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Notizie brevi 29/01/2007

Rischio telefonini alla guida - Lettera aperta ai Produttori di Telefoni Cellulari e ai Gestori della Telefonia Mobile

 


Gentili Signori,

Vi indirizzo questa lettera aperta per mettere in luce un serio problema – quello dell’uso dei telefoni cellulari durante la guida - in merito al quale credo che un Vostro intervento potrebbe essere della massima importanza.


La telefonia mobile ha cambiato (in meglio, a parere di molti) la nostra vita. Non si tratta soltanto di una maggior possibilità di sviluppo di aspetti relazionali (fatto importante oggi più che un tempo, in un mondo frettoloso e superficiale come quello attuale), ma anche della nostra sicurezza. Ora, qualunque sia il problema incombente, specie se relativo alla nostra salute (fisica e mentale), c’è il cellulare a portata di mano. Restiamo bloccati in ascensore, c’è da chiamare soccorsi per un incidente stradale, siamo preoccupati per nostro figlio che non dà notizie, cadiamo in casa e non c’è nessuno ad aiutarci, abbiamo bisogno di un intervento delle Forze dell’Ordine? In questi, e in tantissimi altri casi, il cellulare può essere determinante per tirarci rapidamente fuori dai guai o per rassicurarci. Non abbiamo più bisogno di cercare un telefono (che magari poi risulta reso inservibile dal solito vandalo): lo abbiamo sottomano, sempre.


Per comprendere al meglio cosa questo voglia dire, pensiamo ai casi-limite di persone sepolte da crolli di edifici, per le quali la disponibilità del cellulare ha rappresentato la differenza tra la vita e la morte.


Insomma, a conti fatti, quello che sembra è che la telefonia mobile non sta solo rivoluzionando il nostro modo di vivere, ma sta anche migliorando la nostra qualità di vita. E siamo in fondo solo all’inizio, in quanto è plausibile pensare che nel tempo le possibilità che essa ci offrirà diventeranno via via ancor più interessanti.


Come ogni innovazione, anche i telefoni cellulari presentano alcuni effetti collaterali: ad esempio, chi non si è dovuto sorbire un viaggio in treno con il maleducato di turno che conversa ad alta voce e si fa chiamare venti volte? C’è però un rischio che prevale, indotto dall’uso improprio dell’oggetto: quello del suo utilizzo durante la guida. La telefonia mobile, quale che ne sia la forma (hand-held, con auricolare, a viva-voce) impegna il cognitivo del soggetto, determinando una situazione di attenzione divisa tra strada e telefonata. Questo fatto (peraltro di per sé quasi ovvio) è stato verificato sperimentalmente in laboratorio sin dagli anni ’70.


La prima prova convincente che chi telefona guidando ha maggiore probabilità di provocare un incidente stradale fu pubblicata sul New England Journal of Medicine nel 1997 da Reidelmeier e Tibshirani, in relazione ad incidenti stradali senza danni alle persone. Essi mostrarono l’esistenza di una precisa associazione, tramite i tabulati telefonici, tra momento dell’incidente e momento della telefonata del conducente. I loro risultati portavano a stimare un rischio relativo pari a quattro volte rispetto a chi non telefonava (indipendente dal sesso, dall’età e dal tipo di telefono mobile).


Nel 2005, sul British Medical Journal, è comparso uno studio di McEvoy e collaboratori che mostra come risultati analoghi a quelli di Reidelmeier e Tibshirani (rischio pari a 4, senza differenze di sesso, età e tipo di telefono mobile) si abbiano anche considerando incidenti stradali con danni alle persone.


Sicché, ad oggi, l’evidenza scientifica – recentemente sintetizzata in una poderosa rassegna di McCartt, Hellinga e Bratiman, pubblicata nel 2006 su Traffic Injury Prevention – ci segnala definitivamente che telefonare guidando è molto rischioso (è un rischio analogo da quello che si ha guidando con un’alcolemia di 0.8g/l).


A tutto questo si aggiunga, come segnalato da chi scrive in un lavoro di prossima pubblicazione, che si profilano o si stanno evidenziando ulteriori rischi, quali quelli indotti da nuovi tipi di apparecchi (es. TV-fonini) e dalla crescente abitudine dei pedoni di attraversare la strada parlando al cellulare, disinteressandosi di ciò che avviene loro intorno.


Tenendo conto che quasi tutti possiedono un cellulare, che la gran parte della gente guida un veicolo, che tutti attraversano le strade a piedi, vale la pena riflettere se non sia il caso di fare qualcosa per contrastare questa “massa di rischio”, al fine di evitare – per quanto possibile – che si fattualizzi.


E’ vero che al proposito esiste un apposito articolo del codice della strada (art. 173, che proibisce l’uso di qualsiasi apparecchiatura radiotelefonica, con l’eccezione del viva-voce e dell’ascolto con auricolare); ma è anche ragionevole ritenere che la sicurezza di tutti non possa essere delegata alla sola repressione.


Mi permetto, quindi, di segnalare alla Vostra attenzione una semplice azione che potrebbe essere, a mio avviso, promossa all’interno dei Vostri spot pubblicitari: inserire un brevissimo messaggio di coda, del tipo “Ricordati di non telefonare guidando, perché è molto pericoloso” oppure “Se devi telefonare o rispondere mentre guidi, fermati un attimo: ne vale la pena”. Naturalmente, sono solo esempi: io non sono un comunicatore; ma altri questo mestiere lo sanno fare bene (e la qualità dei Vostri spot lo testimonia). In termini di ricadute, appare ragionevole ritenere che in poco tempo, grazie al Vostro appoggio mediatico, la percezione di questo rischio diventerebbe consistente ed universale, favorendo in non poche persone comportamenti più adeguati e razionali.


Io credo che se promuoverete un’azione di questo tipo (o altre analoghe, che potrebbero venirVi in mente, o che vi fossero suggerite da altri), il pubblico gradirebbe molto la cosa e la Vostra immagine ne uscirebbe rinforzata. Certo, il tutto comporta un costo, ma invero assai modesto dato il minimo impegno richiesto e, soprattutto, a fronte dei benefici che ne potrebbero discendere.


Questa informazione utile e corretta degli utenti potrebbe, inoltre, essere per Voi anche un modo per manifestare il Vostro impegno sociale.

Inviando i migliori saluti, Vi ringrazio sin d’ora per l’attenzione che vorrete dare a questa mia.

Lettera firmata

Nota
L’autore della lettera preferisce non firmare esplicitamente, in quanto è suo desiderio spersonalizzare al massimo la cosa. Non si tratta infatti di dare avvio a una polemica, come credo ben si evinca dal testo, quanto di rimarcare un problema che desta preoccupazione in non pochi, suggerendo una delle possibili azioni.
Nel caso desideraste contattarlo, egli mi ha autorizzato a fornire i suoi riferimenti.

Lunedì, 29 Gennaio 2007
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