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Rassegna stampa Alcol e guida del 14 febbraio 2007

A cura di Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta

 


CORRIERE ADRIATICO

Realizzato dagli alunni della Media
Uno spot per dire no all’abuso di alcol

SERVIGLIANO – Gli alunni della scuola media di Servigliano realizzano un filmato sul modello di uno spot pubblicitario per sensibilizzare i giovani al problema dell’alcol, un fenomeno purtroppo molto in espansione fra i ragazzi. E’ stata l’ex insegnate Rosanna Tronelli, già autrice di diverse iniziative con i ragazzi della scuola, a ideare e programmare questo progetto. Il filmato è stato realizzato martedì scorso e potrebbe fra qualche tempo essere addirittura mandato in onda su alcune emittenti televisive locali. Lo spot, è nato quasi naturalmente da uno spettacolo di recitazione da cui è stato estrapolato un balletto. Spot della durata di circa un minuto, parteciperà ad un concorso indetto fra i vari centri d’aggregazione giovanili del territorio, ed è stato realizzato in brevissimo tempo non senza difficoltà tecniche. Il progetto è stato curato da: Graziano Ferracuti per le musiche, Chiara Sicurezza per il balletto, Massimo Gidiucci per le riprese oltre a molti collaboratori. “Abbiamo utilizzato un linguaggio adatto ai giovani – ha commentato Rosanna Tronelli – il messaggio è semplice quello di invitare i ragazzi a non buttarsi via, a non bere semplicemente per seguire la massa”.


IL QUOTIDIANO.IT

Unità di strada : nuova campagna sulla sicurezza

SAN BENEDETTO DEL TRONTO

Avviata dallo scorso mese di gennaio una campagna indirizzata ad un tema di estrema importanza ed attualità:la sicurezza dei giovani e il divertimento.

Riparte anche quest’anno e con grandi novità l’attività dell’Unità di strada, il servizio di prevenzione e informazione sugli effetti e i rischi legati alle droghe e all’alcool promosso dall’Ambito sociale 21 in collaborazione con il Servizio Territoriale per le Dipendenze Patologiche dell’Asur Zona Territoriale 12.
E’ stata avviata infatti a partire dallo scorso mese di gennaio una campagna indirizzata ad un tema di estrema importanza ed attualità:la sicurezza dei giovani e il divertimento.
La sicurezza è un aspetto primario del benessere sociale e della salute pubblica ed è quindi diventato prioritario individuare continuamente nuove strategie di prevenzione rivolte in particolar modo ai giovani.
Il Servizio dell’ Unità di Strada si pone come obiettivo quello di sensibilizzare e informare i giovani sulla pericolosità e sulle conseguenze di comportamenti cosiddetti a rischio, come mettersi alla guida dopo aver assunto alcolici o sostanze stupefacenti, avvalendosi di un nuovo strumento di rilevazione; durante le uscite infatti gli operatori chiederanno ai ragazzi di compilare una nuova scheda contenente domande sulle loro abitudini alla guida, sulla conoscenza e l’applicazione delle norme della strada, sul consumo di alcool e droghe dando loro la possibilità di misurare il tasso alcolico con l’etilometro messo a disposizione dal servizio territoriale per le dipendenze patologiche.
Dopo l’uscita di domenica scorsa al Sugo, gli operatori dell’Uds saranno venerdì 16 al Titty twister di San Benedetto del Tronto e lunedì 19 al Morrison ‘s di Cupramarittima per sensibilizzare i ragazzi sui temi della sicurezza e del divertimento sano fornendo informazioni e tanti gadgets.


L’ARENA

Il sindaco: il 21 stop all’alcol dopo le 20

Maschere in piazza e mercoledì a Parona la Festa della Renga

Ma il carnevale non finisce con la grande kermesse di venerdì prossimo: anche nei giorni successivi, fino al mercoledì delle ceneri che vedrà come di consueto la Festa della Renga a Parona, gli appuntamenti in calendario sono tantissimi.

Già sabato infatti a fare festa sarà il quartiere dei Filippini, con la tradizione regata storica del principe Reboano della Concordia, che nel primo pomeriggio, dopo un tratto di navigazione in Adige, sbarcherà alla Dogana Vecchia per venire poi festeggiato dalle altre maschere negli spazi dell’ ex Macello. Da qui nel secondo pomeriggio la festa si sposta in piazza Bra, con la presenza delle maschere, tra musica e danze.
Domenica pomeriggio la festa continua in piazza Bra ma si sposta anche in piazza dei Signori, dove a portare musica, maschere e coriandoli sarà il comitato della Carega, a partire dalle 15. Alla stessa ora parte la festa dei bambini al teatro Filippini e il ballo in maschera nella sede del comitato Sanzeneto, in viale dell’Agricoltura. Lunedì la tradizione vuole che si festeggi a Santo Stefano appunto col luni pignatar. Alle 14,30 sfilata delle maschere nel quartiere di Veronetta, poi arrivo al palco della chiesa di Santo Stefano, dove per tutti ci sarà il bollente minestrone. Martedì il carnevale ci saluta con la festa a Porto San Pancrazio, ma mercoledì si può ancora avere un assaggio di coriandoli a Parona con la Festa della Renga. Qui ci sarà una limitazione nella somministrazione degli alcolici, come previsto dall’ordinanza del sindaco Zanotto, a partire dalle 20, cioè in serata quando la fase principale della manifestazione sarà conclusa.

«Il provvedimento è stato concordato con il Comune», rivela il presidente del comitato benefico, Mauro Bertani, «per migliorare sempre più la festa sotto l’aspetto della sicurezza. Ma tutti coloro che vorranno venire dalla mattina alla sera mercoledì 21 ci sarà la possibilità oltre che di mangiare polenta e renga anche di bere un buon bicchiere di vino, con la dovuta moderazione e il rispetto di chi lavora per questa festa e di chi vi partecipa, nel pieno rispetto della buona educazione».


IL GAZZETTINO (Pordenone)

La necessità dell’informazione 

Ragazzi e droga i fattori di rischio Come cercare di riconoscerli di Mauro Marin (*) 

Il consumo di droga rappresenta prevalentemente l’espressione di un grave disagio e disadattamento giovanile che si manifesta in una condotta regressiva. L’adolescenza è ritenuta l’età più a rischio per iniziare il consumo di droga. In questo periodo di formazione i giovani, in cerca di una propria identità e autonomia, iniziano a percepire una dimensione sociale personale: cambia il contesto di sviluppo, emergono le differenze generazionali e la ricerca di modelli di identificazione si sposta dai genitori ai coetanei e al loro ambiente socioculturale. Se i giovani non trovano figure di riferimento, capaci di educarli alla partecipazione e in grado di trasmettere loro motivazioni esistenziali costruttive, vivono una situazione di disorientamento che predispone al rischio.
I principali fattori di rischio per il consumo di droga sono rappresentati da una struttura di personalità fragile, un ambiente familiare-sociale problematico, l’opportunità di disporre di droghe illegali ed i modelli di comportamento devianti. (*) L’iniziazione alle droghe avviene spesso in gruppo. Quindi il tipo di frequentazioni può essere un primo indicatore di rischio da valutare. Il mercato della droga è sostenuto da enormi interessi economici. Si avvale di un’ampia rete di distribuzione diretta dalla criminalità organizzata e composta di grandi narcotrafficanti e di piccoli spacciatori, spesso divenuti tali da tossicodipendenti per garantirsi la propria dose giornaliera di droga.
Le droghe hanno la capacità di produrre inizialmente effetti euforizzanti o allucinazioni che inducono nel consumatore un desiderio di ripetere l’uso della sostanza. Quando il desiderio diventa incontrollabile (craving) causa un comportamento di ricerca compulsiva della sostanza (drug seeking behaviour). L’assunzione abituale di droga può indurre nel tempo la necessità di aumentare la dose per ottenere gli stessi effetti (tolleranza) e la comparsa di disturbi sgradevoli in caso di brusca sospensione del consumo abituale di droga (sindrome d’astinenza).
Il tossicodipendente in astinenza prova un bisogno intenso di riassumere la droga per attenuare i disturbi e anche perciò mantiene la dipendenza. Il tossicodipendente a causa del suo stile di vita è di solito portato a commettere reati. Così si può trovare ad affrontare problemi di carcerazione e di emarginazione sociale. A questi si aggiungono problemi di salute che comprendono infezioni da virus epatitici, da virus dell’Aids e malattie cardiovascolari che possono causare una morte prematura. Inoltre esiste il rischio che le sostanze spacciate non siano pure, ma vengano tagliate con altre sostanze inerti o pericolose oppure mescolate con altre droghe o contaminate da batteri o erbicidi. Un altro rischio è che l’effetto nocivo delle droghe sia potenziato dal contemporaneo consumo di alcool o farmaci.

(*) Presidente comitato etico Associazione medici di famiglia

(*) Nota: il rischio legato all’uso degli alcolici giustificherebbe ampiamente un allarme sociale che non c’è. Al rischio determinato direttamente dall’uso di alcolici bisogna considerare che questi sono spesso la droga di accesso per altri consumi. In questo senso gli alcolici e le sigarette sono ancora più pericolosi proprio perché legali e pubblicizzati. Se è vero che non tutti i fumatori e bevitori passeranno poi alle droghe illegali, è altrettanto vero che i tossicodipendenti non fumatori e astemi sono una eccezione.


LA SICILIA

L’abuso di alcol 

«Bevono, così sale l’empatia» 

Bevono per alzare il livello d’empatia, lo fanno per seguire il gruppo, si tuffano nel bicchiere pieno per dimenticare un flirt finito male o per «cancellare» un brutto voto rimediato a scuola. Abusano e alzano il gomito il fine settimana, soprattutto. Pochi conoscono i danni causati dall’alcol all’organismo. Cosi’ gli studenti vittoriesi in eta’ compresa tra ai 14 e i 20 anni, quelli che il locale Sert della Ausl 7 ha interpellato per fotografare al meglio il fenomeno dell’alcolismo giovanile. Dire che la fotografia che e’ allarmante e’ forse poco. I ragazzi bevono tanto e di tutto. Tanto che l’abuso di alcol sembra diventato una sorta di prassi quotidiana tra i giovanissimi, un rito di passaggio dall’eta adolescenziale a quella adulto presocche’ indispensabile. Come la sigaretta per i giovani degli anni Cinquanta e Sessanta. L’eta’ a rischio e’ proprio quella scolastica. Un problema grosso cosi’. Perche’ spesso l’abuso di alcol rappresenta la via d’accesso nel mondo delle sostanze stupefacenti. Ne sono convinti i componenti l’osservatorio provinciale per le tossicodipendenze, che qualche tempo fa hanno dato il via ad una campagna informativa tea i giovani denominata «La civilta’ del bere». Con quale efficacia? Difficile dirlo. I ragazzi bevono sempre molto e spesso lo fanno senza conoscere i danni provocati dall’alcol: danni che sono devastanti, e che riguardano l’intero organismo. «Molti ragazzi - spiega Giuseppe Barone, 19 anni, - bevono superalcolici per sballare, o perche’ lo vedono fare a quelli piu’ grandi. I rischi? Molti di noi non sanno nulla». Ogni anno in Italia perdono la vita a causa di incidenti stradali quasi novemila persone, la meta’ circa di questi e’ costituita da consumatori di bevande alcoliche. Perche’ se e’ vero che l’alcol e’ una sostanza con la quale si consumano spesso momenti felici della nostra vita, e’ anche vero che l’abuso di sostanze alcoliche provoca danni di tipo fisico, sociale e psichico. Val la pena di ricordare che il codice della strada ha stabilito in 0,5 grammi il livello massimo di concentrazione di alcol nel sangue per poter guidare. Bastano due lattine di birra, oppure due bicchieri di vino e tre bicchierini di superalcolici per superare la fatidica soglia dello 0,5.

