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Spagna, avanti tutta - Pubblicato il bilancio della sinistrosità relativo al 2006 -9,5% dei morti, -5% dei feriti
Il dettaglio statistico del 2006 completo di tutti i dettagli
Efficace la patente a punti

 


Militari della Guardia Civil in azione a Burgos, dopo un grave incidente

(ASAPS) MADRID – È toccato al ministro dell’interno, Alfredo Pérez Rubalcaba, dare la buona notizia: in Spagna, nel 2006, le vittime di incidenti stradali scendono ancora, confermando un trend già instaurato ormai da almeno 3 anni. Le lenzuola bianche, stese sull’asfalto nell’anno scorso, sono state 3.016, 316 in meno rispetto al 2005, quando le vittime furono 3.332 (-9,5%). In netto calo anche il numero degli incidenti letali, in tutto 2.630 (-9%), e quello dei feriti gravi, dato questo che ha evidenziato una percentuale meno marcata rispetto al resto della statistica. Nel 2006 infatti i feriti che hanno avuto prognosi riservate sono stati 1.428 (-5%). Con queste credenziali, dunque, il 2006 è l’anno meno cruento nella storia delle Spagna, che ha consentito così al paese iberico di ottenere una diminuzione del -25% delle vittime nel giro di 36 mesi: 1.000 vite risparmiate nel triennio 2004/2006.
La mentalità, qui, è cambiata da tempo: i controlli imposti dalla Direzione Generale del Traffico, sono divenuti sempre più rigidi e frequenti, al punto che il numero di controlli con etilometro o autovelox (pattuglie sempre in vista) sono centuplicati. Una grossa parte di merito, però, è della patente a punti, che a Madrid si chiama “carné por puntos”, entrata in vigore il 1° luglio 2006. infatti, il primo semestre ha evidenziato una diminuzione della mortalità del 3,5%, ma da quando gli spagnoli hanno dovuto fare i conti con i 12 crediti sulla propria licenza di guida, la letalità stradale è diminuita a picco del 15% netto.
Così, se da una parte il numero di vittime scende, dalla sala situazioni della DGT rilevano che la velocità media sulle carreteras è scesa vertiginosamente ed anche la guida in città è divenuta più prudente. Unica eccezione, la Cantabria, che ha fatto registrare un aumento della mortalità: colpa di alcuni incidenti plurimortali, ma a scanso d’equivoci è già stato predisposto un aumento di organico della Guardia Civil, l’invio di osservatori della DGT ed un diktat alle polizie locali: tolleranza zero.
Per ora, nei primi 6 mesi di esercizio della patente a punti, 33 conducenti hanno visto azzerata la loro riserva di punti, mentre altri 160 saranno nelle stesse condizioni tra breve quando i procedimenti penali ed amministrativi che riguardano le loro condotte saranno giunti a termine. 4.120 conducenti, invece, sono rimasti con la metà dei punti disponibili e tenteranno di recuperarli frequentando corsi di 12 ore.
L’analisi dei dati ha piuttosto confermato che la categoria d’età più a rischio è quella compresa tra i 35 ed i 44 anni, che addirittura ha fatto registrare un +2% di morti, mentre il miglior risultato – ed anche questo genera ottimismo tra gli esperti del settore – è la diminuzione della mortalità del 15% per la fascia d’età considerata sempre più a rischio, quella tra i 15 ed i 24 anni. Il rispetto delle regole si è rivelato una manna dal cielo per molti: si pensi che il numero di vittime per le quali la causa di morte è il mancato uso delle cinture è passato del 30% registrato nel 2005 al 28% nel 2006: analogamente, ma con risultati ancora più apprezzabili, per il casco, visto che si è passati dal 53% al 36%. La perdita di controllo del veicolo, dovuta alla velocità eccessiva, è stata causa di 1.128 morti: per questo motivo il governo spagnolo ha dato via libera ad una serie di immediate contromisure. Innanzitutto, 200 km di guardrail saranno sostituiti con barriere meno letali per i motociclisti, mentre 500 km di superstrade ed autostrade saranno riviste per garantire ai centauri una maggior sicurezza. Da un punto di vista più strettamente politico, invece, sarà creato un coordinamento nazionale per trattare i reati stradali, mentre il codice penale sarà rivisto per introdurre modifiche relative alla circolazione stradale. (ASAPS)


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Mercoledì, 31 Gennaio 2007
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