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Salvataggi , Notizie brevi 18/01/2017

Incidente in autostrada. Centauro salvato dal coraggioso intervento di un medico e di un sovrintendente della Polstrada libero da servizio

Reggio Calabria. Avrebbe potuto avere ben più gravi conseguenze, l'incidente che si è registrato attorno alle 19 lungo la carreggiata Sud dell'autostrada, tra gli svincoli di Gallico e Reggio Porto, se non fosse stato per l'eroico intervento di ben due speciali “angeli custodi”, entrambi ad anteporre alla propria incolumità, quella di un giovane che ha rischiato seriamente di compromettere la propria.
Protagonisti un medico e un sovrintendente, Pasquale Donnarumma, della sezione di Villa San Giovanni della Polstrada, libero da servizio. Quest’ultimo a mettere di traverso la propria auto, nel tentativo di evitare che altri mezzi nel sopraggiungere potessero travolgere un giovane centauro, finito sull’asfalto dopo essersi scontrato, per cause ancora in corso d’accertamento, con una Fiat Panda, a quanto pare, fermatasi in carreggiata per un’avaria.

Altrettanto ha fatto il medico, il quale nel mettere a rischio la propria vita non si è sottratto al proprio dovere: salvare un'altra vita umana. È stato proprio lui, prima dell'arrivo dei soccorsi, a prestare le prime cure mediche. Ha fermato la sua auto e messo le quattro frecce per segnalare la grave situazione che poco prima si è presentata ai suoi occhi. Manovra contestualmente eseguita dal sovrintendente Donnarumma, in attesa giungessero sul posto i colleghi della Polizia Stradale, a provvedere alla luce della sua esperienza, a rallentare il traffico ed evitando così ulteriori problemi alle persone rimaste coinvolte nell’incidente.

Il giovane centauro in sella al proprio scooter, per cause ancora in corso d'accertamento come detto, è andato a impattare contro il mezzo rimasto in avaria. L'impatto è stato tale da far sbalzare di sella il malcapitato, con il rischio anche che un'altro mezzo potesse travolgerlo. L'arrivo del medico soccorritore, è stato provvidenziale, quanto miracoloso, così come quello dell’agente libero da servizio. In quella circostanza ha prevalso in entrambi il senso del dovere e nonostante le precarie condizioni di visibilità, visto l’ora, alquanto limitate.
Scesi dai rispettivi mezzi hanno subito provveduto a soccorrere il centauro. Il medico, indossati guanti in lattice, ha sganciato il laccio del casco ed effettuato una manovra tale da evitare un eventuale soffocamento al malcapitato, alle prese con brutte ferite. Nel frattempo sono sopraggiunti i soccorsi: i vigili del fuoco, due pattuglie della Stradale di Villa San Giovanni, diretta dal comandante Biagio Calderone, il 118 e squadre ANAS.
Un gesto encomiabile da parte sia del coraggioso medico che dell’altrettanto eroico sovrintendente, all’insegna di quello spirito di servizio che non viene mai meno e che rende ancora più vicine ai cittadini, sia le forze dell’ordine, ma anche una sanità che altri vorrebbero dipingere a tutti i costi come “malata”.

Un grande gesto, per quanto riguarda in particolare il medico, di cui al momento non conosciamo l’identità, che inevitabilmente riporta alla memoria all'altrettanto grande atto di altruismo che vide protagonista un grande medico, l'indimenticabile prof. Alberto Neri, tragicamente scomparso, mentre era intento a salvare una vita umana proprio a seguito di un incidente registratosi lungo l'autostrada. Plauso anche all’agente della Polstrada che rende onore a chi anche quando non indossa la divisa, resta pur sempre un servitore dello Stato e al servizio dei cittadini.

di Francesco Chindemi
da reggiotv.it


Un doppio spiccato senso del dovere. (ASAPS)

Mercoledì, 18 Gennaio 2017
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