G. R.


MARKETPRESS.INFO

NO AL PROIBIZIONISMO, SI ALLA CULTURA DEL BERE CONSAPEVOLE LIBERO VINO IN LIBERA MENTE: IL MONDO VITIVINICOLO PRENDE UNA POSIZIONE DECISA PER CONTRASTARE I SEGNALI ALLARMANTI CHE VENGONO DAI PAESI MEDITERRANEI E DICE NO AL PROIBIZIONISMO 

Per il V Forum Nazionale Agivi, tenutosi sabato 10 febbraio presso il Grand Hotel Parco dei Principi e realizzato in collaborazione con Buonitalia Spa e Unione Italiana Vini, l’Associazione Giovani Imprenditori Vinicoli ha scelto il tema del rapporto giovani e vino. Obiettivo: conoscere i comportamenti dei coetanei ma anche rispondere alle proposte di legge proibizioniste che, nonostante abbiano dimostrato fallimento nel Nord Europa, stanno avanzando in Francia, Spagna e ora anche Italia. “Dopo aver toccato temi tecnici, abbiamo sentito l’esigenza di concentrarci su un argomento che il mondo vitivinicolo affronta marginalmente. ” Afferma il Presidente Agivi Enrico Drei Donà “Come movimento giovanile, Agivi ha il dovere di chiarire il tema del consumo e dell’abuso tra i giovani perché si parla sempre di alcol e giovani ma poco di vino e giovani. Il nostro prodotto però non ha nulla a che fare con i superalcolici e lo dimostrano i dati presentati in occasione del Forum dall’ Osservatorio Alcol e Giovani. Vi è una scarsissima relazione fra abuso di alcol e vino, che rappresenta solo il 5% dei casi. (*) Come esponenti del mondo produttivo è quindi nostro dovere fare chiarezza su un tema che spesso usa il vino come paravento ed esprimere il nostro No ad una politica proibizionista che ha già dimostrato il proprio fallimento. Il vino inoltre rappresenta per i giovani opportunità di lavoro non delocalizzabile: produrre un vino doc e docg significa mantenere uno stretto legame con il territorio e preservare un valore culturale tutto italiano”. Nessuna sottovalutazione del problema, quindi, ma la volontà di andare a fondo per capire un fenomeno che riguarda solo marginalmente il vino. Molti gli interventi interessanti che si sono succeduti nella giornata. Michele Contel, Segretario Generale dell’Osservatorio Alcol e Giovani, ha portato in anteprima gli ultimi dati sui consumi in Italia, con particolare riferimento ai giovani tra i 13 e i 24 anni. Giorgio Serra, responsabile settore vitivinicolo per Buonitalia Spa, società del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per la promozione dell’agroalimentare italiano nel mondo, ha presentato il nuovo programma di iniziative a sostegno del vino italiano, rivolte in particolare ai giovani professionisti stranieri. Fabio Piccoli, giornalista enogastronomico, e Antonello Vedovato, Presidente di Edulife Spa, ideatori assieme ad Angelo Peretti di Dottor Wine, hanno presentato questo innovativo progetto di e learning, che consente ai giovani addetti al settore vitivinicolo, ma anche ai consumatori, di accedere ad una formazione permanente e migliorare la propria professionalità e la propria conoscenza. Infine Federico Quaranta, conduttore della trasmissione Decanter, in onda su radio Due, ha portato il sondaggio fra i radioascoltatori sul “perché” si beve vino ma ha anche evidenziato la propria testimonianza di proprietario di Wine Bar. Insegnare alle nuove generazioni, italiane e straniere un rapporto sano con il vino, prodotto frutto della nostra cultura, è dunque l’unica risposta efficace alla “cultura dello sballo”. Il proibizionismo adottato nel Nord Europa, oltre ad aver già dimostrato il suo insuccesso, rischierebbe di mettere in ginocchio il mondo vitivinicolo, uno dei settori più storici della nostra produzione. Proprio per la diffusione del bere consapevole, Agivi ha concluso il Forum con il Wine Bar del Beregiovane, grande degustazione dedicata all’incontro fra giovani produttori e giovani consumatori.

(*) Nota: la misura della possibile efficacia che provvedimenti restrittivi della vendita e consumo di vino è data dall’allarme che suscita nei produttori. Se veramente il proibizionismo fosse fallimentare e il consumo di vino marginale nei Problemi Alcol Correlati, perché mai si preoccupano?


IL TEMPO

Uccise gli anziani genitori. Prosciolto dal Gup per vizio totale di mente

È STATO prosciolto perchè non imputabile per vizio totale di mente, Roberto Stella, 44 anni, di Roccamorice (Pescara), accusato di omicidio volontario plurimo per avere ucciso in casa i genitori Donato Emidio Stella (90), e Domenica D’Alimonte (84), la notte tra il 9 e il 10 giugno 2005. Lo ha deciso il Gup del Tribunale di Pescara, Angelo Bozza, applicando all’uomo la misura di sicurezza dell’ospedale psichiatrico giudiziario per 10 anni. Secondo l’accusa Stella, rimproverato dagli anziani genitori per essere tornato a casa tardi e ubriaco, li ha aggrediti e uccisi con calci a pugni mentre erano a letto. Dopo la lite e l’aggressione, l’uomo è andato a dormire nella camera a fianco: la mattina successiva immemore di quanto accaduto ha scoperto il padre morto e si è recato a casa di sua figlia per avvertirla, dicendole che era scomparsa la nonna; poi è tornato a letto dove lo hanno trovato a dormire i Carabinieri. Il cadavere della donna era stato poi ritrovato sotto quello del marito. Stella dopo un lungo interrogatorio aveva ammesso di avere aggredito i genitori, ma non si ricordava di averli uccisi. Stella era in cura per problemi psichici presso il centro di igiene mentale di Tocco da Casauria (Pescara). Si era separato dalla moglie - tornata a vivere in Belgio insieme con il figlio piccolo - e dopo avere perso anche il lavoro di camionista si era trasferito a casa dei genitori, ai quali era molto legato, tanto che la madre - come hanno raccontato i vicini di casa - era solita ripetere che senza Roberto lei ed il marito non avrebbero saputo come fare.


IL TEMPO

FORMIA

Il tempestivo e provvidenziale intervento di una pattuglia di Carabinieri della locale Stazione ...

... ha salvato, nella tarda serata di lunedì, due ragazze minorenni di Formia, da un tentativo di violenza sessuale, ad opera di tre giovani polacchi in evidente stato di ubriachezza. A finire in manette, dopo una colluttazione con i militari dell’Arma, sono stati il ventisettenne Afar Drozek, accusato di violenza sessuale su minore, nonchè, resistenza e minacce a pubblico ufficiale, trasferito nel carcere di Latina, a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica, dott. Vincenzo Saveriano; Bartoz Bara, di 20 anni ed Artemiuz Mucha di 22 anni, accusati anche loro di resistenza e minacce a P.U. e che verranno giudicati per direttissima, questa mattina, presso il Tribunale di Gaeta. Il turpe episodio ha avuto luogo poco dopo le venti di lunedì sera, nella centrale via Emanuele Filiberto del quartiere Mola.


CORRIERE ADRIATICO

Nuovo episodio di violenza in centro, i passanti danno l’allarme
Rissa in pieno corso Garibaldi

Quattro persone coinvolte, una fugge ma viene identificata

ANCONA - Maxirissa in pieno corso Garibaldi, ieri pomeriggio. Ancora violenza in pieno centro, a due passi da piazza Roma e da piazza Pertini dove sono avvenuti nei mesi scorsi altri episodi critici. Questa volta i fatti si sono svolti sotto la galleria Dorica, intorno alle 16.30. Quattro cittadini rumeni, decisamente ‘alticci’, hanno iniziato a discutere animatamente davanti alle tantissime persone che affollavano il centro a quell’ora. Poi, qualche parola urlata e probabilmente anche qualche insulto, dopodiché la scarica di pugni scattata sotto agli occhi dei passanti che, allarmati ed impauriti, hanno chiamato sia il 112 che il 113. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo operativo Radiomobile, agli ordini del tenente Enzo Marinelli, ed una Volante della questura a capo della dottoressa Cinzia Nicolini.
L’intervento delle forze dell’ordine, tempestivo, ha permesso che tre delle quattro persone coinvolte nella rissa venissero bloccate e che la quarta, quella riuscita poi a fuggire, venisse comunque identificata grazie alle descrizioni fornite da coloro che avevano partecipato al tafferuglio. Nel frattempo era stato allertato anche il 118 e sul posto era giunta un’ambulanza della Croce Gialla.
I tre cittadini rumeni, che avevano riportato solo leggeri traumi, sono stati accompagnati direttamente in questura per gli accertamenti necessari. Con tutta probabilità la vicenda si risolverà attraverso le rispettive denunce, ma non viene escluso anche qualche provvedimento proprio delle forze dell’ordine.
Una megarissa scoppiata dunque in pieno centro e che ha richiamato l’attenzione e la curiosità delle tantissime persone che a quell’ora si trovavano a fare compere nei vari negozi, mentre i giovani passeggiavano facendo le classiche ‘vasche’ tipiche di ogni pomeriggio.
Una violenta rissa scoppiata sotto alla galleria Dorica e che per fortuna non ha coinvolto ulteriori persone anche grazie, soprattutto, all’intervento di polizia e carabinieri che in un attimo sono intervenuti sul posto riportando alla normalità il clima decisamente ‘bollente’ che si era venuto a creare.
Ciò, è stato possibile grazie anche ai controlli che le forze dell’ordine stanno effettuando con meticolosità nel centro cittadino anche in seguito alle polemiche scoppiate per piazza Pertini. Episodi, infatti, che non dovrebbero accadere, soprattutto nel cuore della città.
Una rissa durata una decina di minuti e che è stata in grado di radunare attorno a sé quasi un centinaio di persone più che altro confuse e preoccupate per ciò che stava accadendo. Tanta la gente che si è affacciata dalle finestre degli uffici e dai negozi nel sentire le sirene squarciare il vociare classico del corso e, ancor prima, per le urla che riecheggiavano sotto alla galleria. Tutto, si è poi fortunatamente risolto e, intorno alle 17, corso Garibaldi è tornato alla sua normalità.


VIRGILIO NOTIZIE 

Incidenti stradali: tir contromano per 25 km su A22

Il conducente era ubriaco, ritirata la patente

TRENTO,14 FEB - Nella notte sull’Autostrada del Brennero un camionista ubriaco ha preso contromano la carreggiata sud per 25 km fino alle porte di Trento. Nessun mezzo e’ rimasto coinvolto. L’allarme e’ arrivato dopo che numerosi conducenti hanno segnalato il tir con targa austriaca che viaggiava in direzione sbagliata.Il conducente e’ risultato con un grado alcolemico tre volte superiore alla norma. Gli e’ stata ritirata la patente e imposto il divieto temporaneo di guida sulle autostrade italiane.


