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Rassegna stampa 08/11/2004

Rassegna stampa del 7 Novembre 2004


Rassegna stampa del 7 Novembre 2004

Da "Il Secolo XIX" del 7 novembre 2004
SICUREZZA
Indagine polstrada
Tre milioni di auto circolano in Italia con gomme irregolari

La sicurezza stradale è un problema di primo piano per quel che riguarda l’adeguamento delle infrastrutture e la progettazione di nuove auto. Essa si compone di tanti elementi, ma ce n’è uno in particolare che viene troppo spesso sottovalutato: la condizione dei pneumatici della nostra automobile.
I dati emersi da un’indagine, prima in Europa, svolta dalla polizia stradale su diecimila veicoli, sono impressionanti. Rapportando questo campione al parco circolante nazionale (33 milioni di auto), emerge che in Italia più di tre milioni di automobili viaggiano con gomme fuori legge.
La ricerca è stata condotta nell’ambito di una campagna su sicurezza stradale e pneumatici, che ha visto la collaborazione di Aci, Assogomma e Federpneus. I controlli, effettuati da oltre duecento pattuglie della polstrada per nove mesi (dal giugno 2003 al febbraio di quest’anno), hanno interessato in particolare le autostrade e le strade extraurbane della Lombardia. Gli agenti, che disponevano di apposite strumentazioni professionali messe a disposizioni dalle due associazioni di categoria, hanno compilato uno speciale questionario, elaborato per l’occasione, in cui, oltre ai dati generali delle autovetture, sono state rilevate importanti informazioni sui pneumatici: la loro conformità alla carta di circolazione, l’omogeneità sugli assi, il grado e il tipo di usura del battistrada. Il materiale raccolto è stato analizzato da esperti del Politecnico di Milano.
Il 10 per cento delle automobili ha pneumatici fuori legge perché lisci (sotto al limite di profondità del battistrada di 1,6 millimetri previsto dal Codice della strada). Queste vetture viaggiano a rischio, dato che con un pneumatico liscio viene fortemente compromessa l’aderenza del veicolo al suolo, in particolare sul bagnato. Inoltre, più della metà delle vetture controllate hanno messo in mostra un’usura del battistrada al limite: fra 1,7 e 3 millimetri (ufficialmente in regola, ma in una situazione che esige una condotta di guida molto attenta).
Solo il 34 per cento delle vetture monta pneumatici con uno spessore del battistrada superiore ai 3 millimetri (tenendo presente che un pneumatico nuovo ha uno spessore pari a 8/9 millimetri).
IL CASO DEI VEICOLI 4x4
Uno speciale approfondimento relativo ai veicoli a trazione integrale (fuoristrada e Suv) ha evidenziato che oltre il 50 per cento di questi mezzi ha pneumatici con oltre 3 millimetri di battistrada. Una piccola percentuale, l’1 per cento, non utilizza gomme corrispondenti alla carta di circolazione. In questo caso la legge prescrive, oltre alla sanzione amministrativa di 78 euro, il ritiro della carta di circolazione e l’obbligo della revisione immediata.
L’USURA dei BATTISTRADA
L’usura del battistrada risulta nell’82 per cento dei veicoli uniforme. Negli altri casi, la non uniformità dell’usura è causata in genere da problemi di sotto gonfiaggio prolungato, di assetto, di convergenza non equilibrata. Salvo quelle immatricolate nel 2003/2004, tutte le altre vetture hanno presentato un significativo e similare grado di usura.

