ha dichiarato: «Tra i giovani è presente una cultura dello sballo che è la prima spinta verso droga e alcolismo. È importante questo impegno del Ministero e mi auguro che si faccia lo stesso anche nei confronti della droga. Il fenomeno dello "sballo" però non deve essere cavalcato dalle pubbliche amministrazioni, dalle quali deve arrivare un segnale di sobrietà».«Norme contraddittorie La vendita non è vietata in tutti gli esercizi pubblici» Non se la beve Angelo Zibetti, titolare di Studio Zeta, a Caravaggio, e da tempo presidente del Sindacato locali da ballo Ascom: «Mi sembra davvero che le modifiche apportate al decreto del ministro Bianchi per la sua conversione in legge siano modifiche da incompetenti – commenta –. Il nuovo testo normativo è infatti contraddittorio, perché vieta la somministrazione di bevande alcoliche dopo le due di notte nei locali da ballo e in generale di intrattenimento. Si badi bene che non è una definizione che riguarda tutti i locali pubblici. Basta che il titolare di un piccolo bar ottenga la possibilità di restare aperto fino alle 5 del mattino e fino a quell’ora potrà vendere alcolici, perché non fa intrattenimento. Siamo davvero all’assurdo. O le carte in tavola vengono cambiate per tutti oppure la nuova norma su questo coprifuoco alcolico non ha assolutamente senso». Da un lato le parole di chi ha la responsabilità di rappresentare i titolari delle discoteche, dall’altro le parole degli utenti della notte, soprattutto i giovani. «Non sapevo nemmeno che ci fosse questa nuova legge, anche se qualcosa al telegiornale avevo sentito – commenta per esempio Luca, di fronte a un venditore ambulante a Curno –. Comunque penso che non serva a molto vietare di vendere alcolici dopo le due di notte. A quell’ora chi ha iniziato il suo sabato sera con l’intenzione di bere ha già bevuto, certamente più di una birra. E come si vede di fronte a questo ambulante anche chi vuole bere dopo le due lo fa tranquillamente». I ragazzi, però, di soluzioni non ne propongono: «Di estendere a tutti il divieto di vendere alcolici, anticipando ancora di più l’orario, non se ne parla nemmeno», commenta qualcuno a Osio Sopra, fuori da una discoteca. Mentre due amiche, sempre fuori da quel locale da ballo, tentano di ragionare sugli scopi della nuova legge: «L’obiettivo mi sembra sia quello di evitare incidenti lungo le strade – dice una di loro –. A me sembra, leggendo il giornale, che le persone che hanno gravi incidenti nella notte di venerdì o sabato, magari perché hanno bevuto, non siano molte di più di quelle che hanno incidenti durante la settimana, eventualmente mentre tornano dal lavoro e sono sicuramente sobrie. Insomma non so cosa possa cambiare per la sicurezza stradale». Il titolare di un locale di Bergamo riconduce tutto alla serietà individuale: «Insomma se un ragazzo mi entra nel locale all’1,30 di notte, mezz’ora prima dell’orario di chiusura, già ubriaco, mi rifiuto tranquillamente di riempirgli il bicchiere. Se alle 2, quando sto per chiudere, un altro ragazzo mi chiede una birra e mi sembra assolutamente lucido, posso anche fare un’eccezione e dargli quel che vuole. Non so a cosa servano certe imposizioni di legge». Ed è invece il titolare di un noto pub-ristorante della Bassa, dove alle tre scorre ancora birra, che non vuole commentare. Forse il suo non è classificato come locale di intrattenimento. A. D. L.


ASAPS

Controlli antialcol e sostanze stupefacenti

Nei primi 9 mesi forte incremento delle sanzioni per la violazione degli articoli 186 e 187 Codice della strada, rispettivamente +30,4% e +33,4%

Decisamente consistente l’incremento delle sanzioni rilevate dalla Polizia Stradale nei primi 9 mesi del 2007 rispetto al 2006, a seguito dei controlli antialcol e sostanze stupefanti su strada.

Le violazioni all’articolo 186 CdS, guida in stato di ebbrezza, sono state complessivamente 24.089, con un incremento del 30,4% rispetto alle 18.466 dei primi nove mesi del 2006. L’incremento è stato del 16,8% sulla rete autostradale e del 33,9% sulla rimanente rete ordinaria.

Le violazioni all’art.187 CdS, guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, sono state complessivamente 1.933, con un incremento del 33,3% rispetto alle 1.449 dei primi nove mesi del 2006. Per questa violazione l’incremento più vistoso è stato rilevato sulla rete autostradale + 49,7%, mentre sulla rimanente rete ordinaria l’aumento è stato del 27,6%.

Ovviamente questi incrementi sono anche il risultato dell’aumento dei controlli sulle condizioni psicofisiche dei conducenti. Controlli che è auspicabile aumentino ulteriormente fino ad arrivare ai livelli degli altri paesi europei più attenti a questo problema che causa sicuramente una percentuale elevata della sinistrosità più grave.


IL GAZZETTINO (Treviso)

E’ l’iniziativa in programma sabato dalle 19 in piazza Tobagi a S. Biagio, organizzata da Comune, polizia locale, Aci e dal "Supersonic", che regalerà buoni-bibita gratuiti ai partecipanti 

Crash test ed etilometri fuori dalla discoteca

Discoteche, polizia locale, Aci ed amministrazione comunale uniti per la sicurezza stradale. Una iniziativa per sensibilizzare ragazzi e famiglie alla guida sicura, cooperando con chi è più vicino ai giovani, come i gestori di locali notturni. Il progetto verrà posto "in strada" sabato pomeriggio in piazza Tobagi a S. Biagio di Callalta, dove a partire dalle 19 il Comune, l’Aci, la polizia locale e la discoteca Supersonic metteranno a disposizione il Crash test e gli etilometri per dei test gratuiti. A chi deciderà di partecipare alle dimostrazioni, Supersonic regalerà un buono per una bibita analcolica da ritirare la sera stessa. Un’iniziativa, quella studiata dagli organizzatori, che avrà un impatto forte sui giovani, ma proprio questo è il segnale che si è voluto dare in un periodo in cui i decessi sulle strade dovuti ad alterazione psicofisica o a distrazione stanno vertiginosamente aumentando. In piazza Tobagi, sabato pomeriggio dalle 19, la polizia locale del comandante Silvano Zanchetta proietterà anche delle diapositive con le nuove disposizioni entrate in vigore una settimana fa con la nuova legge 160 che ha convertito il decreto Bianchi dello scorso agosto. Normative importanti, che in parte inaspriscono le sanzioni per chi con imprudenza e consapevolezza si mette in strada ubriaco o sotto effetto di stupefacenti. "Ad esempio, nei locali notturni è stato fissato lo stop alla somministrazione di alcol alle 2 - spiega Zanchetta - Inoltre, all’ingresso e all’uscita dei pub dovranno essere apposte entro i prossimi 3 mesi delle tabelle sui sintomi correlati all’assunzione e all’eccesso di alcol. Infine, i baristi dovranno munirsi di etiltest cui potranno essere sottoposti gratuitamente tutti gli avventori. In caso di inosservanza, è prevista la chiusura del locale da 7 a 30 giorni". Anche per preparare ed introdurre i giovanissimi alle nuove disposizioni, la discoteca Supersonic assieme al Comune, ai vigili e all’Aci si è fatta promotrice dell’iniziativa di sabato prossimo. "E’ il secondo atto di un programma iniziato un anno fa - spiega il sindaco Emanuela Fiorotto - quando abbiamo distribuito gli etilometri nei locali più frequentati dai giovani di San Biagio, con l’aiuto delle associazioni e del gruppo giovani. Mi sorprende piacevolmente la disponibilità degli esercenti che lavorano nel mondo del divertimento: è un segnale forte, che sta cambiando la percezione della gente in merito alla sicurezza stradale. Una questione di educazione a 360 gradi. Il Crash Test sicuramente avrà un impatto forte, ma questo è l’intento della manifestazione: impressionare i ragazzi sui danni che può causare un momento di leggerezza. L’informazione è necessaria, ma in questo momento servono azioni forti. Mi auguro che la partecipazione delle famiglie, non solo di San Biagio, e dei più giovani sia massiccia".

