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Alessio, il piccolo campione che ha perso la vita cadendo da una mini moto

Incidente sulla pista Pm Racing di Ferriera, su Facebook l’addio della sua maestra
Alessio Aseglio Gianinet, 8 anni di Rubiana

Ferriera - La tuta nera con il simbolo della Pm Racing, i guantoni che gli ingigantivano le mani, la posa a voler mimare i suoi campioni. Resterà quel sorriso appena accennato di Alessio Aseglio Gianinet, 8 anni di Rubiana, in provincia di Torino. Alessio è morto per le ferite riportate nei giorni scorsi sulla pista di Ferriera di Buttigliera Alta, mentre si preparava per una gara di mini moto. Stava affrontando una curva quando all’improvviso ha perso il controllo della piccola moto ed è finito sull’asfalto, sbattendo violentemente la testa. Cadendo, sembra abbia perso il casco. Soccorso dall’elicottero del 118, è stato trasportato a Torino all’ospedale Regina Margherita. All’inizio le sue condizioni non sembravano gravi, poi però sono improvvisamente peggiorate. Il cuore di Alessio si è fermato venerdì scorso, nel tardo pomeriggio. I genitori hanno autorizzato l’espianto degli organi. 

«La Pista Pm Racing Asd - si legge sul sito Internet dell’impianto - sorge a Ferriera al confine con Avigliana, località tranquilla ai piedi del Monte Musinè, distante quanto basta dal centro abitato, facile e comodo da raggiungere. Il circuito si presenta molto impegnativo, in poco meno di un chilometro offre un’insieme di curve adrenaliniche, che sembrano non finire mai». Un impianto per mini moto, PitBike, MiniGp, scooter e GoKart, immerso nel verde, realizzato dal Comune nell’ex area Teksid. Qui va in scena la passione per le corse, si insegna ad andare sulle «due ruote». Una pista che dovrebbe regalare solo il divertimento, «dove i bambini diventano “piccoli uomini”, e gli “uomini” ritornano bambini». Invece qualcosa è andato storto.
 
Il piccolo viveva con i genitori a Rubiana, in Borgata Bellacomba, all’imbocco della Val di Susa. «Alessio andava forte, aveva stoffa in pista, aveva il talento di un campione in erba» dicono in paese. Ieri a Rubiana era in programma una giornata dedicata ai bambini. È stata sospesa, perché nessuna famiglia se la sentiva di festeggiare. «La festa prevedeva lo scambio di libri e giocattoli. È stata una doccia fredda, quando abbiamo saputo della disgrazia» spiega il sindaco Gianluca Blandino.  

Su Facebook, la maestra del bimbo, Roberta Garavagno, ha lasciato questo post: «Tu che facevi tutte quelle domande, io che fingevo di saperne di più. Sarà difficile chiederti scusa per un destino che è stato troppo crudele... A MODO TUO... Ora andrai A MODO TUO... Correndo sulle nuvole... Ogni tanto mi facevi penare ma la tua maestra era tanto orgogliosa di te e lo è ancora. E tu quando mi guardavi con quel sorriso furbetto lo sapevi, l’hai sempre saputo. Ciao piccolo centauro dagli occhi color cielo...».


La domanda che ci poniamo è sempre la solita, come dopo la morte il 10 luglio scorso  del piccolo Marco Scaravelli 6 anni. E’ giusto così? (ASAPS)
Il bambino è l’undicesima  piccola vittima nel 2017.
Secondo l’Osservatorio ASAPS sono stati 53 i bambini  da 0 a 13 anni che hanno perso la vita sulle strade nel 2016. Trenta erano trasportati in auto.
Continua la campagna dell’ASAPS per la sicurezza dei bambini in auto. Sostienici. (ASAPS)

Lunedì, 29 Maggio 2017
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