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Articoli 12/05/2007

Una medaglia questa volta per Lorenzo

Per un coraggioso intervento di salvataggio in una galleria invasa dal fumo, decorati il nostro Lorenzo Borselli (che non può ritirare l’onorificenza) e il collega Andrea Lazzeri della Polizia Stradale di Firenze Nord

Tutti gli automobilisti e le loro famiglie fatti velocemente evacuare

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Ciò che è rimasto della macchina che è bruciata nella galleria


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Il fumo che esce dalla canna della galleria

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Il sovrintendente Lorenzo Borselli, di spalle, mentre parla con i i Vigili del Fuoco al termine dell’intervento di evacuazione della galleria





Lo conosciamo troppo bene per non sapere che un articolo celebrativo su se stesso non l’avrebbe mai e poi mai scritto. Lorenzo Borselli è così: generoso e ricco di aggettivi estremamente qualificativi per gli altri, quanto avaro di parole per lui stesso. Poi se anche avesse voluto, il nostro amico e primo redattore del nostro sito e della nostra rivista il Centauro, l’articolo non l’avrebbe potuto scrivere in quanto è di nuovo ricoverato in ospedale in seguito ad un incidente piuttosto serio che lo ha visto protagonista nelle settimane scorse, mentre con la moto tornava a casa dopo aver terminato il suo turno in ufficio.
Allora questa volta parliamo noi di lui.
In occasione del 155° anniversario di fondazione del Corpo, Festa della Polizia di Stato, il sovrintendente Lorenzo Borselli e l’agente scelto Andrea Lazzari sono stati insigniti della Medaglia di bronzo al merito civile per un riuscito e rischioso intervento di soccorso. Il 28 agosto del 2005 dopo aver terminato il loro turno notturno di servizio, erano stati informati che nella galleria San Donato, tra Firenze Sud ed Incisa, sulla A1, una vettura alimentata a gas aveva preso fuoco e molte persone si trovavano in coda nella canna che cominciava ad essere invasa dal fumo. Borselli e Lazzeri, senza pensarci un minuto, salirono sulla macchina bianco azzurra della Stradale, a sirene spiegate in pochissimi minuti arrivarono sul posto e si lanciarono all’interno della galleria, invitando tutti i conducenti e i loro famigliari ad uscire velocemente.
L’auto bruciata era di una coppia di anziani palermitani, per fortuna illesi, che stavano raggiungendo il figlio in una città del nord. Le persone evacuate furono circa 400, tutte fatte uscire dai due esperti poliziotti e convinte a lasciare le auto aperte e gli effetti a bordo, per non perdere tempo.
Il fumo che si sprigionava risultò essere una forma di cianuro, e per questo gli agenti vennero segnalati dai Vigili del Fuoco per il loro generoso e rischioso gesto. Insieme alla pattuglia si prodigarono in modo particolare anche un Vigile del Fuoco di Firenze, libero dal servizio, Alberto Boanini, ed un
privato cittadino. Tutti decorati.

Le foto che riportiamo che corredavano la notizia quando la pubblicammo a suo tempo, senza dire chi erano i protagonisti, ci sembrano eloquenti. La motivazione della Medaglia con la quale sono stati insigniti Lorenzo Borselli e Andrea Lazzari dice:
"Evidenziando coraggiosa determinazione, encomiabile spirito di umana solidarietà, ed elevate capacità operative, interveniva, unitamente ad altri animosi, per soccorrere gli automobilisti coinvolti in un incidente sviluppatosi su una autovettura alimentata a GPL, all’interno di una galleria, scongiurando più gravi conseguenze. Chiaro esempio di elette virtù civiche e non comune senso del dovere".
Noi conosciamo bene Lorenzo col il suo coraggio e la sua determinazione, conosciamo anche bene il suo spirito di umana solidarietà. Ricordiamo ancora oggi il suo pianto dirotto dopo che il collega Gianfranco Costantini di Firenze Nord aveva perso la vita in un grave incidente in servizio, conosciamo la cifra dei suoi scritti per ricordare la Medaglia d’Oro Stefano Biondi o la vicenda di Ivan Liggi, o ancora di quella volta che raccontò di Lapo Fratoni un altro collega di Firenze Nord travolto durante i rilievi di un sinistro nel quale riportò numerose e plurime fratture scomposte tanto da dover subire 9 interventi chirurgici per poter indossare di nuovo la divisa della Stradale. O ancora l’anno scorso quando ha ricordato il carabiniere Donato Fezzuoglio ucciso a Perugia, e recentemente l’Ispettore Filippo Raciti ucciso durante i tragici scontri di Catania
Quel Lorenzo che nell’ultimo numero de il Centauro ha ricordato le colleghe delle forze di polizia cadute in servizio: Laura Battisti della Questura di Roma, Federica Barbiero della Polizia Municipale di Savona, Sabrina Pagliarani della Stradale di Busto Arsizio insieme a Gabriella Vitali moglie di Luigi D’Andrea ucciso dalla banda Vallanzasca a Dalmine nel 1977 e lo ha fatto con una sensibilità e una ricchezza di sentimenti che hanno commosso i loro familiari.
Lui non ha potuto ritirare, nella cerimonia ufficiale, la medaglia, di cui non vuol parlare, a causa di quel maledetto incidente che lo tiene fermo in ospedale.
Allora questa volta, anche senza raggiungere le inarrivabili cime della sua capacità di descrivere gli eventi, abbiamo fatto noi il racconto. Non tanto per illustrare le gesta di un poliziotto veramente in gamba come il suo collega Andrea, ma anche per dirgli che noi della squadra dell’Asaps, e crediamo tanti altri amici, gli vogliamo veramente bene.
La medaglia del nostro affetto è d’oro.

Giordano Biserni

© asaps.it
Sabato, 12 Maggio 2007
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