Serena Masetto


IL GAZZETTINO (Treviso)

Arresto, supermulta, revoca della patente: ecco le nuove sanzioni per chi guida ubriaco
(S.Mas.) La legge 160 (ex decreto Bianchi) ha fissato tre scaloni per sanzionare la guida in stato di ebbrezza. "Da 0,51 a 0,80 grammi/litro di alcolemia - spiega il comandante dei vigili sanbiagesi Silvano Zanchetta - si rischia una ammenda da 300 a 600 euro con sospensione della patente per 6 mesi. Da 0,81 a 1,50 g/l è possibile l’arresto fino a 3 mesi, una ammenda da 800 a 3200 euro, la sospensione della patente da 6 mesi a un anno. Per entrambi questi ’scalini’ si tolgono dalla patente 10 punti". Più grave la sanzione oltre la soglia di 1,50 g/l: "C’è l’arresto fino a 6 mesi, l’ammenda fino a 6000 euro, la sospensione della patente fino a 2 anni. Se in stato di ebbrezza si provoca un incidente, le pene raddoppiano. La patente è revocata in caso il conducente sia alla guida di autobus, autocarro, autotreno. Se la patente viene sospesa per eccesso di velocità, per i primi 90 giorni dalla restituzione si è inibiti alla guida dalle 22 alle 7".


CORRIERE ADRIATICO

La Confcommercio protesta
“Sì alla vendita degli alcolici dopo le due”
ASCOLI - “Il pacchetto sicurezza recentemente approvato, seppur condivisibile per quanto riguarda gli obiettivi, non va nella giusta direzione per cercare di limitare le cause più frequenti degli incidenti stradali e non risolve il problema dell’abuso di alcol”.
Il provvedimento fortemente contestato dalla Confcommercio è quello che prevede il divieto di vendita e somministrazione di alcolici dalle due di notte.
”E’ una legge profondamente ingiusta – dichiara Igino Cacciatori Presidente provinciale Confcommercio – perché danneggia pesantemente la categoria dei pubblici esercizi ed in particolare dei gestori dei locali da ballo, e potrà avere effetti devastanti anche sul turismo della nostra Riviera delle Palme. Ma è una norma anche sbagliata perché affronta un vero problema ponendo divieti e proibendone la somministrazione degli alcolici ad una determinata ora, senza invece accompagnare i consumatori verso un consumo più consapevole ed inasprendo controlli sulle strade. Una persona deve capire da sola che l’abuso è sbagliato, non perché è vietato ma perché danneggia la salute e può causare danni indiretti come gli incidenti”.
“I divieti - afferma ancora Cacciatori – alimentano comportamenti trasgressivi, soprattutto tra i giovani, e non portano alla formazione di un senso civico e serietà di comportamento che si costruiscono con l’educazione, la promozione e la severa repressione delle devianze”.
Il decreto convertito in legge contiene, ad esempio, articoli sulla guida senza patente, sui limiti di velocità, sull’uso dei telefonini, ma non incrementa il numero dei controlli sulle strade”. Secondo il presidente Confcommercio per impedire la guida agli ubriachi si colpiscono gli altri consumatori, limitando la loro libertà individuale e attribuendo loro responsabilità che non hanno. “L’Italia è l’unico paese al mondo a poter vantare una norma così proibizionistica e penalizzante – aggiunge il direttore Giorgio Fiori – non considerando che si muore sulle strade e non nelle discoteche. (*) Inoltre non è stato minimamente considerato l’impatto sul turismo e sulle aziende che rischiano di perdere consumi e conseguentemente posti di lavoro anche nel nostro territorio provinciale”.
(*) Nota: questa è una stupidaggine! Anche chi precipita da un grattacielo muore su una strada, ma la causa va cercata altrove.


LA STAMPA

Domenica in distilleria chi guida non assaggia

Quelli delle grappe lo sanno che di questi tempi non è facile lanciare “distillerie aperte”. Le nuove misure antialcol che hanno abbassato i limiti della tolleranza alla guida, rendono di fatto fuori legge tutti coloro che si pongono al volante con un solo grappino a fine pasto, dopo aver bevuto anche un paio di bicchieri di vino.

A chi produce un distillato a 40 gradi non resta che aguzzare l’ingegno e per non entrare in clandestinità da proibizionismo favorire lo sviluppo di comportamenti e abitudini diverse tra i clienti.

E così all’Istituto della grappa, che organizza per domenica 14 “Distillerie aperte” invitano i visitatori degli alambicchi e designare un guidatore sicuro. Il presidente del sodalizio è il piemontese Cesare Mazzetti di Altavilla Monferrato. “invitiamo una persona per ogni gruppo di visitatori a non assaggiare le nostre grappe per essere in grado di riaccompagnare a casa in assoluta sicurezza gli amici. In cambio le distillerie gli offriranno un omaggio speciale da degustare a casa”.

Si lascia alla libera iniziativa dei gruppi di stabilire chi sia l’astemio per forza: sorteggio? Elenco alfabetico? Età? Peso? Sesso?

Domenica molte grapperie ospiteranno anche pranzi, spettacoli e mostre, per dimostrare storia e cultura che da sempre accompagna l’arte della distillazione.

(…)


IL GAZZETTINO (Padova)

BAR MOCASSINO
C’è lo spritz "telefonico"

(m.a.) Il bar "Mocassino" di Federico Contin a partire da questa sera regala lo spritz. In pratica un cellulare in gestione del locale fornito del sistema "Bluetooth", manderà messaggi ogni cinque minuti ad altri telefonini con il "Bluetooth". Chi si trova in centro e riceverà il messaggio potrà avere in omaggio un drink. «In realtà - spiega Contin - non si vince uno spritz, ma una consumazione. Quindi il cliente potrà chiedere uno spritz, un bicchiere di vino, un analcolico o qualcosa da mangiare. Non vogliamo certo aumentare di ubriachi la piazza. Il problema, comunque, non siamo noi baristi, ma chi senza licenza al mercoledì sera vende birra e spritz. I vigili urbani dovrebbero multare queste persone».


IL GAZZETTINO (Vicenza)

ASIAGO 
Moto contro moto Tutti e due ubriachi alle 4 di pomeriggio

(L.P.) Entrambi guidavano le rispettive moto di grossa cilindrata con un tasso alcolico superiore a quello consentito dal Codice della strada. Per questo, dopo essere finiti in ospedale, con ferite e contusioni varie, ora sono nei guai con la giustizia. Protagonisti della vicenda due centauri che domenica scorsa, attorno alle 16.30, si sono scontrati frontalmente in località Ghertele, comune di Roana, in un tratto dell’ex statale "349" che dall’Altopiano conduce in Trentino. Secondo i rilievi effettuati dalle forze dell’ordine P.F., 40 anni, residente a Vicenza stava tornando ad Asiago, mentre in senso opposto arrivava B.A., 37, di Ferrara. Lo scontro tra i due motociclisti (entrambi viaggiavano soli) è stato violento, l’incidente poteva avere ben più gravi conseguenze. Una volta portati all’ospedale di Asiago, sono stati dati 30 giorni di prognosi al vicentino, 15 al ferrarese. La sorpresa è arrivata dal controllo con l’etilometro: se B.A. si trovava in una situazione di poco fuori dalla norma (0,6 g/l rispetto al limite di 0,5), per B.F. lo strumento ha registrato un tasso superiore ai 2, oltre il quadruplo del consentito. Per entrambi è scattato il ritiro della patente e una multa compresa tra 1.500 e 6.000 euro, ma il vicentino rischia l’arresto sino a tre mesi.


