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Notizie brevi 12/09/2007

Montecatini Terme: la Polizia Stradale come C.S.I. - Tir urta un’auto e si dà alla fuga: morto un anziano di 87 anni, ferito il figlio

Ma ci sono i filmati della sorveglianza autostradale, e dopo una laboriosa ricostruzione del percorso, arriva l’intuizione Il pirata è un rumeno di 53 anni, dipendente di una ditta di trasporti di Piacenza

Dida Foto: “Pirati della Strada” Berenice Daprà, olio su tela

(ASAPS) MONTECATINI TERME (PISTOIA), 12 settembre 2007 – I pirati della strada, spesso, vengono acciuffati. A volte la targa si stacca nell’impatto e resta a terra, vicina ai corpi esanimi delle vittime; altre volte ci sono testimoni, telecamere di sorveglianza, investigatori che non si arrendono. Lunedì 3 settembre, nella prima mattinata, un pirata entra in azione sulla A11 Firenze-Mare, in direzione Lucca, tra i caselli di Pistoia e Montecatini Terme. Prima della lieve arrampicata verso la collina di Serravalle, in uno dei lunghissimi rettilinei dell’arteria, circondata dai celebri vivai pistoiesi, un autoarticolato bianco stringe in sorpasso una piccola Ford Fiesta. Un gesto apparentemente normale, come può essere, appunto, un sorpasso in autostrada. Ma il semirimorchio del bisonte della strada si incunea verso sinistra, schiaccia l’utilitaria sul new-jersey centrale, che perde gli organi sterzanti e si solleva. Quando le ruote davanti toccano nuovamente terra, il semirimorchio ha già proseguito la sua corsa, rientrando nuovamente in sorpasso, ma la Fiesta – con le ruote anteriori ormai danneggiate – devia repentinamente verso destra, sfonda il guardrail laterale e finisce nel prato di un vivaio, dove si capotta più volte. Il camion, come un elefante che ha appena schiacciato un fastidioso insetto, incurante di ciò che è accaduto, prosegue la sua corsa. A bordo dell’auto, padre e figlio. Il primo, 87 anni di Pisa, muore sul colpo, mentre il secondo se la cava con alcune ferite. Arriva la Polizia Stradale di Montecatini Terme, che vigila tutto il tratto della A11, da Firenze-Peretola fino a Migliarino (Pisa). Il 118 constata la morte dell’anziano, rimasto incarcerato nelle lamiere, e soccorre il figlio, ricoverato all’ospedale del Ceppo di Pistoia. Nessuno ha potuto annotare la targa del veicolo commerciale. Si sa solo che è bianco. Gli investigatori della Specialità si guardano attorno: conoscono bene il terreno e sanno che nei paraggi c’è una telecamera di sorveglianza, in quel momento fortunatamente puntata verso Lucca. il filmato c’è. Gli agenti lo acquisiscono, lo guardano fino allo sfinimento, incrociano dati e alla fine, il giorno successivo, riescono a collocare temporalmente alcuni veicoli in transito ad una seconda registrazione effettuata da una telecamera successiva, che riprende il disegno sulla fiancata del rimorchio. È il logo di una ditta di autotrasporti di Piacenza, raggiunta subito dagli inquirenti. Pochi minuti dopo, la conferma. L’autoarticolato che due giorni prima aveva ucciso l’87enne, era proprio quello. Sul lato sinistro del semirimorchio, la traccia dell’impatto, frammenti di vernice. Alla guida c’era un rumeno di 53 anni, che nega, ma il camion è quello e non può non essersi accorto dell’accaduto. La procura della Repubblica di Pistoia, lo ha già iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo ed omissione di soccorso. Agli uomini del Sostituto Commissario Giuseppe Franco, comandante della sottosezione, i complimenti della nostra associazione. (ASAPS)

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Mercoledì, 12 Settembre 2007
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