Da "Il Secolo XIX" del 7 novembre 2004
Polstrada dimezzata
A Carcare resterà un distaccamento.
Il Comune: "Pattuglino da noi, non in Riviera"
Tra una settimana metà agenti a Mondovì
Alberto Parod
i
Carcare Niente più pattugliamenti sull’autostrada, ma controlli della polstrada di Carcare concentrati sulle strade provinciali valbormidesi. È quanto dovrebbe succedere a partire dal 15 novembre, ancora una settimana, giorno più giorno meno. La fatidica data per il "trasloco" a Mondovì della caserma della polizia stradale di Carcare, che si trova attualmente in via del Collegio. Un’indicazione arrivata negli uffici dei sindacati di polizia e della sottosezione carcarese che, come previsto dalle direttive ministeriali, diventerà un "distaccamento", con un numero dimezzato di agenti in organico. Dagli attuali 32 si passerà ad una ventina di unità, ma, soprattutto, dal pattugliamento sulla tratta autostradale dell’A6 Savona-Torino, da Altare sino a Priero-Montezemolo, passerà al controllo della viabilità ordinaria dell’entroterra. Il rischio-chiusura temuto da enti locali e sindacati per il momento è smentito dal comandante della Polstrada di Carcare, Michele Monopoli. "Non risulta ancora una simile possibilità, è un’ipotesi da escludere", rassicura. Il ridimensionamento era stato ben accettato da parte degli enti locali, che si erano mobilitati per scongiurare il rischio-chiusura, anche con interpellanze parlamentari, di fronte alla concorrenziale apertura della vicina caserma di Mondovì. In questi giorni c’è fibrillazione a Carcare per la "dozzina" di agenti che, scelti in base ai requisiti di anzianità e di famiglia, dovranno lasciare la Valbormida per il Basso Piemonte. A confermare l’imminente trasferimento è Daniele Tissone, del sindacato di polizia Silp-Cgil: "Per il momento è tutto definito in via ufficiosa, aspettiamo la conferma definitiva. La data trapelata per il trasferimento è il 15 novembre, giorno più giorno meno, ma bisogna aspettare l’ufficialità. A Carcare rimarrà un reparto, un distaccamento destinato al controllo della viabilità ordinaria. Una dozzina di agenti verranno trasferiti, come da Cherasco, al neo costituito comando di Mondovì. Le pattuglie di Carcare, come previsto da regolamento, sarano in servizio su tutta il territorio provinciale". Il sindaco Angela Nicolini storce il naso: "Meglio che niente. Verrà comunque mantenuto un presidio, seppur ridotto, di forze dell’ordine per la sicurezza sul territorio. Però chiediamo che i pattugliamenti che verranno fatti sulla viabilità ordinaria siano destinati alla Valbormida che ne ha bisogno. Le nostre pattuglie non devono finire a fare controlli in Riviera, come si ventila".
In merito l’ispettore Monopoli, da oltre vent’anni in Valbormida, si limita a dire: "Non abbiamo limiti di territorio per i controlli, è possibile che una nostra pattuglia finisca a fare servizio dove necessario, anche in Riviera sull’Aurelia", conclude.

Da "L’Adige" del 7 novembre 2004
E’ stato bloccato dalla Polizia stradale sulla Siena-Bettolle all´altezza di Castelnuovo Berardenga
Sul camion c´era una santabarbara
Ogive, cartucce, fucili, polveri da sparo, nitrocellulosa

SIENA
"Era una vera e propria bomba pronta a saltare in aria in qualsiasi momento". Con queste parole gli agenti della polizia stradale di Siena hanno commentato l´operazione che ha portato ieri mattina a bloccare un camion carico di munizioni, polvere da sparo, nitrocellulosa e benzina. Il sequestro è avvenuto ieri mattina sulla superstrada Siena-Bettolle, all´altezza di Castelnuovo Berardenga. L´autista, un cittadino romeno di 32 anni, irregolare in Italia, è stato arrestato per detenzione illegale di armi e di munizioni, mentre il proprietario dell´automezzo, un imprenditore romano di cui non è stata resa notata l´identità, è stato denunciato a piede libero.
L´automezzo era diretto a Roma, ma non se ne conosce la provenienza e, soprattutto, non si sa ancora bene la destinazione di quella grande quantità di munizioni ed esplosivi. In particolare sul camion - che apparentemente trasportava scatole e stufette elettriche - la stradale ha scoperto 165.700 cartucce di vario calibro, per fucili da caccia e pistole, 4.500 ogive calibro 9, mille bossoli calibro 357 non innescati, 21 chili di polvere da sparo, 54 chili di pallini di piombo per cartucce da caccia, 200 chili di benzina per ricaricare gli accendini e quattro chili di nitrocellulosa pura, utilizzata per innescare le cartucce.
"Bastava un niente - hanno spiegato gli uomini della Polstrada di Siena - la benzina avrebbe potuto prendere fuoco scatenando una fortissima esplosione a catena con conseguenze inimmagimabili per quanti si trovavano a transitare in quel momento". L´autista arrestato verrà sentito domani dal gip di Siena.

