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Notizie brevi 05/09/2007

Malalbergo (Bologna) - Donna ubriaca aggredì gli agenti della Polizia Municipale che le avevano contestato alcune infrazioni, denunciandoli poi alla magistratura

Alla fine vince il buonsenso: lettera di scuse dell’imputata e cospicua donazione alla Lega per la Protezione del Cane


Foto Blaco

(ASAPS) MALALBERGO (BOLOGNA), 5 settembre 2007 – Una notte dell’ottobre scorso, gli agenti della Polizia Municipale l’avevano pizzicata a circolare contromano, in pieno centro cittadino, per di più ubriaca. Non soddisfatta di averla combinata grossa, la donna aggredì i due agenti (tra loro anche il comandante del corpo), prendendoli a male parole e poi anche a schiaffi. La serata brava della rappresentante del “gentil sesso” poteva finire anche alla Dozza (la Casa Circondariale di Bologna), ma i poliziotti municipali non andarono per la denuncia a piede libero, con il risultato di essere a loro volta denunciati e costretti a ribadire, presso tutti gli organi di giustizia competenti, la legittimità dei rilievi contestati e delle sanzioni adottate. Il comune, dal canto suo, ha incaricato fin da subito il proprio legale di fiducia, per difendere l’operato dei rappresentanti della legge: è stata guerra totale, fino a quando il comandante ha proposto una soluzione bonaria, proponendo alla donna di farla finita, e di ritirare dunque le querele presentate in ordine all’aggressione subita, in cambio di una lettera di scuse e di “un concreto segno di ravvedimento e riparazione”. Evidentemente, il buon senso ha prevalso: la querelante, presto divenuta querelata e prossima alla condanna, ha chiesto formalmente scusa ai due agenti vilipesi e feriti, donando nel contempo una considerevole somma di denaro alla Lega per la Protezione del Cane. “In definitiva – ha dichiarato il sindaco Massimiliano Vogli al Resto del Carlino – questa è la concreta dimostrazione che, quando c’è la buona volontà e il desiderio di anteporre l’interesse pubblico al proprio personale, per quanto legittimo. Solo allora ci si pone in tutto e per tutto al servizio della cittadinanza”. Parole sante, signor Sindaco. Speriamo però che la signora la faccia finita con l’alcol e soprattutto con la prepotenza. Se aveva torto, che bisogno c’era di essere così violenta e, soprattutto, di difendersi denunciando chi aveva fatto solo il proprio dovere? Non era più semplice chiedere scusa al primo processo? O si sta diffondendo l’idea che denunciare una divisa, in fondo, paga sempre? (ASAPS)

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Mercoledì, 05 Settembre 2007
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