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Editoriali 17/09/2011

Un omaggio a Donne veramente speciali

 

 

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Abbiamo deciso di dedicare questo numero de il Centauro alle donne, quale omaggio per la loro festa dell’8 marzo. Non molto originale come idea, quasi banale forse. Ma le donne a cui noi vogliamo dedicare il Centauro di marzo, sono abbastanza speciali, anzi sono molto speciali. Alcune infatti sono morte indossando una divisa mentre prestavano servizio per lo Stato e per la comunità, altre erano mogli e madri di uomini delle forze di polizia. Noi ne conosciamo tante. Tutte ci hanno regalato qualcosa: il loro coraggio, la loro dignità, l’impatto volutamente attutito del loro dolore. Grandi grandissime donne. Inizieremo questo particolare percorso con Marisa Grasso la coraggiosissima e dignitosa vedova dell’ispettore Filippo Raciti, ucciso durante i folli disordini allo stadio di Catania il 2 febbraio scorso. Insieme a Marisa abbiamo ammirato la compostezza e la dolce lucidità della figlia Fabiana. Parleremo poi di Sabrina Pagliarani 25 anni, la prima donna della Polizia Stradale caduta in servizio nel 1994 a Busto Arsizio (VA), di Federica Barbiero 28 anni agente della Polizia Municipale che ha perso la vita nel 2005 a Savona, travolta in moto da un altro veicolo mentre effettuava un servizio di scorta e Laura Battisti 31 anni, agente della Questura di Roma morta mentre libera dal servizio inseguiva dei ladri su un tetto di una casa. Parleremo di Gabriella Vitali, un’altra donna coraggio moglie del Maresciallo Luigi D'Andrea, ucciso dalla banda Vallanzasca insieme al collega Renato Barborini nel 1977 a Dalmine (BG). Potremmo parlare di tante altre mamme e spose coraggio, come Loredana mamma del nostro Stefano Biondi che non ha mollato mai la presa finché non ha visto la condanna definitiva all’ergastolo degli assassini del suo Stefano, della signora Carmen Villa madre di Stefano Villa, anche lui medaglia d’oro al Valore Civile, figlio unico perso al servizio dello Stato in una sparatoria con dei rapinatori a Guardamiglio nel 1994 o ancora della moglie di Emanuele Petri medaglia d’oro assassinato dalle Br. Ce ne sarebbero tante, tante altre ancora, mogli e madri di agenti e Carabinieri, che se non possono uscire tutte dall’inchiostro della nostra penna, sicuramente hanno uno spazio nel nostro cuore. Loro lo sanno. A loro che sono state capaci di sopportare in silenzio tanto dolore con qualche delusione e amarezza, oggi diciamo grazie.

 

*Presidente Asaps 


Di Giordano Biserni
 

Sabato, 17 Settembre 2011
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