Da "Corriere Adriatico" del 7 novembre 2004
Camionista fermato
Bloccato Tir carico di esplosivo

SIENA
“Una vera e propria bomba su strada”. Così la polizia stradale di Siena ha definito il camion carico di munizioni, polvere da sparo, nitrocellulosa e benzina sequestrato ieri mattina sulla Siena-Bettolle, all’altezza di Castelnuovo Berardenga.
L’autista, un cittadino romeno di 32 anni, irregolare in Italia, è stato arrestato per detenzione illegale di armi e di munizioni, mentre il proprietario dell’ automezzo, un imprenditore romano di cui non è stata resa notata l’identità, è stato denunciato a piede libero.
L’ automezzo era diretto a Roma, ma non se ne conosce la provenienza e, soprattutto, non si sa ancora bene la destinazione di quella grande quantità di munizioni ed esplosivi. In particolare sul camion - che apparentemente trasportava scatole e stufette elettriche - la stradale ha scoperto 165.700 cartucce di vario calibro, per fucili da caccia e pistole, 4.500 ogive calibro 9, 1.000 bossoli calibro 357 non innescati, 21 chili di polvere da sparo, 54 chili di pallini di piombo per cartucce da caccia, 200 chili di benzina per ricaricare gli accendini e quattro chili di nitrocellulosa pura, utilizzata per innescare le cartucce.
“Bastava un niente - hanno spiegato gli uomini della Polstrada di Siena - la benzina avrebbe potuto prendere fuoco scatenando una fortissima esplosione”. L’autista arrestato verrà sentito lunedì dal gip di Siena. Ma da dove veniva tutto quel materiale e soprattutto a chi era destinato? Domane per ora senza risposta.

Da "Corriere di Como" del 7 novembre 2004
Diciotto ubriachi al volante in sei ore
Controlli sulle strade.
Sottratti 200 punti.
Un giovane tenta la fuga, ma la polstrada lo ferma
Marco Romualdi

Non era mai accaduto in precedenza. Quantomeno in questi termini. Mai in una sola notte di controlli, sia pure su una strada ad alto scorrimento quale la provinciale Novedratese, una delle arterie più battute di giorno da chi lavora e di sera da chi si reca nei locali notturni o cerca il sesso a pagamento.
Nessun posto di blocco, anche nel corso dell’estate, aveva dato simili risultati sconcertanti, numeri che hanno sorpreso anche gli agenti della polizia stradale di Como: 18 patenti ritirate in sei ore. I documenti di guida sono stati tutti sequestrati dalle forze dell’ordine nella notte tra venerdì e sabato. In diciotto non potranno mettersi più al volante per un bel po’, per il reato di guida in stato di ebbrezza.
Si tratta di giovanissimi comaschi ’ ma ci sono anche qualche esuberante milanese e lecchese ’ tra gli ’appiedati’. Uno di loro, un ragazzo di Carugo, non si è fermato all’alt degli agenti e ha tirato diritto in auto.
Gli agenti della stradale lo hanno inseguito fino a Carimate dove, una volta fermato, ha spiegato di essersi spaventato alla vista dei lampeggianti dell’auto. Sottoposto a test alcolimetrico, anche lui è risultato positivo.
Non è fuori luogo parlare di una autentica strage di documenti di circolazione sulla Novedratese: mai un controllo di venerdì notte aveva portato a riscontrare tante irregolarità tutte assieme. Le due pattuglie della Stradale impegnate sulla Novedratese hanno fatto saltare complessivamente 200 punti dalle patenti.
Sono state 82 le vetture controllate dalla 1 alle 7 di sabato mattina.
Non solo alcol nel sangue: due giovani sono stati multati per eccesso di velocità, altrettanti per il mancato uso delle cinture di sicurezza. Tantissime anche le infrazioni riscontrate per gomme lisce, fari non funzionanti e mancata revisione: cinque in questo caso le carte di circolazione che sono state ritirate.

Da "La Provincia di Cremona" del 7 novembre 2004
Guida in stato d’ebbrezza
Polstrada, due patenti ritirate


Casalmaggiore
Due patenti ritirate dalla Polstrada. Gli agenti hanno effettuato una serie di controlli sulle strade del Casalasco per garantire la sicurezza degli automobilisti. Proprio per questo hanno ritirato le patenti di guida a due conducenti fermati a Piadena e Casalmaggiore con un tasso alcolico superiore a quello consentito.

Da "Corriere Adriatico" del 7 novembre 2004
Era sbarcato ad Ancona
Tir tedesco scarica curdi

RIMINI
Dodici clandestini curdi sono stati trovati dai carabinieri sulla A14 dopo essere stati scaricati da un Tir condotto da un camionista tedesco di 50 anni, poi arrestato dalla polizia autostradale di Forlì per violazione della legge Bossi-Fini. A segnalare la presenza dei curdi sull’A14 è stato un automobilista di passaggio che ha assistito allo sbarco dal cassone del Tir, nei pressi di Riccione. L’autotreno, a quanto si è appreso, era da poco sbarcato al porto di Ancona proveniente dalla Grecia. Dopo aver lasciato i clandestini è stato intercettato e bloccato dalla polizia poco più a nord, a pochi chilometri da Forlì. I curdi, tutti uomini tra i 20 e 30 anni.

Da "Il Messaggero" del 7 novembre 2004
Le follie della notte
Corse di macchine sulla Statale
Due "piloti" fermati dalla Polstrada

MONTESILVANO - Avevano scambiato la Statale 16 per una pista di Formula Uno i due zingari ”beccati” dalla Polizia Stradale, ieri mattina all’alba, intorno alle sei. Le auto ”impiegate” per la corsa erano una Golf Wolkswagen e una Fiat Punto. Sulla prima, condotta da un giovane di 26 anni, viaggiavano in quattro e uno dei quattro era malconcio per le conseguenze di un precedente incidente stradale; sulla seconda, guidata da un ventiquattrenne, viaggiavano in tre.
A coglierli sul fatto è stata una pattuglia della Polizia Stradale di Piano d’Orta. Le vetture marciavano a una velocità di 150 chilometri l’ora. Nel tratto da Santa Filomena alla stazione hanno bruciato tutti i semafori e soprattutto viaggiavano occupando tutte e due le corsie. Inseguiti e poi fermati, gli zingari - come da copione - hanno chiamato a raccolta i familiari e così gli agenti, assediati da una decina di rom, sono stati costretti a chiedere rinforzi. Alla fine: le vetture sono state confiscate e le patenti ritirate, gli zingari che conducevano le vetture sono stati denunciati per guida in velocità (reato penale, considerato più grave dell’omissione di soccorso) e uno dei due per guida in stato di ebbrezza. A entrambi sanzioni per le altre violazioni del codice stradale.

Da "Il Tempo" del 7 novembre 2004
Decine di multe "morali" dagli studenti vigili
Oltre 140 sanzioni agli automobilisti indisciplinati. Lezione di educazione stradale presso l’aula magna
Grande successo dell’iniziativa realizzata dall’istituto tecnico commerciale "Luigi di Savoia" lungo il centralissimo viale Maraini
di LUCA FRANCESCANGELI

