«Ci arrivano continue segnalazioni sulla presenza di cinghiali – spiega Luca Canova, referente scientifico per la Riserva che ieri si è recato subito sul luogo dell’incidente e poi all’interno del Parco per appurare i danni procurati dal gran numero di cinghiali che vi transitano –. Abbiamo predisposto ovviamente un piano di contenimento essendo a conoscenza degli esemplari che si trovano all’interno dell’oasi, ma purtroppo non possiamo prevedere l’arrivo anche di altri animali al di fuori di essa». Un Canova che però non si nasconde e lascia trasparire un po’ di preoccupazione per il numero di esemplari presenti.

«Quest’anno se devo essere sincero è un bel problema quello dei cinghiali – ammette –. Ci stanno mettendo in difficoltà perché nessuno se ne aspettava così tanti. Noi stessi delle Monticchie abbiamo problemi perché il cinghiale causa diversi danni. Passando attraverso i fossi gli esemplari inquinano scavando poi smuovono tutte le sostanze nutritive che si trovano nel terreno oltre ovviamente a danneggiare gli argini». Un problema ricorrente ormai negli ultimi anni quello dei cinghiali nel lodigiano, in particolare a San Colombano dove negli ultimi anni si sono tenuti anche incontri e tavole rotonde sulla questione con scontri tra agricoltori, coloro che subiscono i maggiori danni dal passaggio dei mammiferi, e ambientalisti. Anche la Bassa non è esente però da incontri ravvicinati. C’è chi su Facebook racconta di averne visto uno pochi giorni fa sull’argine del Po mentre era spasso col cane, ma come dimenticare quando nel 2013 due persone, durante una passeggiata tra Senna e Somaglia, videro ben 13 esemplari fuggire intorno alle 18 dagli spari di bracconieri.