Giovedì 18 Aprile 2024
area riservata
ASAPS.it su
Notizie brevi 07/06/2007

Roma - La storia del 113 raccontata in un libro scritto da Roberto Sgalla e Annibile Paloscia

Quarant’anni di vita raccolti in 115 pagine


Il Viceministro dell’Interno Marco Minniti - Foto Coraggio


13993

Roberto Sgalla - Foto Coraggio



(ASAPS) – La storia del 113, il numero di emergenza della Polizia, raccontata in un libro firmato da Roberto Sgalla, direttore dell’ufficio relazioni esterne del Dipartimento della Pubblica sicurezza, e Annibale Paloscia, ex caporedattore dell’ANSA ed ex vice direttore del settimanale Avvenimenti. Nelle 115 pagine di “113, storia del numero che ha garantito a tutti il diritto al soccorso pubblico”, presentato lunedì al Museo dell’auto della Polizia, viene ricostruita la genesi e la crescita del numero di soccorso, arricchita con aneddoti e curiosità.
La nascita ufficiale del servizio risale al 1 marzo 1968 quando il numero venne attivato, in via sperimentale, in Lazio e in Umbria. E di lì a poco il 113 diventò il primo numero di soccorso gratuito capace di coprire tutto il territorio nazionale. E a quarant’anni dalla sua nascita, il numero oggi è un punto di riferimento e di sicurezza per i tutti cittadini del nostro Paese. Gli italiani conobbero il 113 grazie alla storia di una bambina calabrese. La piccola aveva ingerito un colorante velenoso e i medici non sapevano come intervenire per salvarle la vita perché non conoscevano i componenti del prodotto. Chiamarono il 113 attraverso il quale si riuscì a risalire al direttore generale della Montedison, la ditta che produceva il colorante, che fornì le spiegazioni necessarie per salvare la bambina. Due anni dopo la sua nascita, il numero contava: 200mila interventi, 32,2% per furti, rapine e tentato omicidio, 60% delle chiamate concentrate nelle grandi città. Numeri di tutto rispetto ma nulla in confronto a quelli odierni, grazie anche all’avvento delle nuove tecnologie: una media di sei milioni e mezzo di chiamate nel 2002 e nel 2003, 700mila interventi; 18mila chiamate al giorno ai centralini delle 103 questure, che tradotto significa 750 chiamate l’ora, 12,5 al minuto. E proprio l’avvento della tecnologia ha consegnato un altro primato al 113: quello di aprire il primo commissariato virtuale d’Europa. In una sala operativa del 113 un gruppo di esperti della polizia delle comunicazioni raccoglie la richiesta di informazioni e le segnalazioni che arrivano via internet, le valuta, dialoga con gli utenti e dà loro consigli e avvia gli interventi negli uffici della polizia. Alla presentazione hanno partecipato anche il Capo della Polizia, Giovanni De Gennaro, il vice ministro dell’Interno Marco Minniti, il giornalista Sandro Curzi, il direttore dell’Ansa Giampiero Gramaglia e il docente di sociologia all’università “La Sapienza” di Roma, Paolo De Nardis. (ASAPS)


© asaps.it
Giovedì, 07 Giugno 2007
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK