Le bellissime
studentesse di Napoli, posano per il calendario 2007 della Sicurezza Stradale Purtroppo infatti, a fronte di una media continentale dell’80%, il nostro paese si piazza molto al di sotto di tale soglia (subendo a nostro parere l’effetto frenante del mezzogiorno d’Italia, ove si è ancora lontani anni luce dal rispetto di certe norme). Siamo piazzati, per la precisione, al quarto gruppo, quello che vanta l’utilizzo delle cinture da parte di una percentuale uguale o di poco superiore al 70% dei conducenti, in compagnia di un inaspettato Belgio, della Spagna, Polonia, repubblica Ceca, Estonia e Lettonia. Davanti a noi, invece, il gruppo costituito da Portogallo, Irlanda, Svizzera, Austria, Slovenia, Cipro e Finlandia, con percentuali oltre l’80%. Svezia, Norvegia, Regno Unito e Olanda occupano il secondo posto, 90%, mentre in testa alla hit ci sono Non sono pervenute informazioni da Grecia, Lituania e Slovacchia dove i corrispondenti locali temono però che il livello di trasgressione sia ancora più elevato che altrove. Analizzando la mole di dati, gli esperti dell’organizzazione hanno rilevato il numero di conducenti sopravvissuti grazie all’uso delle cinture e quanti invece restano uccisi per quel “click” mancato. Esemplare, tra tutti, il dato tedesco: in Germania, per esempio, dove muoiono ogni anno circa 2.000 guidatori, altrettanti hanno salva la vita proprio per il rispetto di questa regola essenziale: del resto, qui è da molti anni che le campagne per l’uso del dispositivo di ritenuta si susseguono e se ripensate ai telefilm dell’ispettore Derrick, ricorderete che la prima cosa che il celebre protagonista del serial tv (Horst Tappert) faceva ogni volta che saliva in auto era proprio allacciare la cintura. |
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