IL GAZZETTINO (Treviso)

CONTROLLI 
Guida in stato di ebbrezza e finisce fuori strada

Guidava in stato di ebbrezza ed è finito fuori strada. Rimasto lievemente ferito, gli hanno ritirato la patente ed è stato denunciato a piede libero.
Alle 2 della scorsa notte i Carabinieri del Radiomobile della Compagnia di Castelmassa sono intervenuti in via Gramsci a Ficarolo dove G.C., 28 anni, di Bondeno, era finito fuori strada con una Ford Escort. All’alcoltest è risultato un valore di 2,98 a fronte di un limite di 0,5.


IL GAZZETTINO (Rovigo)

PONTE NELLE ALPI 
Ubriaco alla guida del motorino Il giudice gli dà un mese di arresto

Fu fermato dai carabinieri mentre zigzagava sul suo motorino. Il carabiniere che lo fermò, sentì chiaramente che il ragazzo aveva alito vinoso. Il fatto che, una volta sceso dal ciclomotore, non si reggesse in piedi e barcollasse, tolse ogni dubbio sul fatto che Antonio Santorelli, 26enne, fosse sotto l’effetto dell’alcol. L’etilometro (effettuato due volte, come da regolamento) confermò quanto era già evidente. Comparso in tribunale ieri mattina davanti al giudice Federico Montalto con l’accusa di guida in stato di ebbrezza, ieri il giovane, difeso da Silvia De Martin Topranin dello studio Morales, è stato condannato ad un mese di arresto, anche in virtù dei suoi numerosi precedenti. Il fatto era stato verificato il 23 maggio 2004 in località Santa Caterina, a Ponte nelle Alpi. Il brigadiere che fece l’intervento ieri ha deposto in aula in qualità di testimone riportando ciò che avvenne tre anni fa.
Il pubblico ministero ha chiesto la condanna secondo quanto stabilito dall’ultimo decreto. La pena è stata condonata per effetto dell’indulto.


IL GAZZETTINO (Venezia)

Prima se la prende con la moglie e poi con gli agenti: arrestato
In un primo momento l’avevano scambiato per un ladro acrobata vedendolo scalare il condominio servendosi della grondaia. In realtà aveva tutt’altre intenzioni, decisamente più bellicose. Per questo la signora che occupava l’appartamento preso di mira dallo "scalatore" ha immediatamente chiamato la Polizia chiedendo aiuto in maniera a dir poco concitata.
Sul posto, in via Castellana a Mestre, è giunta subito una Volante della Questura di Venezia. Gli agenti hanno tentato quindi di fare chiarezza sentendo il racconto della signora. Poi si sono concentrati sull’uomo, un quarantasette moldavo, S.C., risultato il marito della donna che aveva lanciato l’allarme. L’uomo, in preda ai fumi dell’alcool, al fine di entrare a forza nell’abitazione della moglie con cui è in corso il procedimento di separazione, era salito sulla grondaia ed aveva infranto il vetro di una finestra. All’arrivo della pattuglia, il moldavo ha continuato ad inveire nei confronti della donna, ed una volta all’esterno dell’abitazione, opponeva una forte resistnza alla Polizia procurando lesioni a due degli agenti intervenuti (prognosi di due giorni ciascuno). Condotto in Questura, il moldavo veniva arrestato per lesioni, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.


EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da RIVIERA24.IT)

Ubriaco danneggia 5 vetture in sosta
Ubriaco alla guida esce fuoristrada e danneggia 5 vetture in sosta, denunciato un senegalese

Sanremo - L’uomo aveva bevuto troppo e correva a bordo di una Kia ’Rio’. A bordo viaggiavano cinque persone, tra cui due donne italiane. Illesi tutti gli occupanti, tranne lievi escoriazioni a una donna.

