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Rassegna stampa 06/11/2004

Rassegna stampa del 5 novembre 2004

 


Rassegna stampa del 5 novembre 2004


Da “Il Gazzettino” del 5 novembre 2004

 Un militare americano di stanza alla base di Aviano è stato fermato dalla Polstrada vittoriese mentre rincasava a tutta velocità e a fari spenti dopo la festa di Halloween

Picchia l’agente e ruba un’auto dopo l’alcoltest

La Bmw del soldato e i suoi documenti erano rimasti in possesso della polizia, che ha subito allertato la Military Police

Fulvio Fioretti


 

Vittorio Veneto. Fermato dalla Polstrada vittoriese nel cuore della notte un soldato americano di stanza alla base di Aviano scappa a piedi dopo aver fratturato il polso di un agente, ruba un’auto e si dilegua. Poi la mattina successiva denuncia alla polizia militare di essere stato rapinato. Protagonista di una notte movimentata sotto gli effetti dell’alcol e culminata con una denuncia a piede libero è stato D.M. 25 anni, originario del Connecticut, da pochi mesi ad Aviano.

Il militare è stato fermato dalla Polstrada a Spresiano alle 4.30 nella notte tra il 31 ottobre e il 1. novembre, mentre a bordo di una Bmw stava rincasando da una festa di Halloween a velocità sostenuta e con i fari spenti. Non poteva passare inosservato e infatti gli agenti lo hanno fermato subito.

Prima accondiscendente, l’uomo ha fornito la patente e i documenti dell’auto, e si è sottoposto all’alcoltest. Ma quando il misuratore ha dato esito positivo D. M. ha dato in escandescenze, e dopo aver strappato il biglietto di mano all’agente, si è divincolato fratturando nella colluttazione il polso al poliziotto ed è fuggito a piedi nell’oscurità tra i campi, scavalcando una rete di recinzione. Mentre sul posto venivano dirottate altre pattuglie, diramato l’allarme e chiamata la Military Police di Aviano, D.M. entrava nel cortile di un’abitazione vicina e rubava una Opel Astra, con le chiavi nel cruscotto, allontanandosi a tutta velocità verso Treviso. Giunto a Castrette l’americano ha abbandonato l’auto in un capannone (ritrovata il mattino successivo) e ha chiamato da un bar un taxi facendosi accompagnare a casa. Ma nel frattempo la Polstrada, che era rimasta in possesso dell’auto e della patente dell’americano, ha messo al corrente dei fatti la Polizia Militare di Aviano. Il mattino successivo il giovane si è presentato al comando della MP denunciando di essere stato aggredito nella notte e derubato dell’auto e dei documenti. Una versione che contrastava con quanto i suoi superiori già sapevano, e che ben presto è caduta quando è stato accompagnato al comando della Polstrada di via Matteotti. Qui, messo alle strette, ha ammesso tutto. Gli sono stati contestati una sfilza di reati dei quali dovrà rispondere alla legge italiana: guida in stato di ebbrezza, resistenza, violenza, lesioni personali e furto aggravato. Sotto il profilo disciplinare il giovane militare sarà sottoposto a quanto previsto dalle leggi marziali Usa.

 


Da “La Gazzetta del Mezzogiorno”  del 5 novembre 2004

Tutti concordi: si tolga a vita la patente di guida

Sicurezza stradale non è un optional

m.c.c.


 

Quando si parla di sicurezza stradale non si può certo accogliere il solo pentimento di chi, noncurante dei limiti di velocità, commette un crimine al volante. Meglio, per i brindisini, accettare la proposta avanzata dal ministro Lunardi e circoscrivere la libertà di guida dei pirata della strada. «Ci sono stati troppo incidenti sulle nostre strade e con un numero troppo alto di morti - spiega Salvatore Moscatelli -, ritengo che il ritiro a vita della patente sia l’unica soluzione per impedire a questi individui di continuare a fare strage di innocenti». «E’ giusto che finalmente qualcuno prenda provvedimenti seri - aggiunge Fabio Urso - in fin dei conti che differenza c’è tra uno che commette un omicidio e uno, che non rispettando i limiti di velocità, investe un pedone di passaggio». «E’ giusto che coloro che investono ed uccidono un passante vengano giudicati nello stesso modo di chi commette altri crimini - dichiara Paola Protino - anche se bisognerebbe essere fiscali con tutti coloro che non rispettano i limiti di velocità. Soprattutto in città non dovrebbe essere data la possibilità alle persone di sfrecciare per strada a più di 80km all’ora». Se da una parte i brindisini si dichiarano intolleranti verso coloro che mettono a repentaglio la propria vita e quella degli altri alla guida, dall’altra sono sempre più convinti che l’unico efficace rimedio sia l’educazione stradale. «Un bicchiere di troppo dopo la discoteca può trasformarsi in un’arma pericolosissima - afferma Antonella Blasi -. Questo molti giovani non lo sanno. Intensificare i controlli nei locali, magari sollecitando una maggiore collaborazione da parte dei gestori di pub e discoteche a non vendere superalcolici, potrebbe ridurre senz’altro il fenomeno». «Chi trasgredisce le norme del Codice della strada deve aver paura delle conseguenze - dice Ines Sergio -. La macchina oggi è diventata uno strumento indispensabile per l’individuo, quindi solo l’idea di non poterla più usare deve far scattare la molla di una maggiore attenzione quando si è al volante».

 


Da “Corriere Adriatico” del 5 novembre 2004

Il nuovo comandante provinciale si insedierà il prossimo 10 novembre

Amadio alla Polstrada



Incarico di prestigio per il vice questore aggiunto e Capo di Gabinetto della Questura di Ascoli, dottor Quinto Amadio, che dal prossimo dieci novembre assumerà il comando provinciale della Polizia Stradale, al posto del comandante Claudio Savarese andato in pensione.

Quinto Amadio, già dirigente di commissariato a Fermo e San Benedetto, ha svolto per anni ruoli di fondamentale importanza nella lotta al crimine e alla delinquenza comune. La sua carriera è fitta di encomi a conferma della sua alta professionalità che ne fa uno degli investigatori di più alto rango nel territorio provinciale. Non a caso ha diretto anche l’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico e la Digos. Come capo di gabinetto ha curato in questi anni l’organizzazione dell’ordine pubblico su tutto il territorio provinciale. Nel suo curriculum anche molte delle più importanti operazioni contro il crimine, come la lotta allo sfruttamento della prostituzione, il riciclaggio, le rapine e soprattutto la criminalità organizzata. Dal prossimo dieci novembre il dottor Amadio sarà dunque il nuovo comandante della Polstrada, un lavoro non certo facile per la delicatezza delle funzioni e l’ampiezza dei compiti. Al nuovo comandate della polstrada un augurio e un in bocca a lupo dalla redazione di “Corriere Adriatico”.

 

Sabato, 06 Novembre 2004
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