Gentile
Redazione Invio
la foto allegata, il cui autore sono io stesso. Il luogo è l’intersezione a
"T" fra l’itinerario di uscita dalla A11-A12 (Pisa Nord) e la SS 1
Aurelia, nei pressi dell’abitato di Migliarino Pisano. Aggiungo
che non si tratta di una innocua svista o negligenza, ma, procedendo verso
Pisa, è tutto un susseguirsi di segnali non appropriati, che non lasciano
comprendere se effettivamente lungo quei 7 chilometri si possa transitare con
autoveicoli di massa complessiva superiore a 75 quintali. Infatti,
dopo quella specie di burla, ci cono ben 5 segnali lungo i successivi 5
chilometri, tutti con l’indicazione che il divieto è riferito al ponte
sull’Arno della medesima SS Aurelia. Poi,
all’improvviso, a 500 metri dal ponte, quando eventuali mezzi pesanti già si
sono inoltrati verso la città, c’è un segnale isolato di divieto per
autoveicoli di m.c. > 7,5 tonnellate, questo senza alcuna indicazione. Lungo
i 500 metri successivi ci sono due enormi cartelli cumulativi di itinerario,
nessuno dei quali riporta divieti di sorta per la SS Aurelia. Neppure
nell’imminenza del ponte esiste una ripetizione del divieto, benché 50 metri
prima del ponte esista una possibile deviazione per un ponte ubicato 400 metri
più a valle di quello sull’Aurelia. E’
curioso osservare che il ponte in questione, utilizzato da mezzi pesanti
fino ad un paio anni fa, è stato poi chiuso al traffico per alcuni
mesi e consolidato, per cui sarebbe logico attendersi che eventuali
limitazioni siano fuori luogo o risalenti ad "epoca" precedente. Quel
che è peggio, è la frequente contestazione di infrazione da parte della Polizia
Municipale, non solo per coloro che impegnano il ponte, che già appare assurdo,
ma anche per coloro che ancora si trovano nel tratto precedente, dove un unico
piccolo e scolorito divieto, contraddice una serie di 8 segnali fra loro
congruenti. Sono
stato un po’ prolisso. In definitiva volevo essenzialmente solo sottoporvi la
buffa presenza dei due segnali fra loro contradditori. Cordialità. Marcello
Orlandi.
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