Un operaio senegalese, di 26 anni, ha danneggiato cinque vetture in sosta, la scorsa notte, in via Gailei a Sanremo, dopo essere uscito fuoristrada a causa dell’alta velocita’ e dell’eccesso di alcol nel sangue, mentre si trovava al volante dell’auto della moglie, una Kia modello ’Rio’. All’interno del veicolo viaggiavano due suoi connazionali e altrettante ragazze italiane. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale compagnia che hanno denunciato l’uomo per guida in stato di ebbrezza. E’ probabile che i cinque tornassero da una festa. Le automobili danneggiate sono: una Ford Focus, un’Alfa 156, una Fiat 600, una Renault espace e una Hyunday Athos. Gli occupanti sono rimasti illesi, tranne lievi contusioni a una delle due donne.


EMERGENZA ALCOLISMO (Tratto da IL SECOLO XIX)

Fumo e alcol ragazzo in coma

Mix di fumo e alcol ragazzo finisce in coma

In coma per un micidiale mix di alcol, tabacco e fumo. Un ragazzino svizzero di 15 anni ha rischiato di lasciarci la pelle, l’altra notte, durante un improvvisato rave party in spiaggia, a Levanto. Si è sentito male mentre era in compagnia di alcuni amici. E’ svenuto, cadendo a terra dopo aver sniffato del tabacco da fiuto. Gli altri teen-ager hanno pensato che stesse scherzando, ma quando hanno visto che non si rialzava più, lo hanno preso di peso e buttato sotto un getto d’acqua. Niente, non reagiva.

Allora lo hanno accompagnato verso il pronto soccorso del San Nicolò. I medici hanno capito subito la gravità della situazione. Era un’overdose anomala, provocata sicuramente dall’alcol e da qualche altra sostanza al momento sconosciuta. (*) Per questo hanno chiamato i carabinieri. I militari sono arrivati in ospedale ed hanno ascoltato le testimonianze degli altri ragazzi. Hanno raccontato agli uomini dell’Arma il malore capitato all’amico, i loro vani sforzi per farlo rinvenire, la decisione di accompagnarlo al pronto soccorso perchè avevano capito che da solo non si sarebbe mai ripreso.

Hanno ribadito che si trattava di una festicciola innocente e che, soprattutto, non avevano usato droga. Secondo loro l’amico si era sentito male davvero dopo aver sniffato del tabacco da fiuto. Dove l’avevano preso quel tabacco? Se lo erano portato dalla Svizzera. E la scatola, l’involucro che fine aveva fatto? L’avevano buttata via, per paura, dopo quanto era accaduto. I militari non hanno preso per oro colato il racconto dei teen-ager e si sono fatti accompagnare in spiaggia, sul luogo dove avevano improvvisato il rave. Si sono fatti indicare il cassonetto dove dicevano di aver buttato via la scatoletta e l’hanno controllato da cima a fondo. Come gli agenti della scientifica nei telefilm di Csi, si sono calati nella spazzatura ed hanno setacciato gli scarti. La scatola è stata trovata.

Era davvero tabacco da fiuto, anche se di una qualità che non è reperibile in Italia. Sarà analizzata nei prossimi giorni ma non sembra possa contenere sostanze stupefacenti. Intanto in ospedale il quindicenne veniva curato dai medici. Piano piano ha ripreso conoscenza. E’ rimasto imbambolato a lungo e per questo il personale del San Nicolò ha preferito trattenerlo in osservazione. La comitiva di giovanissimi turisti era arrivata a Levanto da qualche giorno.

I ragazzi hanno piantato la tenda in un campeggio della zona e al giorno si dividono fra la spiaggia e il paese. L’altra sera la decisione di divertirsi con una festa in spiaggia. Hanno comprato della birra, molti superalcolici . E poi pacchetti di sigarette in quantità industriale. Ad un certo punto è spuntata fuori quella scatoletta di tabacco da naso che ha rischiato di mandare a l’altro mondo uno di loro. Il mix con l’alcol ha provocato quella che i medici chiamano esotossicosi, un vero e proprio stato di coma che riduce tutte le capacità sensoriali della persona.

(*) Nota: è stata un’overdose anomala, ma provocata da sostanze legali.


TGCOM

Sutherland, 48 giorni di carcere
Guidava ubriaco, divo patteggia la pena
Unica concessione, comincerà a scontare la pena in occasione della pausa invernale della produzione del serial "24 ore chrono". Per il resto, all’attore Kiefer Sutherland non sarà risparmiato il carcere per essere stato sorpreso a guidare ubriaco. Sutherland, che ha firmato un patteggiamento con l’accusa, si è riconosciuto colpevole di guida in stato di ebbrezza: dovrà scontare una pena di 48 giorni di prigione.
L’attore sconterà una pena di trenta giorni per la guida in stato d’ebbrezza e diciotto giorni per aver violato la "messa alla prova" compresa nella precedente condanna per lo stesso reato, commesso nel 2004. Il 40enne Sutherland, che non era presente all’udienza, dovrà anche partecipare a un programma di istruzione di 18 mesi sui misfatti dell’alcol e recarsi tutte le settimane per sei mesi a una sessione di terapia. Comincerà a scontare la pena il 21 dicembre, il giorno in cui sarà ufficialmente pronunciata, che è anche la data d’inizio della pausa invernale della produzione di "24 ore chrono". Trascorrerà diciotto giorni in carcere e potrà suddividere i restanti trenta giorni fino al 1° luglio 2008. Inoltre, rischia una multa e il ritiro della patente.


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Italiano tenta il suicidio, salvato a suon di vodka
Il 24enne aveva ingerito una forte dose di un velenosissimo solvente industriale per i liquidi antigelo. Per salvarlo, i medici hanno inizialmente utilizzato l’alcool puro, all’antidoto indicato per l’etilene glicolico. Ma esaurite le scorte dell’ospedale hanno dovuto passare a una terapia-shock: una cassa di vodkaHome. (*)
Sydney, 10 ottobre 2007 - Un italiano aspirante-suicida è stato salvato con una lavanda gastrica di vodka. La notizia è stata data dagli stessi medici australiani del Mackay Base Hospital, nel Queensland, che due mesi fa sono riusciti a salvare la vita al giovane.
Il 24enne aveva ingerito una forte dose di un velenosissimo solvente industriale utilizzato per i liquidi antigelo.
Per salvarlo, i medici hanno inizialmente utilizzato l’alcool puro, all’antidoto comunemente indicato per l’etilene glicolico, ma una volta esaurite le scorte dell’ospedale hanno dovuto passare a una terapia-shock: comprata una cassa di vodka, al paziente -che era ricoverato in un’unità di terapia intensiva- è stata somministrata la vodka tramite un sondino naso-gastrico: una dose da cavallo, l’equivalente di tre bicchierini, ogni ora per tre giorni.
Sebbene nient’affatto convezionale, la terapia d’urto è stata approvata dai vertici ospedalieri, che erano rimasti non poco sorpresi anche per l’acquisto, iscritto nelle finanze dell’ospedale, della cassa di vodka. Il giovane è stato dimesso dopo una ventina di giorni.
(*) Nota: il trattamento dell’intossicazione acuta da etilene glicolico, o metanolo, con la somministrazione di alcol etilico è tutt’altro che un espediente. La possibilità di usare l’alcol per accelerare il processo di ossidazione dell’alcol metilico, era riconosciuta anche dal prof. Hudolin. Salvo poi affermare subito dopo che quello anche l’unico caso, da lui riconosciuto, di utilità dell’alcol.


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Giovedì, 11 Ottobre 2007
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