CORRIERE ADRIATICO

Blitz dei carabinieri

Una retata sulle strade 12 denunce

NOVAFELTRIA - Ben 22 pattuglie della Compagnia dei carabinieri di Novafeltria hanno espletato attività di controllo della circolazione stradale in tutto il Montefeltro per i tre giorni del secondo week end di febbraio. anche con il tempo incerto. Sono sei le patenti ritirate a seguito di controlli con l’etilometro: con conseguenti denunce per guida in stato di ebbrezza alcolica. Elevate, inoltre, 85 contravvenzioni per violazioni al codice della strada, ritirate 9 patenti e 3 carte di circolazione per motivi tecnico-amministrativi, sequestrata un’autovettura.
In totale sono stati controllati ben 589 automotoveicoli e 830 persone, tra le quali 39 stranieri. Sono stati, detratti ben 124 punti dalle patenti. Nell’ ambito dei controlli, oltre ai conducenti trovati positivi al controllo etilometrico, venivano denunciati 5 persone per ubriachezza in luogo pubblico; una per porto di oggetti atti ad offendere (un paio di forbici); inoltre, nel corso dei controlli ai bar ed i luoghi di intrattenimento sono state sanzionate persone sorprese a fumare in alcuni esercizi pubblici nonostante il divieto.
I controlli continueranno per tutta la stagione. Nota positiva: un solo incidente stradale e nessun ferito.


LA STAMPA

Guidavano ubriachi automobilisti denunciati

Giuseppina Fiori

Alba

Nell’albese, terra di grandi vini e della buona cucina, le soste a tavola sono piacevoli e molto apprezzate. Me è necessario che chi si mette alla guida di un’auto dopo il pranzo, non abbia ecceduto nel bere. La guida in stato di ebbrezza è infatti considerata una della principali cause di incidenti stradali.
È proprio tenendo conto di questi rischi che i carabinieri della compagnia di Alba, al comando del capitano Nicola Ricciuti, hanno intensificato i controlli sulle principali strade dell’albese. E i risultati ci sono. Nel corso degli ultimi controlli hanno sorpreso dieci automobilisti che avevano alzato il gomito prima di mettersi alla guida delle loro vetture. Le verifiche sono state compiute con l’utilizzo dell’apparecchio etilometro al quale tutti e dieci sono risultati positivi, avendo superato il limite fissato dalla legge a 0,5%. Per tutti è scattata la denuncia alla procura della Repubblica per guida in stato di ebbrezza, oltre al ritiro immediato della patente a conseguente sospensione fino ad un mese, e con la decurtazione di dieci punti alla patente stessa. Uno degli automobilisti controllati, risultato positivo al test sull’alcol, è stato anche perquisito. I carabinieri gli hanno trovato addosso un coltello a serramanico di genere proibito ed è stato denunciato. I servizi dei carabinieri della compagnia di Alba in questo specifico settore continueranno soprattutto durante i weekend. Il consiglio è quello di adottare sempre più un sistema già diffuso: uno dei componenti della compagnia di amici che si ritrovano a cena, a turno, rinuncia la bere.
La infrazioni relative alla guida in stato di ebbrezza sono abbastanza numerose. Le 2006 nelk territorio dei 79 Comuni che fanno capo al tribunale di Alba, ci sono state 250 denuncie in totale. La stragrande maggioranza dei casi viene risolta con l’emissione di un decreto penale da parte del giudice che comporta il pagamento di una ammenda da 394 euro con la sospensione della patente di guida per un mese.


IL QUOTIDIANO.IT

Individuo in stato di ebbrezza va in escandescenza al pronto soccorso. Ferito un agente di Polizia

SAN BENEDETTO DEL TRONTO

Arrestato un sambenedettese per il reato di resistenza, minaccia e lesione a pubblici ufficiali. Su disposizione della locale Procura della Repubblica è stato ristretto presso la locale Casa Circondariale
Prosegue l’attività del personale del Commissariato della Polizia di Stato di San Benedetto del Tronto, con l’impegno quotidiano di uomini e mezzi
In tale contesto si inquadra l’azione svolta nelle prime ore della giornata di ieri, quando personale della Volante interveniva presso il locale pronto soccorso dove un soggetto trasportato con l’ambulanza, per abuso di bevande alcooliche, stava aggredendo i sanitari e danneggiando gli arredi.
Il soggetto, in evidente stato confusionale ed ebbrezza, cercava di sottrarsi ai tentativi degli agentî di ricondurlo alla calma per consentire al personale del nosocomio di assisterlo, avventandosi su di loro nel tentativo di colpirli in più occasioni.
Gli operatori della Volante in ultimo immobilizzavano il soggetto, e, solo dopo diversi tentativi, e con la conseguenza di aver riportato diverse contusioni. In particolare il capo equipaggio della volante, operatore di grande esperienza, riportava alcune micro fratture al volto giudicate guaribili in 25 giorni.
li controllo del tasso alcolemico effettuato dal personale del pronto soccorso accertava un valore elevatissimo pari a 3,5 gr/l.
L’attività di polìzía si concludeva con l’arresto di M. F. sambenedettese per il reato di resistenza, minaccia e lesione a pubblici ufficiali e su disposizione della locale Procura della Repubblica veniva ristretto presso la locale Casa Circondariale.


IL GIORNALE

Inseguiti con coltelli e spranghe: hockeisti azzurri assaliti in Francia

di Alberto Toscano - mercoledì 14 febbraio da Parigi

Notte di tensione a Chamonix tra un gruppo di abitanti del posto e i componenti della squadra italiana di hockey su ghiaccio, che avevano festeggiato un avvenimento sportivo in un locale pubblico della città alpina francese. Dopo aver preso parte alla cerimonia di premiazione dell’«Euro Ice Hockey Challenge», nella notte fra domenica e lunedì una dozzina di atleti azzurri sono andati in una discoteca della zona a brindare e a festeggiare questo evento sportivo. Tutto sembrava filare liscio quando, intorno alle 4 del mattino, i responsabili del locale pubblico di Chamonix hanno chiesto ai partecipanti alla festa di rientrare alle loro abitazioni o ai loro alberghi. Gli atleti della nazionale italiana di hockey hanno allora sollecitato l’arrivo di un taxi e hanno chiesto ai responsabili del locale di provvedere a chiamarlo telefonicamente.
All’improvviso una discussione sarebbe nata da questi futili motivi e i buttafuori della discoteca hanno risolto a modo loro il problema, o presunto tale: gli italiani sono stati cacciati con la forza e costretti ad attendere in strada qualcuno che desse loro un passaggio verso l’albergo. Altro che «passaggio». Un gruppo di scalmanati, eccitatisi a seguito della discussione avvenuta nel locale pubblico e probabilmente a seguito delle abbondanti dosi di bevande alcoliche ingerite, ha minacciato il gruppo di italiani, inseguendo i membri della nazionale di hockey nelle strade circostanti la discoteca. «Si è trattato di una vera e propria caccia all’uomo», ha dichiarato una persona che ha assistito alla sgradevolissima scena.
Una ventina di persone hanno inseguito nella neve gli italiani, che già erano stati precedentemente aggrediti dai buttafuori del locale pubblico. Alcuni dei giocatori di hockey avevano subito addirittura un attacco con bombolette di spray lacrimogeno al pepe. Sembra che i partecipanti a questa «battuta notturna di caccia all’italiano» fossero perfino armati di coltelli e spranghe di ferro. Certamente le conseguenze sono state assai serie, visto che l’atleta italiano Luca Ansoldi ha riportato la rottura del setto nasale, oltre a una ferita che ha dovuto essere medicata con alcuni


IL REDATTORE SOCIALE

Un bicchiere contro il male di vivere. Cresce l’alcolismo al femminile


IL MESSAGGERO

Un ventiquattrenne sambenedettese è stato arrestato dopo aver aggredito un poliziotto al Pronto...


LA REPUBBLICA

al Galvani un allievo su due abusa d’alcol


IL QUOTIDIANO CALABRIA

Sabato notte: alcol e botte da orbi


L’ECO DI BERGAMO

Giovani, alcol e droga «Sballo oltre il weekend»

Fumo e alcol, l’infarto si tinge di rosa


IL CENTRO

droga e alcol in aumento nel frenano


LA GAZZETTA DI REGGIO

ubriaco al volante nei guai un 36enne


LA NUOVA FERRARA

la simulazione degli incidenti per capire i rischi dell’alcol


© asaps.it
Giovedì, 15 Febbraio 2007
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