Fschietti che trillano, vigili urbani che fermano le macchine, multe che vengono elevate e tutto che si risolve in una rapida e cordiale chiacchierata.
No, non siamo impazziti, né vi stiamo raccontando di ciò che si svolge sul set dell’ennesimo, mieloso spot; in realtà stiamo solo riassumendo l’esito dell’iniziativa "Vigili per un giorno, pedoni sempre".
L’iniziativa si è svolta ieri mattina presso l’Itc "Luigi di Savoia", fortemente voluta dal Consiglio d’Istituto e con il patrocinio della Regione Lazio.
L’idea, nata dalla scoppiettante redazione del giornale d’istituto "Mirino" con l’obiettivo di promuovere una maggiore cultura stradale e civica nei ragazzi, ha portato all’elevazione di decine di "multe morali" lungo il centralissimo viale Maraini, sul quale la scuola s’affaccia.
Ma andiamo con ordine. La giornata dei "vigili temporanei" è iniziata alle 11 presso l’aula Magna della Ragioneria, gonfia di vivaci studenti, dove si è tenuto il denso intervento di Giancarlo Barletta, giornalista Rai del Ciss Viaggiare Informati.
Barletta ha spiegato al suo giovane uditorio, i problemi ed i rischi legati ad un’educazione stradale troppo spesso inefficace, ricordando in particolare come "piccole e semplici abitudini corrette possano davvero ridurre il pericolo d’incidenti gravi. Allacciare sempre le cinture di sicurezza ed avere l’airbag in auto, ad esempio, abbassa dell’80% i rischi di riportare lesioni serie o mortali in seguito ad un incidente".
Fermo restando che il problema "sicurezza sulle strade" rimane una grande questione complessiva "sono il controllo e la prevenzione le armi più efficaci per combattere il verificarsi d’incidenti gravi - ha continuato Barletta - incidenti che in gran parte coinvolgono le categorie più a rischio come i pedoni, i ciclisti, i ragazzi tra i 19 ed i 14 anni, le persone anziane ed i bambini piccoli. Ma tutti questi interventi rischiano di servire a poco, se non c’è in tutti noi la consapevolezza della responsabilità che abbiamo alla guida verso noi stessi e gli altri".
Lo stesso Barletta ha poi seguito i ragazzi in strada, i quali hanno cominciato a sanzionare ogni automobilista indisciplinato (alla fine saranno oltre 140 le multe), consegnando loro una "sanzione", plastificata ed elaborata graficamente dagli stessi studenti, a ricordo della loro inadempienza. Contemporaneamente altri gruppi di ragazzi hanno fermato i passanti facendo interviste e domande sui problemi di tutti i giorni che un pedone vive nella nostra città.
Di fatto quasi tutti gli automobilisti fermati si sono dimostrati pazienti e recettivi, modificando subito i loro comportamenti scorretti e promettendo di non ricadere più nell’errore (sicuramente aiutati in questa saggia scelta anche dalla presenza di due vigilesse vere, in carne ossa e divisa).
Tutto ha rapidamente assunto la forma di un bel gioco all’aria aperta, con in più il valore e la speranza di aver insegnato qualcosa d’importante alle future generazioni. Direttamente sul campo.

Da "Brescia Oggi" del 7 novembre 2004
Momenti di tensione in via Agello a Rivoltella
Fermato in auto minaccia i vigili Denunciato immigrato africano
m.to.a

DESENZANO
In un solo attimo ha avuto ritirata la propria patente, decurtati 32 punti per alcune gravi violazioni al codice della strada e, per concludere, una denuncia per minacce a pubblico ufficiale: un record. L’episodio, che stava per sfociare in un’aggressione, è accaduto venerdì sera poco dopo le 23.30 in viale Agello, la statale che attraversa l’abitato di Rivoltella. L’automobilista, un 19enne immigrato di un Paese del centro Africa, in regola con il permesso di soggiorno, si trovava alla guida di una Fiat Panda, comperata dopo che aveva conseguito la patente pochi mesi fa. E’ stato notato da una pattuglia della Polizia Urbana di Desenzano mentre sorpassava una colonna di auto ferme al semaforo della chiesa e proseguire nonostante il rosso.
La radiopattuglia, che si trovava nei paraggi, si è quindi messa al suo inseguimento, fermando poche centinaia di metri più avanti la Panda. Quando gli agenti hanno cominciato a contestare al giovane la sfilza di violazioni al codice stradale, l’africano ha perso la calma innervosendosi con i vigili. Infatti, la contestazione riguardava il ritiro immediato della patente, la decurtazione di ben 32 punti e una multa salata di 300 euro. Ad un certo punto, l’automobilista ha cominciato a minacciare gli agenti ("state attenti perché vi ammazzo", avrebbe detto) ripetutamente fino a spazientirli e a provocare inevitabilmente una denuncia per minacce. Il giovane, infatti, arrivato in caserma è stato poco dopo identificato e denunciato.


Lunedì, 08 Novembre 2004
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