(ASAPS) PARIGI – Ci sono rimasti tutti male, al governo ed
al dipartimento della sicurezza stradale: i dati pessimi di gennaio, dopo mesi
di inarrestabile miglioramento, hanno assestato un duro colpo al morale
dell’esecutivo, duramente provato anche dall’immediata tirata d’orecchie giunta
puntuale dal presidente Jacques Chirac. Gennaio 2007 infatti è stato caratterizzato
dall’aumento del 13,9% delle vittime, del 3,1% dei feriti e del 2% della
sinistrosità complessiva, in rapporto ovviamente allo stesso mese del 2006.
Colpa, purtroppo, delle disastrose coincidenze climatiche e di alcuni eventi
plurimortali, ma la guardia deve tornare subito alta. “Le pessime cifre di
gennaio – ha detto il primo ministro Dominique de Villepin – ci mostrano che
nessun risultato può dirsi stabile in questo specifico contesto e che non
possiamo mai adagiarci sugli allori”. Citando i dati di Gendarmeria e Polizia,
oltre che di una ricerca governativa, De Villepin ha detto che se tutti i
francesi rispettassero il limite di velocità la mortalità diminuirebbe
istantaneamente del 25%. Per questo motivo le forze di polizia sono hanno avuto
l’ordine di raddoppiare turni e pattuglie, prevedendo il rinforzo dei presidi
sulle strade nazionali ed in autostrada, con radar fissi e mobili in azione.
“Abbiamo dato mandato alle forze dell’ordine – ha detto il premier in una
conferenza stampa – di far rispettare la legge con la consueta inflessibilità”.
Tolleranza zero, dunque, ma non è finita qui: a partire da marzo ogni
dipartimento dovrà organizzare “incontri per la sicurezza stradale”, nei quali
associazioni ed enti dovranno confrontarsi per ottenere strategie comuni e
maggiormente condivise. (ASAPS) |
|
|
© asaps.it |